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Il Compositor integrato di Metacity …finalmente!

In News il 20/12/07 @ 9:48 trackback

Non so quante volte mi sono detto che sarebbe stato bello avere un compositoreQuanto amo la lingua italiana… integrato in GNOME, un po’ alla maniera di Kwin.


Le trasparenze reali di GNOME Terminal con il nuovo Metacity

Non intendevo necessariamente un compositor integrato in Metacity, ma in GNOME: avere qualcosa di “ufficialmente riconosciuto” parte del desktop. Beh sembra che le cose si mettano meglio di come speravo per GNOME!

Non so quanti di voi in passato hanno tentato di compilare Metacity (il gestore di finestre di GNOME) con il supporto al compositing abilitato. Io l’ho fatto e posso testimoniare che era un ottimo modo per coniare nuove imprecazioni… di quelle che farebbero arrossire il proverbiale scaricatore di porto.

Pare che non sia più così! Quell’odiosissimo bug dello schermo blu che forse vi sarà capitato di vedere in passato con Metacity-compositor adesso sembrerebbe risolto e spuntano mini-recensioni entusiastiche delle nuove capacità estetiche e funzionali di Metacity.

Siamo contenti insomma, anche perché mentre David “Mr Cubo Rotante” Reveman inizia ad organizzare la riscrittura di Compiz (e i log del repository GIT sembrerebbero confermare) ci vuole davvero qualcosa che innovi Metacity e lo faccia diventare qualcosa di utile e bello da usare, da “l’adulto che è in te” che è adessoNon lo dico io… è lo slogan di Metacity, che sottolinea(va) la noia di usarlo.

Bene, io non l’ho ancora compilato perché al momento sono preso da altro, ma se volete farlo voi: recuperate Metacity 2.21.5 (o comunque l’ultima versione di sviluppo), compilatela e installatela con i classici comandi e …sentite l’amore!


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Commenti »

1. Xander - 20/12/07 @ 10:04

Già,finalmente!

E se Mr. Cubo & Co. iniziano a dare un senso al carrozzone Compiz, in modo da renderlo produttivo oltre che “cool” (DE-agnostico e WM-escluso), forse potremmo riconfermare che “Questo sarà l’anno di Linux!”..

;) :D

2. Maqix - 20/12/07 @ 13:23

E’ sempre l’anno di Linux!

3. Tanner - 20/12/07 @ 13:48

Non riesco a capire se questa feature va a sovrapporsi o meno alle funzionalità di Compiz.
E’ bello avere molte alternative tra cui scegliere, meno bello dover SCEGLIERE appunto quella migliore (richiede test e settimane e settimane di prove, per quanto mi riguarda).

4. Franto - 20/12/07 @ 15:01

sono d’accordo a usare l’italiano ma compositore è bruttissimo…. non sta meglio “gestore delle finestre”?

e la fatidica domanda è …. sara compreso con la versione 2.22 di gnome vero?

5. roberto - 20/12/07 @ 16:12

Mi pare di capire che o compiz o metacity…

6. borzo - 20/12/07 @ 16:45

compiz o metacity in pratica. quando fate partire compiz vi sostituisce le decorazioni finestre, abilitare il composite su metacity vuol dire avere le trasparenze (vere) senza usare compiz (che non tutti amano).

almeno per quello che ho capito credo sia così

7. Edoardo Vacchi - 20/12/07 @ 19:26

Il punto di metacity è essere un WM leggero e usabile; le trasparenze di metacity sono – al pari di quelle di xfwm4 – generate con XRender, cioè come fa xcompmgr => qualche ombrettina anche per chi non ha possibilità di usare Compiz, come il sottoscritto

8. Edoardo Vacchi - 20/12/07 @ 19:27

probabilmente meglio dire “generate sfruttando” che “generate con” :)

ciao

9. NoWhereMan - 21/12/07 @ 19:30

credo che valga la pena portare all’attenzione di tutti questo commento di massi http://pollycoke.wordpress.com/chat6/#comment-105543 e il progetto a cui si riferisce… grande notizia per gli sfigatoni “non power of two” come me!

10. Neff - 23/12/07 @ 3:56

In effetti però anche piccole animazioni non guasterebbero (pur mantenendo semplicità e leggerezza). Mi riferisco all’effetto di riduzione delle finestre ad esempio: il cornicione nero fa veramente vomitare. Mark Shuttleworth attribuiva alla bellezza il valore di “feature” e io sono pienamente d’accordo. Il cubo è superfluo così come lo sono tanti altri effetti inclusi in compiz. Tuttavia qualsiasi desktop moderno non può fare a meno di qualche piccola animazione: migliora il look, ma soprattutto il “feel” di un ambiente. Spero che i developers.di metacity ci pensino, per queste cose purtroppo GNOME sembra davvero rimasto indietro di millenni-