Last.fm diventa a pagamento
In News il 24/03 @ 19:45 trackbackGiorno «triste ma non troppo» per tutti quelli che ascoltano musica online && non si trovano in UK, USA o Germania: Last.fm diventa a pagamento. Questa era la parte triste.
La parte «non troppo» è che con una sottoscrizione mensile di tre miseri euro avremo ancora accesso alla web radio più famosa in circolazione. Da parte mia non credo che tre euro mensili costituiscano un cifra irragionevole, anzi mi meraviglio che non sia successo prima.
Invece mi chiedo come reagiranno i team dei vari software opensource che integrano last.fm. Continueranno a supportare il servizio?
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Commenti »
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
cazz… usavo last.fm in modo a dir poco massiccio! peccato…
passerò a yes.fm, o deezer :D
Secondo me stanno facendo una vaccata…
:(
Fortuna che uso Jango
Con tutta la pubblicità che c’è dentro e il giro di visite che hanno come fanno a non riuscire a mantenersi?…qui si comincia a voler guadagnare di più di quel che già prendono ora…
valide alternative? eventualmente con buona integrazione in amarok (ma non necessaria, l’importante è che funzioni da browser)
Cavolo io proprio in questi ultimi mesi lo sto usando moolto massicciamente…
per gli amanti della musica elettronica non c’è niente di meglio di di.fm … per gli altri non so :(
Bye-bye Last.fm è stato bello finchè è durato e proprio vero che i soldi rovinano tutto.
Uhm sbaglio o l’integrazione perfetta con Last.fm era una delle caratteristiche più interessanti di Amarok 2? LOL
mi sa che me ne andrò via anche io da last.fm.
qualche altro servizio che fornisce un player per linux come last.fm?
mi scoccia un po’ tenere sempre aperto il browser
Spero che abbiate motivazioni serie per questo cambiamento e che non sia perché “costa 3 € AL MESE!!” !!! o.O
Usero lo script di amarok per ascoltare stream audio da youtube!!!!
ma che senso ha “facciamo pagare tranne in germania, uk e usa”?
@mellon:
perchè tutti sì e us, uk e de no? già questo mi fa girare i c…..i
bhe tanto sto in germania
cmq, sará la volta buona che lastfm fallisce…. é stato bello…
AH DIMENTICAVO:
“erything else on Last.fm (scrobbling, recommendations, charts, biographies, events, videos etc.) will remain free in all countries, like it is now.”
scusate perchè io riesco ancora ad usarlo !?
@mellon, un’altra cosa… la maggior parte dei contenuti su last.fm sono inviati direttamente dagli utenti… ed ora come ringraziamento devono pure pagare per il servizio?
non è il discorso dei 3 euro, che per l’ottimo servizio offerto non sono molti, ma per tutto il resto
@mellon: leggo ora quindi:
1)la radio che ascolti in fm la paghi? non mi pare, la infarciscono di tanta pubblicità e sono apposto. idem last.fm che mi pare che di pubblicità nelle sue pagine ne abbia. sinceramente per 1 mese ho provato la versione a pagamento ma non ho notato sostanziali differenze e per l’uso che ne faccio la versione free mi basta.
2)rimango perplesso sul perchè gli uk, usa e de siano “esenti” da questo balzello.
Che culo, io mi palleggio tra UK e Germania :)
Last.fm da me non significa “premere play su quel lettore Flash”, che è l’unica cosa che diventerà a pagamento (comunque la libreria è scarsa, almeno per me che ascolto roba non mainstream). Finché continuerà a tracciarmi gli ascolti e darmi consigli gratis sto a posto.
e io uso accuradio… non sarà la stessa cosa ma mi basta.
Per quello che mi riguarda è giustissimo che last.fm faccia pagare qualcosa.
La pubblicità su Internet si evita (certo, si poteva inserire come intermezzo fra una canzone e l’altra oppure integrarla nel lettore flash) e 3€ mensili non sono poi tanti.
Io personalmente la uso (poco) con Rhythmbox.
Con last.fm ho scoperto i Blackfield, gli Inner Shrine e gli Anathema.
