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Su Wine e il supporto a Photoshop

In Opinioni il 26/01/08 @ 20:21 trackback

adobe-logo.jpgVorrei rispondere con un po’ di calma alle obiezioni poste alla notizia di ieri, che “Wine 0.9.54 aggiunge il supporto a Photoshop“, specialmente a chi faceva notare che pubblicizzare Photoshop come “supportato”, quando non è legalmente e tecnicamente possibile, potrebbe ritorcersi contro l’immagine stessa di Wine e di Linux.

Il fatto che Wine dichiari il supporto preliminare a Photoshop non significa che adesso tutti i grafici possono andare a bruciare le loro copie di Windows per usare fiduciosi Photoshop con Wine. Ho il sospetto che nella vita reale una situazione del genere sia semplicemente impossibile. Invece significa che esiste un metodo per far girare Photoshop su Linux “senza alcuna garanzia”, come recitano le licenze. Forse però non tutti hanno afferrato la vera importanza di questo risultato


Non è certamente il fatto di poter installare una copia mezzo-funzionante di CS2 ad illuminarmi, ma la possibilità di dimostrare che dopo anni di duro lavoro e tentativi siamo arrivati ad un punto in cui, grazie a Wine, esiste un ulteriore strada percorribile dai produttori di software che hanno voglia di saggiare la percorribilità degli utenti Linux.

Sappiamo tutti che la via migliore sarebbe quella di usare librerie multipiattaforma come le GTK o meglio ancora le Qt, ma non sempre è possibile pretendere una cosa del genere, quindi perché non pubblicizzare il fatto che da parte nostra s’è fatto il possibile? Non crediate che se Wine dichiara di aver aggiunto il supporto ad un determinato software questo significhi qualcosa, legalmente o tecnicamente. Deve essere la casa produttrice del software in questione a dare il via.

A questo punto infatti Adobe potrebbe ad esempio decidere di investire un po’ di ricerca e tempo per migliorare il loro software in base al lavoro svolto da altri gratuitamente, e rilasciare le prossime versioni di Photoshop con la certificazione che funzioni con Wine. Non so se gli sviluppatori di Wine hanno rilasciato della documentazione con linee guida su come sviluppare software che sia compatibile al massimo.

Google, tanto per citarne uno a caso, ha sviluppato software come Google Earth usando le nostre Qt (”Google Earth per Linux… con Qt! :)“) ma con Picasa ha fatto esattamente quello di cui sto parlando, arrivando ad includere nel pacchetto una versione di Wine specialmente confezionata (”Picasa per linux? Liberatela!“). Non dico di amare questa soluzione, ma tra questo e niente… preferisco il riconoscimento di avere ufficialmente una versione per Linux.

Questione di strategie, insomma. E a quel punto i grafici potranno abbandonare le copie di Windows al loro destino :D


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Commenti »

1. Dass - 26/01/08 @ 20:28

usare photoshop con linux potrebbe essere una comodità anche per chi ha una copia originale per win, ma ama linux.
O magari per chi ha notato che linux gestisce meglio la memoria e i processi.
Dire che è sbagliato/illegale sarebbe come condannare a priori il formato mp3 perchè ti permette di rippare e condividere musica illegale.
E’ un pò come con le pistole
dipende da chi le impugna e per fare cosa!

2. akaskulz - 26/01/08 @ 20:33

Mai stato più daccordo con te felipe. Avere la possibilità di poter vantare un supporto pluripiattaforma per un applicazzione (in questo caso photoshop) dovrebbe essere un bel vanto per Adobe. Non riesco a capire perchè Adobe non si è ncora pronunciata sulla cosa: certo il supporto è instabile ma è pur sempre un supporto che può essere migliorato da una casa come Adobe, e che può fornirci una base solida su cui lavorare.

Anche perchè alla fin fine, siamo sempre noi utenti ad usare photoshop ed a migliorare wine.

Per parlare in modo più semplice: non farebbe male a nessuno una collaborazione tra i due.

3. Don - 26/01/08 @ 20:47

Molto interessante questo appunto. Ci sarebbero però da dire due cose.

