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Il petrolio risusciterà SCO contro Linux?

felipe in: News e altre Sciccherie, Riflessioni il 16/02/08 @ 17:58 , trackback
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pinguino-al-petrolio.jpgRicorderete la spiacevole vicenda di SCO, praticamente cancellata dalla faccia della terra dopo aver disperatamente tentato le vie legali contro Linux per farsi un po’ di pubblicità e qualche amico (cfr “Swoooosssh …addio SCO“).

Andò a finire che, dopo il clamore iniziale, in tribunale non ci fu molto da difendere e l’azienda già agonizzante fu costretta a dichiarare bancarotta, con buona pace di Microsoft che in molti segnalavano come principale attore dietro le scene, sempre pronto ad aiutare chiunque possa danneggiare l’immagine e la credibilità di Linux…


Adesso, dopo un po’ di silenzio da parte di una SCO ridotta sul lastrico, leggo che qualcuno avrebbe promesso fino a $100 milioni per finanziare la risurrezione di SCO, probabilmente finalizzata alla ripresa delle ostilità contro Linux. Questa ultima parte è un po’ una speculazione, ma d’altra parte cosa può ancora fare un’azienda in piena bancarotta senza altre prospettive che l’elemosina?

Il tentativo di far tornare in vita SCO è uno sforzo congiunto: da una parte un certo Stephen L. Norris, dall’altra un misterioso qualcuno che ha voluto mantenere l’anonimato ma di cui si conosce solo la provenienza: Medio Oriente. Per caso qualcuno sente qualche campanello squillare?

Io no, all’inizio. Poi ho approfondito qualche link (tipo quello appena fornito) e ho scoperto che Norris è un personaggio abbastanza interessante. No, non è il fratello segreto di Chuck, altrimenti per noi sarebbe la fine, ma è uno dei fondatori del gruppo Carlyle. A questo punto i campanelli sono diventate trombe, specie se vi siete mai informati sulla biografia di George W Bush, presidente USA e anche lui nel gruppo Carlyle (insomma, chi non ha visto Fahrenheit 911?).

Beh diciamo che le connessioni mediorientali (e non solo) non mancheranno di certo a Norris, l’unica cosa che risulta difficile da capire è il motivo che spingerebbe gli arabi ad investire su SCO.

Una lettura molto suggestiva (niente di più) è quella di Dana Blankenhorn, che butta tutto sull’ottimismo a sfondo patriottico e immagina che se dovesse avverarsi la lontana ipotesi di Linux proprietà intellettuale di un gruppo di investitori mediorientali, scatterebbe immediatamente la riforma del sistema per abolire i brevetti software in USA.

Non credo di arrivare a tanto, ma la faccenda potrebbe davvero essere avvincente.

Commenti»

1. Mela (jerrad) - 16/02/08 @ 18:12  Add karma Subtract karma +0

mmm…. inquietante……

2. Dass - 16/02/08 @ 18:31  Add karma Subtract karma +0

inquetantissimo!

3. vaitrafra - 16/02/08 @ 18:32  Add karma Subtract karma +0

"[…]ma d’altra parte cosa può ancora fare un’azienda in piena bancarotta senza altre prospettive che l’elemosina?"

Mai sentito parlare di Apple? FIAT?

4. Helios - 16/02/08 @ 18:35  Add karma Subtract karma +0

Mah. Speriamo bene

5. diablo - 16/02/08 @ 18:36  Add karma Subtract karma --3

sinceramente non ho ancora capito bene cosa è sto SCO

6. Dass - 16/02/08 @ 18:48  Add karma Subtract karma +0

@vaitrafa pensa se tronchetti provera mette le grinfie su linux

7. daytan - 16/02/08 @ 18:49  Add karma Subtract karma +1

"SCO Group (precedentemente nota come Caldera Systems e Caldera International) è una società che negli anni ha sviluppato distribuzioni GNU/Linux per workstation e server" (fonte: Wikipedia)

8. Antonio - 16/02/08 @ 18:58  Add karma Subtract karma +0

@vaitrafra

credo ci sia una sostanziale differenza tra un’industria che, seppur ridotta male, ha un capitale costituito da beni materiali (catene di produzione sparse in tutto il mondo, dal brasile alla polonia, dall’italia meridionale alla cina), ed una che produce "solo" software e che di certo non ha la stessa capacità di ricapitalizzare vendendo o affittando i suddetti beni materiali.

Col sw fai un mucchio di soldi, investendo relativamente poco, ma quando le cose vanno male hai scarsissimi margini di ricapitaliazzazione.

