Ubuntu ha bisogno di una migliore promozione
felipe in: Estetica, Riflessioni il 21/02/08 @ 15:14 , trackbackHo appena letto un pezzo davvero interessante di un blogger finora sconosciuto ma che da questo momento è tra i miei feed.
S’intitola “Why Ubuntu 8.04 needs better marketing“. Come in tutte le disquisizioni di marketing, si tratta di definire il mercato a cui si rivolge idealmente l’offerta di Ubuntu, e studiare tutti i modi per colpire al cuore chiunque si identifichi in un gruppo di potenziali utenti.
Se nella pratica questo sta avvenendo, con versioni sempre più facili, funzionali e divertenti da usare, al contrario la promozione di Ubuntu è ancora inequivocabilmente indirizzata agli “smanettoni”. Ecco cosa fare per renderla appetibile agli esseri umani.
Faccio notare che non viene preso in esame in alcun modo il funzionamento o le scelte progettuali di Ubuntu. La distribuzione non è considerata dal lato tecnico, invece si presta attenzione ad una parte esemplare della presentazione di Ubuntu al pubblico: la pagina principale del sito, con l’annuncio e le note di rilascio.
Tali aspetti vengono esaminati con attenzione nelle funzionalità, nella stesura del testo (perfino a livello grammaticale elementare) e diligentemente smembrati fino a dimostrare l’assoluta inutilità del 90% di ciò che è stato scritto dal team che ha curato le pagine. Si va dagli orrori grammaticali all’uso sconsiderato di nomi incomprensibili, fino a frasi che non hanno alcun senso per chi non è addentro a certo uso specialistico di alcuni vocaboli.
Si individuano alcune frasi completamente “erronee”, come ad esempio questa:
Desktop 3D effects - Compiz Fusion is enabled by default and will bring 3D desktop visual effects that improve the usability and visual appeal of the system. Ubuntu 7.10 automatically detects whether the hardware is capable of running compiz; if not, it falls back to normal desktop. Additional effects can be enabled in “System/Preferences/Appearance” under the “Visual Effects” tab. There you can also disable the effects entirely.
Effetti desktop 3D - Compiz Fusion è abilitato come impostazione predefinita e porterà effetti desktop visuali che migliorano l’usabilità e la gradevolezza del sistema. Ubuntu 7.10 rileva automaticamente se l’hardware è in grado di eseguire compiz; altrimenti usa il normale desktop. In “Sistema/Preferenze/Aspetto”, nella scheda “Effetti visivi” possono essere abilitati ulteriori effetti o si possono anche disabilitare del tutto (T.d.felipe)
Questa in particolare sembra più una mini guida (nomi in codice di progetti secondari, istruzioni inutili e senza capo ne coda) che un annuncio che dovrebbe semplicemente far riferimento alla funzionalità. Per fortuna ci sono anche frasi da salvare o solo da migliorare leggermente:
Fully automatic printer installation - printers are now automatically configured by merely plugging them in and turning them on. Printer setup cannot get any easier!
Installazione di stampanti totalmente automatica - le stampanti sono adesso automaticamente configurate con la semplice connessione e accensione. La configurazione delle stampanti non potrebbe essere più semplice! (T.d.felipe)
Dopo la spietata stroncatura viene proposta una intera riscrittura di tutte le note di rilascio, che ha come risultato una drastica diminuzione delle parole usate (che è sempre un vantaggio) e una razionalizzazione generale incentrata su:
- Eliminazione di parole incomprensibili ai veri “esseri umani” (Xorg, GNOME, CUPS, Kernel…) e che devono semmai trovare posto nelle note per gli sviluppatori
- Prevenzione di tipici fraintendimenti, specialmente sul significato di free come libero e gratis (ci sono i driver non-free? ma allora devo pagare!)
- Aggancio immediato sulle necessità e aspirazioni degli esseri umani, con l’aiuto di parole chiave facilmente riconoscibili da tutti e con la sottolineatura di punti cardine che interessano agli utenti.
- Ispirazione all’ottimo sforzo pubblicitario di Firefox (come non essere d’accordo?) che rispecchia esattamente tali requisiti di semplicità e chiarezza.
Non posso che condividere con tutti i punti espressi e vi invito a leggere le note di rilascio “riscritte” per essere recepite da tutti. Ah, e ci tengo davvero a ringraziare di cuore /V per questa segnalazione in MessageBox :)
Commenti»
effettivamente hai ragione… ma temo non lo vedremo mai :(
ma, c’è windows per questo!
@anonimo :: che vuoi dire?
Sottoscrivo… non mi ero mai soffermato su questo punto.
Speriamo che Mark S. riceva il messaggio, ne capirà di marketing quel ragazzo…
Le informazioni tecniche sono utilissime, ma allontanano i "non-addetti" (o i "non-adepti" ??). Meglio due linee di informazione in parallelo: una commerciale, da sviluppare a favore dei nuovi utenti, ed una tecnica, che è già ben presente.
concordo su tutta la linea, eppure mi spaventa un po’ l’ipotesi che poi il sito diventi totalmente inutilizzabile per coloro che cercano proprio informazioni tecniche. Hai mai provato a cercare sul sito di debian [b]con pochi click[/b] se usano un desktop gnome o kde? e se kde si puo’ mettere "al volo" ?
Ci ho provato qualche giorno fa per provarla (dopo secoli di slackware) e ho dovuto installarla per scoprirlo :)
SISI bisogna imparare a razionalizzare il contenuto delle pagine pensando ai target, non ai propri grilli nella testolina :P
(riguardo all’installazione: poi son arrivato a grub… inorridito ho evitato di scrivere il MBR perche’ non aveva rilevato slack -a manina so usare solo lilo- buttando via un oretta di installazione e rimanendo qua :P)
Ricordo di aver letto quell’articolo e di aver condiviso buona parte dei suggerimenti dell’autore. Il modo di gestire la comunicazione e di promuovere Ubuntu è totalmente sbagliato. Talmente fuori strada che ho sempre avuto il dubbio che questa cosa fosse voluta per qualche strano motivo. Dopotutto, un imprenditore come Mark Shuttleworth non può non rendersene conto.
Più in generale, gran parte dei progetti Open Source tecnicamente estremamente validi hanno una comunicazione sballata. Tempo fa ad esempio ho fatto un giro all’interno dell’area del Marketing Team di Gnome, e mi sono trovato di fronte ad un paesaggio vagamente desolante: pagine del Wiki che non vengono aggiornate da non so quanto tempo (basta guardare i Marketing Tasks), un canale IRC immobile, e una mailinglist semivuota e con un 90% di post che poco hanno a che fare col marketing (in pratica si parla solo di conferenze).
Si è soliti pensare al marketing come ad un qualcosa che serve solo a creare bisogni e indurre le persone all’acquisto quasi come fossero sotto ipnosi. Non è così, o meglio, il marketing può essere anche quello ("Non puoi nasconderti all’infinito, Luke. Consegnati al Lato Oscuro della Forza" cit.). In realtà occuparsi del Marketing vuol dire prima di tutto comunicare alle persone quali sono i reali pregi di un progetto come Ubuntu, quali vantaggi è possibile trarne e quali problemi è in grado di risolvere.
Purtroppo (e troppo spesso) la massima espressione della comunicazione nel mondo Open Source consiste nel dire che "è gratuito, il codice è aperto, è come Windows/OSX, non ha virus". Tutte cose che, pur essendo vere, hanno scarso impatto e legano il progetto alla solita immagine di sempre (un po’ come quando uno pensa a Sylvester Stallone e gli vengono subito in mente Rambo o Rocky).
Insomma, c’è bisogno di un cambio di marcia. Da qui l’altro mio dubbio: il mondo Open Source (gli hackers, i responsabili dei progetti ai quali noi tutti siamo INFINITAMENTE grati) sono davvero intenzionati a far diventare Linux il sistema operativo più diffuso a livello mondiale? Perché da come agiscono e da come zittiscono le persone che li criticano per le loro idee rigide sembra quasi che non siano poi così interessati ad andare oltre la nicchia di mercato nella quale ora ci troviamo.
A me la soluzione definitia pare essere quella di fare due note di rilascio
- Note di rilascio per l’utente (user release note)
- Note di rilascio tecnica (technical release note)
Con il link alla prima in bella evidenza ed il link alla seconda sotto, in piccolo.