1° Critica rivolta alla comunità in generale, quando si cerca di avvicinare la gente a linux si parte sempre in quarta a far vedere quanto è bello linux, quanto è potente linux, quanto è figo questo, quanto è meglio quello eccetera eccetera e “casualmente” ci si dimentica sempre di far notare quella che è l’altra faccia della medaglia ovvero quello che in ambito commerciale corrisponde alle righe in piccolo come la questione della “nessuna garanzia”. Come già detto in precedenza questo sistema non è molto saggio.

2° Più in generale non è molto logico spingere su progetti come wine perchè si fa in modo che gli sviluppatori si leghino ancora di più a windows perchè tanto gli altri “sanno arrangiarsi” (e si sa come fa microsoft, quanto ci mette a far saltare la compatibilità, se le girassero forti).

4. giancarlo - 26/01/08 @ 21:40

io non vedo l’ ora di riuscire a far andare counter strike su linux con wine per poter incenerire la mia copia di windows 2000 pro ( pagata a caro prezzo solo perchè non sapevo che esistiva linux )

5. smat - 26/01/08 @ 21:56


DON
Più in generale non è molto logico spingere su progetti come wine perchè si fa in modo che gli sviluppatori si leghino ancora di più a windows perchè tanto gli altri “sanno arrangiarsi” (e si sa come fa microsoft, quanto ci mette a far saltare la compatibilità, se le girassero forti).

Mi trovo nettamente in disaccordo su quanto hai detto.
Secondo me progetti come WINE fanno un gran bene alla comunità linux!
Io ad esempio ho un amico, che ha rilevato da poco un’edicola.Anche lui è un amante dell’opensource e come prima cosa voleva installare ubuntu sulle macchine presenti nel negozio. Purtroppo però i programmi di gestione che lui adopera non hanno una controparte opensource. Adesso sta provando a farli girare con WINE con scarsi risultati dato che sono programmi personalizzati fatti da piccole aziende software, ma il concetto è che se WINE continua a “crescere” credo che in futuro si possano far girare su linux anche programmi del genere ( con un po d fortuna :P ) cosi da potersi liberare una volta e per tutte di Windows :D

smat – SiciLinuX Group

p.s. Ottimo blog!

6. lolloso - 26/01/08 @ 22:24

imho è invece sbagliato. Bisogna che linux invogli adobe o chicchessia a scrivere software PER linux, con delle “cose” di linux, non con questi (seppur ottimi, niente da dire) accrocchi.
Con questo spirito Windows non morirà MAI

A questo punto infatti Adobe potrebbe ad esempio decidere di investire un po’ di ricerca e tempo per migliorare il loro software in base al lavoro svolto da altri gratuitamente, e rilasciare le prossime versioni di Photoshop con la certificazione che funzioni con Wine

Se linux cambiasse e la si smettesse di andare alla “fanboy mode” (insomma se si investissero teste e capitali adatti allo scopo) FORSE adobe si potrebbe muovere. Ma per scrivere su linux. certificare un programma su wine non serve a nulla.

7. Drox - 26/01/08 @ 23:12

Ma ascoltate per usare WINE si ha bisogno di una versione di windows originale?
Se si non potranno mai incenerire le copie di Windows al massimo non lo installeranno più, cmq io sarei più felice se si riusisse a dare a linux una maggior forza dal punto di vista commerciale come stà già accadendo, vedi drive schede video, supporto hardware vario, e certe ditte che aiutano lo sviluppo di applicazioni, ecc…

Dai avanti così che primo o poi ce la si farà a vedere PS nativo per linux o Autocad, un’otupia? Forse ma sperare è bello!!!

8. Minkiux - 26/01/08 @ 23:15

Giusto per riagganciarmi ad Adobe e all’opportunità di usare librerie multipiattaforma. Già tempo fa Adobe aveva percorso questa strada in via “sperimentale”, utilizzando le librerie QT (che a detta degli stessi programmatori Adobe consentono una libertà e comodità di programmazione maggiore al toolkit proprietario sviluppato internamente) per un programma che ora non ricordo esattamente quale…aspettate, vado e cerco….ah, si ..eccolo: Photoshop Album
http://trolltech.com/customers/coolapps/adobe

