lorem ipsum quia dolor sit amet…
In News, Vita Reale il 7/11/07 @ 22:24 trackbackCos’hanno in comune questa pagina, e questa, e questa, e questa, e questa, e quest’altra e altre migliaia di pagine sparse per internet?
Apparentemente niente. Se provate a leggere qualche riga però vi accorgerete che tutte contengono delle frasi simili o uguali. Frasi sconnesse che cominciano tutte con le parole “lorem ipsum”
Tempo fa questa cosa mi aveva incuriosito e cercando il significato di quelle parole che a prima vista sembrano “latino maccheronico” ho scoperto un risultato interessante: tutte quelle migliaia di pagine web continuano una tradizione che è vecchia di almeno cinque secoli. Voglio riportare qui quello che avevo trovato in quella occasione, sapendo di rivolgermi ad un pubblico di curiosi.
Quel “lorem ipsum” è un riempitivo standard usato in tipografia da quando un certo tipografo nel 1500 prese delle frasi a caso e le stampò in una pagina come segna posto temporaneo o per provare dei caratteri tipografici. Dopo 500 anni in tutto il mondo si continuano ad usare quei medesimi stralci di testo, e la cosa continua anche con l’informazione digitale. La rete è piena di pagine che riportano quella frase, stravolgendola di volta in volta e allungandola con del finto latino e anche aggiungendo frasi umoristiche o messaggi nascosti per lo più in inglese. Esempio plausibile:
…sed ut labore et dolore magna aliquam makes one wonder who the hell would ever read this stuff?
…sed ut labore et dolore magna aliquam ti fa chiedere chi diavolo leggerebbe mai questa roba? (T.d.felipe)
Non mi sono sorpreso più di tanto di trovare interi siti dedicati all’argomento “lorem ipsum”. loremipsum.net è un esempio, su loremipsum.de c’è addirittura un “loremipsumator”, cioè un generatore di testo casuale, qui c’è una spiegazione abbastanza approfondita sulle origini della frase misteriosa, lipsum.com contiene sia una spiegazione che un generatore di testo casuale e ovviamente c’è una definizione di Wikipedia. Si possono trovare parti di lorem ipsum all’interno di software, documentazione o altre inusuali applicazioni:
Giusto per curiosità… “lorem ipsum…” è in realtà una parte di un passaggio estrapolato da “De finibus bonorum et malorum”, un trattato di etica scritto da Cicerone nel 45 a.C. e la frase originale sarebbe:
“Neque porro quisquam est qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit“.
“Non c’è nessuno che ami il dolore in sè, che lo cerchi e voglia averlo”
Cicerone si sbagliava.
— Pagine forse correlate:
Commenti »
???????
Nooo Felipe..questo non dovevi farlo..dopo 5 anni di Poli avevo rimosso il latino studiato al liceo :P
lo uso regolarmente nelle presentazioni, quando devo inserire dei contenuti puramente spazio-riempitivi :D
testo interessante (il de finibus…)
O Tite tute tati tibi tanta tirannae tulisti.
Questa è vera però! XD
miTTTico!
me lo sempre chiesto , ma nn avevo mai *sprecato* tempo per approfondire.
grazie per averlo fatto tu al mio posto :-D
Wow che figata! Ero completamente all’oscuro di tutta questa tradizione. Post interessante! :)
:)
Bella curiosità
Vedo che non sono l’unico che utilizza internet per ricerche dettate solo dalla pura curiosità, e pertanto apparentemente (e solo apparentemente) inutili.
Ma anche questo fa cultura, almeno credo….
===QUOTE========
Cicerone si sbagliava.
================
LOL! :D
mai frase fu più azzeccata di questa, nel nostro caso :D
Anche all’epoca di Cicerone avevano problemi a posizionare il CSS in Internet Explorer.
maledetto felipe! avevo scritto le stesse cose sul mio blog mesi e mesi fa… poi ho cancellato tutto (questioni di donne) e ora nessuno crederà mai che per una volta ti avevo anticipato!!!!
Incredibile C’era qualcuno che ancora non lo sapeva.
Mi torna in mente Salvatore:
“Penitenziagite! Vide quando draco venturus est a rodegarla l’anima tua! La mortz est super nos! Prega che vene lo papa santo a liberar nos a malo de todas le peccata! Ah ah, ve piase ista negramanzia de Domini Nostri Iesu Christi! Et anco jois m’es dols e plazer m’es dolors… Cave el diabolo! Semper m’aguaita in qualche canto per adentarme le carcagna. Ma Salvatore non est insipiens! Bonum monasterium, et aqui se magna et se priega dominum nostrum. Et el resto valet un figo seco. Et amen. No?” (-:
Non parlava nessuna lingua e tutte le lingue…
… Fui fuisti fuit, isti pi futtiri e fusti futtutu … ;-p
grazie :) .
conta che poi tutti i template che si trovano online son riempiti con quella merdaccia XD
.. esiste un codice nascosto in quel che par un semplice Lorem Ipsum…
Se l’uomo saggiò lo troverà…. una Fata bianca con grandi seni apparirà .
(ariel 56,7 s.4)
sapevo che si usava tutto quel pastrocchio di “latino” come prova per testare l’impaginazione di siti/testi vari (io stesso lo uso da qualche anno) ma tutta la storia che c’è dietro l’avevo sempre ignorata…
grazie per avermi illuminato… ora lo userò con più “rispetto” :-)
LOL
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris?
