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IBM e World Community Grid – la comunità al servizio dell’umanità

In News il 15/01/08 @ 18:59 trackback

Mi è piaciuta questa segnalazione in MessageBox da parte di skizz87, e credo che abbia le carte in regola per intrigare anche voi:

ibm-wcg.jpg


Lasciate spesso il PC acceso durante la notte (lo so che lo fate)? Se sì, sappiate che con la vostra CPU inutilizzata potreste aiutare a salvare il mondo!


L’idea non è nuova, ma non per questo meno interessante. Si tratta di mettere in rete quanta più potenza di calcolo possibile e proveniente da tutto il mondo, per svolgere computazioni legate alla ricerca scientifica, in particolare medica: lotta all’AIDS, Cancro, studi comparativi sul genoma…

Io non ho ancora deciso se aderire ma se decideste di farlo c’è da registrarsi, un software da installare (disponibile ovviamente anche per Linux) e poi una volta data la propria disponibilità si può cominciare a contribuire cicli della propria CPU.

wcg.jpg

Si è già stabilito un piccolo record: la somma della potenza di calcolo porta il World Community Grid ad essere già virtualmente il quinto calcolatore più potente del mondo. Dalle statistiche direi che in Europa stiamo contribuendo in maniera entusiasta!

Pagine forse correlate:


Commenti »

1. fredp - 15/01/08 @ 19:12

E Boinc?

2. Dedo - 15/01/08 @ 19:19

Vorrei sottolineare che World Community Grid fa uso del software open source BOINC ( http://boinc.berkeley.edu/ ) a cui sono associati tanti altri progetti (tra cui [email protected], Climateprediction.net e in futuro anche il famoso [email protected]).

Non so per le altre distribuzioni, ma per debian è disponibile anche il pacchetto nel repository ufficiale:

$ aptitude install boinc-client boinc-manager

Una volta installato è possibile scegliere il progetto a cui si vuole contribuire (fra cui world community grid) e il programma verrà eseguito in background ad ogni avvio di sessione! ;)

Io l’ho installato già da un po’ e non ho alcun rallentamento di sorta! ;)

ciao ciao!

3. felipe - 15/01/08 @ 19:25

Ottime segnalazioni, grazie Dedo!

4. Vittorio Sozzi - 15/01/08 @ 19:37

Sono iscritto al World Community Grid da qualche mese e i processori del mio piccì triturano molecole farmaceutiche, genomi e proteine che è una meraviglia :)

5. skizz87 - 15/01/08 @ 19:41

tra cui [email protected], Climateprediction.net e in futuro anche il famoso [email protected]

Si possono attivare direttamente dal sito di World Community Grid :)

6. coyote83 - 15/01/08 @ 19:52

Vorrei solo aggiungere di fare attenzione ad usarlo sui computer portatili, perchè la cpu si può scaldare parecchio!
Io ad esempio avevo sempre la ventola al massimo, quindi ho deciso di usarlo solo sul computer fisso.
Chiaramente si può configurare l’ultilizzo di cpu, ma quel che ottenevo io è che la ventola partiva al massimo, poi si fermava, poi ripartiva e così via… davvero fastidioso!

7. lele85 - 15/01/08 @ 20:02

Per chi volesse utirizzare [email protected] su linux (è possibile ma non molto documentato) ho creato un piccolo how-to un po di tempo fa!

LINK

Ciao! ;-)

8. cga - 15/01/08 @ 20:26

installato BOINC e iscritto. ora mi faccio prendere la mano e metto su altri servizi. XD

9. DanieleDM - 15/01/08 @ 21:09

Mrgibber
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Team: I dormienti

10. encelo - 15/01/08 @ 21:45

Per tutti i grafici e i sostenitori di Blender: date un’occhiata anche a B.U.R.P. (http://burp.boinc.dk), da poco dichiarato in stato Alpha.

11. karl - 15/01/08 @ 21:47

Interessante.. ma sono già impegnato con folding :) oltre ad esser sempre acceso, almeno 10 ore al giorno lo lascio in FULL con priorità a 0 ;)

12. jj - 15/01/08 @ 21:50

@coyote83 e chi volesse installare boinc sul computer portatile

per limitare l’uso di CPU da parte di programmi cpu-intensive come appunto BOINC , esiste cpulimit reperibile al sito http://cpulimit.sourceforge.net/ .

L’uso è abbastanza semplice ; quoto direttamente dalla homepage :

Examples of use
Limiting the program ‘bigloop’ by executable name to 40% CPU:
$ ./cpulimit --exe bigloop --limit 40
or
$ ./cpulimit --path /usr/local/bin/bigloop --limit 40
Limiting a program by PID to 55% CPU:
$ ./cpulimit --pid 2960 --limit 55

13. angelo - 15/01/08 @ 22:33

@jj
Esatto, lo stavo per linkare cpulimit, visto che sono l’autore ;)
ps: l’ho scritto appositamente perché usavo boinc e non volevo che il mio portatile si sciogliesse in un bel giorno d’estate.