9. Minkiux - 26/01/08 @ 23:16

Ho appena riletto il mio post, precedente: ingorate tutti gli errori di ortografia e sintassi, grazie ;)

10. Don - 26/01/08 @ 23:40

@smat

Mi trovo nettamente in disaccordo su quanto hai detto.
Secondo me progetti come WINE fanno un gran bene alla comunità linux!
Io ad esempio ho un amico, che ha rilevato da poco un’edicola.Anche lui è un amante dell’opensource e come prima cosa voleva installare ubuntu sulle macchine presenti nel negozio. Purtroppo però i programmi di gestione che lui adopera non hanno una controparte opensource. Adesso sta provando a farli girare con WINE con scarsi risultati dato che sono programmi personalizzati fatti da piccole aziende software, ma il concetto è che se WINE continua a “crescere” credo che in futuro si possano far girare su linux anche programmi del genere ( con un po d fortuna :P ) cosi da potersi liberare una volta e per tutte di Windows :D

Quello che dici non ha molto senso. Un programma per girare su linux non deve essere per forza opensource (anche se a qualcuno fa comodo far credere così) tale che chi sviluppa closed deve per forza passare da windows e obbligare la gente con linux ad usare wine.
Wine è solamente il palliativo per non ammettere la verità che su linux c’è troppa scelta, nessun riferimento “preferito” o preferibile, troppa confusione e quindi poco avvicinamento da parte di chi fa dell’informatica il proprio lavoro (quindi lo fa seguendo le regole del mercato che impongono, ritmi, garanzie e spese ben precise, tutto il contrario di quello che siamo abituati con l’opensource.
Se wine dovesse diventare la scelta di riferimento nessuno si libererà mai di windows e sta pure certo che il giorno che microsoft vorrà, farà in modo che i programmi diventino di nuovo incompatibili. A quel punto se crederai che le software non passeranno al nuovo sarai un illuso.

11. Cristian - 27/01/08 @ 0:14

Secondo me il punto e che adobe non gli viene in tasca nulla.
non ha interesse nel sviluppare per linux
chi gli lo fa fare di investire denaro su una comunità di quanti ?
nah adobe vuole vedere dei numeri.

PS. spero di sbagliarmi perche adoro linux ma soffro per la mancanza di software pro…

Le statistiche l’ ultima volta sono state aggiornate Domenica 27 Gennaio 2008 alle 0:10,
‘debian’ é attivo da 203 days, 22:59:51
Quando windows XP riuscirà a fare un uptime anche della metà andro in giro a dire che windows va bene :D

12. Massimiliano - 27/01/08 @ 0:26

> Non è certamente il fatto di poter installare una copia mezzo-funzionante di CS2 ad illuminarmi

Felipe stesso ammette che non di vero supporto trattasi. Wine è – allo stato attuale – purtroppo – una schifezzuola immatura, che fa girare solo sciocchi giochi e software che ben conosce rimpiazzi degnissimi in alternative FOSS.
I software “seri” girano poco e male (ammettetelo, che costa?).

Ciò non di meno – in via di principio – concordo con l’egocentrico e – ahinoi – ciclotimico tenutario di questo blog e sul post che sono a commentare.

13. zakk - 27/01/08 @ 4:00

Non so se gli sviluppatori di Wine hanno rilasciato della documentazione con linee guida su come sviluppare software che sia compatibile al massimo.

Hanno fatto di più! Hanno creato winelib (http://www.winehq.org/site/winelib) che permette di ricompilare il programma automaticamente (bastano tre comandi da shell ed eventualmente una mezz’oretta di sbattimento con gli headers) con due vantaggi:

- Si crea un eseguibile nativo (vedi anche: niente puntoexe sulla mia linuxbox ;-) ), anche se sotto c’è comunque un pesante layer di emulazione…

-La compatibilità è sensibilmente migliore rispetto a wine…

Se solo gli sviluppatori di Photoshop…

14. flux - 27/01/08 @ 8:49

a me dispiace che gimp non abbia ancora colpito il cuore dei designer, la maggior parte dei quali sua ancora photoshop. secondo me è un ottimo software ma non sono un esperto per dire che sia sufficientemente utile per un designer… il fatto è che ben venga wine e il suo supporto ai più importanti programmi per windows, ma questo non rallenterebbe forse la comprensione delle software house a creare versioni anche per linux senza il supporto di wine? mi sembra strano che adobe non si sia messa seriamente al lavoro per portare photoshop su linux… nello stesso tempo credo che gli sviluppatori di gimp debbano seriamente discutere con i designer in modo da renderlo più utile alle categorie di utenti che photoshop o gimp lo usano per lavorare e non per semplice fotoritocco.

