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I primi vagiti di Tag in Dolphin, ecco come

In Articoli, Guide e HowTo, Avanzati, per Guru!, News e altre Sciccherie il 19/02/08 @ 0:54 , trackback
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KDE 4 Nepomuk Dolphin Tags Gnocche - Pollycoke :)Piaciuto il finto quiz “Scovate l’intruso ;)“? Non me lo aspettavo ma ci siete cascati in molti più del previsto! In realtà era solo una scusa per mostrarvi in anteprima la gestione dei tag in Dolphin :)

Non me ne vogliate quindi se non vi svelo quale fosse l’intruso, posso farmi perdonare indicando ai più smaliziati la via da seguire per ottenere un effetto simile con cui sperimentare nella propria KDE 4 Box. Teniate solo presente che:

Requisiti preliminari

Ovviamente do per scontato che stiate compilando usando secondo le indicazioni di “KDE 4 per Ubuntu Gutsy, in un paio di ore ;)“. Se non fosse così non mi prendo alcuna responsabilità della riuscita ma ovviamente i più esperti possono sempre cavarsela cambiando quelle due o tre cosette, a rischio di defelipizzare l’intera procedura :)

Chi segue la guida e non ha aggiornato nelle ultime 48 ore dovrebbe installare la nuova versione di kdesvn-build, rimuovere *tutto* KDE 4 compreso di sorgenti e codice compilato e rifare tutto dall’inizio per i motivi spiegati nei post “KDE 4 si sposta su Qt 4.4, cominciano a fare sul serio” e “KDE 4 con Qt 4.4: compilazione OK ma…“. Chi ha già fatto il passaggio a Qt 4.4 può aggiornare il tutto con:

$: sudo kdesvn-build --reconfigure

Prima di cominciare è necessario verificare che la vostra copia di Soprano, parte di KDE Support e quindi già installata se avete compilato il sistema KDE 4 base, abbia attivi tutti i backend necessari a Nepomuk. Se non avete il supporto a Redland e Raptor (non il menu) KDE 4 funzionerà benissimo, ma Nepomuk-KDE non ne vorrà sapere neanche di compilare.

Potete verificare che la vostra copia di Soprano sia in ordine controllando in $KDEDIR/lib/soprano l’esistenza delle librerie:

$: ls /opt/kde4/lib/soprano/*.so | grep "raptor\|redland" && echo Evvai ci sono. Pollycoke, babe!
/opt/kde4/lib/soprano/libsoprano_raptorparser.so
/opt/kde4/lib/soprano/libsoprano_raptorserializer.so
/opt/kde4/lib/soprano/libsoprano_redlandbackend.so
Evvai ci sono tutte. Pollycoke, babe!

Grandioso. Se così non fosse vi reitero l’esigenza di ricompilare tutto KDE seguendo la mia guida dall’inizio e senza saltare alcun passo (ho apportato piccoli aggiornamenti sparsi). Prossimo passo necessario è l’installazione di KDE PIM, il modulo che contiene KMail, Akregator e gli altri moduli di Kontact, questo perché Nepomuk-KDE ha bisogno di Akonadi (Nepomuk-KDE sarà fortemente integrato in KDE PIM):

$: sudo kdesvn-build kdepim

Questo prenderà un bel po’ di tempo :)

Installare Nepomuk-KDE

Al momento tutto il lavoro di integrazione delle specifiche di Nepomuk in KDE sta avvenendo in “playground”, ossia una directory riservata alla roba più sperimentale in attesa di essere sufficientemente sviluppata per entrare nel più stabile ramo ufficiale. E ho detto tutto ;)

$: sudo kdesvn-build playground/base/nepomuk-kde

Questo scaricherà l’intera directory e poi vi restituirà un bell’errore e non proverà nemmeno a compilare. Ignoratelo ma sappiate che adesso dovrete procedere manualmente:

$: cd /usr/src/kde4/build/playground/base/
$: sudo mkdir nepomuk-kde
$: cd nepomuk-kde
$: sudo cmake /usr/src/kde4/playground/base/nepomuk-kde -DCMAKE_INSTALL_PREFIX=$KDEDIR -DCMAKE_BUILD_TYPE=release
$: sudo make
$: sudo make install

