Ignoranti
In Politica, Riflessioni il 21/09/08 @ 13:10 , trackbackEsatto, senza mezzi termini. L’ETA è composta da ignoranti che infangano da decenni l’onore del popolo basco.
Dai sedicenti ideologi professori universitari ai rozzi militanti imbottiti di anfetamine, dalle infiltrazioni politiche ai bracci armati collusi con la criminalità, sono tutti colpevoli di questa unica strage che non è fatta solo di bombe, come quelle di stanotte, ma soprattutto di attentati alla verità.
So di cosa parlo. Ho vissuto per circa un anno proprio a Vitoria, la splendida cittadina capitale della comunità dei Paesi Baschi che si è risvegliata stamattina con un nuovo ombelico1.
Oltre a cercare di imparare il basco (impresa impossibile), sentirmi a casa perso tra i vicoli di Bilbao, impregnarmi di pioggia e ubriacarmi di baccalà e sidra nelle sidrerie attorno a San Sebastian, mentre ero lì non ho mai perso l’occasione di cercare il confronto su questo spinosissimo tema del separatismo basco, sia in ambienti accademici che con la gente comune. Il risultato, via via rafforzato nel tempo, è che sono tutti ostaggio dell’ETA, la «mafia di Mondragon» che costringe i baschi a politicizzarsi, a vivere in un clima di tensione, secondo molti in alcuni casi a pagare il pizzo2
Io c’ero in quell’aula dell’Universidad del Pais Vasco, quando hanno fatto irruzione quattro di quegli ignoranti incappucciati, a parlare in una lingua che non capiscono neanche loro stessi e a fare la pagliacciata davanti ad un pubblico impotente. C’ero anche quella volta che nel giro di tre minuti siamo scappati nel panico, via da quell’edificio perché c’era stata una telefonata che parlava di un pacco sospetto. C’ero quando stavano per pestare un mio amico trentino solo perché s’era trovato nel posto sbagliato. C’ero quando ho visto uno di quegli ignoranti travestito da direttore di museo statale, che si appropriava del dolore di Guernica.
Questa ignoranza dilaga anche da noi, specie in certi ambienti purtroppo a me ideologicamente affini, almeno in teoria. Al contrario di quanto professato da questi ignoranti, i Paesi Baschi sono stati parte del nucleo fondante della Spagna, non c’è mai stata alcuna invasione delle loro splendide terre. Questo lo sa bene la gente comune, come mi disse un collega3 mentre pulivamo la stazione di Vitoria, parlando di separatismo ed ETA:
“Yo? Yo soy en este orden: ciudadano del mundo, europeo, español, vasco, alavés, vitoriano.”4
…credo che questo sintetizzi il sentimento dei veri baschi, e mi piace trascriverlo così, con le minuscole.
«Agur»
— Note all'articolo:
- cfr “Due bombe firmate Eta Tre agenti tra i sette feriti” ma quando cazzo impareranno ad usare la punteggiatura i redattori di Repubblica? [↩]
- Loro lo chiamano “contributo rivoluzionario”, peccato che sia obbligatorio… [↩]
- Sì, per mantenermi ho fatto diversi lavori strani [↩]
- Io? Io sono in questo ordine: cittadino del mondo, europeo, spagnolo, basco, alavese [la provincia N.d.felipe], vitoriano. [↩]
— Pagine forse correlate:
Commenti »
Condivido appieno, ma in fondo la maggior parte dei terroristi sono degli ignoranti ed imbecilli, anche se si nascondono dietro giustificazioni pseudo politiche, storiche, religiose, ecc ….
I terrorismi sanno spesso di ignoranza e presunzione, è una cosa che mi vien da dire. Presumere di possedere la Verità, di non essere in errore; a volte c’e’ sproporzione nell’utilizzo di mezzi: bombe anzichè parole, gretti sbraitii. Assenza di idee chiare? Mmm ho la sensazione che certi gruppi organizzati le idee le abbiano fin troppo chiare, i tizi che hanno portato aerei contro torri ripetevano dentro di sè “Allah dice che gli infedeli devono morire”
Ecco perchè i terrorismi non vanno nè amplificati strumentalizzandoli a nostro piacimento come pare fare una certa parte politica nostrana (dx) nè sottovalutati come sembra fare un altra parte politica (sx)
A bièntot
I terroriti non sono ignoranti nella stragrande maggioranza dei casi.. sono solo molto malati. Io conosco la medicina. Una bel candelotti di dinamita stile Willy il cojo..te dritto su per il buco.. del chiul..
napalm?
w l’esperanto.
w l’esperanto
Purtroppo sta volta nn sono d’accordo con te. Non metto in dubbio che tu non conosca il mio popolo, ma certe afirmazioni mi sembrano troppo simplificate, banali e pericolose. Sono cittadino basco, indipendentista e come molti altri sono contro il cosidetto terrorismo, ma TUTTE le sue forme, anche il terrorismo di stato che oggi non uccide (non dimentichiamo il GAL) ma esiste sotto forma di finta democrazia, dove si cerca di eliminare qualunque traccia di cultura basca (giornali, partiti politici, colettivi di famiglie di prigionoeri baschi). Il termine “Mafia Mondragon” è una offesa a migliaie di persone che LAVORANO e non centrano con ETA, ed è un altro strumento di propaganda anti-basca.