Vi prego ragazzi sono un innamorato pazzo di qualsiasi tipo di codice, in questi giorni stò vivendo con un’angoscia indescrivibile, penso dalla mattina alla sera a quanto il nostro sistema operativo (GNU/Linux) sia tecnologicamente, socialmente, stilisticamente avanti. Abbiamo un enorme enciclopedia che tutto il mondo legge, corregge e migliora ogni istante.
Questa enciclopedia non è niente altro che il nostro affidabilissimo codice del nostro amato OS.
Io sono più che convinto che ciò che ho appena detto non sono solo parole di ammirazione o quant’altro, ma è la pura e semplice realtà.
Eppure ancora oggi nella maggior parte delle case, seppur esiste un così formidabile os, si preferisce usarne un’alto.
Mi chiedo tutti i giorni perchè la maggior parte delle persone se ne priva???
L’unica risposta che mi viene in mente è che ancora non siamo arrivati ad un livello di user-friendly ragionevole per poter convincere il resto degli utenti.
Sò che questa mia affermazione è scontata, ma ogni giorno leggo notizie su come "questo o quel" programma faccia egregiamente il suo dovere.
E’ così! Ma poi mi abbatto perchè è la parte di interazione con la persona è quasi sempre scadente o sufficiente.
E io la notte non dormo!!!
Vi prego, la realtà è che se un prodotto è utilissimo ma non usabile, verrà usato da pochi, nel nostro caso dall’1%!!!
Vi prego fate pubblicità al progetto http://www.autopackage.org/!!!
Uno dei punti deboli del nostro SO sono gli installer, createli voi che fate codice, nella nostra epoca in cui tutti amano la comodità, a chi (non avendo conoscenze informatiche, ma anche a chi ce li ha) se non avendone necessità o curiosità, risulta semplice seguire una lista di istruzioni incomprensibili per installare un semplice programma che magari dopo 2 secondi cancellerà (se si ci riesce)??
Vi prego fate l’ultimo sforzo, dedicate più tempo alle persone che useranno il vostro software.
Aiutate in ogni modo CIMI (http://www.cimitan.com) !!!!
Creiamo comunità italiane di programmatori sempre + numerose!
Se amate il pinguino non dividetevi in fazioni, non devono esistere fork, deve esistere collaborazione.
Chi sono io per dire tutto ciò??
Un uomo normale, che è diventato pazzo cercando di vivere insieme ad altri uomini.
Secondo me andrebbero rilasciate due versioni differenti di Ubuntu una per "dummies" ed una per smanettoni…
L’avevo scritto anche in MessageBox, secondo me per essere competitiva Ubuntu dovrebbe costare almeno 5000€ e dovrebbe passare di mano in mano con i CD masterizzati (ricorda qualcosa?)
http://blog.anamazingmind.com/2008/02/why-linux-doesnt-spread-curse-of-being.html
Ovviamente è una provocazione, ma spesso nella mentalità dell’uomo della strada "gratis"="scarsa qualità".
@felipe: N.d.Felipe significa (senza i punti) nota di Felipe. Dovresti scrivere TdFelipe (traduzione di Felipe).
@zxcvb: ubuntu è per sua vocazione già per "dummies". (detto in termini più politically correct cerca di fornire un’esperienza il più user-friendly possibile)
Gli smanettoni si rivolgono ad altre distro (slackware, arch, debian, linux from scratch).
ubuntu 7.10 a me attiva compiz su una ati 7000 64 mega sotto aiglx con i driver liberi …. non si capisce con quale criterio sceglie l’hardware comunque :)
apparte questo, sono assolutamente d’accordo con la riscrittura e sarei - moltissimo d’accordo - di portare questo discorso in generale a *tutte* le distribuzioni GNU/Linux, con un pizzico di pubblicità "ad arte".
Mera pubblicità è una cosa che a linux manca davvero tantissimo, eccome se servirebbe !
concordo come sopra, esiste winzoz per le scimmie.
@ Lore: il punto è altrove.
Ubuntu (anzi Linux in generale) sa differenziarsi rispetto ai due maggiori competitors, commercialmente parlando?
A mio modestissimo parere No, per tante ragioni.
Se dovessero scrivere la differenza, rispetto Windows e Mac os, probabilmente sarebbero le "solite cose", tacendo altre questioni ben note agli utenti.
Beh, le "solite cose", non hanno mai attratto utenti diversi da quelli che han provato Ubuntu negli ultimi anni, e che lo usano ancora oggi(e, forse, non sono esattamente "Umani" ;-) ).
Saluti.
insieme delle scimmie = {dottori, avvocati, ingegneri, commercialisti, economi, idraulici, meccanici, mamme, papà, fratelli, sorelle, figli} U {idioti} U {scimmie di varie speci} U {non classificati}
NOTA: L’universo è formato dal precedente {insieme delle scimmie} U {quelle che non si identificano i esso}
@zakk:
1) Sì avevo letto, ero indeciso se scrivere qualcosa a riguardo, cmq non sono molto d’accordo. Es. quando SUSE era a pagamento appetiva solo alle aziende.
2) Uh, hai ragione, ho scritto la N in automatico. Ora controllo se l’ho fatto anche in altri post ._.
@Anonymous #2
@ataru:
Ma che _diavolo_ c’entra Windows… avete letto l’articolo? Non si sta parlando della distribuzione, che va più o meno bene, ma del *sito* e delle *note di rilascio* che sono migliorabili da un punto di vista squisitamente di immagine.
"La distribuzione non è considerata dal lato tecnico"
Male … MALISSIMO … sempre peggio .
Fino a pochi giorni fa imprecavo contro il metodo debian like make-kpkg per compilare il kernel : ebbene sono riuscito a utillizzarlo proficuamente prima sulla mia SID di test e successivamente sulla mia Gutsy installata sul portatile , dove ho installato un kernel personalizzato a partire dai sorgenti originali di Gutsy (2.6.22) e uno a partire dai sorgenti del kernel di hardy (2.6.24).
Non potete immaginare la mia sorpresa nel notare che le impostazioni di latenza e timing del kernel generic originale di Gutsy erano settate in maniera non ottimale per un desktop su cui devono girare "contemporaneamente" software complessi come Compiz et altri. E’ bastato ritoccare dei parametri di configurazione per ottenere un kernel con miglioramenti nelle prestazioni estremamente sensibili e maledettamente concreti : una carta , questa , migliore di qualsiasi campagna di marketing. Ulteriori miglioramenti li ho ottenuti con le medesime impostazioni del kernel 2.6.24 , merito del nuovo scheduler CFS che anche con i giochi in esecuzione, ha sempre dei tempi di risposta più che accettabili passando agli altri programmi o aprendone di nuovi.
Gutsy ( con kernel generic e compiz abilitato ) tutto sommato offre prestazioni migliori di Vista a parità di hardware , ma non nei confronti di XP ( "pulito" , trojan e virus safe ) . Non ho avuto modo di controllare se su Hardy le impostazioni di default sono le medesime … :\
Piccole e semplici ( per chi sviluppa ) ottimizzazioni già disponibili e configurabili sono in grado di equiparare e superare le prestazioni di XP e possono IMHO convincere l’utenza di questo sistema (e sono davvero in tanti , visto anche l’insuccesso registrato da Vista ) a fare il grande passo .
Più che concentrarsi sul marketing ci si dovrebbe concentrare su questi aspetti ; non credo che ci sia il bisogno di un "concorrente" di windows - ammesso che lo si riesca a creare - ma di un’alternativa a windows.
@zippole
per quanto riguarda GRUB , una volta installato puoi benissimo far sovrascrivere l’MBR ; anche se non ha rilevato l’installazione di Slack, basta editare il file /boot/grub/menu.lst e aggiungere la voce relativa :
title Slackware Linux
root(hdx,y)
## x numero di sequenza del disco ; 0 -> primo disco
## y numero di partizione ; 0 -> prima partizione
kernel /boot/vmlinuz root=/dev/hdz
## root=/dev/hdz -> occhio alla nomenclatura : potrebbe essere necessario usare root =/dev/sdz
## z numero di partizione linux ; 1 -> prima partizione
## parametri = impostazioni vga et altri
initrd /boot/
Non c’è bisogno , a differenza di lilo , di reinstallare grub : al riavvio successivo è in grado di leggere e proporre le modifiche fatte al file menu.lst ;)
Non sono d’accordo. Chi legge il sito di solito sa di cosa si parla. E perchè mai si dovrebbe semplificare tutto? per ottenere un potenziale insieme di utonti anche per linux? No, grazie! Come hanno postato altri: per quello c’è windows! Non dimentichiamo che troppa semplicità porta all’ignoranza. Magari un utente leggendo quelle strane parole è incuriosito ad andarne a scoprire il significato.. ed è cosi che si comincia.
