Virtual Forbidden City: un giro virtuale nella Città Proibita [rpm, deb, howto]
In Facili, o quasi :), Guide, Recensioni, Troiate del giorno il 14/10/08 @ 0:14 trackback
Appena letta la simpatica segnalazione di cga in MessageBox (grazie!) sono andato, incuriosito, a vedere di cosa si trattasse. VirtualForbiddenCIty (d’ora in poi: VFC) è niente meno che una ricostruzione tridimensionale della Città Proibita, un po’ (tanto) in stile Second Life, di cui ho parlato in passato (cfr “Second Life è GPL, installiamolo! (Howto)“). La differenza è essenzialmente che in VFC non si possono fare orge, o almeno io non ho trovato il modo.
Installazione
VFC viene distribuito in comodi pacchetti per le principali piattaforme, c’è quindi anche una versione per il pinguino che potete tutti correre a scaricare, così vi portate avanti con il lavoro (sono ~250MB). In realtà la versione Linux è un RPM, cioè per la famiglia Red Hat/Fedora/Mandriva/SUSE piuttosto che per Debian/Ubuntu/eccetera. Per poter installare su Ubuntu tocca quindi trasformare il pacchetto in DEB con Alien:
$: sudo apt-get install alien $: sudo alien VirtualForbiddenCIty.rpm --scripts $: sudo dpkg -i virtualforbiddencity*.deb
Non so se quello “–scripts” serva realmente a qualcosa, perché alla fine non viene creato un lanciatore o comunque un sistema normale per avviare il gioco… ma tanto ce lo creiamo noi ^^
Avvio
In realtà un lanciatore viene creato, e cerca di avviare un fantomatico eseguibile “vfc” che a quanto pare non esiste. Possiamo però sfruttare questo lanciatore correttamente installato e creare semplicemente l’eseguibile, creando un nuovo file di testo contenente queste tre righe:
#!/bin/sh cd /opt/VirtualForbiddenCity exec ./vfc-run.sh
e spostandolo ad esempio in /usr/local/bin. A questo punto per lanciare il simulatore basta cliccare sull’apposita voce nel menu che si trova in Applicazioni->Internet. Nel mio caso ho prima dovuto avviare il gioco direttamente da Konsole, con sudo, ma magari a voi funziona al primo colpo.
Com’è
Lento, lentissimo. Davvero, ci deve essere qualche problema. Se pensavate che Second Life è lento non immaginate quanto VFC possa snervare con la sua lentezza. Non sono riuscito ad avere la pazienza di visitare altro che la bellissima piazza in cui sono stato catapultato.
Avvio VFC, scelgo di non registrarmi ed entro come Guest, sono travestito da una specie di monaco con un bel kimono nero che purtoppo non posso sfilarmi, tutt’intorno ci sono altri Guest(s) travestiti da monaci che stanno fermi in atteggiamento solenne e contemplativo. Dietro la loro postura composta indovino utenti incazzati per il LAG infinito e bestemmianti perché il loro avatar non si muove di un fottutissimo pixel. Senza parlare del fatto che anche loro non devono essere riusciti a sfilarsi il kimono…
Peccato perché l’idea è spettacolare e da quel poco che ho visto la cura nel ricostruire i dettagli della Città Proibita merita rispetto. Come ho già detto, la resa grafica è molto simile a Second Life, solo incredibilmente molto, troppo più lenta. Se lo volete provare disabilitate ogni forma di composizione del desktop (Compiz, effetti di KWin, ecc) e preparatevi a crash improvvisi.
Ma magari a voi va meglio, potrebbe anche essere un problema della mia scheda video o del mio PC subnormale, o – perché no? – del port per Linux. Riferite! ;)
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Commenti »
io pensavo volesse dire “viva la fi-ca”
battutona….
non l’ho ancora provato perché il mio 3D fa le bizze. ma appena posso sistemarlo lo provo sicuramente.
è vero che è un mondo 3D alla Second Life ma questo è uno dei primissimi esperimenti di gioco didatticoculturale; mi viene in mente la creazione di Arden: the world of Shakespeare http://arden.indiana.edu/ — spero proliferino questo genere di avvetnure.
chissà mai che un giorno i nostir nipoti potranno studiare in 3D. basta che non siano fatti alla voyager o quella merda che facevano su rete 4 con i dinosauri come se fosse la realtà.
ad pollycoke:
Ciao! Non c’entra nulla con il post, d’accordo. Ma hai dato una letta al blog di Linus Torvalds?
http://torvalds-family.blogspot.com/
L’ho provato su windows e non mi è sembrato così lento. Magari è la versione per linux ad essere fatta coi piedi.
parere mio, per studiare, le cose migliori sono i libri…i giochi 3D sono fatti per vedere gente squartata a terra che rantola dal dolore…potere spaccare la città proibita a colpi di fucile! dai su…non sarò mica l’unico che è di questa idea… :D
@Giac:
Sospettavo una cosa del genere, purtroppo :(
@fede:
Sì, forse, probabile… Eppure mi piacerebbe che esistesse qualcosa del genere per la Roma imperiale! Altro che libri…
io ho notato che su kde4 (con effetti attivati) giochi tipo urban terror vanno lentissimi, basta disattivare gli effetti e tutto va bene…ho scoperto quindi a cosa serve quel plasmoide che attiva/disattiva gli effetti, fino a pochi giorni fa pensavo non l’avrebbe usato nessuno…e invece
cacchio percheè ho fatto quella battuta? ah si ho visto zelig ieri..
io l’ho provato. E’ veramente troppo lento e occupa un sproposito incomprensibile.
Non capisco ne’ il motivo della lentezza, ne dello spazio, pero’ e’ un ambiente virtuale
veramente molto dettagliato.
Un modo non nuovo ma molto valido per imparare e conoscere.
E chi va a 64bit si attacca al penzolatore e tira forte…? :)
a ma va che è una meravglia… non so se è stato ottimizzato (è passato più di un anno dal tuo post) o se è per qualche altro motivo…