Se continuerà a dirmi “Hey, prova questo” gratuitamente i 3€ non li pagherò (farò a meno dell’ascolto su last.fm: esistono centinaia di alternative gratuite).
Se invece saranno a pagamento anche i consigli amen: vedrò di farmi un abbonamento annuale (a quel punto però starò tutto il giorno su Rhythmbox a sentire musica in streaming xD)
Anche io con lastfm ho scoperto della bella musica. Penso però che far pagare per un servizio che altri 1000 siti offrono ‘aggratis’ sia stupido.
IMHO avrebbe avuto più senso cercare un compratore (google?) con le risorse per sviluppare un sistema per gestire una pubblicità contestuale al brano suonato.
La scelta porterà alla nascita di altri 1000 portali simili, un paio tra i tanti portali già esistenti si divideranno gli utenti di last.fm che tra un annetto finirà nel dimenticatorio.
Vai di Jango, aspettiamo solo il client stand alone ;)
sudo apt-get -purge remove speculatori-bastardi-i686-1.0
Secondo me entro breve tornerà tutto come prima. Proveranno a far pagare il servizio, vedranno diminuire del 90% l’utenza e torneranno sui propri passi. E’ vero che last.fm è figa ma io per ascoltare una radio (perchè pur sempre di radio si tratta) non voglio pagare un centesimo. E comunque vivo a Londra :P
io ci vivo con last.fm
do’ volentierissimo i 3 euro per un servizio che mi ha sempre soddisfatto pienamente
:)
Ma cos’è che diventa a pagamento? Non uso tanto last.fm ma non mi sembra di vedere differenze…????
Vantaggi per gli abbonati
* Icona nera
Accanto al tuo nome utente verrà visualizzata un’elegante icona nera.
* Niente pubblicità
Non vedrai alcun annuncio e neanche i visitatori della tua pagina potranno visualizzarli… Semplicemente perché non esisteranno più.
* Visitatori recenti
Potrai scoprire chi ha visitato la pagina del tuo profilo.
* Playlist personali
Potrai aggiungere alle playlist un numero illimitato di brani e ascoltarli in sequenza casuale. Potrai ascoltare anche le stazioni dei tuoi tag personali!
* Condividi i tuoi brani preferiti
Tutti potranno ascoltare la stazione dei tuoi “Brani preferiti”.
* Trattamento esclusivo
Durante i periodi di traffico intenso, avrai l’accesso prioritario ai nostri server Web e a quelli della radio.
* Accesso top secret al sito beta
Sarai il primo a conoscere e provare le nuove funzionalità e potrai contribuire allo sviluppo del sito. Durante la fase di beta testing, verrà visualizzato un avviso di accesso ai soli abbonati.
————> Non sembra nulla di essenziale, non so per voi. Sembrano gli account premium di OGame o simili.
Appena le persone devono cacciare un euro protestano, si disperano.
Last.fm a parte, ma siete tra quelli che ancora pensano che Free Software significhi gratis?
L’altra settimana ho avuto una discussione con un amico abbastanza accesa al riguardo: secondo i programmi o in generale i prodotti open dovrebbe essere gratis. Linux per esempio, dice, sarebbe una bestiemma farlo pagare. Sempre gratis, tutto gratis.
Gratis, gratis, gratis….
Spero che tutti coloro che la pensano come lui un giorno vengano chiamati dal loro capo, in ufficio, per sentirsi dire: “Da oggi, lavorerai gratis.”
E il “trattamento esclusivo” direi che lo possono togliere dalla lista dato che tutti gli utenti saranno abbonati! :P
Sarà colpa di imposizioni anacronistiche della SIAE?
MA SOLO LA RADIO DIVENTA A PAGAMENTO… IL RESTO RIMANE UGUALE!!!!!!!!
LEGGETE BENE
non prendete l’informazione così come ve la danno sennò rischiate di sembrare fuori dal mondo!!!!!!!
che vuol dire solo la radio? Cos’altro rimane??
@andrea:
[OT]
Il software deve essere gratuito e libero, si guadagna dai servizi e dalle consulenze.
Ditta A chiama l’informatico B ed espone il problema.