9. Slaykristian - 16/02/08 @ 19:09  Add karma Subtract karma +0

"[…]l’unica cosa che risulta difficile da capire è il motivo che spingerebbe gli arabi ad investire su SCO[…]"

Semplice, per spartirsi l’economia irachena e tra poco iraniana, screditare Linux spianerebbe la strada all’imposizione di uno standard, come quello (o quelli) di Microsoft nelle finte nuove democrazie, made in USA, mediorientali. Ed alla fine, con gli Arabi, ci si spartisce la frittata… A wall-street il petrolio e i computer sono la stessa cosa… Chi ha orecchie per intendere…

10. shady - 16/02/08 @ 19:42  Add karma Subtract karma +0

nooo MAMMA MIA che notizie ci dai questi giorni…
ma che succede?
altro che tutti coprano tutti… mi sa che i soliti comprano tuttO.
ma come disse qualcuno… resistere resistere resistere!!!

11. Matteo - 16/02/08 @ 20:27  Add karma Subtract karma +0

A dire il vero, i medio orientali stanno "entrando" in un sacco di società. Hanno montagne di dollari (petroldollari) che non sanno più dove metterli. Hanno versato qualche mia. di USD in Citigroup, mentre un fondo di Singapore ha versato qualche altro mia. in UBS.
Il prezzo dei titoli azionari è sceso moltissimo negli scorsi mesi e per chi ha patrimoni colossali (e pelo sullo stomaco) si possono trovare situazioni interessanti.

12. zakk - 16/02/08 @ 20:35  Add karma Subtract karma +0

inquietante… staremo a vedere…

13. fabbb - 16/02/08 @ 20:35  Add karma Subtract karma +0

Notizia molto interessante, mica scemo ’sto Norris, compra un’azienda in bancarotta e quindi a poco costo, l’azienda ha un prodotto già bello e pronto, qualche aggangio alla casa bianca… In totale fanno soldi che arrivano da tutte le parti per la "modernizzazione" delle nuove "democrazie" medioorientali

14. Mistya - 16/02/08 @ 20:43  Add karma Subtract karma +0

La domanda è.. perchè hai un tag nel tuo blog "George W bush" :O

ah, quando lo metti un plug-in x le faccine?

15. Fale - 16/02/08 @ 21:40  Add karma Subtract karma +0

SCO non ha mai tirato fuori nulla, solo perchè rivendicano la paternità di cose non loro… probabilmente anche se il papa cominciasse a pagarli, non potrebbero farci tanto… quindi che dire: io la vedo in positivo. Perchè vi ricordo che grazie alla campagna SCO (e al suo successivo fallimento) linux è finito più volte nei giornali europei (in quelli americani è già molto presente). Se SCO vincesse (anche se imho è impossibile) e quindi gli arabi avrebbero dei brevetti del genere (e se non erro SCO ha anche dei brevetti su roba microsoft & apple) zio George, rivoluzionerà tutto il sistema dei brevetti americano in meno di una notte… non vorrebbe mai perdere aziende del calibro di microsoft….

16. Davide - 16/02/08 @ 22:24  Add karma Subtract karma --2

Eh eh io ce l’avrei un’idea per rispedire quei quattro beduini a cavalcare cammelli e beversi quella schifezza di petrolio, ma l’utopia di usare l’idrogeno è lontana, per ora la nostra società che riteniamo evoluta è ancora legata ad un combustibile utilizzato nell’800, troppi interessi economici…immaginate che succederebbe se ognuno di noi fosse capace di auto-prodursi il combustibile (l’idrogeno si ottiene per elettrolisi dell’acqua anche con un semplice pannello solare). L’immagine che felipe ha scelto per presentare questo articolo è alquanto eloquente, dipendiamo dal petrolio e prima che dagli usa dipendiamo dai paesi mediorientali…Che centra tutto questo con il software? cosa strana è come si dice sempre male chiama male…allora abbiamo il petrolio al capo, al di sotto abbiamo: Usa (da intendere come potenza economica/militare), microsoft, SCO, paesi mediorientali…. ma alla fine chi se ne importa, tanto basta che per la maggio parte delle persone i loro bellissimo suv (3000 di cilindrata) li facciano sentire importanti nelle strade

17. orchideo - 16/02/08 @ 22:58  Add karma Subtract karma +0

poverino il pinguino :(

18. Xander - 16/02/08 @ 23:52  Add karma Subtract karma +0

@ Daniele: chi credi detenga i diritti di sfruttamento dei combustibili alternativi, tra cui l’idrogeno? Credi che certa gente sia tanto cretina? E come fa a piantarcelo in quel posto se è tanto cretina? Si vede che noi lo siamo di più..

