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Google supporta Wine

In News, Opinioni il 19/02/08 @ 11:00 trackback

linux.gifNon è una novità che Google usi Wine e vi contribuisca (grazie frozzi!): l’edizione Linux di Picasa in realtà (è una piccola bruttura che – ma questo è un parere personale) fa uso di Wine per far girare quella che resta sostanzialmente un’applicazione per Windows.

Non sono particolarmente entusiasta di questo modo di usare Wine (cfr “Picasa per linux? Liberatela!” e “Picasa? Ottimo! Anzi una schifezza“), lo avrò scritto più volte, perché invece di incoraggiare le aziende a rilasciare versioni native di software per Linux, si lascia aperta la possibilità che Linux rimanga sempre una specie di limbo di applicazioni “quasi” supportate.

Detto questo è sempre piacevole constatate il continuato supporto di Google a progetti aperti di vario tipo – ciao! ;)  – anche stipendiando sviluppatori di Wine. Ricordate ad esempio l’annuncio che “Wine 0.9.54 aggiunge il supporto a Photoshop“? Beh pare che fosse proprio uno degli obiettivi di Google.


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Commenti »

1. piccoloprincipe - 19/02/08 @ 11:23

Penso che in certi casi sia l’unica soluzione, la vedo dura riscrivere Photoshop CS3 con le Gtk o le Qt… Stesso discorso si può fare per i giochi che utilizzano le DirectX…

2. ernesto - 19/02/08 @ 11:39

Personalmente sono totalmente contrario all’uso di wine e al suo sviluppo!
Lo ritengo un vero e proprio autogol, per favorire la diffusione di programmi per linux si crea un’applicazione che emula-similizza-simpatizza con le api windows? Che assurdità! Non prendetela come semplice posizione integralista credo si tratti di raziocinio! Faccio benissimo a meno di wine, se un utente passa a linux dovrebbe lavorare con strumenti linux non con programmi windows simulati! Non rispondetemi con la solita storia della suite adobe e dei giochi, sono casi particolari e di certo l’utilizzo di wine non spingerà mai le aziende a sviluppare software per il pinguino! Con il tanto sperato aumento di utilizzatori del software libero tra le aziende e tra i normali utenti, sarà il mercato stesso nel creare le condizioni per lo sviluppo di software compatibile! Agli inizi del 90 certi programmi erano solo per mac con la diffusione di windows le software house si sono adeguate, pensate se ci fosse stato wine su windows per mac! No, per me sono grossi abbagli sia wine che reactos!Attenzione che risciamo di perdere un altro treno per la crescita!

3. Drox - 19/02/08 @ 11:53

Concordo con Ernesto, anche secondo me se si da la possibilità di installare un’applicazione windows su linux grazie ha un altro sw che emula quel dato SO.
Sicuramente se la diffusione delle distro linux continuasse con una crescità continua e non ci fosse un sw che garantisca l’utilizzo di applicazioni create per Windows in linux, le aziende comincerebbero la scrittura dell’applicazione per linux pur di non perdere fette importanti di mercato. Invece cosi facendo non si forza, alle aziende, la scelta di percorrere questa strada perchè tanto c’è Wine!!! e noi avremmo sempre SW creati per windows e così le aziende rimarrano legate a quel SO.

4. DarkHam - 19/02/08 @ 12:21

Wine rende linux piu’ "versatile" ("male che va, ’sta tal cosa me la emulo su wine"). Il problema è che chi emula qualcosa, rimane legato alla stessa per il frangente in cui la usa, e non se ne va a curiosare tra software del pinguino che facciano la stessa cosa, magari anche meglio. Quando poi qualcosa non funziona non gira, gira male etc. , gli occhi del profano non hanno sicuramente una bella impressione…

5. luk - 19/02/08 @ 12:47

Wine, dopo 15 anni di sviluppo e risultati probabilmente non proprio trionfali, è ancora in piedi… merita assolutamente il mio rispetto e resto fiducioso per il futuro :-)
Infatti ritengo ancora che sia il progetto giusto per incoraggiare il porting "soft" di programmi "chiusi" per Windows anche su altri sistemi operativi.
Offre un buon layer di compatibilità (quindi il grosso del lavoro è stato fatto) ma è ovvio che un porting valido e funzionante al 100% resta responsabilità delle "aziende".
Google ha dimostrato (con Picasa) che è possibile… continuiamo ad aspettare…