B viene pagato ed implementa una soluzione con software gratuito e libero.
Se B apporta delle migliorie è obbligato (moralmente) a rilasciarle alla community.
A risparmia in un sistema economico, su misura e limpido.
[/OT]
Ma questo dazio da quando entra in vigore?
bhe ma scusate figli dell’informatica, utilizzare proxy di quei bei paesi??
@nurge:
>Il software deve essere gratuito e libero
Ma xké deve essere gratuito? Ma xké si confonde ancora free software con freeware???
Io lavoro in questo campo. Alcuni dei software che faccio non richiedono assistenza. Devo regalarli?
Tanto poi qnd vado al supermercato, posso dire: Senta, questa spesa deve essere libera e gratuita…
IO LAVORO GRATIS, xké i miei clienti non vogliono dare soldi in cambio di un prodotto.
Ma x favore!!!!
Tristezza, come Pandora. Vabbé, ce ne faremo una ragione, ma state alla larga da deezer che è una presa in giro colossale.
Uhm… Il “problema” come si potrebbe aggirare?
La butto li un po’ a caso, ma se cambiassimo i dns usandone di “from usa”?
me lo aspettavo molto prima…
e non mi stupisco di questo
vedremo quante persone saranno disposte a pagare
pur trattandosi solo di tre euro
Last.fm diventa a pagamento…
Giorno «triste ma non troppo» per tutti quelli che ascoltano musica online && non si trovano in UK, USA o Germania: Last.fm diventa a pagamento….
Il fatto è che una cosa free (nel senso di gratis) quando diventa a pagamento diventa automaticamente il male. Evidentemente si sono fatti quattro conti ed hanno visto che di sola pubblicità non si campa. D’altronde, 3€ al mese mi pare una cifra adeguata. D’altronde, se la gente scarica gratis musica che si dovrebbe, poi ci viene naturale lamentarsi per avere la stessa cosa in streaming a pagamento..
La cosa mi convince poco, penso sia un pesce d’aprile (come molti commenti dicono sul post ufficiale).
Perchè poi dare una notizia così radicale solo 6 giorni prima ?
Bah, Last.fm io lo uso sostanzialmente per farmi consigliare la musica, e al max ascolto le preview dei brani (diventeranno a pagamento anche quelli?). Quindi per me nessun problema.
Complimenti per il titolo comunque, degno di un quotidiano XD
2)rimango perplesso sul perchè gli uk, usa e de siano “esenti” da questo balzello.
@obo
“…Ho fatto il callo all’abito di serie B che la mia condizione di italiano mi impone. Nel mondo c’è una gerarchia rigidissima, una gerarchia razziale. La civiltà più elevata è quella anglosassone; poi quella tedesca, quella francese, i russi, il Sud Europa, latini e greci, punto di giunzione tra i bianchi e i non-bianchi. Poi, gli asiatici. Poi, gli africani e i primitivi in genere…”
ciao!
@polpa
>La civiltà più elevata è quella anglosassone
Per piacere… Evitiamo certe cagate
Gente, io la butto lì, proponiamo a google di farci pagare 50€ al mese di abbonamento! Tanto ci sarà pieno di persone che saranno ben felici di farlo, ah ovviamente USA UK e germania esclusi. Se dovessi pagare 3€ per ogni servizio gratis che uso su internet adesso farei prima a disdire l’adsl che tanto non mi basterebbero i soldi neanche per mangiare! Questi qui ci marciano sopra, vi hanno fatto abboccare tutti con il periodo gratis e adesso mungono. Io non mi faccio trattare così, ciao last.fm spero che falliate!
pensa se é un pesce… tutti caduti in pieno…hihihihi
polpa dal mio sincero giudizio puoi andare a fanculo.
@ andrea:
hai fatto confusione con opensource e free sotware, il free software è (quasi) sempre, e molto probabilmente, gratuito.
io sapevo che OpenSource non significa gratuito.
OpenSourcesignifica a
sorgente aperto e non necessariamente gratuito. Posso sviluppare
un software e venderlo allegando ad esso il codice sorgente; questo
probabilmente lo classifica OpenSource, ma non certo gratuito.