P.S.: becero razzismo.. i 4 beduini ti danno possibilità di campare oltre l’età della pietra, col petrolio che si trova sotto la LORO terra. Evitiamo storpiature leghiste, per quieto vivere..

19. reload - 17/02/08 @ 0:34  Add karma Subtract karma +0

Si beh, i 4 beduini (epiteto che io cmq non avrei mai usato) non è che ci danno il petrolio per farci un favore… e oltre l’età della pietra ci vivevamo anche con il carbone.
Questo per mettere i puntini sulle i :)
Ad ogni modo, anche se in pieno ot, io non so chi detiene i diritti di sfruttamento dei combustibili alternativi, però qualcosa mi dice che il petrolio non si crea, l’idrogeno in un certo senso si. Sbaglio?

20. darkbasic - 17/02/08 @ 1:30  Add karma Subtract karma +0

@ davide
Ma per piacere… l’idrogeno è solo un vettore di energia, e come tale ha un’efficienza molto più bassa del petrolio, il che si traduce in maggiore inquinamento (alla fonte). Mi parli di pannelli solari, ma hai idea di quanto costino? Perché allora non cominci a piazzarne sul tetto di casa per produrre energia elettrica pulita? Ci sono anche degli incentivi statali e nonostante questo non li ha nessuno.
L’alternativa c’è e si chiama _METANO_, non certo idrogeno. In Francia c’è persino la possibilità di ricaricare le bombole direttamente nel garage di casa, con dei piccoli compressori collegati direttamente alle tubature. Alcune macchine escono già di fabbrica con l’impianto montato con tanto di bombole nel sottoscocca. Indovina un pò? Quasi nessuno va a metano.
Tanto i colpevoli sono le multinazionali cattive che complottano contro di noi per non farci avere le auto ad idrogeno…

21. aleks - 17/02/08 @ 1:37  Add karma Subtract karma +0

@reload: sbagli. L’idrogeno non si ‘crea’, ma si ‘estrae’ da molecole più complesse. Allo stato attuale viene estratto dall’ammoniaca, ma il processo richiede energia che viene fornita bruciando petrolio. Quindi per ora usare idrogeno vuol dire aumentare l’uso di petrolio.
Petrolio che arriva dall’Asia e dall’Europa settentrionali, dall’Africa ed anche dal Medio Oriente, arabo e non. Il suo uso e commercio è parte integrante del sistema economico mondiale. Non ha senso usare frasi come ‘ci danno il petrolio per farci un favore’.

@daniele: spezzare molecole di acqua per estrarre idrogeno richiede più energia di quella che si produrrebbe dalla combustione dell’idrogeno estratto. Al contrario viene prodotta acqua dalla combustione dell’idrogeno, cosa che, su larga scala, potrebbe sottrarre ossigeno all’atmosfera (v. oxygen depletion)

Sottolineo e sottoscrivo il ‘P.S.’ di Xander.
L’uso del termine ‘beduino’ (’abitanti della steppa’, allevatori nomadi della penisola araba) per indicare genericamente chi vive in Medio Oriente denota inoltre notevole ignoranza della storia e della geografia politica, fisica ed economica del mondo in cui viviamo.

22. blogmezz - 17/02/08 @ 2:20  Add karma Subtract karma +0

massoni!!!

23. zakk - 17/02/08 @ 2:54  Add karma Subtract karma +0

aleks: anche le macchine attuali sottraggono ossigeno all’atmosfera (funge da sempre da comburente)