6. Maccio - 19/02/08 @ 13:18

Non è un autogol perchè la parte debole (sui numeri) è Linux per cui meglio si interfaccia a Windows meglio è, Linux ha tutte le possibilità di "dissanguare" windows di utenti, wine incentiva l’utente windows al passaggio a linux, della serie "se non ci riesco lo posso sempre emulare"…è una carta in più da giocare percui meglio così

7. Maccio - 19/02/08 @ 13:21

e poi emulare è sempre una situazione di passaggio..almeno io uso wine nelle "emergenze"

8. Mattia - 19/02/08 @ 13:25

Credo che wine sia utile anche per invogliare le persone a passare sotto linux. Spesso, quando invito i miei amici a lasciare windows, trovo resistenze dovute al fatto di abbandonare il proprio applicativo preferito. Poterli rassicurare dicendo che c’è la possibilità di emulare sw per win mi aiuta a convincerli che con linux possono fare tutto quello che facevano prima. Lentamente, scoprendo il mondo dell’open source, impareranno che le alternative ci sono e allora wine sarà solo un ricordo …

9. jj - 19/02/08 @ 13:46

Nell’esprimere giudizi di questo tipo bisognerebbe essere sempre consci del fatto che linux è un sistema orientato al developing e non al consuming : linux gira su molte delle piattaforme esistenti ( windows invece solo su X86 e x86_64 e per il futuro x86_64 sarà l’unica piattaforma supportata sia da win che da mac ) e su linux è possibile far girare gran parte dei formati binari esistenti .

Wine è concepito per meglio supportare le applicazioni windows nell’ambito di processi di developing basati al contrario su linux. E’ nato da un’esigenza pratica.
Google contribuisce a wine avendo come obiettivo tale esigenza strettamente pratica.

Per quanto riguarda le applicazioni che Google sviluppa e distribuisce pubblicamente , se per Google Earth ha in effetti avuto senso svilupparne una versione nativa data la sua utilità universale che va oltre l’esigenza del normale utente , per Picasa è invece vero il contrario. Dal punto di vista di Google non ha senso svilupparne una versione nativa per linux.

Applicazioni native richiedono un mercato e un target di utenti che linux per ora non ha e che personalmente , da minideveloper , spero non abbia mai :D … e comunque il giorno che l’avrà non si tratterà più di linux ma di $MARCHIO-linux – ????? ( $MARCHIO = ubuntu ) ????? :D – , così come OSX *non è* BSD.

10. IlTremendo - 19/02/08 @ 14:01

@jj: linux dedicato al developing e non al consuming?
Allora scusa, formatto e reinstallo winzozz perché non sviluppo col pc…
Di certo se potessi eliminare wine o pensieri come questo, eliminerei i secondi, fanno di certo più male…

11. Ballmer(d) - 19/02/08 @ 14:12

developers developers developers!

12. attorianzo - 19/02/08 @ 14:34

Beh ma…l’alvete provato voi Photoshop CS2 con Wine?.. Si va beh si installa ma non è Che giri alla grande, almeno Con la mia Ati e i miei drivers..
SeCondo me anCora non Ci siamo…

13. spillo - 19/02/08 @ 14:44

non uso wine e non penso ne farò mai uso… sarebbe frenare l’avanzata del pinguino in un certo senso, insomma, se si passa al pinguino perchè "tanto c’è wine" tanto vale rimanere sul sistema che si sta già utilizzando, in questo caso windows… ci sono valide alternative OPEN SOURCE che sostituirebbero senza problemi tutti quegli applicativi che si ha paura di perdere…

adattare un software a wine (come nel caso di picasa)? quanto che riscrivendo l’applicazione per linux ti fai il triplo della pubblicità (visto che è sotto questo punto di vista che le aziende ragionano)? esempio, vorrei picasa, non ho nè windows nè wine, non posso averlo, bene, google ha perso un utente… e dato che sono migliaia le persone nella mia condizione… ;)

io vorrei che wine non venisse mai utilizzato, ma riesco ancora a beccare gente che usa MSN e eMule su linux -.-’

14. Maccio - 19/02/08 @ 15:13

@spillo ok è giustissimo, ma considera uno che ha appena traslocato a linux, che vuole imparare a usarlo, in momenti di fumo dalle orecchie usa wine..se poi hai sempre usato linux è un altro fatto..
Io uso ubuntu(e linux) da ottobre e nei primi mesi ho usato wine una volta si e l’altra pure, ora che ho capito un po di cose posso lasciarlo perdere..

