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Aaron Seigo: app KDE orripilanti, e topi morti

felipe in: News e altre Sciccherie il 17/11/06 @ 15:22 , trackback
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Aarong Seigo, uno dei nostri hacker KDE preferiti, ha scritto un post molto interessante che dimostra quanto lui sia attento - oltre alla funzionalità - alla bellezza e razionalità delle interfacce. E soprattutto quanto alcune interfacce di KDE non rispondano ai suoi (nostri? miei di sicuro) canoni estetici.

otrdecoder-orig.jpg
Esempio di app orripilante

Il suo post fa riferimento al fatto che lui va continuamente in giro per il mondo ed è sempre felice di raccontare alle persone di quanto KDE sia innovativo e completo e integrato e… insomma sapete tutti i punti forti di KDE, li ho espressi tante volte tra i miei post e ne sono sempre pienamente convinto.

otrdecoder.jpg
Esempio di app esteticamente piacevole e quindi più funzionale

Aaron però continua ammettendo che un conto è spiegare la funzionalità di KDE, un altro è presentare al pubblico le interfacce grafiche di alcune app di KDE, ossia l’aspetto reale di quelle integrazioni e funzionalità che però restano teoria se non sono viste con i propri occhi dal pubblico. Ha proprio scritto che a volte ha preferito rinunciare a presentare qualche app perché considerava l’interfaccia orripilante, e per rendere l’idea di quanto orripilante non ha esitato a mostrare un animale spiaccicato per strada.

Ho preferito mostrarvi le due immagini qui sopra per capire cosa intende Aaron per orripilante o no. Se invece volete vedere il topo spiaccicato, ecco il post originale di Aaron. Spero vivamente che gli appelli al buon gusto di Aaron vengano seguiti da lui stesso :D

Commenti»

1. ilgufo - 17/11/06 @ 16:50

non ha tutti i torti effettivamente

2. johnny - 17/11/06 @ 17:36

Molto interessante questo articolo perchè ribadisce un concetto che ultimamente sembra essere la direzione verso la quale si stanno orientando molti sviluppatori. Come affermò poco fa Mark Shuttlework per conquistare la gente occorre toccare i cuori, questo si traduce nelle applicazioni con la progettazione di interfacce grafiche eye-candy. L’eye-candy diviene quindi una funzionalità dell’applicazione e non più una miglioria di poca importanza. Certo la precedenza va data sempre alla coerenza, alla stabilità ed alle funzionalità proprie di ogni applicazione. In altri termini non occorre sacrificare le fondamenta per decorare le finestre della casa.

3. dario - 17/11/06 @ 19:44

Felipe… mi devi fare un piacere… riesci afare un post su come usare la webcam con un utente msn in gaim??? Please… Attendo un post :-)

4. johnny - 17/11/06 @ 20:46

Presto non servirà più ;-)

5. dioz - 17/11/06 @ 21:22

un tempo c’era gaim-vv solo che a quanto ne so è morto, il tizio che scrive gaim dice che non l’ha messo nella 2.0 perchè è troppo instabile ma giura che nella 3 sarà incluso.. considerando però che è stipendiato da google e che ha praticamente scritto lui gtalk spero che trovi il tempo..

6. dioz - 17/11/06 @ 21:59

essere ot è il succo della vita ;)
cmq sei un grande, talmente grande che ti tengo pure tra i miei rss da consultare quotidianamente, ingombri un po’ devo dire, cerca di essere meno grande.
e comunque valeria marini sotto i tavoli della biblioteca non è ot.

7. iago’s bar - Appunti di Viaggio » Piccole perle sulla rete - 23/11/06 @ 15:33

[...] Il primo parla di usabilità, in modo molto informale. Grazie a questo post, ho conosciuto Aaron Seigo, sviluppatore KDE che pubblica questo ancor più interessante articolo. [...]

(commentando accetti implicitamente le Regole di pollycoke, leggile!)