Windows Open Source?
In News, Opinioni il 5/02 @ 15:00 trackbackNon sembra anche a voi che il motivetto «Orsù Microsòft dacci Windows Open Source!» ricorra un po’ troppo spesso rispetto alle possibilità che un giorno ciò realmente avvenga? Eppure anche secondo Informationweek (via Slashdot) l’azienda dovrebbe fare proprio così, e vendere solo software aggiuntivo e servizi.
Io mi chiedo: «e perché dovrebbero farlo?»,1 non rilasceranno mai Windows GPL2… In realtà i dirigenti Microsoft stanno già investendo su progetti open source e studiano ormai da anni con diligente interesse il fenomeno del software libero, dopo tutto è notizia abbastanza fresca il contributo di codice Microsoft ad Apache. Per gente che diceva «Linux è un cancro» è già un risultato l’essere timidamente entrati nella fase uno, ora non chiedete troppo…
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— Note all'articolo:
- Qualcuno potrebbe dire magari per una infatuazione nei confronti del primo papa presidente nero, in effetti Obama ha espresso la volontà di mettere al vaglio l’uso software open source [↩]
- Nel senso lato di «open source come lo intendiamo noi» [↩]
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Commenti »
Il fatto che Microsoft abbia aperto progetti OpenSource è noto da un pò ormai.
Aspettarsi un Windows GPL o comunque con licenza open source è comunque troppo.
Già averlo gratuito ma closed sarebbe esagerare, non dimentichiamoci che rimane comunque il loro prodotto di punta :D.
il fatto è che anche se fosse open potrebbero venderlo comunque, open è diverso da free…
io sono linuxiano da anni… non per prendere le difese di microzozz,luingi da me, ma dico io… perchè microsoft dovrebbe rendere open o gratuito il suo prodotto di punta, e non lo dovrebbe fare apple con mac os, o adobe con creative suite ecc? ehehe
e di nuovo….open è diverso da free….
Microsoft sta investendo molto sull’opensource,
perchè ha scelto di allearsi all’opensource contro Apple.
L’obiettivo di Microsoft è portare l’opensource al 10%,
ed eliminare Apple. Per questo motivo, mi aspetto finanziamenti
sempre maggiori a progetti open.
Naturalmente, non si può regalare Windows, altrimenti si finirebbe
per ammazzare anche l’opensource,
e Microsoft sarebbe smantellata per monopolio.
e perchè non far lavorare appassionati aggratis e incamerarci sopra comunque i profitti? specie in periodi di allarmante crisi..
temo che fra qualche anno non esisteranno per linux driver proprietari, e questo significherà che ce li dovremo costruire da soli a partire dalle specifiche rilasciate.
incamerare il profitto ed esternalizzare i costi: è il sempre il solito capitalismo baby.
(ragazzi, Obama è un signore che qua ce lo scordiamo.
scommetto che alle elezioni europee Veltroni diventerà nero.)
‘Sta cosa mi aveva già fatto ridere quando la lessi su slashdot ed è senza senso, almeno per MS. Ha saldamente in pugno il mercato desktop, con percentuali imbarazzanti, ed è in crescita stabile sul versante server.
Sul serio, oltre che impraticabile (Windows è un conglomerato impenetrabile di brevetti e codice anche di terze parti), è anche completamente senza senso dal punto di vista commerciale.
e nessuno ha commentato la gif…
zomg ora solo mi sono accorto della gif
pipp.are gatti lol
Vi prego… basta con questo “free != gratis”!!
Vorrei vedere come con la libertà di redistribuzione garantita dalla GPL ci possa essere qualcuno disposto a pagare Windows. Già così viene allegramente redistribuito “gratuitamente”… figuriamoci se fosse anche legale.
La Microsoft procede sempre con i piedi di piombo nelle innovazioni.
Windows non sarà Open Source, ma forse Singularity Sì
http://en.wikipedia.org/wiki/Singularity_(operating_system)
Ovviamente, non tutto Open, solo i componenti che non sono “Core Business”. Vedi Apple (Aqua no e Darwin sì)
looooooooooool. quale assurdità. Il giorno che Windows sarà GPL, Linux sarà Closed e completamente Non-Free.
Dubito che Windows sarà mai opensource ma, da convinto utente Linux da molti anni, credo che il futuro dell’opensource “diffuso”, quello in tutte le case, è su piattaforma Windows… come già dimostrano applicazioni open come Firefox, VLC o OpenOffice (personalmente amo le prime due e sopporto appena la terza… ma vabbè). Già oggi sono convinto che una piattaforma composta da Windows e programmi free come i succitati ma anche altri (Gimp, Inkscape, Songbird… oltre ai programmi KDE, quando saranno stabili) sarebbe eccezionale sia per utenti smaliziati che per utenti occasionali, e permetterebbe di eliminare almeno in parte la piaga del software pirata (che è costituita per la maggior parte da applicazioni come Office, Photoshop, più che da Windows che dopotutto uno si trova già installato). Io continuerei a usare Linux, probabilmente, ma con molta meno antipatia per le finestre :)
Open non significa free.. bhe é relativo.. io compro un programma GPL e poi lo piazzo su un sito e lo faccio scaricare GRATUITAMENTE…. altro che open != free
ok questo è OT….comunque…….se per qualche oscuro motivo la microsoft dovesse rilasciare sotto GPL windows, questo non significa automaticamente che sarebbe gratis per tutti…così come succede con le versioni NONFREE di suse, redhat ecc……poi mi sembra che molti si dimenticano che gran parte dei ricavi di microsoft proviene dalle licenze oem…..secondo voi i grandi distributori come dell andrebbero a scaricare “l’OpenWindows” da un sito su cui è stato “piazzato”?suvvia…..