Io appartengo ad un nucleo sociale dove esiste una lingua (sai che non è un dialetto), una terra ed cultura. Io ho sempre parlato il basco, e se oggi non é diffusa come una volta è tra alte raggioni, a causa della dittatura di Franco, la quale fu vietata e perseguita sistematicamente. Il modello di stato Spagnolo non assicura un rispetto alle sue percularità culturali, invece cerca di imporre l’idea di una monocultura alla quale cittadini come me non si sentono appartenenti. Inoltre, esiste un “Re” che non mi rappresenta per niente. Per questi motivi io difendo l’autodeterminazione ed el diritto a scegliere il futuro del mio popolo. Questo non vuol dire che io supporta la lotta armata, che è originalmente nata come strumento di diffesa sotto la dittatura Franchista e che ad oggi mi sembra ossoleta ed un problema per raggiungere uno scenario di pace e negozioazione democratica.
Agur
@Un altro vero basco:
È stato un piacere leggere il tuo commento, ovviamente non mi sogno di sminuire l’ambizione all’indipendentismo basco, perché reputo che sia sacrosanto e fondato su reali peculiarità del tuo popolo. Devo però fare alcuni appunti alla tua risposta:
* La “finta democrazia” è senza dubbio odiosa, ma non la si combatte con finto idealismo e bombe. La si combatte con fiera opposizione politica e sociale, soprattuto non violenta e non fratricida.
* La situazione spagnola è infinitamente più rosea per le comunità autonome rispetto a quella italiana. Voi avete concesso il diritto costituzionale del bilinguismo ufficiale anche in una cosa così semplice come le indicazioni stradali, televisioni, stazioni radio, stampa. Se non sono capillarmente diffusi non è colpa di Franco (e non ho *alcuna* simpatia per le dittature…). Ad esempio la lingua siciliana sta purtroppo morendo e si trasforma in un bruttissimo italiano regionale, e la «colpa» è solo dei siciliani.
* Chiedere il pizzo, fare attentati, trovare accordi con la malavita è l’esatta traduzione di “mafia di mondragon” (termine che ho inventato io questa mattina, ma a quanto pare abbastanza efficace). Ovviamente mi riferisco all’ETA e agli etarras. La gente libera e con semplici aspirazioni indipendentiste come te non ha niente a che vedere con questo!
* Il basco è una lingua molto affascinante, non solo per me che sono un linguista e che ho cercato di impararne qualche parola, ma ammetterai anche che attualmente non esiste una vera lingua basca, esistono diverse parlate che caratterizzano alcune zone e forse la zona più verace è proprio quella attorno a San Sebastian. Questo non è colpa di Franco, della Spagna o di niente altro che l’isolamento secolare di vari gruppi viventi nelle valli del pireneo basco.
Come vedi, sono completamente dalla tua parte quando si tratta di difendere l’autodeterminazione del popolo basco, ma sottolineo anche che uno che parla come te è probabilmente originario della zona più interna, (la più bella secondo me), mentre in Alava, Navarra e perfino il sud della Biscaglia l’indipendentismo è molto meno sentito.
Sono come te totalmente avverso ad ogni forma di terrorismo e di mafia (e lo dico da siciliano, so di cosa parlo) e non trovo nessuna giustificazione per bombe e attentati. Mai. E sono inoltre contrario ad ogni forma di mistificazione e menzogna. Nel ‘900 si sono compiuti crimini inauditi in tutto il mondo, ma adesso è inutile dare tutta la colpa ad una sola figura, si richia di strumentalizzare troppo la storia.
Ezkerrik asko!
@ un altro vero basco
io capisco il fatto del’l'identità e della cultura basca, ma non l’inidipendentismo
l’indipendentismo ha senso secondo me solo quando si è oppressi da una dittatura (es. Franco, Cina ecc..) o da una potenza coloniale (es. India di Gandhi), ma quando si è una buona democrazia come quella spagnola, la quale a sua volta sta in una unione di democrazie quali l’UE, non vedo a che prò sperare nell’indipendentismo
lo stesso Tibet oppresso da decenni non chiede affatto indipendenza dalla Cina, ma autonomia, diritti e libertà
infine aggiungo che il livello della democrazia spagnola in Italia ce la sognamo.