non ho cifre sottomano, ma non penso sia un gran problema…

24. Slaykristian - 17/02/08 @ 3:12  Add karma Subtract karma +0

@darkbasic
@aleks

L’idrogeno lo si ricava, allo stato attuale, prevalentemente da metano, non da ammoniaca.
Non è vero che è meno efficiente del petrolio:
- in primis è un discorso che non esiste di per sè… cosa vuol dire "è meno efficiente del petrolio"? A fare che? Semmai è meno comodo per una serie di motivi.
- In secondo luogo, se vogliamo parlare di efficienza e di rendimenti, le celle a combustibile per la microcogenerazione a gas naturale, forniscono energia elettrica da una reazione chimica (si crea idrogeno rompendo il legame chimico che tiene l’idrogeno stesso assieme ad altri atomi), quindi con una sola trasformazione da energia chimica (di legame) a elettrica.
Invece, la tradizionale produzione di energia elettrica dal petrolio consiste in una trasformazione di energia chimica in energia termica, da energia termica in meccanica, da meccanica in elettrica. Avete idea dei rendimenti in gioco e delle relative perdite? O vi fidate solo di quello che dicono a RAI Edu?
- Terzo, la microcogenerazione a gas naturale attraverso celle a combustibile di idrogeno se supportata da pannelli fotovoltaici (ma avete idea di quanto costano? in 10 anni vengono ripagati dal fatto stesso di non pagare le bollette, in alternativa esistono le ESCO) è l’unico modo per rendere la produzione di idrogeno sostenibilmente indipendente dal petrolio. Si parla di Energy Worldwide Web e di energy sharing.
- Quarto, non si deve pretendere di utilizzare solo idrogeno, dobbiamo essere in grado di poter disporre di un mix di fonti di energia tra le quali anche il petrolio, ma usato in quantità minime.
- Quinto, le auto, allo stato attuale delle tecnologie disponibili, dovranno pazientare seriamente per vedere un impianto ad idrogeno installato su di esse. Bisogna comprimere l’idrogeno, quindi serve un compressore ed un impianto frigorifero installato sul veicolo. Pesantino. Le auto sarebbe meglio se funzionassero con accumulatori che vengono ricaricati anche a casa attraverso l’energia prodotta dalle celle.
- Sesto, cosa c’entra tutto ciò con SCO?

25. aleks - 17/02/08 @ 8:16  Add karma Subtract karma +0

@zakk: il problema della sottrazione dell’ossigeno non è così semplice. Ma come fa notare Slaycristian, non è questo il luogo dove discuterne. Mi riferivo alla questione ‘oxygen depletion’, comunque, niente a che vedere con la combustione in sé. Puoi facilmente trovare informazioni in rete più complete di quelle che posso fornire io.

@slaycristian: in effetti è un discorso fuori luogo qui. Per questo motivo non ho abbondato in parole e descrizioni. Sono intervenuto sostanzialmente per il fastidio che mi ha dato l’intervento di Davide (16).

Sulla notizia, non è possibile che più semplicemente SCO si specializzi in strumenti informatici dedicati alla ricerca ed estrazione mineraria? Avrebbe un senso?

26. Maccio Capatonda - 17/02/08 @ 10:55  Add karma Subtract karma +0

http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Chuck_norris
…il fratello di Chuck XD

27. OLCapo - 17/02/08 @ 11:30  Add karma Subtract karma +0

Chi tocca la propietà…… linux è un’uomo morto.

28. reload - 17/02/08 @ 11:44  Add karma Subtract karma +0

@aleks: ovvio che l’idrogeno non si crea ma si estrae ¬¬, il punto che sostenevo è che il petrolio o lo hai sotto le chiappe o niente. chiudo qua con l’ot

29. Attilone - 17/02/08 @ 11:52  Add karma Subtract karma +0

@Slaykristian: guarda che le auto ad idrogeno esistono già in commercio, la BMW produce una serie 6 che commercializza…

Comunque l’idrogeno è una puttanata pazzesca se non hai già energia in eccesso per produrlo, la soluzione più sensata sarebbe limitare fortemente le cilindrate dei motori per limitare i consumi(un 500 cm^3 turbocompresso potrebbe fare 100 km/l tranquillamente), ma si sa la gente aspetta le rivoluzioni con le auto elettriche che vanno a 300 all’ora…

30. Skumpic - 17/02/08 @ 13:26  Add karma Subtract karma +0

Vi fate le pippe (con tutto il rispetto:P) sulle auto e io dalla finestra vedo Porto Marghera…
Sull’ ecologia prima o poi ci sbatteremo il muso cosi forte da farci male. Sperando di renderci conto dei cambiamenti prima che siano già avvenuti. Si deve ripensare in toto al nostro modo di vivere e di consumare se si vogliono tentare di risolvere i problemi (e questo non può che essere UN COSTO per la società.Sarebbe bene farlo capire alla gente del partito "io vendo la corrente all’Enel").
E le auto ad idrogeno impatterebbero molto poco in percentuale, checchè vi venga a raccontare quel piazzarolo di Grillo.
Tornando al pezzo: non vedo come 100 milioni di dollari riescano a tenere in vita un carrozzone che nemmeno Microsoft è riuscita a tenere in piedi.
Poi è incredibile come gira e gira alla fine la gente "accusi" (senza entrare nel merito delle conclusione di Felipe, è una riflessione generale) sempre le solite 3 persone di tutti i mali del mondo.
Ok la teoria della "la tensione di conviene" (cit. Zapatero) ma cercate di non esagerare.

