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I’m Steve, and I’m a supervillain

In News e altre Sciccherie, Umorismo spicciolo e... il 18/12/07 @ 0:40 , trackback
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Ma ve la ricordate? È un’animazione piuttosto vecchiotta che fa (auto)ironia sul tipico utente Linux un po’ snob e un po’ fanatico, prendendo immancabile spunto dalla solita pubblicità Apple:



Un bacio in fronte a chi indovina il brano di chiusura!

L’ho ritrovata per caso su youtube e non ho potuto fare a meno di ricordarla anche a voi. Quel supervillain che nel video dice che è facilissimo “configurare Linux, compilare i binari, aggiornare gli rpm, applicare le patch al kernel“…

Così facile che non capisce come mai non usino tutti Linux! ;)

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Commenti »

1. Mondonauta - 18/12/07 @ 3:03

ahahah…. divertentissimo… no, nn conoscevo sto video prima di adesso… però è davvero divertente

2. Mondonauta - 18/12/07 @ 3:03

WoW… commento numero 1 :D la mia prima volta… ahahah

3. alastio - 18/12/07 @ 8:58

E’ proprio divertente.
Mi succede spesso anche a me di affermare che Linux è semplice, anche perché in molte cose lo è veramente se lo si paragona ad altri sistemi commerciali. Ed è interessante seguire un nuovo utente che si avvicina per la prima volta a questo mondo e scoprire come si danno troppe cose per scontate, che forse basterebbe mettersi di più dalla parte dell’utente neonato.
L’interesse, la voglia di imparare un nuovo approccio al computer, credo debba essere trasmessa in maniera più strategica di come si è fatto in passato.
La comunità Linux è stata (e in alcuni frangenti lo è tuttora) troppo elitaria. Si stufa nello spiegare i singoli meccanismi di un nuovo modo di concepire un ambiente desktop.
L’uso del pc non deve essere considerato solo in due modi: o come utente dummie, o come utente esperto e professionale. Dovrebbe nascere, e sta nascendo, “l’utente attento”. Quello che vorrebbe qualcosa di più etico e allo stesso tempo più stimolante. Quello che odia le schermate blue, i prezzi eccessivi e i software antivirus. Ma adora la grafica pulita e accattivante, l’uso pratico e semplice del pc, ecc…
Teniamo conto anche di queste persone dalle basso-medie conoscenze informatiche, che aspettano applicazioni come Compiz per avvicinarsi ad un universo che credevano troppo complesso.
Soprattutto non le dovremmo disdegnare perché l’obiettivo non dovrebbe essere la lotta al singolo OS ma la diffusione della conoscenza su larga scala.
La cultura di massa non è solo un orribile entità, è la base della nostra società. Se non la miglioriamo non ci sarà evoluzione ma solo stagnante incoscienza.

4. felipe - 18/12/07 @ 9:51

Commento molto condivisibile :)

Per fortuna direi che la situazione è molto diversa da qualche anno a questa parte, e che sono già stati superati molti atteggiamenti elitari o da fanatici.

Mi piace anche la definizione di utente “attento”.

5. Quale distribuzione per KDE 4? Raccolta di informazioni at pollycoke :) - 18/12/07 @ 11:34

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6. felipe - 18/12/07 @ 14:30

@tutti:
Ehi però noto che la colonna sonora non riesce ad indovinarla nessuno ;)

7. giovannimilanesi - 18/12/07 @ 20:19

Io penso che il concetto alla base del “ridotto” utilizzo di linux da parte del pubblico sia il fatto che la comunità non accetti che per parte degli utenti il computer sia un mezzo, non un fine.

Mi piace smanettare su file di configurazione, avere sotto controllo ogni aspetto del sistema (processi, ram, ecc.); insomma, usare il computer proprio perchè mi piace usarlo, non per “fare altro”. Ma esiste una parte degli utenti per cui il pc serve a guardare siti, mandare mail, scaricare le foto dalla macchina fotografica e basta!
E’ un po’ come l’automobile: mi piace viaggiare, ma non è che debba esattamente sapere come funziona il il circuito dell’iniezione elettronica per farlo :-)
Penso che il gran successo di Ubuntu, fino alla vendita di pc con questo OS preinstallato sia dovuto al fatto che è una distro completa e “compatta” nella presentazione. Con in più la versione di synaptic semplificata (add/remove) che penso sia veramente da oscar!
ok, ti dicono (cito gentoo perchè calza a pennello) “basta scrivere emerge “nomeprogramma” e si installa”.
Sì, ma per avere un sistema dove una cosa del genere funziona cosa si è dovuto fare?
make.conf è ok?
scheda di rete rilevata? con il wireless wpasupplicant ok?
ecc.ecc.
Se attacco la macchina fotografica e non riesco a vedere le foto delle vacanze su linux mi sento MENO libero rispetto ad un utente di “quell’altro” OS!
Se uno è accanito dice “ok, mount di qui, dev di là” fatto. ma credo che ci si debba sentire anche liberi di non voler sapere queste cose.
Quello che credo sia vincente è il doppio approccio: uno semplice per chi vuole “fare altro con il computer”, ma anche la possibilità di andare “dietro le quinte” e cercare di capire come funziona, modificarlo, ecc. per chi vuole “usare il computer” (e qui interviene il supporto della comunità).

8. bergslog » Alcuni video… - 18/12/07 @ 21:43

[...] invece è stato postato da felipe: [...]

9. alastio - 18/12/07 @ 21:50

Sapevo di trovarti d’accordo :)

(commentando accetti implicitamente le Regole di pollycoke, leggile!)