Secondo me invece Ubuntu se non è già riuscito ad arrivare alla meta ci è molto molto vicino…
L’altro giorno l’ho installato sul pc di un mio amico che mi ha chiesto di installarglielo (dopo che gliene avevo parlato un po’, dato che cercava qualcosa da mettere al posto di Vista che non gli piaceva per niente).
Alla fine non è più per soli geek linux… certo, manca qualcosina, per molte periferiche si deve ancora cercare una guida su internet per farle andare e se fosse tutto automatico sarebbe meglio, però, almeno da quel che mi ha detto finora questo mio amico che non è certo un maniaco dell’informatica, è molto intuitivo e funziona… era più esaltato lui a cambiare SO che io a convertire qualcun altro a linux :)
Quel che manca è una distro simile ma con KDE… kubuntu lasciamo stare, opensuse non ha ancora raggiusto i livelli di ubuntu come semplicità… per i driver è un casino assurdo, per i codec da installare non ne parliamo…
Tutto questo per dire… non mancano chilometri, basta andare a casa di un tuo amico "normale" e ficcarglielo nel pc, installargli frozen bubble e lasciarselo esplorare da sé. XD
promozione e note di rilascio non c’entrano una mazza.
la promozione si fa promuovendo il prodotto ubuntu attraverso diversi modi: pubblicità in senso stretto, accordi commerciali ecc..
Ma il problema -imho- è invogliare il maggior numero possibile di persone a provare l’installazione da soli. Non ci si può basare solo sul numero di conversioni che ciascuno è riuscito a fare tra gli amici.
Intendo dire che il marketing deve mirare al mercato vergine, a quelli che non provano perchè non sanno e non si fidano, e convincerli con parole chiare e semplici senza che costoro debbano appoggiarsi all’amico di turno. E’ così che si può prendere una certa fetta di mercato, non con il passaparola… Ed è difficile allargare la base di utenti mettendo in prima pagina il kernel ed altre amenità simili.
Immaginate se la Fiat, per pubblicizzare la Punto o la Bravo, mettesse in risalto le caratteristiche del metallo dell’albero motore anzichè far cantare Vasco Rossi o la Nannini….
Quoto Nicola DN #7
@TheLeashedHare: si pero’ decidiamoci un po’. Non e’ che poi tra un mese voi (=tu e chi la pensa come te) ve ne uscite che pero’ e ma che strano che linux non vende e ma come e’ possibile che un sistema operativo cosi’ bello/veloce/accattivante/sarcazzo non sia gia’ in ogni casa eh!
Perche’, senza criticare nessuna delle posizioni, e’ proprio questa dicotomia che secondo me impedisce l’adozione di una strategia seria per il desktop linux e quindi la su adiffusione come il Cristo comanda!
Parliamoci chiaro: vuoi un linux per gli smanettoni, la gente che vuole imparare, i curiosi, i tecnici, i galli diddio?
Fai come me e installati Arch, oppure Gentoo, oppure Slackware, oppure Debian, oppure un po’ quella che vuoi. Poi pero’ fai sempre come me, taci e goditi la tua piccola accolita di esperti in pace.
Ubuntu si e’ SEMPRE rispromessa, fin dai suoi esordi, di essere un adistribuzione SEMPLICE e PER TUTTI. Se non ci credi guarda il suo bug #0. Essere una distro per tutti comporta delle scelte da prendere e delle strategie da adottare e, toh guarda, anche una certa capacita’ di fare del marketing.
Pertanto certe considerazioni andrebbero fatte:
1) in questo pazzo pazzo mondo c’e', strano a dirsi, gente a cui dell’informatica non potrebbe fregargli di meno. Gente che il suo tempo preferisce spenderlo diversamente per esempio (non mi stanchero’ mai di dirlo) facendo all’ammore. A questa gente, il cui bisogno informatico principale e’ quello di mettere su flickr i ricordi delle proprie notti d’ammore, di mettersi, incuriosirsi, e imparare una cosa tanto inutile (per loro) come il funzionamento di Ubuntu non potrebbe fregare di meno. E sai perche’? Perche’ ci piace l’ammore!
Dal momento che ubuntu deve raggiungere ANCHE queste persone, le quali altrimenti userebbero semplicemente iPhoto per i loro lavori, e che credimi, sono molte piu’ di quanto puoi pensare, e’ GIUSTO e SACROSANTO studiare una strategia comunicativa semplice e immediata.
Ribadisco, se sei curioso installati Debian e non rompere l’anima…
2) Troppa semplicita’ portera’ anche all’ignoranza, ma ci sono campi e campi in cui e’ piu’ o meno importante saperne. Io sono convintissimo che a questo mondo personaggi come la Montalcini o la Hack o Rubbia o Tarantino o Spielberg o Abbado o metticiunpo’chivuoidicelebrepurche’sisappiapettinare di linux non sappiano molto e non gliene freghi altrettanto. Ciononostante restano delle grandi teste.
Dovete-smetterla-di-pretendere-che-tutti-condividano-i-vostri-interessi.
Poi qui la pianto che senno’ divago. Devo smetterla di fare le battaglie contro i mulini a vento.
Felipe, grazie ancora per il post, vedo che si sta sviluppando in maniera interessantissima. Speriamo ne escano tanti spunti di riflessione!
@felipe: sì anch’io l’articolo non lo condivido al 100%… però qualcosa di vero c’è sotto IMHO.
@NickM: la metafora con la FIAT è azzeccatissima ;-)
@/V: Riguardo agli scienziati che citi mi sono stupito più volte di come in quell’ambito gente di 65 anni (e oltre) sapesse programmare in C e usare Linux perfettamente (da shell, of course)… Per chi si occupa di ricerca scientifica a livello universitario SL (https://www.scientificlinux.org/) è un must :-P
A parte questo il discorso non fa una piega ;-)
Beh secondo me dipende tutto da dove vuole arrivare Ubuntu, se vuole entrare in tutte le case degli italiani, ovviamente quello che c’è scritto nel post è più che giusto.
Ma secondo me non basta: dovrebbe fare pubblicità in Tv, sui giornali, nelle riviste di computer.
Microsoft non ha bisogno di pubblicità poichè Windows già si trova nei Pc, anzi Windows e Hardware per la maggiorparte della gente sono 2 cose inseparabili (un po’ come i firmware dei cellulari).
Ed è anche vero che il fatto che sia gratis non và a suo favore, infatti per molta gente gratis=scarso, ed è normale che sia così visto che i programmi migliori/famosi/gettonati per windows costano tanto.
Se invece l’obiettivo di Canonical è quello di far migrare solo gente come me che è curiosa e smanettona quel che basta allora può continuare anche così.
E io sono venuto a conoscenza di Ubuntu (e poi di Linux!) grazie a Stumble Upon, e non sono stato convertito da nessuno.
@Babel
IMHO è vero il contrario : ho sempre trovato OpenSuse più semplice di Ubuntu , sia nell’installazione che sopratutto nella gestione (sistema , runlevel, firewall … ) , grazie alla presenza di YaST e ad una impostazione più razionale e a un kernel di default ottimizzato per i desktop a bassa latenza.
Per i driver non ho mai riscontrato problemi legati alla non reperibilità degli stessi nella distribuzione: quando è capitato non è dipeso da SuSE/OpenSUSE in se, ma da carenze del kernel e/o dall’assenza di librerie adatte. Una volta supportati è comunque possibile variare tutti i parametri attraverso YaST , senza andare alla ricerca del file e delle voci giuste da modificare ;)
Per quanto riguarda i codec o meglio i programmi con i codec non free abilitati, ci sono 2 riferimenti da aggiungere a YaST Package Manager :
- Il repository Packman http://packman.links2linux.org/
- Il repository Guru http://linux01.gwdg.de/~pbleser/
Da qualche tempo esistono centinaia di altri repository aggiuntivi http://download.opensuse.org/repositories/ con industriali quantità di pacchetti firmati e gestibili sia da YaST che da Yum , risultato del nuovo buildservice lanciato da OpenSUSE.
