Gnome Format 0.1.1
In Espresso il 4/03 @ 19:55 trackbackShared by felipeGnome Format is a tool to easily format (erase and initialize) external memory media like USB sticks or SD/MMC flash cards for your PC. It is designed for Linux based operating systems using the GNOME desktop. | Leggi l'originale...
Una semplice soluzione per formattare vari tipi di memorie esterne (drive usb, ssd, ecc) in comodità.
Semplicemente indispensabile
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Commenti »
Non per trollare ma… gparted non bastava?
si, ma un tool piu snello specifico per formattare (e magari etichettare?) sarebbe anche carino :)
@ chaos.entalpico
E allora, secondo il tuo ragionamento, cfdisk non bastava???
Gparted è TROPPO! Ad un newbie che vuole solo formattare la chiavetta usb vorrai mica dargli armi di distruzione di massa?
@all: se leggeste almeno gli articoli che commentate, sarebbe cosa buona e giusta ed evitereste di sparare….
Gnome Format != GParted
Leggete, leggete, leggete.
Grazie.
@chaos.entalpico:
GParted è troppo per un compito semplice tipo formattazione di classico pen-drive, ma secondo me dovresti provare Gnome Format, scopriresti che ha una «modalità avanzata» che non fa altro che lanciare GParted.
Proporre Gnome-format all’utente medio è giustissimo e la scelta di richiamare GParted come modalità avanzata sarebbe anche azzeccata trane che per due malfunzionamenti dovuti alla inesistente integrazione tra i due progetti:
* Se clicco su modalità avanzata e poi cambio idea devo rilanciare gnome-format perché ovviamente GParted non ha una «modalità base» che rimandi a Gnome-format
* GKSudo funziona male (la taskbar che mi notifica un’azione che non avverrà mai è tremenda)
Per il resto sono ANNI che spero che una cosa del genere trovi spazio nel menu contestuale offerto per selezionati dispositivi rimovibili (es ancora i pen-drive) piuttosto che i ridicoli SIMBOLI, PERMESSI e altre puttanate assortite.
Beh, io sono del parere che meno pacchetti si abbiano nel sistema, meglio è. Questo dovrebbe rientrare nella filosofia di “razionalità” che teoricamente accompagna Gnome (almeno da quando lo conosco io, non da molto comunque). Due pacchetti che facciano la stessa cosa, secondo la mia modesta opinione, è un semplice spreco di risorse.
Certo, sviluppare un software più facile per quelli che si avvicinano per la prima volta a un sistema/distro/DE/quel_che_vi_pare è sicuramente un nobile intento, però GParted non mi pare abbia chissà quali difficoltà.
Sotto windows usavo un software analogo nelle funzioni con una gui molto simile. Nessuno ha mai sentito parlare di Partition Magic? In ambiente Redmond è molto più famoso rispetto ai vari live cd con GParted incluso (sebbene si tratti del solito software a pagamento). Per esperienza diretta e non posso dirvi che una persona, allo stato attuale delle cose, prima di sentire lontanamente parlare di Linux impara a giocherellare con programmi di questo tipo. Dubito fortemente che un niubbo di open source NON sappia cosa sia una partizione e quali rischi possa incontrare. D’altronde, se non vuoi spiattellare tutto l’hard disk con Ubuntu, sei costretto a fare il partizionamento manuale e impostare la partizione di swap e una parizione con relativo “mount point /”. Al massimo, se come me non conosci la differenza tra partizione logica ed estesa, allora chiaramente non metti il mouse dove non ti compete. Ma, sul serio, non trovo che si stia parlando di un software troppo difficile.
Chiaro, dato che ho sollevato la questione, ora proverò ad installare questo Gnome Format per dare un giudizio più obiettivo. In ogni caso, per ora e secondo il mio personale modesto parere, nulla mi vieta di pensare che costruire due pacchetti con la stessa funzione sia inutile e ridondante.