Detto questo..non me ne può fregar di meno della questione…
Gia’, visto il post precedente in cui si lamentava che tutti o quasi i progetti open sono moribondi direi che la soluzione ideale agli attuali problemi di Microsoft sia di unirsi a questo simpatico circo equestre a tre piste, cosi non c’e’ il rischio che concludano qualcosa..
Beh… è impossibile che Microsoft rilasci Windows sotto licenza GPL… forse, ma è altrettando improbabile lo rilasceranno sotto una licenza del tipo Microsoft-PL.
@Emilio
Secondo te RedHat come campa?
Visto che come dici tu Windows è largamente piratato, anche Microsoft evidentemente i suoi soldi li fa secondo altri canali più che la vendita diretta alll’utenza desktop a cui ti riferisci.
Non ci vedo niente di strano che Microsoft possa usare componenti con qualche licenza opensource, come già per altro fa largamente Apple.
Però, almeno per ora, Microsoft è ancora una azienda legata al modello commerciale del software closed (ben più di Apple, il cui software è di complemento all’hardware), e francamente me ne importa poco del modello commerciale che Microsoft sceglie per i suoi prodotti: qualunque cosa mi va bene se va bene a loro, del resto mica vendere programmi è reato…
Quello che non è mai andato bene con Microsoft sono le sue strategie per il lock-down tecnologico, che vincolano gli utenti a non avere altra scelta che l’uso dei suoi prodotti, impediscono l’ingresso dei competitor (lo sviluppo commerciale dell’opensource è figlio di MS) e infine rallentano lo sviluppo tecnologico.
p.s. a me pare che troppo spesso l’OpenSource e le campagne anti-DRM siano viste come “giustificazione alla pirateria e al plagio”.
se rilasciassero i sorgenti di windows penso che monopolio o no wine sarebbe più di perfetto. allora morirebbe win.
Ma era il gatto di Gates?
Gif e Windows GPL a parte, che centra Stonehenge? :-)
@Mercurio
RedHat non campa certo con la vendita del software, ma con il supporto tecnico. Chi non ha bisogno del supporto si affida a CentOS che è esattamente la stessa cosa. “Free” nella pratica vuol dire “gratis”, a meno che non si venda software pesantemente personalizzato.
Sullo sviluppo tecnologico quello che dici tu era vero negli anni ‘90, ma oggi Microsoft, Apple e Sun (tanto per citarne qualcuna) innovano sicuramente più delle varie comunità Open Source, e sai perché? Perché quando c’è una organizzazione dietro c’è anche una visione che non è quella di un singolo sviluppatore, e quando uno sviluppatore lascia perché si stanca o perché decide di dedicarsi ad altro quella visione comunque rimane e viene portata avanti. Nel mondo open source ci sono invece un sacco di progetti che vengono portati avanti nei primi mesi di vita e poi abbandonati.
non ho letto… ma quella gif per un 56kappista è la morte… :P
MS, Apple e Sun innovano ???
l’innovazione è la rete e la RETE STABILE e DI CULTURA è linux
il resto è paccottiglia per malati di luccichii
l’innovazione è anche pulseaudio e compiz
gnamo su, non diciamo fesserie
@Emilio
Non ci troviamo su un punto fondamentale, e penso che molti ancora abituati a pensare “Linux vs Qualcos’altro” non si siano ben resi conto di quello che sta succedendo: l’OpenSource non è una religione, ma semplicemente un modello di sviluppo che sta entrando nel vocabolario delle grandi aziende:
Tra quelli che hai citato, che secondo te innovano “a differenza delle comunità OpenSource”
Apple usa l’OpenSource per parti critiche di MacOs – e questo non gli impedisce di venderlo a caro prezzo. Sun lo usa sia per Java che OpenOffice. Nokia lo usa per la piattaforma Maemo, ed ora è anche proprietaria delle QT, che ha appena rilasciato sotto una licenza più permissiva! Google lo usa per Android. Un macello di produttori di hardware usano l’opensource per i firmware di dispositivi più disparati, e la lista potrebbe allungarsi a piacere se si volesse fare un indagine (IBM, Intel, AMD, Oracle, Novell….)
Perché sembra strano che Microsoft cominci ad usarlo anche lei, pur magari non spostando, o spostando gradualmente, il suo modello commerciale?
Quello che sta succedendo – e che forse è la causa di post come quello “Ma sono solo io…” di Felipe – è semplicemente che l’opensource si sta “normalizzando”, passando da “movimento rivoluzionario” a modello di sviluppo integrato in ambienti commerciali, come era suo destino.