Questo dovrebbe installarvi tutto l’ambaradan, e specialmente il kio slave che supporta i tag di nepomuk. Sapete tutti che in KDE 4 è possibile attribuire tag ai file, per adesso grazie Dolphin ma poi si spera che la funzionalità venga estesa a tutto il desktop. I tag sono delle specie di etichette da applicare facoltativamente ai file che vogliamo segnare come appartenenti ad una categoria… insomma se avete mai visto Flickr sapete di cosa parlo :)

KDE 4 Nepomuk Dolphin - Pollycoke :)

La novità che avevo fotografato con il finto quiz “Tags: Gnocche” sta appunto nel fatto che adesso Dolphin è in grado di mostrare delle cartelle virtuali contenenti tutti i file etichettati, mostrandoceli come se fossero normali file su disco. Non solo, tramite la vista “Tags:” è possibile anche aggiungere etichette, che saranno visualizzate come semplici cartelle e diventeranno immediatamente disponibili a tutte le applicazioni consapevoli di Nepomuk.

Per visualizzare il protocollo tags:// in Dolphin al momento bisogna passare alla modalità di modifica per la barra degli indirizzi (click dx sul pulsante Home -> Edit) e scrivere «tags:» senza le virgolette.

Tenete presente che…

Se non vi sentite minimamente arrapati da quanto avete letto è probabilmente normale, anzi azzarderei che dovreste esserne contenti :D

Tenete presente che quanto esposto qui è un’anteprima per niente completa, e nemmeno formalmente annunciata dal team di KDE, di una piccola parte delle funzionalità che avrà Nepomuk-KDE. Se dobbiamo dirla tutta è solo una delle funzionalità propedeutiche a cose molto più interessanti che verranno dopo.

Quali cose? Beh le specifiche Nepomuk prevedono che ci siano associazioni semantiche sparse un po’ per tutto il sistema, seguendo lo schema “soggetto predicato oggetto” per cui KDE immagazzinerà ad esempio che il file “scherzo1.jpg” è stato scaricato dal sito “scherzi-da-prete.com” o ancora che la presentazione pdf che ci ritroviamo tra i documenti è stata spedita via email da tale indirizzo e in tale occasione. Tutto questo automatizzato, senza che noi facciamo assolutamente niente.

Proprio in questi giorni ne ha parlato Sebastian Trueg, in maniera sicuramente più articolata di quanto possa fare io, e a proposito è appena nato il sito nepomuk.kde.org, con tanto di design firmato da Nuno Pinheiro. Insomma le cose di stanno muovendo anche in questa direzione!

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Commenti »

1. Anonymous - 19/02/08 @ 1:10

la mia paura è che si avrà un sistema a tratti utile, ovviamente, ma con un sacco di info ridondanti e magari addirittura superflue.

Non parlo di pesantezza nell’esecuzione dell’ambiente,
parlo di pesantezza delle info fornite dal sistema all’utente.

Probabilmente si potrà disattivare.

Immagino già una cache che si aggiorna ogni volta che muovo o modifico un file, ogni volta che accendo il pc e via dicendo… non so…

chi vivrà vedrà…
…magari mi devo solo abituare

2. BiGBuG - 19/02/08 @ 1:59

Se viene attuata come si deve, è la svolta decisiva! Chissà quante volte mi sarà successo di cercare un file e non trovarlo perché il nome era insulso e mi sarebbe piaciuto corredarlo con delle info aggiuntive!!!

3. bLax - 19/02/08 @ 2:36

ora, non per fare il bastian contrario, lo trovo fichissimo, a tratti utile, femminappagante, grandioso eccecc..

ma mi sfugge una cosa: cito big bug, ma è solo il caso :) "Chissà quante volte mi sarà successo di cercare un file e non trovarlo perché il nome era insulso e mi sarebbe piaciuto corredarlo con delle info aggiuntive!!!"

Ma…..se non hai rinominato il file è perchè non avevi voglia/tempo, giusto?!?e quindi non avresti voglia/tempo neanche per aggiungere le info aggiuntive……o sbaglio….

non vorrei essere negativo, l’ho solo rapportata ad una situazione reale che prende in considerazione la mia innata pigriziaO_o

diciamo che non ho ancora capito a fondo i metadati……

4. kEsoNNo - 19/02/08 @ 3:53

Ma - e qui correggetemi se sbaglio - entra in gioco il concetto di desktop semantico: se tutto il sistema può operare con dietro una base di dati comune, il file pdf ricevuto da via Kopete da un contatto presente nella rubrica di Kmail nella categoria "Lavoro" verrà etichettato automaticamente con il tag "Lavoro".
Si può anche ipotizzare un sistema che "apprende" in base all’operazione di "taggatura" effettuata manualmente le prime volte: se etichetto come "Vacanze" una serie di files, tutti con le stesse caratteristiche, il sistema farà lo stesso in automatico qualora si presentasse un nuovo file che presenti le medesime caratteristiche. Un pò come il concetto alla base dei filtri bayesiani, per intenderci.