15. LorenzoC - 27/01/08 @ 9:40

Voglio portare la mia esperienza di utente Windows che e’ passato a Linux per rimanere fondamentalmente deluso. Il problema non e’ soltanto la difficolta’ ne installare, configurare e gestire Linux quanto nel fatto che semplicemente il software disponibile per Win e Mac su Linux o non esiste proprio oppure si può al massimo paragonare a software di 10 anni fa. Utilizzare applicazioni Win su Linux in qualsiasi modo, emulazione, compatibilita’, macchina virtuale, significa dire che Linux e’ inutile. Riguardo a Gimp, ci sono due problemi. Il primo che Gimp stesso e’ palesemente inadeguato, obsoleto. Il secondo e’ che non esistono alternative a Gimp. Per lavoro io dovrei essere un web-designer e nonostante abbia cercato in lungo e in largo alla fine ho dovuto concludere che trovare un editor HTML decente o un programma per un minimo di editing delle immagini e’ impossibile, non esistono. O meglio, ne esistono magari due o tre che si potrebbero utilizzare se costretti. Ma nessuno e’ costretto ad usare uno strumento scadente quando ha amplissima scelta altrove.

16. Morpheu5 - 27/01/08 @ 10:09

Il punto non è stracciare la licenza di Windows perché non mi risulta che sulla licenza di Photoshop sia scritto da qualche parte che sia obbligatorio farlo girare su Windows (è una condizione implicita ma non vincolante). Il punto è, come pure ben fai notare, avere la possibilità di farlo girare in Linux il che comporta notevoli vantaggi per chi, come me, è anche programmatore, e quindi preferisce poter fare entrambe le cose senza spezzare il flusso di lavoro per il reboot. Attualmente sto in dual boot proprio per poter andare di là a sviluppare le grafiche per i siti (ed ogni altro lavoro di grafica, in effetti, anche se ultimamente con Inkscape, e Scribus riesco a barcamenarmi in modo sufficiente, ma quando devo preparare illustrazioni raster e foto per la stampa non c’è proprio storia).

17. Cristian - 27/01/08 @ 10:46

Concordo in pieno con Lorenzoc purtroppo…

18. Neff - 27/01/08 @ 11:33

Meno male, era ora! Personalmente mi rallegro di questo successo del progetto Wine, la mancanza di software importanti come appunto Photoshop e Dreamweaver, rende il lavoro un po’ “trivial” specialmente a chi è da poco passato a linux ma deve continuare a guadagnarsi da vivere. Sono intervenuto qualche tempo fa in una discussione riguardante la diatriba GIMP VS Photoshop e già in precedenza avevo scritto che non si può ridurre la questione ad un semplice confronto tra due software comunque validissimi anche se orientati ad un utenza fondamentalmente diversa. Tralasciando le evidenti pecche di usabilità ancora presenti (anche se dopo l’usicita della versione 2.4 la faccenda è migliorata) GIMP è ottimo per eseguire in velocità alcune semplici operazioni standard su file prevalentemente destinati ad un uso “on screen” come ad esempio immagini per blogs e siti web. Photoshop è tuttavia senz’altro LA soluzione più adatta ai professionisti che richiedono un certo numero di funzioni avanzate che potrebbero essere ottenute anche con GIMP, ma con procedure più lunghe e meno flessibili. A me personalmente, ciò che manca in GIMP è una soluzione rapida per i piccoli effetti sui livelli (bagliori interni / esterni, rilievi ecc.) ed una gestione dei livelli più flessibile e veloce. Naturalmente come è stato più volte sottolineato la gestione della quadricromia è un’altra caratteristica che rende al momento photoshop l’unica vera soluzione per chi cerca un pacchetto completo e professionale per la manipolazioni di immagini. Naturalmente mi dispiace un po’ dover scendere a patti con software proprietario, una scelta non molto coerente data la natura delle motivazioni che mi hanno portato a passare a GNU/Linux un paio d’anni fa, ma la gente ha bisogno di poter lavorare e fin quando una vera alternativa non farà capolino credo che non potremo far altro che benedire ogni tentativo da parte della comunità di Wine per rendere l’utilizzo di photoshop su GNU/Linux sempre migliore. Grazie a questo progetto ho la possibilità di svolgere la mia attività lavorativa senza passare ore a smanettare sull’interfaccia di GIMP, Quanta e le alternative open alle diverse tool per il webdesign native su linux. Dreamweaver e Photoshop con crossover linux mi permettono di lavorare produttivamente e sono dunque i benvenuti. Aspettiamo (e speriamo in) una versione futura di Adobe CS in grado di girare nativamente su linux. Sarebbe veramente un gran bel passo in avanti..