31. Ottimista - 17/02/08 @ 13:34  Add karma Subtract karma +0

Il nucleare è l’unica soluzione,
e sono convinto che presto potremo godere di numerose
centrali nucleari UBUNTU-BASED
in tutta europa,
sicure ed economiche.

32. Slaykristian - 17/02/08 @ 14:50  Add karma Subtract karma +0

Preciso solo una cosa:
@Attilone

Appunto, è una BMW, non un’utilitaria, è ibrida (e questa è un’interessantissima soluzione!) ed ha gli stessi problemi che elencavo sopra.

Comunque, è vero, ed è quello che ho cercato di spiegarvi. Non si può puntare tutto su di una soluzione. L’idrogeno, ve lo dice chi studia e lavora in questo settore, è l’ultima delle soluzioni palpabili.
Lasciate stare Grillo, anche perchè certe cose non vengono fuori dai suoi neuroni, ma da altra gente e non può dare lui soluzioni esplicite (ma riflettete comunque su quello che dice, poichè pone problemi seri su cose che tutti dovremmo tentare di conoscere).
Esistono i biocombustibili per le auto, esistono per le utenze delle ottime soluzioni (ottimi studi di micro-eolico; di solare, e poi comunque le cosidette "energie alternative" possono essere integrate stabilmente solo a forte di una riduzione dei consumi drastica con la riduzione degli sprechi).
Quindi, è necessario entrare nell’ottica che il futuro sarà eticamente, economicamente ed energeticamente sostenibile solo con l’introduzione di tali tecnologie.
Ora basta OT.

33. Tyler - 17/02/08 @ 15:25  Add karma Subtract karma +0

100 milioni di dollari sono troppi anche per l’imprenditore più ricco del mondo, soprattutto se l’investimento non è proficuo come si prospetta in questo caso.
100 milioni di $ buttati per far ricominciare battaglie legali che probabilmente costeranno altri milioni di dollari e che non termineranno mai? Io non ci credo, anche se non metto in dubbio che a più di qualcuno farebbe comodo ridare un po’ di linfa a SCO.

34. Omen - 17/02/08 @ 15:32  Add karma Subtract karma +0

Mi spiace chi crede che con i pannelli si possano fare miracoli… Io sono il primo a sperarlo, ma conle tecnologie attuali l’energia elettrica per produrre un pannello è pari alla quantità che produce in molti ANNi di funzionamento (a volte si arriva a metà vita del pannello per produrre la stessa energia spesa.)
Ci sono 2 tecnologie interessanti che sto seguendo, che potrebbero portare a rivoluzionare il sistema energetico:
http://www.nanosolar.com/
Pannelli solari che si stampano, di recentissima commercializzazione. Guardate nelle news. Unico neo: non sono specificate i materiali utilizzati, qundi non si può affermare con certezza che ce ne siano abbastanza nel mondo per produrre quantità sufficienti di energia (cosa che è vera per i pannelli che contengono indio, gallio e altri materiali molto rari)

http://www.kitegen.com
Prototipi funzionanti, come si vede dal sito, e progetto completamente italiano (Politecnico di Torino)
Inizierò una tesi tra un tre mesi, quindi toccherò con mano la validità, comunque già confermata da fonti autorevoli estere. Resta la volontà politica a fornire fondi il problema da affrontare.

35. Tanner - 18/02/08 @ 2:56  Add karma Subtract karma +0

OT:
quindi non conviene per niente mettere i pannelli solari sul tetto di casa? E io che stavo già attivandomi per gli incentivi e tutto il resto.. Non prenderò per oro colato le vostre parole, ma non siete i primi che mi frantumano il sogno di usare energia pulita mentre sto al pc o uso i miei elettrodomestici.

36. pheudo - 18/02/08 @ 13:30  Add karma Subtract karma +0

Avvincente da farci un film sì…

37. Omen - 19/02/08 @ 8:29  Add karma Subtract karma +0

@ Tanner
No, scusa, io facevo un discorso più generale, nel senso che non è pensabile con le tecnologie attuali, sostenere un’economia mondiale con la produzione di energi elettrica da pannelli solari, proprio perchè divengono convenienti solo con incentivi.

se riesci a prendere incentivi per installarli sono un’ottima opportunità, quindi: luce verde!!!

(commentando accetti implicitamente le Regole di pollycoke, leggile!)