L’unica pecca ( e che pecca .. sigh :’< ) è che con YaST , Yum e RPM sono necessari tempi biblici per installare o aggiornare i pacchetti rispetto ai tempi di Synaptic e APT :’(
Torno a rilanciare : non bisogna puntare sull’esteriorità del "prodotto" altrimenti Ubuntu farà la fine di LinSpire :\
"Beh secondo me dipende tutto da dove vuole arrivare Ubuntu, se vuole entrare in tutte le case degli italiani, ovviamente quello che c’è scritto nel post è più che giusto."
In effetti su questo non ci sono dubbi: ubuntu VUOLE essere la distro piu’ diffusa in ambito desktop e surclassare M$. Parole del santo Sciatteluort.
"Ma secondo me non basta: dovrebbe fare pubblicità in Tv, sui giornali, nelle riviste di computer."
Si pero’ e’ un investimento non da poco e da valutare bene. Le pubblicita’ su giornali e tv costano, e tanto, davvero tanto, magari non ci sarebbe un ritorno tale da giustificare tali investimenti.
Una soluzione che stanno cominciando ad adottare e che secondo me e’ la migliore e’ quella di proporre macchine conlinux preinstallato, puntando molto sul fattore basso costo (i casi di DELL, everex e Asus insegnano).
Un altro aspetto secondo me e’ che dovrebbero curare ancora di piu’ l’immagine del loro sistema operativo: personalizzare e’ bello e lo fan tutti, ma si dovrebbe far si che la gente quando vede un’installazione ubuntu la smettesse di dire "accidenti come funziona bene quessto windows vista!" :-D
sincero?
ubuntu e tutto ciò che vi gira intorno mi ha stufato.
Non ne posso davvero più… è diventata *LA DISTRIBUZIONE* de facto.
Persino suse mi fa più simpatia -_-"
Più che al marketing, pensassero a restituire ad ubuntu le qualità di gnu/linux: scalabilità, stabilità, qualità.
Col marketing ci puliamo il sederino -_-
e pensare che a me la parte sui 3Deffects sembra perfetta… :-)
@ /V
metto una firma a quello che dici!
Noi che usiamo Linux stiamo in una realtà tutta nostra, è spesso sfortunatamente non ce ne rendiamo conto! Pochi conoscono gnome e kde pochi hanno idea di cosa sia GNU anche tra i linuxiani figuriamoci tra gli esseri umani! Il nostro è un mondo con mille sfaccettature dopo un po tutti noi ci facciamo il callo ma gli altri? Linux GNU/linux xorg gtk 2 ma stiamo scherzando! Troppo complicato vi immaginate il sito della apple che tratta di specifiche tecniche di leopard in modo cosi approfondito utilizzando termini ostici per il visitatore chiunque? Secondo voi è fatto perchè quelli mac sono stupidi! Alla gente non interessa una emerita minchia di kernel xorg gtk 2 ecc ecc. Alla gente interessa accendere il pc connetersi subito e al primo tentativo ad internet scaricare masterizzare e scrrivere qualche cavolata!
Il messaggio deve essere semplice ed efficace: riscopri il web , naviga veloce. gia questo è un’indicazione sul perchè l’utente dovrebbe usare firefox, perchè l’utente dovrebbe scaricare Ubuntu linux for human begins!
Per piacere almeno chiamiamolo linux, linux è l’unico termine famoso con un certo appeal, ormai è un marchio come apple o windows. linux equivale a sicuro, potente, hacker, smanettone, difficile,complicato! A differenza degli altri brand tipo mac e windows linux è ancora allo stato immaginario, l’utente non l’ha mai visto e mai usato ma solo sentito nominare da amici o siti web quindi l’immagine può essere ancora migliorata! ma non chiamatelo GNU/linux con tutto il rispetto per papa Richard
Ciao Felipe, intanto un caloroso saluto da un tuo concittadino;-)
Ti leggo da un mesetto circa anche se finora non ho mai scritto; ho preferito documentarmi e leggere il più possibile tutti i commenti, le varie discussioni e guide di gente sicuramente più esperta di me in campo Linux ( che seguo sin dai tempi della Red Hat 6.0 ). Termino l’ O.T. facendoti i complimenti per le ottime guide che mi hanno parecchio aiutato nella configurazione della mia amata Gutsy che anche grazie al tuo profilico e competente contributo va che è una scheggia.
Scrivo proprio adesso perchè quest’argomento mi stuzzica parecchio dato che anche io, come pensa chiunque stia godendo dei benefici di Ubuntu in campo desktop, sto cercando di divulgare quante più informazioni possibile ad amici, colleghi e persone a me vicine che utilizzano il pc sbattendosi a cercare di far funzionare al meglio winzozz e bestemmiando come gli scemi perchè non si spiegano com’è che il loro notebook intel core duo ecc ecc non riesca a fare quello che loro vogliono in maniera degna.
Ho amci che smadonnano perchè vista si imballa ogni due per tre se fanno partire due applicazioni in croce e io li a ridere di soppiato cercando di spiegare che non ho più di questi problemi perchè Ubuntu viaggia che è una meraviglia in qualsiasi situazione. Ma il problema è tutto li, non c’è pubblicità adeguata, bisogna saperci fare oltretutto con l’aggevolazione di non dover convincere qualcuno, come fa microsoft, che un prodottp scadente sia il migliore, ma avendo fra le mani un prodotto ottimo come è ubuntu oggi.
Molta gente non ha voglia o semplicente tempo per poter approfondire le proprie conoscenze tecniche e si adagia sul prodotto che in un paio di frasi ti fa capire esattamente cosa ha da offrire. l’utente media legge, valuta e utilizza, non ha voglia di cercare di "tradurre" le informazioni specifiche che il sito offre ( seppur ottime ). Vuole solo sapere se il prodotto si confà alle proprie esigenze e stop. Se allora l’obiettivo di linux è quello di rimanere un sistema per pochi eletti può anche starci, ma se si propone di ritagliarsi uno spazio sempre maggiore nelle case allora non va bene
Personalmente ho avuto tempo e l’ho voluto usare per imparare, per poter essere finalmente IO ad utilizzare il sistema e non viceversa, per poterlo modificare a MIO piacimento, perchè è una cosa che mi piace fare e a cui mi piace dedicare del tempo ( di notte il più delle volte ), ma non per tutti questo va bene e credo sia una cosa di cui tener molto conto se realmente si vuole arrivare a toccare un tipo di utenza più vario rispetto a quello attuale
Scusate per gli errori di battitura, soffro di un raro caso di dislessia da tastiera:-)
Non ho ancora trovato una cura adeguata..
Secondo me la carta vincente è presentare linux come sistema che ti fa imparare.
La home di una distro come Ubuntu, esplicitamente indirizzata agli "esseri umani", dovrebbe essere semplice, ma con qualche termine tecnico che incuriosisca e faccia scattare la molla. Ovviamente una sezione più tecnica dedicata a smanettoni/developers/niubbi-che-vogliono-sentirsi-geek dovrebbe essere scritta, a parte.
E poi spiegare al primo colpo che questo è un sistema che:
1) E’ fatto per essere leggero e può funzionare anche su computer vecchi, così non devi cambiare il pc per tenerti al passo con le "figate" informatiche.
2) C’è molto più software che per qualsiasi altro S.O. è per installarlo basta aprire un programma e non ti rimane che l’imbarazzo della scelta.
3) Niente virus, quindi niente antivirus pesantissimi e idioti e niente angoscia nel navigare il web.
4) E’ gratis perchè è fatto da persone che ci mettono PASSIONE e hanno capito che se tra le persone c’è rispetto, scambio di idee e collaborazione invece di sfruttamento ed egoismo, il mondo sarà un posto migliore. Non certo perchè è un prodotto scadente o magari pieno di pubblicità o copia spudorata di qualcos’altro.
Il software diventa simbolo della volontà, condivisa da sempre più persone, che si debba ridefinire i rapporti tra le persone a favore del rispetto e dell’aiuto reciproco.
Penso che è questo che bisognerebbe dire.