Non si cancella l’odio dall’uomo, è parte di esso. Non c’è un mondo perfetto dove tutto l’odio e la voglia di sopraffazione si sfogano in altro modo che la violenza. Io dico anche per fortuna.
Sottolinerei che cmq la Navarra, che è una “Comunidad Forral” è stata annessa, pacificamente sí, ma pur sempre annessa al regno di Castiglia. Come “ricompensa” per quella annessione ancora oggi Navarra ha totale indipendenza economica (leggasi, le tasse che pagano non vanno a Madrid, neanche un centesimo d’euro). Per quello son molto più tranquilli (anche se in alcune taverne di Pamplona entrare con simboli chiaramente spagnoli può essere un rischio…)
@ vide
ecco esatto, dove ci sono forti identità locali bisogna spingere non per l’indipendenza ma per il federalismo che è l’unico strumento che può accompagnare la crescita democratica col rispetto per le identità (vedi anche la Scozia),
invece con l’indipendentismo si ottengono solo danni, e si favorisce chi non vuole concedere alcuna autonomia
@tutti
Inanzitutto vi ringrazio per le risposte, sono d’accordissimo con tante cose che avete detto, sul terrorismo non c’è nient’altro da dire, semplicemente avanza.
Felipe, quando prima hai usato il termine “mafia di mondragon” non ci siamo capititi, pensavo intendessi un’altra cosa, mi spiego. A Mondragon, un paese industriale della provincia di Gipuzkoa esiste una cooperativa aziendale chiamata Mondragon Corpotación Cooperativa (oggi chiamata semplicemente Mondragon). Questa coppterativa comprende tante aziende di diverse attività (industriali, finanizaiare ecc.) ed ha un valore molto importante da noi, con tantissimi lavoratori i quali sono tutti soci. Purtroppo, c’è stata una campagna mediatica e giudiziale contro questa cooperativa acusandola di finanziare ETA, con seri interessi indietro, rusltando assolutamente falsa. Pensavo che intendevi questo fatto e chiedo scusa.
Rispetto ai nostri diritti autonomici non sono pochissimi, ma ancora ci sono tante cose constituzionalmente approvate che da anni non sono andate avanti, come ad esempio lo statuto di Gernika. Quindi loro parlano di una Euskadi autonoma mentre nemmeno applicano le loro leggi. Poi c’è il problema linguistico, che ovviamente non è tutta colpa di Franco, ma le politiche al rispetto restano ancora inefficaci.
Ci sono ancora mille altri aspetti di cui potremmo discutere, delle quali potremmo parlare per anni.
Eskerrikasko deneri! (grazie a tutti)
@ aleko
auguro a voi baschi di ottenere tutto ciò che ancora manca al vostro pieno e doveroso riconoscomento all’interno dello stato spagnolo, e spero che gli indipendentisti da una parte e i centralisti dall’altra non vincano mai
ciao
Io non capisco come si possa volersi liberare da uno stato per fondarne un altro! Bisognerebbe semplicemente preoccuparsi di liberarsi dello stato in ogni sua forma, e basta :)
saluti.
(Per sempre: La mia patria è il mondo intero)
@ sk-etch
capisco lo spirito anarchico del tuo intervento e lo condivido in linea di massima :)
tuttavia sono sicuro che ti sta bene quando stai male andare in un ospedale attrezzato per curarti con le tasse pagate dai cittadini allo stato, o magari prendere i mezzi pubblici o mandare i tuoi figli in una scuola che possa istruirlo, ecc..
o no?
@aleko:
Grazie, grazie mille per aver chiarito: non mi riferivo alla Corporación Cooperativa (che sinceramente non conoscevo) e vedo invece che la pensiamo allo stesso modo su tutti i punti :)
Gora Euskadi, salutami la tua splendida terra!
@felipe
Grande Felipe! È stato un piacere discutere di queste cose. Ti saluterò Euskadi, salutami invece l’Italia, che ormai mi manca (ho visuto là per tre anni).
Ogni terrorismo, di ogni matrice politica, deve essere combattuto e rinnegato. ETA, BR, IRA… sono sigle di morte e terrore. Così come è giusto criticare gli eserciti ordinari quando uccidono “per errore” dei civili, così è giusto dire che queste organizzazioni infamano i propri ideali e le proprie rivendicazioni. I civili che muoiono tra le bombe sono ignari cittadini che non hanno nulla a che fare con indipendenze, confini, lingue o razze: sono solo vite spezzate, che nessuno stato potrà mai far tornare indietro.
Complimenti Felipe! Complimenti per il post, dettagliato, consapevole e dritto al punto e complimenti a tutti per la discussione civile e costruttive che ne è seguita.