15. informati,leggi,studia. - 19/02/08 @ 15:56

a prescindere dal fatto che Wine NON EMULA UN BEL NIENTE (la vostra ignoranza mi lascia sconcertato e anche la presunzione di venire qui a scrivere certe corbellerie), wine è un software che è nato non per voi utonti per farvi giocare a need for speed. E’ un progetto nato per permettere a tutto il mondo di avere delle librerie native completamente open source. E’ nato per garantire il funzionamento di applicazioni Windows negli anni evitando che un software scritto per windows 98 continui funzionare. E’ nato con l’intento di "portare" tutte le dll del noto sistema proprietario sotto forma di dll libere, modificabili e totalmente indipendente dal suo "nemico" proprietario.

NON E’ NATO PER FARVI USARE PHOTOSHOP e tutto il resto. NON è un EMULATORE (leggete bene cos’è un emulatare , tra l’altro WINE= Wine Is Not an Emulator"

questo è lo stesso discorso di chi stupidamente in qualche post precedente diceva che i driver nouveau non servono a niente… davvero siete dei gran pecoroni ignoranti.. ed è un male che il capo di questo blog permette affermazioni "wine non serve a niente a sto punto uso windows così non emulo niente"..
arrivedorci.

16. rief - 19/02/08 @ 16:03

Secondo me qui tutti sbagliate: wine è una vera e propria implementazione delle API di Windows sotto linux, non un emulazione. Anche se concettualmente è la stessa cosa, resta il fatto che wine sta cercando di rendere compatibile windows senza passare da un emulatore e quindi rende l’utilizzo di windows su linux possibile senza avere una copia di windows e senza sottostare ai termini di nessuna licenza.

E’ come la questione di mono: solo perché i due progetti lavorano su "cose" della Microsoft non significa che siano così tremendi da fare autogol o altre posizioni alla "c’è linux, a che servono i programmi (che hanno segnato la storia dell’informatica di tipo consumer) di Windows?".

Supportatelo Wine, è davvero una chiave di volta per far diffondere linux. E quando sarà diffuso probabilmente non ce ne sarà più bisogno…

17. 17 - 19/02/08 @ 16:15

@15 ovvio che wine NON è un emulatore, si dice "emula" così per dire..che dobbiamo stare a specificare ogni volta??

18. jj - 19/02/08 @ 16:17

@ilTremendo
Non mi pare che estrarre due sole parole da un commento equivalga a riassumere il pensiero espresso : quindi non dire che elimineresti certi pensieri che attribuisci a me ma che *esistono solo nella tua testa* ; non mi pare di aver espresso un concetto riassumibile in quelle 2 sole parole …

Se permetti , fa sicuramente più male installare Photoshop scaricato illegalmente e craccato su wine che esprimere certi "pensieri" – verità oserei dire , visto che di solito solo i developers sono in possesso della regolare licenza di Photoshop.

Nessuno che per esempio esprima una circostanza realistica che possa spingere un’azienda a distribuire un’applicazione nativa : ad esempio se GIMP fosse concorrenziale a PhotoShop , sono sicuro che chi lo produce lo renderebbe disponibile anche per linux e con gli stessi termini di licenza …

E comunque ciò che fa sempre più danni è chi sa solo aprire bocca gesticolando per meglio attirare l’attenzione o muovere le dita per scrivere eloquenti insulti finalizzati a coprire la propria ignoranza magari aspettando forbite repliche che colmino queste lacune ….

Continuate così a rinfoltire le file dei Majorana che scrivono sui pacchetti di sigarette anzichè sui fogli di carta perchè così è sicuro che quegli appunti vadano perduti, e che a un certo punto spariscono senza lasciare più traccia di se stessi …

19. Ottimista - 19/02/08 @ 16:54

Non capisco perché trattiate diversamente WINE da MONO.

Da quanto ho capito,
sono due implementazioni di api Microsoft non autorizzate da Microsoft,
(anzi, forse è piu’ autorizzato Mono, almeno C# è standard ECMA (ma non lo è .NET))
e mi sembrano ugualmente pericolose.

20. Murdock - 19/02/08 @ 17:19

Sarà anche che "wine is not an emulator", ma questo acronimo non mi ha mai convinto. Certo non emula un calcolatore come vmware o qemu, ma comunque emula un ambiente familiare agli exe windows. L’importante comunque è che non sia un ambiente isolato in un limbo irraggiungibile.