Ottimo punto di vista Churli, lo condivido in pieno. Penso che se si punti sul fatto che ormai tutti siamo stanchi di farci fregare soldi perchè per fare girare Vista ci vuole uno sproposito di hardware ( provato personalmente su un P4 3400 HT con 2 Gb di Ram ) si faccia già un notevole passo avanti. Molti sono "spaventati" dal mondo Linux, come se fosse un’entità aliena solo perchè non sanno e nessuno li informa e i vari termini tecnici specifici che incontrano googlando sul web se non compendiati da qualcosa di più semplice e fruibile non aiutano di certo. Bisogna puntare sul fatto che con Linux ci si possa riappropriare del proprio sistema non essendo constretti in primis a installare tutta una serie di amenità sul pc che ti facciano manutenzione, ti proteggano da questo e quello solo perchè il sistema non è capace di proteggersi da solo. E in più credo che si debba puntare sulla multimedialità, sulla semplicità di utilizzo di programmi che gestiscano foto, video, editing dei filmati, sintonizzatori tv e radio che la gente utilizza di continuo anche solo per fare il dvd delle vacanze estive per esempio. Ho notato ch emolti passi avanti sono stati fatti anche in questo campo, ma manca qualcosa, la spallata finale e una serie di frasi ad effetto che colpiscano il segno. Che entrino nella testa delle persone come il più classico dei tormentoni estivi.
non condivido il paragone con firefox. firefox è un browser web. un sistema operativo è ben diverso da un browser. è più complesso e difficile da spiegare e illustrare. è estremamente diverso e più difficile cambiare sistema operativo piuttosto che cambiare browser.
Enrico sono d’accordo con te.. cambiare sistema è come cominciare a guidare col volante a destra
Il discorso dovrebbe vertere sul fatto che molti utenti hanno bisogno di essere guidati con la manina.. eciò non significa imporre loro qualcosa.. ma instradarli nella maniera giusta rendendo chiari i pro e i contro.. e rendendo il tutto più semplice da inquadrare..
Condivido in pieno le parole di Shadow e di CHurli, tranne "Secondo me la carta vincente è presentare linux come sistema che ti fa imparare."
Secondo me questo allontanerebbe la gente, nel senso che la gente non vuole imparare ad usare il SO ma lo vuole usare e basta.
Ed è per questo che i punti di forza sono:
1)navigazione tranquilla in Internet: non avere antivirus, antispyware, firewall è tantissimo.
2)stabilità del sistema (anche se a volte a dir la verità mi si è bloccato aprendo più di un applicazione)
3)estetica ed effetti
Quello che allontanerebbe la gente forse è il fatto che:
1)alcune cose vanno installate da sorgenti cioè compilate
2)la multimedialità dovrebbe migliorare, proprio come diceva shadow
vabbè poi c’è tutta la questione giochi…
ma sapete quante volte abbiamo affrontato questo problema sul forum di ubuntu? ogni volta viene fuori il discorso idiota che è gratis e se non ti sta bene usa altre cose, oppure che se lo pubblicizzi troppo vengono troppe persone che non capiscono niente e allora meglio pochi ma buoni. discorsi idioti su tutti i fronti. canonical ha i mezzi per stipendiare persone riguardo al marketing, lo dovrebbe fare invece di lasciare questo aspetto alla comunità che capisce di linux e di nient’altro. la promozione è una cosa diversa dall’assistenza.
sopra ho letto dei consigli sulle strategie di marketing, alcune anche interessanti, ma non è questione di proporre a seconda dei gusti o delle convinzioni, c’è una scienza e ci sono degli obiettivi e questi vanno affidati a gente competente. gente che vende un prodotto ad un certo pubblico, gli smanettoni se lo scelgono da soli il prodotto, non sono loro i destinatari del messaggio e non possono essere loro a proporlo.
una volta pagati i professionisti del marketing ci si potrà anche appoggiare alla comunità. se fanno un accessorio da comprare per supportare la comunità o da esibire in giro io lo compro, o attacco dei volantini con la pubblicità giusta, o qualsiasi cosa sia in mio potere.
cose carine escono fuori lo stesso dalla comunità, come un banner tradotto in italiano
http://www.aldolat.it/2008/01/26/banner-per-il-software-libero/
da mettere nel proprio blog, o i bollini di ubuntu, … e comunque ci sarà un lista di cose da fare anche in questo campo su launchpad? un conto è cercare volontari esperti in informatica, un altro è cercare volontari esperti di marketing, impariamo a distinguere le cose e a parlare meno a vanvera.
ah dimenticavo anche la compatibilità hardware
diciamo che linux si è sempre rivolto ai vecchi smanettoni, dimenticando che i potenziali utenti da coinvolgere sono le nuove generazioni, quelli che adesso oltre a una console per giocare, si portano a casa un vecchio computer per scaricare da emule musica e giochi, se poi si abituano con windows non lo cambieranno più! dopo 10 anni cambiereste la vostra morosa perchè qualcuno vi dice che c’è di meglio?
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Secondo me la carta vincente è presentare linux come sistema che ti fa imparare.
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Questa e’ la strada che mi sarei sempre auspicato anche io, nel senso che per linux avrei sempre visto meglio una distro facile DA IMPARARE piuttosto che una facila da USARE come invece vorrebbe essere ubuntu. Sono due cose diverse e la prima strada e’ decisamente piu’ ardua perche’ richiede delle skill decisamente superiori alla semplice capacita’ di sviluppare software.
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La home di una distro come Ubuntu, esplicitamente indirizzata agli "esseri umani", dovrebbe essere semplice, ma con qualche termine tecnico che incuriosisca e faccia scattare la molla.
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Questa per esempio sarebbe una tecnica geniale di presentazione! Un buon pubblicitario per esempio saprebbe veicolare un messaggio per cui
un sistema linux desktop e’ un sistema per gente intelligente e curiosa piu’ o meno come mac e’ un sistema per gente cool, facendola sembrare eventualmente una cosa positiva (l’essere intelligenti e non dei nerd con gli occhialoni, piu’ o meno come essere cool e non dei fighetta con la puzza sotto il naso)
Immaginatevi la classica pubblicita’ con il mac guy e il pc guy che si fanno le loro solite gag salvo poi veder entrare un ragazzino di 10 anni (linux) che li guarda un attimo e passa oltre scuotendo la testa e borbottando un "retarded…" tra i denti.
Sarebbe un po’ guerrilla marketing ma quantomeno fornirebbe un’immagine meno schizofrenica del "linux=bella figa bionda" (ma per favore!) che aveva cercato di dare novell.
(si vede chiaramente che non sono un pubblicitario :-D pero’ mi stanno venendo in mente mille altri spot con il ciccione il fighetta e il ragazzino)
Il fatto di aver usato dall’inizio un sistema piuttosto che un altro diciamo che se da un lato è da considerare dall’altro suona un pò come alibi per mascherare il fatto che pur considerando l’immenso lavoro che la comunità open source ha già fatto ci sia ancora tantissima strada da fare per avvicinare l’interfaccia all’utente finale.. Che Linux sia diventata più che una semplice alternativa a Windows è ormai un dato di fatto, non ci sarebbe d’altronde un interesse così ampio se non fosse una realtà che sta prendendo sempre più piede. Mio padre era abituato di sicuro a guidare col cambio manuale, ma non per questo adesso disdegna le auto che utilizzano un sistema differente, per fare un esempio. Bisogna ancora semplificare alcune cose, sempre nell’ottica di avere un’interfaccia user friendly e non significa farcire il sistema con una serie di stupidità come in windows che personalemente mi tratta da ritardato.. ma perfezionando quello che giù Linux ha da offrire.. e amplificare al massimo i pregi a livello di presentazione del prodotto.. un pò come fanno gli americani che osannano qualsiasi cosa facciano come se fosse sempre la migliore..
presentarlo come una distro che fa imparare è un’altra cosa che sul forum di ubuntu viene fuori spesso, penso sia la peggiore ed anche la responsabile del fatto che la gente ha paura di usare linux.
per fare un paragone a quelli che non capiranno mai, è come dire ad una donna che se le si ferma l’auto in una strada di campagna lei sarà fortunatissima, perché imparerà da sola come accomodare il motore o sostituire una ruota. se non sono deficienti questi discorsi allora non so che altro … ma c’è gente convinta che a tutti interessi l’informatica, e continua ad essere convinta anche contro l’evidenza …
in questi anni ho provato suse, fedora e per ultimo ubuntu, ma solo per una mia voglia di smanettare su di un pentium 3 che un’amico voleva buttare, non perchè qualcuno mi avesse convinto che linux sia meglio. e alla fine di tutto, windows resterà nel mio computer ancora per anni, perchè ci devo lavorare e perchè ormai lo compatisco e sopporto! poi l’ho pagato con windows, anche se microsoft lo ha deciso per me!