19. DebianSID - 27/01/08 @ 11:51

Se volete un programma simile (se non pressochè uguale) a photoshop sviluppato per linux usate Pixel…:)

20. Marcello - 27/01/08 @ 11:52

Intanto, a dispetto delle critiche, chiunque potrebbe installare una copia demo di Photoshop su Linux (o comprare la licenza della versione Elements) e aprire i vecchi file di lavoro che aveva ancora in altri formati o che gli passano in formati che con linux faticherebbe ad aprire.
:) è capitato ieri che mi passassero un .psd e non sapessi come aprirlo e ho dovuto chiede ad un amico di farlo per me

21. Francesco - 27/01/08 @ 12:44

Salve a tutti,

Uso Ubuntu da poco meno di 2 anni, ma avendo la passione per la fotografia (passione che ho trasformato in professione) non posso fare a meno di un prodotto qualitativamente e professionalmente all’altezza delle mie aspettative e soprattutto di quelle dei miei clienti: Photoshop CS2. Lo uso senza problemi sia su Windows che su Linux con VirtualBox (in seamless) e devo dire che va una meraviglia. Da ieri l’ho provato con il nuovo Wine e va veramente bene. L’unica cosa che mi consola e che mi fa sperare per il futuro e che Adobe ha promesso di sviluppare una versione di Photoshop nativa per Linux. Quindi bisogna solo aspettare.

22. Corrado - 27/01/08 @ 12:53

Scusate, ma a proposito della mancanza di software professionale per linux…
Qualcuno di voi ha mai provato ad utilizzare Xara xtreme?
il sito dice: “Formely known as Xara LX, it is based on Xara Xtreme for Windows, which is the fastest graphics program available, period. The Xara Xtreme source code was made available open-source in early 2006, and is being ported to Linux”
in pratica è pure open-source… ed è professionale…per linux!

23. gp - 27/01/08 @ 13:15

Come sottolinea Francesco…ma perché non usare Photoshop o chi per lui tramite macchine virtuali come VirtualBox? Tutto funziona fluido e liscio come l’olio, il caricamento di Win è velocissimo. Lo si usa solo per Photoshop come se fosse una finestra di Linux e si evita di isntallare quell’accrocchio di Wine. Che sicuramente è un gran bel progetto che può avere la sua utilità ma sinceramente non mi va di sporcare il sistema con quel coso.
Che poi diamine, parliamo di Wine in termini di possibilità di sondare il campo Linux ma le Macchine Virtuali no? Sono nate e si sviluppano apposta proprio per aumentare la cooperazione tra piattaforme diverse.
In più non ci sono problemi di instabilità o incompatibilità che affliggono Wine.

gp

ps: @ Francessco: dove hai letto la notizia che Adobe avrebbe preso in considerazione un porting nativo per Linux?

24. DebianSID - 27/01/08 @ 13:20

Torno a ripetere ragazzi…una valida alternativa a photoshop su linux esiste già da tempo…e costa solo 29$,che paragonati al prezzo del software di casa adobe fanno sorridere…dateci un’occhiata…;)

http://www.kanzelsberger.com/pixel/?page_id=12

25. Don - 27/01/08 @ 13:41

@flux

a me dispiace che gimp non abbia ancora colpito il cuore dei designer,

Gimp non può vincerla su photoshop per diverse ragioni.