Wine è un progetto opensource, quindi lo appoggio completamente. Oltre che sviluppare una compatibilità delle applicazioni windows, ha anche permesso lo sviluppo delle winelib: librerie compatibili che potrebbero essere utilizzate per far funzionare le applicazioni nativamente suentrambi i sistemi.

Peccato che nessuno se le fili

21. flowolf - 19/02/08 @ 17:21

Vorrei solo far notare che Wine non emula proprio un beneamato cavolo, Wine è una _libreria_ fondamentalmente. È come se si installasse un programma che richiede una certa versione di una libreria (vedi Skype e le QT per esempio), se non hai quella libreria il programma non parte.
Cambia qualcosa se l’applicazione chiusa in questione richiede libpng/qt/ecc… oppure "libwin" :-) ?

22. ernesto - 19/02/08 @ 17:24

….rinfoltire le file dei Majorana….

ti riferisci a Ettore Majorana fisico siciliano? Comunque la tua metafora è superba, non sono ironico è un sincero apprezzamento ad una rara forma stilistica adeguata della lingua italiana sul web, complimenti!

23. Ars Technica su Wine e Google, infatti « pollycoke :) - 19/02/08 @ 18:18

[...] Perché una valutazione così dura? Per gli stessi motivi che ho espresso nel post “Google supporta Wine“: e cioè che si corre il rischio di fornire una scusa agli ISV per non creare applicazioni [...]

24. lolloso - 19/02/08 @ 19:28

anche a me non piace Wine, per il motivo già espresso qui sopra. Un ulteriore "incentivo" per non scrivere applicazioni native. Il fatto stesso che Google lo supporti vuoldire, secondo me, che gli costa meno, semplicemente. E questo è male, almeno penso.

25. suoko - 19/02/08 @ 19:37

A quando il passaggio completo a mono di tutte le app google in modo da farle girare nativamente ovunque?

26. IlTremendo - 19/02/08 @ 20:26

@jj: se ti tiri merda addosso da solo…
photoshop gira anche su windows, è vero, ma I DEVELOPERS VERI E PROPRI LO USANO ESCLUSIVAMENTE SU MAC, COME I MUSICISTI.
Chi lavora nel settore audio, sono decine di anni che usa mac.
Photoshop su windows è un adattamento, solo migliore di quello su linux con wine, ma resta solo un adattamento.
E non venire a dire che tu usi per fare grafica photoshop su windows, perché rischi di darti dell’incompetente da solo.
I developers, come tu ami chiamarli, usano l’hardware che si sposa col software.
E se il cad è usato principalmente su macchine windows (anche lì, affermazione da verificare), è solo che chi usa il cad, poveraccio, è un ingegnere (anche mio fratello lo è, quindi non offendo, descrivo e basta una categoria).
Diciamoci la verità: photoshop su windows serve solo a vendere le licenze a chi toglie gli occhi rossi dalle foto di capodanno!!!
Developers si, ma di sta…

27. Don - 19/02/08 @ 21:11

basta wine, BASTA !
L’unica via, quella giusta, quella onesta, quella che veramente darà un futuro a linux è CREARE E FAR RISPETTARE uno standard di riferimento che DEV’ESSERE SEGUITO da tutte quelle distribuzioni che puntano veramente a conquistare il mercato.
Wine è una droga, spinge, convince gli sviluppatori a continuare a sviluppare in esclusiva su windows, a lavorare nell’ottica che "prima deve girare su windows e poi se avanza, se riesce, altrove, tanto i nerd sanno arrangiarsi". Al team wine ci possono volere anni per fornire una compatibilità degna di questo nome, a microsoft bastano pochi mesi per vanificare tutto questo lavoro e non saranno certo gli sviluppatori sopra a ribellarsi a questa condizione ! Windows è quello diffuso, a linux restano le briciole che vengono a loro volta contese da infimi gruppetti a suon di progetti e progettini diversi e spesso incompatibili tra di loro.

Se si vogliono veramente raggiungere dei risultati, wine non è la strada da seguire. E’ solo un palliativo e come tale va inteso e supportato. La soluzione sta altrove.