14. belze - 15/01/08 @ 23:03

Scusa felipe, ma non ho il tempo [giuro!] di approfondire la questione…potresti gentilmente far lavorare il tuo cervello al posto del mio e rispondere a questa domanda:
quello che la mia CPU elabora va a finire a gente tipo Bayer?
Grazie mille…

15. khelidan - 15/01/08 @ 23:09

un appello,per favore non fate il seti,ci sono cose piu importanti come la ricerca in ambito medico che triturare la cpu alla ricerca di e.t.

16. ragebeing - 15/01/08 @ 23:52

cpufreq serve invece a quelli che di notte vogliono dormire senza turboeliche negli orecchi e risparmiare un pò corrente…

17. domi84 - 16/01/08 @ 0:46

@belze:
direttamente dal World comunity Grid:
“World Community Grid is making technology available only to public and not-for-profit organizations to use in humanitarian research that might otherwise not be completed due to the high cost of the computer infrastructure required in the absence of a public grid. As part of our commitment to advancing human welfare, all results will be in the public domain and made public to the global research community.”

io l’ho uso da quasi un anno ormai…sotto Win…semplicemente perchè ha uno screensaver stupendo… :D !Che in linux non c’è!!

18. nessunohastonick - 16/01/08 @ 10:11

Esiste anche [email protected]..

khelidan.. la ricerca deve spaziare in tutti i campi anzichè essere monodirezionale.

19. LiFeleSs - 16/01/08 @ 10:20

@domi:
Scusa ma apparte quella frase che hai riportato, quali garanzie ci sono che non vadano chissà dove i dati che elaboro ? sinceramente da società come la suddetta mi aspetterei una mossa del genere …
in caso contrario se qualcuno mi convince, sarei + che contento di regalare i miei cicli di clock :)

20. lorentz - 16/01/08 @ 10:26

Niente di nuovo, metto a disposizione la mia cpu con BOINC già da anni.

21. Churli - 16/01/08 @ 11:14

E’ gia’ da tempo che mi sono interessato al progetto boinc e vorrei anche segnalarvi l’account manager BAM.
Se avete da gestire più progetti, magari anche su diverse macchine, diventa lungo e noioso stare a configurare tutto a mano e dovreste crearvi un account per ogni progetto che seguite.
Con BAM invece vi fate un solo account, alle macchine date in pasto quello e dal sito controllate tutte le opzioni e tutte le macchine da remoto.
Semplice no?

22. nessunohastonick - 16/01/08 @ 12:18

@lifeless:

il sorgente di boinc è open, se non sei in grado di capire il codice qualcuno lo avrà già fatto al posto tuo, quindi puoi stare tranquillo ;)

23. giancarlo - 16/01/08 @ 12:50

forse ho capito male, ma a nessuno ha fatto caso a quei 172 mila computer in mezzo al mare ( forse riferiti all’ Antartide )

24. MarcOs - 16/01/08 @ 13:06

@+nessunohastonick

il fatto che i sorgenti siano disponibili ti permette solo di sapere COME e QUANTO viene utilizzata la tua cpu ma non COSA. Si parla genericamente di “associazioni no profit”, ma anche la gates fondation e la rockfeller fondation lo sono, questo solo per far riflettere sull’associazione mentale errata noprofit=buono. Non si parla del modo in cui le scoperte verranno utilizzate, ne da chi.Se si scoprisse la cura ad una qualsiasi delle malattie su cui dicono di lavorare dubito che sarebbero distribuite a costo di realizzo. La portata e la potenzialità delle ricerche che stanno compiendo richiederebbe che il sistema open venisse applicato in tutto il percorso di ricerca e non si limitasse a “dammi il tuo cervello che al resto penso io”.In oltre l’IBM non è un istituto benefico del quale fidarsi ciecamente (basti ricordare http://www.comune.bologna.it/iperbole/assminsto/Sche_2001black.htm). Insomma, un progetto così potente nelle mani di loschi figuri mi provoca più timori che entusiasmi.