Che sia un sistema da imparare non ci piove.. ma dovrebbe essere una cosa che resta ad uso e consumo di chi ha le capacità per farlo.. mi spiego.. si dovrebbe rendere il sistema fruibile a tutta l’utenza medio-bassa che si affaccia al mondo dei pc per lavoro, gioco ecc ecc.. mantenendo comunque la possibilità di poter smanettare e configurare e compilare a chi lo sappia e voglia fare.. e pubblicizzarlo per le sue caratteristiche che ne rimarchino l’indubbia superiorità nei confronti di windows lasciando alla rete e ai siti più specifici in particolare il compito di parlare delle migliorie tecniche più approfondite di ogni nuova release
mmmm rimango sempre dell’idea che le scimmie non hanno quella curiosità in piu…….partendo da questo fattore windows ci fa i $, infatti M$ vende marketing products, il prodotto in se è una baracca (o quasi) confrontato ad una buona distro linux:
winzozz è preinstallato e il 90% delle scimmie pensa che sia come i cellulari: compro accendo e via……ALTRO CHE SCELTA!!!questi soggetti nn si chiedono neanche dell’esistenza di un altro Os(cos’è un os?tipica domanda..) ergo:
o i singoli stati obbligano alla scelta tramite parcondicio con una legge, o piu realisticamnete Canonical o chi per essa deve sconfiggere M$ con contratti sulla vendita PC (vedi ottimo lavoro con Dell e il caso eeePc)
il sito è solo x smanettoni navigati o in erba che gia hanno la scintilla della curiosità….
non sono un esperto di marketing, ma per quante teorie si tirino fuori per l’approcio con l’utente, alla fine sono i numeri che devono tornare(il volgare denaro).
Il tipo ha ragione, in ubuntu-it lo sostengo da sempre.
Provate a guardare il sito della Apple. A molti non piacera’, ma ha una capacita’ di "markettizzare" il prodotto che offre che e’ strepitosa.
Perche’ vi innamorerete di un Mac…. http://www.apple.com/it/getamac/
Oppure: http://www.apple.com/it/macosx/features/
Tempo fa in ubuntu-it si parlava di creare un "gruppo-marketing". Nella mia idea doveva essere un gruppo di persone che lavorasse giorno e notte a semplificare i "contenuti" di ubuntu italia per renderli piu’ "appetibili" per il target del "prodotto Ubuntu". Il gruppo promozione, che poi e’ effettivamente nato, in realta’ fa altre cose, comunque utili. :)
In ubuntu-it comunque ci stiamo muovendo. Per esempio, ormai e’ uno standard adottare una homepage particolare i primi giorni dell’uscita della nuova versione, con una immagine promozionale, il link al download e il link alle note di rilascio. E mi pare che gia’ per feisty abbiamo riscritto le note di rilascio cercando appunto di mettere in evidenza quelle caratteristiche di maggior appeal per l’utente comune, semplificando quelle ufficiali che non sono proprio il massimo.
Bel post comunque, complimenti felipuzzo.
p.s. idee per una homepage per il rilascio di Hardy? ;)
Mefisto hai colto esattamente nel segno.. Apple pubblicizza un prodotto che alla fine non ha niente di trascendentale se valutiamo essere un sitema che gira su piattaforme hardware poco flessibili con equivalente facilità a renderlo sostanzialmente stabile e funzionale al 100%, ma se si osserva la pubblicità l’utente si trova davanti un’esaltazione delle funzioni più o meno normali di un sistema mostrate come se fossero delle rivoluzioni di cui non si può fare a meno..
E’ vero, funziona, mette la voglia almeno di provarlo, è una pubblicità suadente, accattivante e basta veramente poco. Noi tutti sappiamo che il punto di forza di Linux è il kernel è il modo in cui gestisce il sistema, ma la gente vuole essere stupita, lasciata a bocca aperta. Abbiamo Compiz con la sua serie di effetti 3D che regolarmente chi più chi meno ha usato per fare lo sborone con gli utenti windows, usiamolo per creare video pubblicitari pazzeschi. La gente vuole scena? Facciamo scena. Il fine giustifica i mezzi diceva Machiavelli. E’ normale che chi ha un pò di competenze reputi un’eresia promuovere un sistema basandosi su quello che fa effetto solo visivamente, ma se è quello che fa trendy, fa moda e attira la curiosità, allora ben venga a un certo punto. in un mondo in cui l’immagine adesso è tutto bisogna sfruttare quello che salta all’occhio, fermo restando che se riesci a far spostare l’attenzione dell’utenza su un prodotto come Ubuntu sarà facile poi per gli utilizzatori notare oltre all’aspetto estetico anche gli ulteriori punti di forza di questo OS.
ricordo a tutti che uno dei punti ancora oscuri nell’utilizzo di linux, per esempio in ambito grafico, e’ la gestione dei font, che risulta carente rispetto a macosx e windows.
questo crea un fortissimo problema di sviluppo immagini… e fa ricadere su programmi a pagamento e su OS diversi.
Forse anche questo aspetto dovrebbe fare parte di una migliore pubblicita’, lo sviluppo di una libreria tipo cooltype o cleartype che hanno le concorrenti.
E’ consolante il pensiero che a differenza dei software a sorgente chiuso Linux abbia un livello di crescita esponenziale e sicuramente tutti questi aspetti saranno a poco affinati e migliorati.. diamo tempo al tempo.. se consideriamo qual’è stato il punto di partenza oggi dobbiamo ritenerci a livelli più che accettabili
Il post era mio.. ho cambiato browser e non ho compilato sotto.. sorry;-)
@mickyz
"dopo 10 anni cambiereste la vostra morosa perchè qualcuno vi dice che c’è di meglio?"
Beh…. se nel frattempo non l’hai sposata…. un’indagine di mercato… si potrebbe fare…
In effetti.. bisogna allargare i propri orizzonti;-)
IMHO
La questione giochi, per ampliare la diffusione di Linux in ambito domestico, non è trascurabile. E mi sembra chiaro che le risorse dell’open source non si possono concentrare in primis su questo settore, ma fortunatamente si dedicano allo sviluppo ed alla crescita del S.O.
Purtroppo questo comporta che:
- lo sviluppo di alcuni generi di gioco (es. simulatori di guida alla GTR2) sia limitato a pochi programmatori appassionati che raramente riescono ad offrire un prodotto di qualità e completo. Racer è rimasto a metà strada, Torcs non è confrontabile ai prodotti commerciali… C’è invece un fiorire di giochi RPG e sparatutto, ma secondo me non basta a rendere Linux appetibile da questo punto di vista.
- la compatibilità con le periferiche di gioco non sia un problema prioritario. E tutti sappiamo che la capacità di riconoscere l’hardware può fare la differenza per un utente non esperto
Se valutiamo che l’evoluzione in campo schede video è dovuta al proliferare degli hardcore gamers che vogliono il sistema "potente" per far girare l’ultimo gioco appena uscita si può capire come il mercato ruoti su questo se ci riferiamo ai sistemi desktop
Fino a quando Linux verrà visto come un sistema per "addetti ai lavori", ostico, difficile da padroneggiare l’utenza si affaccerà a questo mondo con diffidenza e paura. Alcuni mi hanno chiesto addirittura se c’era rischio di danneggiare il Pc.
Ho sentito assurdità di tutti i generi e questo purtroppo è dovuto ad una presentazione non corretta del sistema a livello pubblicitario, l’ho detto prima bisogna magnificare tutto. Gli utenti medi sono un pò come le gazze ladre.. si fiondano su quello che luccica di più
Eppure la questione giochi ora come ora mi sembra meno problematica. Mi spiego:
A guardare come si sta muovendo il mercato mi sembra che ci si stia spostando sempre piu’ verso scenari di uso dedicato delle varie apparecchiature, in cui cioe’ in una casa ci sia 1 console per giocare, 1 media center per i film, un telefono/pda/palmare per la mobilita’ e (eventualmente) 1 serverino per lo storage.
In uno scenario del genere il "personal computer" nel senso propriamente detto si sta trasformando da macchina "all purposes" (workstation fissa in cui sostanzialmente si faceva tutto) a macchina "office oriented" (un laptop o un pc integrato su cui navigare, chattare, scrivere qualche documento e gestire foto e video).
