PackageKit con il “suggeritore” all’opera
In Ergonomia, News il 3/05/08 @ 18:14 trackbackUna prima implementazione della funzionalità che dovrebbe permettere a PackageKit di suggerire quali applicazioni installare per poter visualizzare determinati formati di file conosciuti:
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Come vedete dall’immagine pubblicata da Richard Hughes, in questo esempio la scelta è duplice, ma immagino che a seconda dei casi potrebbe ridursi o aumentare. Con buona pace di chi scioccamente crede che una comodità in più possa in qualche modo snaturare la vera essenza del PC, che dovrebbe essere fatto funzionare direttamente cortocircuitando la CPU (cit).
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Commenti »
Caruccio… e poi, come sempre, il bello di linux è la possibilità di scegliere. Io posso usare ancora apt-get o chi per lui, e i miei non dovranno più dannarsi l’amina per installare i programmi (sì, per uno che usa il computer solo per aprire documenti, anche Synaptic è "dannarsi l’anima").
Altra cosa: post senza titolo? Why?
Ste comodità se le sognan win… che bella l’innovazione!:D
Boh, il titolo è improvvisamente comparso adesso… Anche liferea aveva messo uno spaventato ***Senza Titolo***
Beh, bello direi :) Ci manchi un po’ come gnomer penso.. ;)
carino…
si potrebbe estendere il concetto anche a wubi, magari scannendo l’HD per vedere quale uso si fa del PC prima di installarti Ubuntu…
Graficamente leggero ma si potrebbe migliorare mettendo un’icona a lato indicante proprio il formato del file che si sta tentanto di aprire tipo:
Icona PDF —> Lista programmi
[nome file]
A livello mnemonico risulterebbe più immediato anche se effettivamente tamarro…
@Don
Perché più tamarro? O.o
L’idea è carina…
Aehm…felipe un titolo no :D?
cmq mi piacer sempre più questo blog… :)
Una checkbox vicino ad ogni icona e sarebbe perfetto.
Posso tranquillamente affermare che Richard Hughes comprende meglio il significato dei termini "praticità" e "usabilità" rispetto a molti altri ingegneri Novell e RedHat..
a me me piace :-)
wooooooooooo
grande PK, non vedo l’ora di provarlo
@ Ecas
Concetti come praticità e usabilità sono tanto più comprensibili quando non ci si dimentica da dove veniamo tutti…
Nessuno nasce imparato, tutti abbiamo cominciato da qualcosa e tutti ci siamo trovati a "sbattere la testa" contro piccole, medie e grandi difficoltà.
Purtroppo una certa fascia di utenti non la pensa così, si vede che credono sia disonorevole ammettere di aver iniziato e di non essere stati sempre dei "guru" (titolo, comunque, che dovrebbe essere sempre dato da un terzo mentre invece funziona più come una autocertificazione).
Già in passato chiesi ad un gruppo di utenti linux una cosa e mai ottenni una risposta seria.
Quella cosa fu: "quando si crea qualcosa su linux, un programma, un’interfaccia, un servizio e ci si aspetta che un giorno tanta gente lo utilizzerà e possibilmente lo preferisca ad un prodotto commerciale, CI SI CHIEDE, CI SI DOMANDA, ANZI SI CHIEDE AGLI END USER cosa si aspettano da quel programma e ci si impegna realmente per soddisfare quelle richieste ? O si tira avanti allegramente fregandosene perchè tanto, se il programma non andrà, non verrà utilizzato, è già pronta la solita riffa di accuse contro microsoft e monopoli vari, veri o presunti che siano ?"
Provate a farvi questa domanda, ad esempio, nei confronti di gimp e di quell’interfaccia odiosa che si porta dietro, un inno alla non usabilità.
L’interfaccia di GIMP e’ sicuramente migliorabile (e ci sono studi in corso che raccolgono dati a riguardo) ma non e’ certamente "odiosa". Il problema dell’interfaccia di GIMP e’ che e’ diversa da quella di Photoshop. Prova a chiedere a uno che ha usato per tutta una vita GIMP di usare Phohoshop, e guarda la sua reazione alla nuova interfaccia utente.
Comunque per quanto riguarda GNOME (ma sicuramente e’ cosi’ anche per KDE e per gli altri progetti a larga diffuzione) c’e’ uno studio attentissimo all’usabilita’ da parte di un team di esperti. Ci sono le HIG 2.0, che anche se bistrattate da molti sono in realta’ di grandissima utilita’. Ci sono le interface review periodiche alle quali vengono sottoposti i nuovi progetti. Pensa che ci sono bachi su bugzilla vecchi di anni perche’ non si trova un punto di accordo per quanto riguarda l’aspetto dell’usabilita’. Io preferisco cosi’, piuttosto che implementare la prima cosa che viene in mente, perche’ so che se quel problema verra’ risolto, sara’ risolto nel migliore dei modi.