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
http://it.wikipedia.org/wiki/Odi_et_amo
…bastava chiederlo ad un grafico! certo è che pochi grafici conoscono la storia di lorem ipsum… bravo Felipe!
su programmi professionali tipo la suite di adobe c’è un comando apposito per riempire con questo testo
In latex esiste un modulo apposta che riempie con questo “contenuto” :-)
mi permetto di aggiungere una frase che adoro (ha senso solo perchè si tratta di latino)
Quidquid latine dictum sit, altum sonatur.
Io non capisco la gente che si trova davanti questo testo e non indaga anche solo per pura curiosità su cosa effettivamente è.
La prima volta che lo usato (lo scorso anno) ci ho messo quasi niente.
Secondo me la curiosità rende persone migliori, più aperte.
Sia ai cambiamenti, che alla socialità.
Ed inoltre, la curiosità è quella che ha spinto i primi “computeristi”.
Sembra quasi che ormai il computer e gli aggeggi simili siano scontati.
Ma solamente poco più di una decina di anni fa erano fantascienza.
Che non muoia mai la voglia di esplorare, scoprire.
@ Asriel: non proprio… è “O Tite, tute, Tati, tibi tanta, tyranne, tulisti.” ma non è proprio l’ideale per la tipografia! :-)
Quoto ilTremendo.
“Dubium sapientiae initium”
René Descartes, Meditationes, 1641
Clap clap clap!
Forse dovresti aggiungere anche il motivo per cui questo testo è rimasto in uso (oltre la tradizione): esso contiene parole che pur non avendo senso, contengono lettere in rapporti simili a quelli delle lingue europee (soprattutto neolatine + inglese), e dunque non risulta particolarmente “strano” all’occhio come riempitivo, come invece accadrebbe per testo casuale o simili. Argomento interessante comunque, come fanno molti a non incuriosirsi quando lo trovano su tutti i siti in costruzione?
Un generatore di testo casuale “lorem ipsum” esiste anche come estensione per openoffice, l’ho scoperto un mese fa, l’ho installato ed è veramente utile.
http://extensions.services.openoffice.org/project/Lorem_ipsum_generator
.4 Asriel said
”
O Tite tute tati tibi tanta tirannae tulisti.
Questa è vera però! XD
”
Ennòddai…qui andiamo veramente troppo indietro! Quella è una citazione da nerd della letteratura latina! LoooL
Titìretupàtulèrecubànssubtègminefàgi …
Esiste anche un’add-on di FireFox: Lorem Ipsum Generator.
Teh, felipe, per una volta t’ho anticipato di addirittura TRE ANNI :p
http://blog.winged.it/2004/11/10/lorem-ipsum/
grande!
Massimo rispetto anche al mitico “xxxxxx xxx xxxx xxxx xxxx xxxx xxx xxxx xxx xxx”
@ti-ho-anticipato:
Sinceramente non capisco sta storia del “ti ho anticipato”. Ma che è, una gara? Se è così mi dichiaro sconfitto in partenza, e non mi interessa conoscere i vincitori :)
@tutti:
Sono molto contento di condividere informazioni con gente curiosa quanto e più di me!
applausi a unwiredbrain che ha citato il migliore tra gli autori latini :).
btw….. Alea iacta est :D
olim morta accidisti filii de nam iniota
va che non ho mica capito che c’entra l’immagine dell’omino che sbocca un margarita…
Il collegamento che ho fatto io è Testo riempitivo > Immagine riempitiva. Cioè, non significa nulla.
è stato il testo “d’esempio” di scribus nelle prime versione, adesso anno anche classici di ogni lingua…ma si vede che nessuno di voi usa scribus dato che sono il primo a citarlo :(
La cosa più interessante è il motivo per cui nel rinascimento questo passo era popolare: perché poteva essere usato come critica alla morale cristiana. Si tratta infatti di una esposizione della dottrina di Epicuro sul piacere, e in particolare di un passo che spiega come alcuni possano arrivare a vedere nel piacere un male:
“No one rejects, dislikes or avoids pleasure itself, because it is pleasure, but because those who do not know how to pursue pleasure rationally encounter consequences that are extremely painful.”
http://www.epicurus.net/en/finibus.html
Cicerone era tutt’altro che uno sciocco.
Anche questi passi sembrano più sensati di tante cose che si dicono di questi tempi:
“But who has any right to find fault with a man who chooses to enjoy a pleasure that has no annoying consequences, or one who avoids a pain that produces no resultant pleasure?”
“Those who place the Chief Good in virtue alone are beguiled by the glamour of a name, and do not understand the true demands of nature.”
“Moreover, there is… superstition, that poisons and destroys all peace of mind.”
“Natural Philosophy he deemed all-important. This science explains to us the meaning of terms, the nature of predication, and the law of consistency and contradiction; secondly, a thorough knowledge of the facts of nature relieves us of the burden of superstition, frees us from fear of death, and shields us against the disturbing effects of ignorance”
Purtroppo poi hanno vinto i nemici di Epicuro.
@totoro (#37)
secondo me non e’ un margarita, sembra piu’ un bellini…
vero
OT: ho trovato il mio avatar… spettacolare! mi trovo spesso in quella condizione :P
é un martini cocktail
[...] fatto davvero ridere di gusto e in un paio di casi ci sono anche cascato in pieno. Mi piace quando tradizioni antichissime riescono in qualche modo a sopravvivere nell’era del microblogging e derivati, ed è per [...]