1° Se vuoi lavorare come professionista nel campo del fotoritocco, che ti piaccia o no, devi utilizzare la quadricromia cosa che gimp non possiede (incapacità dei programmatori o necessità di licenze da pagarsi care come la Pantone ?)

2° A detta di molti professionisti del settore gimp manca di moltissime funzioni avanzate presenti in photoshop. Pare che un confronto diretto veda photoshop 4 come il concorrente “alla pari”. Non per dire ma CS2 sarebbe photoshop 9 e questo programma è uno dei pochi che non cambia numero di versione a vuoto (o quasi a vuoto come fa office).

3° Notabile da chiunque: l’interfaccia di gimp è una schifezza di una scomodità inaudita. Vuole scimmiottare il modello di desktop che andava di moda sui programmi per mac di quasi un decennio fa ma lo fa in un modo bestiale dove uno schermo da 17″ rischia di risultare microscopico (cosa che con photoshop non avviene), con barre degli strumenti che sulla carta saranno anche ridimensionabili ma che alla fine nessuno tocca perchè va a coprire opzioni che possono tornare utili. Questo senza contare certi strumenti che hanno un modo tutto loro di presentarsi arrivando perfino a distrarre chi sta lavorando (ad esempio la funzione crop che nel mentre uno sta a tracciare il rettangolo di ritaglio gli occupa lo schermo con un finestrone che gli chiede le misure magari coprendo proprio il punto dove uno vuole arrivare col mouse).
Queste cose magari saranno considerate da qualcuno piccolezze ma mettetele in mano ad un professionista e quello non finirà di sputare su gimp di lì fino alla fine dei suoi giorni.

26. fabio - 27/01/08 @ 13:48

[...] <nostre Qt>> [...]

WTF? Non m’ero accorto che fossero nostre… e quand’è che sarebbe successo?

27. gp - 27/01/08 @ 15:22

@fabio: in che senso? le qt sono sotto GPL dalla 2.2 ed ora verranno rilasciate perfino sotto GPL 3 .

gp

28. Massimiliano - 27/01/08 @ 15:35

Il discorso va però esteso a tutta la Creative Suite di Adobe, miei cari. Il designer professionista, quello per intenderci che si paga il mutuo con la grafica (e non il pischello che piange perché vuole Photoshop per poi crearci l’ennesimo wallpaper con Tux che spara sul logo di Windows), deve avere QuarkXpress, Illustrator, forse Dreamweaver, ecc.
I professionisti ce li siamo giocati, hanno il mac, per questo va benissimo il passo in avanti di Wine ma sarebbe meglio se Adobe prevedesse di default una versione Linux dei propri prodotti, solo così giocheremmo alla pari.

29. Morgan - 27/01/08 @ 15:45

Sono assolutamente d’accordo con Felipe sul fatto che è giusto pubblicizzare il duro lavoro svolto dal team di wine, e se non siamo noi che apparteniamo alla comunità linux a farlo non saranno certamente gli “altri”. Purtroppo il porting di software proprietario su linux non è una cosa facile per questioni puramente di marketing e quindi finchè non ci sarà una forte inversione di tendenza da parte di qualche grande colosso (magari proprio Adobe) wine rappresenterà quel ponte che permette all’utente windows di preferire linux.
Viva linux e auguri al team di wine per l’ottimo lavoro svolto, che aiuta ancora di più a promuovere linux.

30. Nemo - 27/01/08 @ 16:33

Come sempre non ho letto tutti i commenti, ma voglio dire la mia rispondendo a felipe e qualche commento sparso dei quali nemmeno ricordo gli autori.

Il punto sottolineato da felipe è legittimo e per quanto mi suoni ogni volta come una specie di insulto far girare un app “straniera” sulla linux box, è senz’altro positivo che wine cresca e diventi sempre più capace di far girare software più o meno complesso, insegnando tra l’altro a MS come potrebbe fare per creare un Windows “migliore”: rifarlo su base Unix e utilizzando un layer di compatibilità all’indietro come Wine.