Ah, ovviamente non devi mai chiedere ad un utente un parere sull’usabilita’ :). L’utente puo’ essere sottoposto a una serie di test, ma le conclusioni le deve sempre trarre un esperto in materia che sia in grado di valutare i risultati.
Ecco qualcosa che finalmente anche "mi nonna" sarebbe in grado di far funzionare e capire.
Comunque tutto questo darsi da fare circa l’usabilità e il rispetto nei confronti del "Simple User" (garbatamente chiamato "utonto", "niubbo", "murphy’s law tester", etc, da coloro che si autocertificano guru…), dimostra come l’uso desktop di linux si stia affermando anche tra chi non è affetto da Sindrome di Asperger.
Me ne felicito e mi congratulo col team di P.Kit suggerendo magari di inserire un rating per le applicazioni proposte, ed un campo per i dettagli (in stile aggiungi/rimuovi app di ubuntu).
Non è che si deve chiedere ad un solo utente un parere sulla usabilità ma a tanti e poi tirare le somme.
L’interfaccia di gimp non è odiosa perchè mescola le cose rispetto a photoshop ma perchè è semplicemente fuori misura. A meno che uno non possieda uno schermo da 19" ed ovviamente lo imposti su una risoluzione tale da provocare la cecità semplicemente non riusce ad utilizzarlo senza perdere metà della propria giornata a spostare pannelli che occupano 3/4 dello schermo alla ricerca del comando o dell’opzione giusta.
La stessa organizzazione logica dei vari comandi e relative opzioni d’utilizzo fa gelare il sangue ad una persona cresciuta nel mito che il computer dev’essere uno strumento che faciliti il lavoro (non poniamoci poi la domanda nei confronti di un artista quale può essere un grafico), poi gli spazi sprecati dove alla fine uno, di nuovo, o possiede un super schermo, o ne possiede due (dedicandone così uno solo all’immagine) o deve lavorare zoomando in un francobollo.
Veramente… bisogna ringraziare che wine non supporta tanto divinamente photoshop come si vuole far credere altrimenti…
Ma GIMP SHOP qualcuno l’ha provato ?
@Shading
Il Rating però solo se a farlo sono gli utenti :D
Beh, il checkbox è quasi d’obbligo: perché un utente dovrebbe scegliere un programma per forza? Ogni programma ha i suoi pro e i suoi contro, non esiste il programma perfetto.
Riassumendo ecco cosa serve:
Interfaccia modificata con icona del formato attualmente in uso più nome dello stesso ed estensione con bella freccia che rimanda all’elenco programmi.
Checkbox per selezionare più programmi installabili
Aggiungerei sotto ogni programma un link ad una sua recensione (non sito ufficiale)
@Hamching
beh, certo… il rating da parte degli utenti, anche perché è proprio la funzionalità di questa applicazione, la sua stessa natura, a renderlo ancor più necessario. In finale il suo target cerca proprio un consiglio dai più.
Tanto l’utente meno novizio si dirigerà sul fido aptitude o ./configure che voglia…
;)
Quoto la critica alla usabilita’ Gimp, che di suo non e’ male per nulla come programma anche se Photoshop sta oggettivamente un po piu su.
Photoshop o non photoshop, tizio che viene da anni di gimp VS tizio che viene da anni di photoshop o altre menate, Gimp ha una interfaccia scomoda. punto.
E pensare che basterebbe ***UNA STUPIDA CHECKBOX*** nelle preferenze tipo "Use unified window" per poter scegliere cosa vi aggrada di piu’.
Per favore, per favore sviluppatori di Gimp, implementate questa dannata checkbox
@ Luca Cavalli
Le H.I.G. 2.0 di GNOME sono una buona base da cui partire, però permettimi di dire che alcuni punti proprio non si possono vedere. Ad esempio, spero che prima o poi riescano a far sparire QUESTO:
http://library.gnome.org/devel/hig-book/stable/windows-alert.html.en#alerts-information
e QUESTO:
http://library.gnome.org/devel/hig-book/stable/windows-alert.html.en#alerts-error
I pop-up con un solo tasto dovrebbero essere considerati all’unanimità come il più grande errore di design della storia dell’informatica. E non sono il solo a pensarla così, ovviamente c’è anche Alan Cooper ( http://www.amazon.co.uk/About-Face-2-0-Essentials-Interaction/dp/0764526413 ) e molti altri..
Quindi anche nelle H.I.G. di GNOME c’è parecchio da rivedere..nonostante (parere personale) gli sforzi nel rispetto di queste specifiche si notano in misura maggiore rispetto a KDE che spesso utilizza la politica del "Facciamo un po quel c***o che ci pare"..