E’ vero che la piattaforma windows e’ ancora predominante in ambito videoludico, ma a mio parere delineandosi la situazione di cui sopra sarebbe facile per linux prendere una buona quota di mercato dal momento che:
1) e’ gia’ rinomato per la sua stabilita’ e sicurezza in ambito server
2) ha degli ottimi prodotti per quel che riguarda i media center, che stanno crescendo sempre piu’
3) si sta sempre piu’ affermando in ambito mobile
4) ha grosse potenzialita’ in mabito desktop.
Secondo me se si riuscisse a uniformare in qualche modo l’"offerta linux", ovvero creare una linea di prodotti coerente per i 4 segmenti di cui sopra che riesca a farsi conoscere per la sua grossa interoperabilita’ tra le parti, il piu’ sarebbe fatto.
In parole povere, una volta che uno ha un NAS basato su linux perche’ "ehi, come server non ce n’e'!", sarebbe invogliato a prendere un media center linuxMCE, perche’ "beh ho gia’ il server, poi mi han detto che funziona davvero bene, pensa che riconosce automaticamente il server e accede ai filmati in rete!". Se poi magari in famiglia c’e’ gia’ un asus EEE o un analogo, un telefono andriod o openmoko ecosi’ via, basterebbe garantire la piena interoperabilita’ di questi prodotti per togliere signore quote di mercato ai concorrenti!.
Una famiglia cosi’ fornita, nel momento in cui va da mediaworld per comprare il computer (ovviamente portatile) per la figlia 15enne, cosa scegliera’ esigendo comunque "un computer non solo per gioco, ma comunque professionale neh!" (frase veramente sentita alla FNAC)? Vista o Ubuntu?
bLax, cerchero’ di rispiegarti con calma e in maniera cortese la questione "gente con una vita", "interessi diversi", "non obbligare il prossimo ai tuoi interessi" e cosi’ via…
no, non ci riesco.
Porterò questa discussione nel gruppo promozione di ubuntu-it.
Grazie per aver tirato fuori il problema.
pienamente d’accordo con jj @17
Un kernel reattivo è quello che trasmette la migliore impressione all’utente
con microsoft preinstallato in tutti i pc che senso ha fare una promozione anche fortissima in favore di ubuntu? non cambierebbe nulla! se i produttori iniziassero a produrre e a vendere pc senza windows preinstallto ad un minor prezzo allora sì che avrebbe senso spingere per la promozione di ubuntu che è sicuramente pronta ad essere usata da tutti… (riesce ad usarla anche mamma)
Boh, non lo so. Sono uno che ha studiato comunicazione per gli ultimi 6 anni ma non credo che il ragazzo che tu citi centri veramente il punto.
Prima di tutto utente umano =/= utente stupido: Ci hanno provato in tanti a raffigurare un sistema operativo basato su GNU/Linux come a qualcosa di "unico", ma la particolarità del pinguino sta proprio nel non essere "monoblocco". Non vedo niente di male nel chiamare parti del sistema con il loro nome (compiz al posto di "effetti graffici 3D" o GNOME alriferimento alla funzionalità. Per fortuna ci sono anche frasi da salvare o solo da migliorare leggermente: posto di "Interfaccia grafica"). La vera sfida è riuscire a comunicare questa complessità con semplicità. Parlando di ubuntu come di un sistema "monoblocco" si creerebbe un’idea falsa di quello che in realtà i sistemi GNU/Linux sono e diseducheremmo le persone invece di insegnare loro cosa e come un sistema di tipo unix funziona.
A parte questo errore fondamentale d’approccio sono d’accordo anche io che sia importante comunicare più umanamente con chi non capisce e non vuole capire niente di computer, ma a questo genere di utenti che molto probabilmente conoscono solo windows vale la pena di raccontare cose diverse. Che senso ha dire ad un utente novello che "CUPS è migliorato"? Dobbiamo mostrare loro cosa si può fare con ubuntu e che in windows invece non si può, mostrare le differenze con windows e i vantaggi di GNU/Linux da un profilo user. Ad esempio uno dei motivi spesso gettonati è la sicurezza e la facilità di mantenere un computer "pulito". Io aggiungerei "la velocità di caricamento costante nel tempo", "la praticità di installare qualsiasi programma con un semplice clic", il "plug & play reale, senza alcun tipo di installazione da fare per le stampanti", "la possibilità di usare spazi disco remoti come se fossero cartelle locali", "installazione in 25 minuti con tutti i programmi più comuni già installati e pronti per l’uso", "aggiornamento automatico di versione in versione", "lettura di tutti i file e formati windows", la "comunità di amici che rispondono in tempo reale a qualsiasi domanda gratuitamente su IRC" ecc ecc ecc… basterebbe analizzare ubuntu in un’ottica da winaro e annotarsi tutti i pregi e i difetti della distribuzione, quindi concentrarsi sullo sviluppo di soluzioni che rimuovano i problemi di ubuntu rispetto a windows e promuovere tutte le novità e le caratteristiche che si possono trovare solo usando GNU/Linux.
@ /V #57
E’ possibile che in futuro lo scenario da te ipotizzato si concretizzi (mi riferisco in particolare all’abbandono del pc in campo ludico). A quel punto Linux vedrebbe "diminuita" la gravità di una sua mancanza, ma non per merito di Linux stesso. Soltanto per un cambiamento di abitudini/mercato.
Tuttavia penso che i tempi per una simile trasformazione - se realmente avverrà - non siano brevissimi, diciamo intorno ai 5 anni ? … Perchè allo stato attuale il mercato delle schede video 3D e delle periferiche di gioco mi sembra molto attivo.
Quindi, ragionando nel presente, Linux in questo specifico confronto non esce vincitore (lo è invece in molti altri campi come già ampiamente discusso) e, soprattutto, non risulta appetibile all’utente che vuole un S.O. per fare tutto, cioè l’utente alle prime armi. Costui non accetterà di buon grado "l’obbligo" di acquistare una Xbox o altra ferraglia simile, se era partito con l’idea di usare il PC anche per giocare… e ce n’è tanti.
Poi, esperienza personale, ho tenuto il vecchio XP in una partizione, per far girare il mio amato GTR2… ma mi dà fastidio l’idea stessa del dual boot. Ed alla fine ho quasi smesso di giocare.
Mi associo al commento di ti, anche io penso che il marketing di un OS serva a ben poco.
Vi è un errore di base nell’articolo citato da Felipe, il blogger probabilmente non è informato e parte dall’assunzione che la scelta del sistema operativo di un computer avvenga a livello individuale, cosa non vera.
Solo una piccolissima parte di computers oggi viene venduta senza un sistema operativo pre-installato. Le decisioni in questo campo le fanno i costruttori e i tecnici del settore e non vi sono indizi che lascino pensare ad un cambiamento.
L’idea che la scelta sia individuale è un’opinione, non un fatto.
La scelta del SO nella maggioranza dei casi non è individuale per un motivo ben preciso, l’ignoranza, inteso non nel senso dispregiativo del termine. Se un utente qualunque non sa che c’è un’alternativa sicuramente non sa che può scegliere. Windows viene installato nella quasi totalità dei Pc del pianeta grazie alla politica monopolistica che Micorsoft ha portato avanti, fagocitando piccole aziende concorrenti, cercando di comprare o relegare all’angolo chiunque potesse mettere i bastoni fra le ruote. Il logo win lo troviamo su tutte le tastiere in vendita, se non è monopolio questo. L’utente non può scegliere perchè non sa e nella totalità dei casi si cerca di non fargli sapere o di portarlo a disprezzare una possibile alternativa, per questo operazioni commerciali quali quella che sta portando avanti Dell sono scelte coraggiose e da appoggiare e da portare avanti. E’ l’informazione la chiave, precisa, diretta e concisa, senza fronzoli.
Basta astrarsi dal semplice concetto di sistema operativo e pensare al concetto più generico di "sistema". Una persona che passa a Apple non fa una scelta di sistema operativo?
Certo c’e’ tutto un fattore di design delle macchine che fa tanto, cio non toglie che la Apple quando pubblicizza le sue macchine fa molto leva sulle funzionalità del suo SO.
Solo che (e qui dovremmo cospargerci tutti il capo di cenere e imparare) NON TE LO FA CAPIRE.
Ti dico questo essnedo appena uscito da una serata con degli amici che compongono il perfetto "case study" del fenomeno: lei architetto completamente avulsa dall’informatica (ma con precise esigenze professionali), lui produttore di formaggi.