Mi fa sorridere, invece, chi usa toni di pretesa dichiarando che vanno spinte le società a fare software nativi per Linux. Cioè, l’idea non è del tutto sbagliata, ma bisogna anche vederne i limiti. Pretendere, ad esempio, che Adobe investi nel porting di un colosso come Photoshop su una piattaforma non certo prediletta dai professionisti del settore, è a dir poco assurdo. Spendere non so quanti soldi per far usare Photoshop in modo nativo (e crackato) a coloro che ancora non si rendono conto di usare Photoshop al 5%, è da incoscienti, incompetenti e autolesionisti.

La verità è che attualmente i due segmenti di mercato (Linux users e Photoshop users [seri]) sono lungi da essere intersecati, ragion per cui avere certe pretese è ridicolo.

31. Kol - 27/01/08 @ 18:18

Ogni volta che parte il discorso Photoshop vs Gimp, a prescindere dal contesto scendono in campo gli eserciti e si finice sempre a fare casino.
Qui il discorso è Wine. Non è l’open source, le strategie di Adobe o la morte di Windows.
Solo WINE! Che cerca di offrire una cosa così semplice che pare che nessuno ne capisca un c.zzo: fa andare un programma sotto un sistema operativo che nativamente non lo supporterebbe. Photoshop è lo standard de facto nella grafica computerizzata. Va su Windows. E sul Mac. Non su Linux, per tutta una serie di ragioni, tra le quali la più evidente è che il porting al momento non conviene ad Adobe. Adobe è cattiva? Andiamo dai…
Wine cerca di sopperire ad un problema, in maniera concreta. Le Qt e la virtualizzazione sono altre strade.
La questione è quella di offrire la libertà di scegliersi il sistema operativo che si vuole. E’ utile?
Parlo per me. Lavoro con Autocad ogni giorno. Vorrei che Autocad girasse sotto Linux, perché spesso aprire una cartografia di 50 Mb mi pianta la Ram, ci mette 2 minuti in cui non posso fare altro. Sapendolo, con Linux userei una sessione di openbox. E’ pure questa produttività, mi pare.
Wine favorisce Windows?
Ma chi sei Marzullo? Fatti una domanda e datti una risposta!
Ma chi se ne frega…
Linux non è la stampella di nessuno! Non esiste perché è il nemico di Microsoft, esiste perché è un’alternativa che per alcuni va meglio. Come il Mac.
Si chiama libertà.

32. Xander - 27/01/08 @ 20:09

1. Voglio capire quanti grafici qui lavorano per la stampa. Credo che non ve ne sia nessuno, ma pullilino “grafici” web che lavorano con Ps/Win. Su questo non c’è da dire, si valuta da sè.

2. Confrontare Gimp ed Adobe è essere cretini, o volerlo far credere. Delle numerose alternative chiuse e commerciali alla suite Adobe ne sopravvivono poche e non certo pronte a paragoni astrusi, invece tutti son pronti a pontificare sulla nefandezza di Gimp idolatrando Ps.

3. Questo è un limite vostro, cari Win-users. L’interfaccia di Gimp è sputata quella che ancora oggi potete trovare con Ps CS2 su Mac. Se conoscete una sola piattaforma, e crediate che il mondo debba uniformarsi a quella perchè avete imparato così, forse è il caso si porvi delle domande. L’interfaccia di Gimp è modificabile, può esser ristretta per recuperare spazi, si possono avere toolbox e dockbox vincolate alla finestra immagine (grazie a Compiz), e tante altre cose che spesso non state neanche ad indagare.

Continuo a domandarmi se di fronte agli ostacoli le persone provino a superarli o si arrendano. Molti si arrendono, parlando di cose che non conoscono.

@ Felipe, concordo su tutto, come già espresso nel precedente articolo.

33. Raffaele - 27/01/08 @ 21:56

Come è possibile aggiornare wine avendo installato la 9.46 dai repo ufficiali? Esiste un pacchetto .deb con la 9.54?

Bye.

34. Dass - 28/01/08 @ 8:14

mi trovo DECISAMENTE d’accordo con Kol

35. vaquerito - 31/01/08 @ 11:56

! Primo commento modrato su pollycoke, e che ho detto? che qualcuno scrive un po ampolloso… minquia…