25. Luca Venturini - 16/01/08 @ 17:07

MarcOS: e allora contribuisci a progetti come [email protected], che sono sponsorizzati dall’Università di Berkeley (e quindi pubblici, no profit). Ti avviso però. I dati sono pubblici, e aperti, quasi tutta la biologia molecolare a livello di sequenze e strutture (dna, rna, proteine, ecc.) segue la filosofia “open-source” da anni. Non così per i “prodotti finiti” come appunto i farmaci (cioè, le strutture e i trial sono pubblici, ma le informazioni per sintetizzare il farmaco sono spesso coperte da brevetto, il che significa che sono pubbliche ma sottoposte a fortissime restrizioni sull’utilizzo da parte terzi – anche giustamente, se l’organizzazione è a scopo di lucro e vive sulla vendita di prodotti farmaceutici. Altre aziende possono utilizzare quelle informazioni, ma solo previa autorizzazione dell’azienda, e il prodotto può essere commercializzato in qualunque forma, compresa la distribuzione gratuita, solo dal detentore del brevetto). Se contribuisci a progetti come [email protected] è sicuro che prima o poi una compagnia “malvagia” come la Bayer o la Monsanto ne approfitterà, usando i dati liberamente disponibili. Non c’è protezione legale per l’utilizzo di quei dati, purtroppo o per fortuna, manca cioé una GPL per la biologia. Sta a te decidere se il fatto che quei dati andranno ANCHE in pasto alle compagnie “malvagie” è motivo sufficiente per non partecipare. Ma quei dati saranno usati con grande profitto anche dalla comunità scientifica internazionale. Per me i benefici sorpassano i rischi, e di gran lunga. :)

Io non contribuisco al momento per il semplice motivo che non sapevo come limitare l’utilizzo di cpu…e avendo solo un portatile, si scaldava talmente tanto da temere che andasse in fusione :D Inoltre al momento per gran parte della settimana devo usare il modem portatile Vodafone per connettermi a internet, e quindi lasciare acceso il computer connesso tutta la notte è un’opzione valida solo nei weekend – quando cmq sono a casa e posso usare la linea fissa :P Cmq adesso che voi commentatori mi avete fornito le istruzioni per non far fondere il pc credo che contribuirò anch’io quando posso :D

Quanto al SETI…be’, per me è una perdita di tempo, soldi, energia contribuire ai loro calcoli. Ma sono un biologo, quindi il mio giudizio è fortemente condizionato :P

26. Archimedix - 16/01/08 @ 18:03

Name: Archimedix
Member since: 26 Dec 2003
Current Credit : 798,925.57
Team : Co(no)scienza Distribuita.

Macino unità da diversi anni, e la comunità che ruota intorno a BOINC è davvero ampia e competente.

Da poco ho aperto un gruppo nuovo, chi volesse partecipare, è il benvenuto.
http://conoscienzadistribuita.wordpress.com/

27. Dona un po’ di CPU per la ricerca « Riscoprirsi liberi - 16/01/08 @ 18:33

[...] di CPU per la ricerca Da buon Openmind che si rispetti, non potevo ignorare l’appello pollycokoso [...]

28. MarcOs - 16/01/08 @ 20:05

@Luca Venturini

Il problema di chi poi effettivamente utilizza i risultati di queste ricerche c’è, e questo è incontestabile. Sebbene non sia un biologo ne un genetista intuisco le potenzialità delle ricerche che si stanno compiendo in questi anni e, conoscendo la storia delle suddette ditte, un pò di preoccupazione non posso fare a meno di averla. Non si tratta di ditte malvagie, giudizio di merito applicabile ai portatori di sentimenti, ma di un sistema funzionale che permette la detenzione privata di tecniche e conoscenze. Sapere è potere, e più profondo è il sapere più terribile il potere.

29. belze - 16/01/08 @ 23:48

Grazie a chi ha cominciato ad inquadrare la questione. Manco a dirlo nemmeno sta sera ho il tempo di sbattermi per capire chi poi attinge da questi dati, magari dopo gli esami…
[pensieri in libert] Comunque dando una lettura veloce ai commenti qui sopra non sono affatto convinto al momento, di aderire. Come scritto in precedenza gli intenti sono ottimi, ma nella peggiore delle ipotesi potrebbe accadere che io regalo il sudore della mia CPU e dall’altra parte c’ chi attinge a piene mani per poi fare le peggio porcate in giro per il mondo. Se poi un giorno dovessi (scongiuriscongiuriscongiuri) beccarmi una malattia di quelle in elenco, beh forse preferirei morire in santa pace piuttosto che pagare a sproposito farmaci (spesso studiati apposta per non essere efficaci al 100% in modo da doversi curare pi a lungo…$$$) per far ingrassare qualcuno…[/pensieri in libert]

30. nessunohastonick - 23/01/08 @ 10:28

@belze

[risposta in libertà]scommetto che se ti pagassero, accetteresti.. perchè mi pare di capire che il tuo problema principale è quello di “regalare” sudore della cpu, non il fatto che dall’altra parte qualcuno trovi una cura al cancro o al parkinson e poi si faccia pagare. Inizia comunque a distinguere tra la ricerca biologica e la sintesi farmaceutica. Poi mi dici dove hai sentito sta “cosa” (meglio usare questo termine) dei farmaci non efficaci al 100%..

ps: Quanti anni hai?[/risposta in libertà]