@e i linari?
La normalizzazione dell’Opensource forse da qualche problema filosofico ai linari, che da una parte “I Motorola non usano il ‘vero linux’ “, dall’altra “Ci vorrebbe un sistema semplice ed organico come MacOs, con una forte direzione centralizzata”.
Non si nota una qualche contraddizione nella community?
Quando Linux si incarna in qualcosa come quella che viene vocalmente richiesta dalla community internettara, automaticamente smette di essere “il vero Linux” e comincia ad essere chiamato Android, Internet Tablet OS, etc.
Per chi avesse bisogno di bandiere per continuare crociate, suggerisco di guardare la problematica “open vs closed” non dal punto di vista “free vs a pagamento”, ma da quello delle libertà di scelta degli utenti, e della possibilità dello scambio di informazioni, senza i vincoli imposti da un unico produttore!
E’ questa la battaglia che – ad esempio – ha condotto il progetto di Firefox. Li tra l’altro era “free vs free” e l’OpenSource era l’unico modo per fare concorrenza *sul piano commerciale* ad IE.
@suoko: certo perché cose tipo OpenCL o ZFS sono paccottiglia… ma probabilmente non sai nemmeno di cosa sto parlando.
@Mercurio: io sono d’accordo con te. L’opensource è stato da sempre in grado di fornire tecnologie valide (più del mondo proprietario), ma ha sempre peccato in quello che in gergo viene definita “integrazione”. Formati e interfacce di comunicazione DEVONO essere standard aperti, ma per confezionare un prodotto finale di qualità (usabile da tutti) occorre molto più di una filosofia o di un gruppo di appassionati. Questo ovviamente è il mio modo di vedere le cose.
@Emilio
Ma l’opensource non è una filosofia o un gruppo di appassionati, è un modello di sviluppo!
Mica il post di Felipe dice che “Microsoft potrebbe fare sviluppare le proprie versioni di Windows ad un gruppo di appassionati” ;)
Sul problema del mondo del Vero Linux e dell’integrazione (che è anche questa una contraddizione in termini) mi sono espresso altrove e poco mi va di ripetermi ^^”
@Mercurio
Un modello di sviluppo che per molte tipologie di prodotti non funziona.
@Emilio
Apple ci ha fatto il MacOs. A quali altre tipologie ti riferisci esattamente? ^^”
@Emilio (ZFS)
A proposito… ZFS non è OpenSource? E dovrai vedere BTFS!
BTRS usa la GPL, e il “gruppo di appassionati” che c’è dietro non è niente male (lol)
Cacchio in due volte non m’è riuscito di scriverlo giusto: BTRFS
@27: Io un prodotto di qualità ce l’ho, ed è tutto opensource!
@Mercurio
Certo che è opensource, ma chi l’ha sviluppato? E lo sviluppo di BTRFS da chi è partito? Io critico semplicemente chi vede nelle aziende e nel software proprietario il “male” da estirpare.
@Emilio
Ah, sul software proprietario ti do ragionissimo, come ho detto anche sopra mi sa.
Però ribadisco che ora l’OpenSource è un modello di sviluppo usato anche dalle aziende commerciali (appunto Sun, Oracle, etc), e OpenSource != da comunità di appassionati, e BTRFS o ZFS sono opensource doc, anche se lo sviluppo è partito da aziende.
Però tra “lo sviluppo da dove è partito” ci sono anche le comunità: WebKit, CUPS (usate nei Mac), le GTK, Phonon, e una cosuccia come il kernel di Linux ;) O comunque le comunità permettono lo sviluppo di software che le aziende da sole non riuscirebbero a portare avanti (Firefox)
Mi sembra però che stiamo perdendo il filo, anche se spero che la discussione stia aiutando a chiarire su cosa voglia dire OpenSource, e sopratutto del perché non sarebbe poi così assurdo che anche Microsoft possa usare questo modello di sviluppo.
@Mercurio
No, ma infatti io stavo rispondendo alle farneticazioni di suoko (@24) il quale affermava che le aziende non innovano. Sul modello opensource sono d’accordo con te, a livello aziendale si rivela vincente nello sviluppo di alcuni componenti e di tecnologie, ma tornando all’articolo in questione non credo che sia un buon modello per chi fa della vendita del software il proprio core business.
Volendo trovare un giusto compromesso la Microsoft potrebbe aprire il codice del kernel di Windows tenendo invece chiuse le API (un po’ sul modello Apple). Sicuramente ne trarrebbe solo vantaggi.
non capisco come mai i governi del mondo l’Onu ecc. non stanzino dei soldi, non sarebbe una grande spesa, per realizzare un SO free di alta qualità come Windows acessibile a tutti e ben supportato, l’alternativa sarebbe espropriare windows a MS ma la vedo difficile.
Linux , cosa dire è come wykypedia tutto fumoso e lasciato alla buona volontà dei singoli, oggi linux non prende virus , per forza non lo usa nessuno, se fosse sul 90 % delle macchine saremmo già senza computer.