28. gizmo - 21/02/08 @ 17:04

wine è necessario, altrimenti non esisterebbe. è vero, usandolo si fa un favore a win che conserva il grosso del mercato dei programmi, ma è anche vero che molti programmi per linux non sono altrettanto maturi, quindi meglio usare wine che win. pensate un attimo se per colpa di un programma di grafica, di video montaggio, di P2P, o di chissà cos’altro, si fosse costretti a riavviare la macchina, allora sarebbe linux a diventare superfluo. in attesa che ci siano soft professionali maturi anche per linux, wine ci salva dal riavviare.
ora c’è anche virtualbox …
certo che se google, sappiamo tutti che ne ha i mezzi, si fosse impegnato per migliorare Gimp, forse ci guadagnava anche lui …

29. d.darko - 25/02/08 @ 0:14

Secondo me state guardando questi "eventi" da un’angolazione sbagliata… una delle poche società che può mettere pensiero a Google è la Microsoft.

Questo sostenere e contribuire alla crescita di Wine, secondo me, è più una dichiarazione di guerra indiretta fatta da Google per minare alla base una gran parte del core business (i sistemi operativi) della rivale Microsoft, cercando di fargli perdere più fondi e più potere possibile per evitare, ed eliminare, ogni possibilità di confronto nei campi che toccano il core business (attuale e futuro) di Google stessa.

Dal mio punto di vista, il voler far funzionare Picasa sotto Linux non è stato perché Google voleva far utilizzare Picasa agli utenti Linux, ma perché voleva dare una mano al progetto Wine con un po’ di pubblicità e soprattutto con delle Patch alle librerie LIBERE.
Questa mossa sicuramente non farà migrare nessuno da Windows a Linux e credo che saranno anche in pochi ad utilizzare Picasa sotto Linux, perché fortunatamente c’è di meglio.
Rimane comunque il fatto che il progetto Wine ne ha beneficiato con moltissime Patch.

Il discorso di Photoshop e di Dragon Naturally Speaking è un po’ diverso. In questo caso, ci saranno sicuramente un po’ di persone che passeranno a Linux perché fin’ora l’unico loro impedimento era stato: "il non poter utilizzare un programma ritenuto per loro indispensabile". Ma "leggo" sempre la volontà di Google di sponsorizzare delle patch a Wine e non i programmi che poi grazie a questo ci girano.

Aziende proprietarie di software "importanti" che girano soltanto sotto Windows, difficilmente riscriveranno i loro software per farlo funzionare nativamente anche sotto Linux, o per lo meno non lo faranno nel brevissimo tempo. Quindi la possibilità di portarli anche sotto Linux (per farli utilizzare agli utenti Linux) grazie a Wine non mi sembra una cosa drammatica e soprattutto sono altre patch per Wine… più matura Wine, più matura ReactOS.

Quasi tutto quello che viene fatto per Wine può essere riutilizzato anche da ReactOS… ognuno è libero di pensare quello che vuole su ReactOS, ma la realtà dei fatti (IMHO naturalmente) è che se ReactOS riuscirà nei suoi intenti farà conoscere ad un numero enorme di persone il software LIBERO.

Linux è un sostituto di Windows validissimo, ma purtroppo non è ancora alla portata di tutti. Se ReactOS riuscisse a diventare una realtà, anche i più ostinati potrebbero valutare una migrazione. Gli assemblatori di pc avrebbero la possibilità di installare a tutti i suoi clienti un sistema operativo LIBERO invece di una copia pirata di Windows.

L’aumento di conoscenza su cosa è in realtà il FREE Software, porterà nuovi utenti anche a Linux e cosa più importante, farà capire a molte persone le differenze tra software proprietario e Software LIBERO. A questo punto le piccole e grandi software house non potranno far finta di niente…

Io non voglio software proprietari che girano nativamente su Linux, voglio software LIBERI! Poi se sarà necessario un porting da una piattaforma ad un’altra si farà.

Credo che molti degli utenti di Pollycoke (la totalità?) sia d’accordo con me che la "guerra" non è Windows contro Linux, ma Proprietario contro LIBERO.

Che io abbia scelto Linux e che anche con un futuro avvento di ReactOS rimarrò su Linux non conta…

30. Google Summer of Code per KDE 4 « pollycoke :) - 29/02/08 @ 12:35

[...] ai pennelli (brush) di Photoshop. Qualcosa mi dice però che Google, impegnato com’è nel promuovere quell’aborto di Photoshop con Wine su Linux, potrebbe snobbare le ben più alte potenzialità di [...]