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Nexenta Open Solaris, ZFS e APT

In Troiate del giorno il 18/01/08 @ 22:12 , trackback
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Nexenta Open Solaris - Pollycoke :)Ho appena letto qualcosa che mi ha affascinato non poco! Riguarda NexentaOS, ovvero Ubuntu con kernel Open Solaris al posto di Linux: una specie di distribuzione non-distribuzione che non ha mancato di incuriosirmi già in passato (cfr “NexentaOS (elatte) Alpha 7 è adesso disponibile“)

Di ZFS, il filesystem sviluppato da Sun Microsystems, si sono lette da tutte le parti opinioni a dir poco entusiaste e Apple si era precipitata a far sapere che sarebbe stato supportato da MacOSX. Non credo che ci sia bisogno di presentare APT, ma cosa succede quando questi tre ingredienti vengono mescolati?

Transactional Upgrades

Questo nome altisonante introduce una funzionalità che potrebbe facilmente stracciare qualsiasi tentativo si sia finora fatto per aggirare il problema di creare mille backup ogni volta che si aggiorna un sistema “mission critical” che non deve subire nessun arresto dovuto a problemi di installazione o aggiornamento software.

La soluzione, così come descritta dal team di Nexenta (subito ripresa da OSNews), è di creare un sistema in cui ogni software installato sia capace di tornare ad un precedente stato (checkpoint) riconosciuto come esente da problemi di conflitto, configurazione o altro. Un’idea che non è nuova, ma che dovrebbe essere implementata con i due migliori strumenti attualmente a disposizione: ZFS e APT.

Il risultato di tale felice incontro è apt-clone.

Casi d’uso

Non c’è realmente bisogno che li enumeri, specie per i più smaliziati che staranno già pregustando, ma dal momento che il team di Nexenta dedica ad ognuno di essi un dettagliato paragrafo, non posso fare a meno di richiamarli:

Dicevo… succede che ce n’è abbastanza per stuzzicare qualsiasi curioso ;)

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Commenti »

1. Nemo - 18/01/08 @ 22:32

Ecco ciò che si dice usare la testa. ZFS, ad ogni modo, si merita di diventare il FS standard di ogni macchina. È impressionante per duttilità e potenza.

2. flux - 18/01/08 @ 22:33

beh sono mesi che il team di nexenta sta facendo ottime cose per solaris… il fatto di unire una delle distribuzioni più usabili ed aggiungervi le migliori caratteristiche di solaris potrebbe essere una delle più grandi scelte dei prossimi mesi… davvero potrebbe essere una soluzione vincente. Di ZFS e APT che dire… le caratteristiche del file system rendevano quasi obbligata l’integrazione con APT, diciamo che è stato un avvicinamento naturale… dalle premesse di nexenta credo che non potranno che uscire cose molto interessanti

3. ciko - 18/01/08 @ 22:39

ma lol… i banner di google in cirillico:

???? ????????? ???
???????????,???????? www ????????? ? ?????? ?????? ??????????

4. Xander - 18/01/08 @ 22:44

Nexenta è un bel progetto, proprio perché basato su Solaris e su Ubuntu. Ma le versioni rilasciate non mi han mai convinto troppo, anche per il supporto hw minore rispetto a Linux (almeno, credo sia così..).

Se riescono a far quadrare il cerchio, potrebbe venir fuori una bella distro Solaris.

5. lolloso - 18/01/08 @ 22:49

uh, anche a me affascina parecchio il kernel solaris con sopra una distribuzione debian-like, certo non è da preferirsi in ambito desktop pero’ pero’ pero’ ….
teniamola d’occhio ;)

6. Ecas - 18/01/08 @ 23:05

Senz’altro da tenere d’occhio questa Nexenta, bravo felipe. E poi continuo a sperare che Solaris “si evolva” e diventi a tutti gli effetti un kernel desktop..un giorno forse..

Comunque posso dire una sola cosa: ZFS rulez!