Essendo costoro appena passati da pc a mac (elargendo un buon 1300 euro per un iMac e un buon 1700 euro per un software di progettazione), parlavamo giusto ieri dei prodotti apple, e sono rimasto stupito di come entrambi, senza interesse infromatico, attivita’ strettamente legate o altro, conoscessero alla perfezione TUTTE LE CARATTERISTICHE del nuovo macbook, comprendendone la portata, senza avere la bencheà minima idea tecnicamente di in che cosa consistessero.
Questo perche’? Perche’ quando SJ vende i suoi luccicanti scassoni non ti parla di ZFS, ti parla di TIME MACHINE, non ti parla di SAMBA, ti dice "USA UN LETTORE CD SU UN ALTRO PC". Non ti parla di indicizzazione, ti dice "TROVA TUTTO SUL PC".
Persino i nomi dei servizi sono evocativi (Time Machine, Spotlight…).
Basterebbe prendere esempio, lo si è fatto per tante chicche tecniche non vedo perchè non si possa a livello comunicativo.
Ah! quasi dimenticavo, ci sono anche realtà aziendali dove il istema operativo installato si sceglie e si cambia, e di solito a botte di 10-100-1000 licenze per volta…
Rende perfettamente l’idea.. comunicare!! Nomi evocativi, semplici da ricordare e d’effetto che rimandano dritti dritti alla funzione che tale programma ti offre, semplici da ricordare e perchè no pure belli da sentire. Che poi tali persone non sappiano tecnicamente cosa ci sta dietro non è importante. C’è chi non ha tempo ne voglia di imparare informazioni tecniche, ma gli serve solamente avere qualcosa che funzioni a dovere, semplice e pratico. E’ questo è il fulcro della comunicazione. Rendere semplice qualcosa di complesso e far capire che si può usare allo stesso modo dell’equivalente Windows o Mac ottenendo migliori risultati con una spesa minore in termini hardware e software… Di più a meno.. tipo il 3×2 dei discount che alla fine compri qualcosa di inutile solo xk’ è in offerta.. è studio sociologico, è capire le esigenze della gente e puntare a soddisfarle nella maniera più semplice e veloce e far capire che c’è la convenienza..
Allora, da ‘esperto in comunicazione’, l’analisi del sito in questione è in generale una buona idea (il mkt di ubuntu non è granché), ma nel complesso è sbagliata.
Quando gli smanettoni dicono che ubuntu non è per scimmie, sbagliano perché pensano che una buona comunicazione serva solo alle scimmie, ma sono nel giusto dicendo che una buona informazione mira a un target.
Il target potenziale di ubuntu non sa cos’è gnome, il target attuale di ubuntu sa cos’è gnome, e per le nuove releases non si accontenta di sapere ‘nuovi effetti grafici’ ("ah sì?"), ma vuole sapere cose come ‘compiz-fusion’ o chessò ‘driver proprietari supportati’.
Dunque corretta l’idea di una pagina per ‘dummies’, primi utenti, sbagliatissimo non capire che l’esperienza di ubuntu passa anche attraverso il fatto che si vedono i ‘pezzi’ del sistema - o meglio per me che non sono esattamente un programmatore i ‘pezzettoni’.
Diciamo che a prima occhiata a ubuntu serve una comunicazione ’scalare’, flessibile, a più livelli facilmente ’switchabili’… diciamo più interfacce, di cui una elementare (importantissima).
Nota di chiusura: quando sento espertissimi programmatori parlare di queste cose, rabbrividisco… prima di scrivere scimmia di un utente bisognerebbe rendersi conto di quanto si è scimmie in altre cose di cui si discute come se fossero ‘bytes’ e non parole.
Vero, fatto sta che viene comunque suggerita una pagina con le note tecniche alla release. Il punto e’ che la lacuna comunicativa non e’ li’ bensi’ nella pagina "for dummies" che se c’e’ fa pena.
Dio quanto ti quoto.
(credo comunque che i programmatorissimi abbiano capitoormai da tempo l’antifona. Voglio sperare che certe considerazioni vengano per lo piu’ da ragazzetti idioti con troppo tempo libero…voglio sperare…)
tanto per non demordere nel far capire qual’è la realtà. ho appena visto una pubblicità di m$ rivolta ai pinguini attualmente la potete vedere su tuxjournal.net (guarda caso), è tremendamente ingiuriosa e tende a ridicolizzare gli quelli che pensano che un sistema operativo, la maggior parte della gente non sa cos’è, possa fare la differenza. la pubblicità punta al bisogno di assistenza e supporto che solo un punto di riferimento come m$ può dare. secondo me l’assistenza su linux è migliore, ma non è altrettanto facile da trovare, non è che puoi affidarti ciecamente alla comunità per la tua professione, né puoi essere un esperto in tutti i campi. puoi chiamare red-hat o novell, ma per ubuntu chi chiami?
ancora a dire che i punti di forza sono il lato tecnico, non frega a nessuno, vogliono un centro di gravità permanente … dato questo tutto il resto viene da solo. quella è una pubblicità per un ambiente di programmazione, ma non ha niente di tecnico, perché chi compra, di solito, non è il tecnico, almeno non lo è per i grandi numeri, e se lo è deve pararsi il culo.
strategie, come quella di m$, non vengono dalla comunità e non sono per la comunità, sono per i clienti, a chi vogliamo indirizzare la strategia di ubuntu?
[...] presento un commento sull’articolo uscito su Pollycoke, riguardante, secondo alcuni, le lacunose operazioni di marketing che Canonical svolge (o non [...]
Secondo me siete un po’ tutti fuori strada.. Un utente non impara ad usare un sistema operativo. Tutti i miei clienti utilizzano windows e vi posso garantire che l’utente medio non sa che cosa sia il blocco note, oppure cosa sia la funzione di ricerca dei file. Nessuno di questi ha mai guardato ne guarderà mai il sito microsoft. Tutti e dico tutti, hanno in basso a destra una sfilza di note del centro sicurezza di windows, dell’antivirus e chi più ne ha più ne metta, che sistematicamente ignorano e alla stessa maniera hanno come home page di explorer la pagina http://it.msn.com/ .
Tutto quello che interessa a queste persone è word, outlook e un tool per gestire as400 (la maggior parte delle grandi aziende utilizzano as400).
All 99% degli utenti non frega niente di come funziona un pc. Quando torna indietro una mail con messaggi del tipo "indirizzo destinatario inesistente" sostengono che "la mail non funziona". Questa è la desolazione della realtà.
Un mio grosso cliente sta passando ad openoffice solamente perchè è gratuito, se poi qualcosa non funzionerà proprio come in office, non frega niente a nessuno. Il prerequisito è il fatto economico. Non interessa a nessuno che il formato di openoffice sia riconosciuto come standard oppure no…
L’ambiente home-smanettone a mio parere conta molto poco. Non serve a nulla promuovere alla casalinga cosa può fare linux o che gnu abbia una pronuncia gutturale. Tutte le volte che ho venduto un pc ad un dipendente di un mio cliente, ha preteso che installassi lo stesso sistema operativo utilizzato in ufficio, qualcuno mi ha perfino chiesto windows ME!!!!!!!!!!!!!
A mio parere se si vuole avere una diffusione di un sistema linux è necessario insidiarsi nelle aziende, lasciando perdere gli utenti singoli. Questo metterebbe in moto di riflesso in mercato consumer.
Magari sbaglio tutto, ma la mia esperienza lavorativa suggerisce questo!
[...] per cominciare a parlare di questo tema c’è stata con il post “Ubuntu ha bisogno di una migliore promozione” apparso su Pollycoke qualche giorno fa. Un po’ per pigrizia, un po’ perché sono [...]
io penso ke ubuntu sia migliore di vista io lo uso e mi trovo benissimo ci sn tt i programmi ke ci sn in windows come ad asempio msn,emule,nero su ubuntu cè amsn,amule,nerolinux!e poi l’interfaccia la puoi cambiare come vuoi!!UBUNTU è migliore di vista!e vi consiglio di passare a linux se nn volete avere problemi con i virus con i programmi se volete un pc veloce e ke vi faccia lavorare,studiare,giokare in santa pace!!io sn molto soddisfatto di ubuntu e stò aiutando la comunità come posso di solito aiuto i meno esperti sul forum di ubuntu oppure traduco programmi…allora cosa aspetti a passare a ubuntu!