5. Neff - 19/02/08 @ 4:45

Il discorso del desktop semantico come risorsa che il computer utilizza per fare automaticamente o per imparare a muoversi come il suo utente mi sta bene, al contrario tutti questi sistemi di ricerca interni al pc sono interessanti fino ad un certo punto: io sono una persona fondamentalmente disordinata della vita reale, ma nel computer tengo tutto in ordine perchè mi da fastidio non avere la possibilità di muovermi agilmente: la ricerca può essere molto utile in casi particolari, ma io finora avrò fatto si e no una quarantina di ricerche IN TUTTA LA MIA VITA sui miei computer. Secondo me la raffinatezza più totale si troverà quando il computer imparerà a usare le informazioni che acquisisce per agire e prevenire errori che l’utente potrebbe involontariamente fare. Ad esempio mettiamo che per sbaglio l’utente clicchi su una mail di lavoro e la elimini al posto dello spam alla riga precedente: il computer dovrebbe capire che a) la mail cancellata solitamente è di lavoro, quindi esiste una discreta percentuale d’errore b) analizzando quindi i messaggi che l’utente di solito cancella dovrebbe rendersi conto che nei paraggi della mail cancellata c’era effettivamente un messaggio del genere che non era stato cancellato. La probabilità di un errore da parte dell’utente aumenta c) il computer dovrebbe a questo punto dovrebbe formulare una domanda all’utente, chiedendo una conferma al quale ci si aspetta con una certa percentuale di probabiità una certa risposta. Se la mail in questione viene valutata "importante" per il suo contenuto (si potrebbe analizzare la ricorrenza di certe parole chiave nella mail e confrontare statisticamente cosa succede a files con una ricorrenza di parole simile) il computer dovrebbe probabilmente evitare di eliminare completamente la mail ma magari conservarla in un "cestino" in modo che essa possa essere recuperata. Insomma ovviamente ci sono delle limitazioni anche in questo mio pensiero, però fondamentalmente credo che la sfida venga di piu dall’utilizzo del significato da parte del computer che non un metodo più efficace per trovare documenti.

6. Davide - 19/02/08 @ 10:27

Ahah ci avevo indovinato allora eheh

7. Babel - 19/02/08 @ 15:00

Naaa, ma allora non ci avevo preso! :(

Credevo fosse il bottoncino accanto all’icona per aprire rapidamente i file
( http://pollycoke.wordpress.com/2007/05/02/kde4-emblemi-al-posto-di-sottomenu-per-le-azioni-sui-file/ )

No, perchè sta cosa l’avevo vista tanto pubblicizzata all’inizio, ma poi vuoto più totale… come si attiva? (dato che nella foto era presente)

8. zippole - 19/02/08 @ 15:14

Ma qui a nessuno di voi piace far foto???
Finalmente potro’ archiviarle decentemente, in modo poi da poter a distanza di anni voler creare una galleria di immagini di come un luogo rifotografato nel tempo sia cambiato senza diventare matto andando dietro alle date. A felipe serve una rosa per un post? Cerca il tag rosa nel suo archivio fotografico (ammesso che condivida la mia passione :) ).
Cribbio la gente manca di fantasia -.-

9. cristian - 19/02/08 @ 15:26

$: ls /opt/kde4/lib/soprano/*.so | grep "raptor\|redland" && echo Evvai ci sono. Pollycoke, babe!
[...]
Evvai ci sono tutte. Pollycoke, babe!

Felipe Felipe… non c’è qualcosa di strano in quell’echo? :-D

10. kEsoNNo - 20/02/08 @ 13:07

@zippole: con l’N95 (che ha una fotocamera di discreta qualità) posso aggiungere ai tag exif le coordinare gps… immagina un visualizzatore di immagini in grado così di collocarmi le foto nel tempo e nello spazio :)

11. Daniele Galdi - 20/02/08 @ 14:04

@all aggiornatevi a soprano 2.0.2 che risolve un bel po’ di problemi di deadlock legati anche all’uso parallelo con strigi.

(commentando accetti implicitamente le Regole di pollycoke, leggile!)