7. GotuX - 18/01/08 @ 23:23

La sto installando in questo momento in virtualbox. E’ mia impressione, o è eccessivamente lento? (parlo di Nexenta, perchè linux in vbox è una scheggia..)
In 10 minuti l’installer ha fatto un 25%…
Mha…

8. Claudio Criscione - 19/01/08 @ 2:20

Sembra una ottima idea, magari ne farò una review completa su oversighting quando finisco di testarlo (in installazione right now). Non ho molto capito il punto 3 in cosa si differenzia dal normale apt, ma devo provarlo per capirlo.
In particolare voglio vedere che vantaggi mi dà rispetto ad uno snapshot (su una macchina con dati statici, che so, un webserver). Qualcuno lo vedo, vediamo se vale la pena :-)
PS: salve a tutti

9. Neff - 19/01/08 @ 2:58

ma… ma… è fantastico! ma perchè nessuna distro linux utilizza ZDF? Non si tratta di un FS libero ed utilizzabile potenzialmente da chiunque?

10. bricke - 19/01/08 @ 11:36

Ottima la cosa del apt-clone.

Se la aggiungono al già ottimo apt, potrebbe essere il boom di debian!

ZFS…. mi informerò meglio.

ottima notizia

11. bricke - 19/01/08 @ 11:48

E riguardo solaris si sa qualcosa? Il sig. Murdock continua il suo lavoro?

12. Altra distro da provare « Il Blog di Teo - 19/01/08 @ 12:14

[...] il post di felipe non ho voglia di ripetere quello che è già scritto, e forse anche scritto meglio! Poi se siete [...]

13. giancarlo - 19/01/08 @ 13:14

ma che differenza c’è tra il kernel linux e open solaris ?

14. Zan-Shi - 19/01/08 @ 17:29

Aspettate un secondo.
Nexenta non è Ubuntu col kernel di OpenSolaris, è OpenSolaris con l’APT; mi pare ci sia una bella differenza.

15. blood - 20/01/08 @ 15:36

dal sito: http://www.gnu.org/philosophy/license-list.html

” Common Development and Distribution License (CDDL)

This is a free software license. It has a copyleft with a scope that’s similar to the one in the Mozilla Public License, which makes it incompatible with the GNU GPL. This means a module covered by the GPL and a module covered by the CDDL cannot legally be linked together. We urge you not to use the CDDL for this reason.

Also unfortunate in the CDDL is its use of the term “intellectual property”.”

Da quanto ho capito leggendo qui: http://blogs.sun.com/chandan/entry/copyrights_licenses_and_cddl_illustrated

(e non solo lì, ma anche il testo della CDDL e altre pagine correlate sul web)

la GPL è incompatibile con la CDDL perchè GPL richiede la ripubblicazione del codice TUTTO sotto GPL (nei casi in cui non si potesse applicare il cambio di licenza del codice ne verrebbe fuori incompatibilità con la licenza GPL), mentre CDDL permette la preservazione delle altre licenze (dove permesso) insieme a codice CDDL.

Ora..dato che è legalmente impossibile linkare un modulo GPL a uno CDDL non è un paradosso fare una distribuzione con kernel CDDL e software prevalentemente GPL?
Non sono uno sviluppatore, ma è possibile rende questa cosa facile, legale e fattibile senza che ci siano problemi legati alla loro (espressamente voluta) incompatibilità?

Premetto che avendo esaminato abbastanza bene le due licenze le trovo tutte e due OTTIME license.
La mia domanda si riferisce solo ad un fattore di praticabilità e facilità della coesistenza di software GPL con kernel CDDL.

16. blood - 20/01/08 @ 15:46

mmm update:

ho letto qua: http://www.nexenta.org/os/FAQ#head-b596480b2340edc341ba6d86629457f359323137
e sembra che con la Gpl3 sia tutto ok…dorvrò informarmi meglio.

e speriamo che sun (se ne parlava qua: http://pollycoke.wordpress.com/2007/02/09/sun-e-fsf-java-e-solaris-saranno-probabilmente-gpl3/)
distrbuisca anche sotto GPL3 il kernel…

17. Matteo - 20/01/08 @ 17:07

Ho provato ad installare Nexenta Core su una macchina, l’installer mi dice che c’è poca memoria, necessaria 350MB disponibile 250MB!

Ma sul sito dicono che per installare è necessario 128MB di ram!
Inoltre mi pare che 350MB di ram per un sistema minimo senza neanche interfaccia siano un pochino troppi no?!?

(commentando accetti implicitamente le Regole di pollycoke, leggile!)