Forse è più opportuno parlare di Software
Libero(Free
Software), il quale è
*quasi sempre* gratuito oltre che essere a sorgente aperto.
@Fabricio
Mi spiace ma non sono io a confondere.
Free software non è “quasi sempre gratuito”, anche perché non ha nulla a che vedere il prezzo con il fatto di essere “Free”. Si riferisce al tipo di licenza con cui viene rilasciato il software.
Mi stupisce che in un blog di questo tipo cose come questa non siano sapute.
Ma non state facendo un po’ di confusione tra software e servizio? Posso benissimo usare un bel server LAMP e fornire un servizio a pagamento senza neppure rilasciare una briciola di codice (credo che nessuno dei sw usati adottino la GNU AGPL). Qui si tratta solo di un servizio gratuito che diventa a pagamento, che non ha nulla a che vedere con il free software o l’open source. Si tratta di un cambiamento nella fornitura di servizio e oltretutto mi sembra abbastanza poco sensata perché:
1) 3€/mese sono pochi ma il fatto di dover fare un pagamento online tutti i mesi potrebbe scoraggiare molte persone.
2) I servizi offerti in più sono molto pochi.
3)Che senso ha non far pagare alcuni stati? A parte scontentare mezzo mondo (anche più di metà) non ha alcun senso, soprattutto perché i possibili clienti paganti si sentono presi in giro dal fatto che c’è chi non paga solo perché è diverso.
Io propendo per l’ipotesi pesce di aprile, la cosa sarebbe senz’altro più sensata, altrimenti la vedo male per last.fm
skalka: in che senso deezer sarebbe una presa in giro colossale?
Io lo uso, non in maniera massiva, ma ascolto musica online, trovo un sacco di cose di scarsa distribuzione (un titolo su tutti? “en plein air” dei Fabularasa: http://www.deezer.com/#music/album/69526), e c’è anche qualche radio che fa cose interessanti…
Per me tutto ok, quindi…. ;)
@ andrea:
invece che sia quasi sempre, il che non vuol dire “sempre” in assoluto gratuito è vero.
cos’è il software libero:
http://guide.debianizzati.org/index.php/Cos‘è_il_Software_libero
cos’è l’open source:
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source
Io sto ascoltando anche ora Last.fm
Finché funzia OK
Quando non funzia più opterò per qualche altra webradio
Probabilmente LAST.FM prima o dopo schiatterà se entra in vigore sta roba.
Sperìmo in ben! ;-)
Ok… letto adesso n’articolo…
[...] Il servizio musicale di streaming online dal 30 marzo sarà a pagamento per tutti gli utenti al di fuori di Usa, Gran Bretagna e Germania. [...]
Mea culpa! :-)
@Fabricio
Bandiera bianca, continua a credere allora quello che vuoi.
Sono andato a leggere solo ora nella pagina che hai indicato, è c’è proprio un paragrafo che contraddice quello che dici:
http://guide.debianizzati.org/index.php/Cos‘è_il_Software_libero#Il_software_libero_.C3.A8_gratuito.3F
Le pagine che segnali almeno leggile!
@ andrea:
non riesco ad entrare a quel link.
cmq se ti riferisci a questo:
“Il software gratuito è libero?
È falso. Molti programmi proprietari vengono distribuiti gratuitamente.”
non è in contraddizione, ti ripeto che non ho detto “sempre”.
dirà pure che ci sono molti programmi proprietari gratis, ma ci sono il doppio di programmi gratis appartenenti al free software. basta andare a vedere statistiche, vedi una lista di prog proprietari gratuiti e un altra lista il doppio di grossa di prog free gratuiti.
a parte che poi si sta discutendo del confondere il libero con il gratuito e non del gratuito con il libero.
anzi siamo off topic ma vabbe.
a dimenticavo, qui c’è un altra domanda:
“Il software libero è gratuito? ”
“è falso…ecc Benché gran parte del software libero più diffuso sia distribuito gratuitamente…ecc ecc”
il che concorda quando dicevo che “quasi sempre” il software libero è gratuito.
non sono d’accordo nel definire last.fm la migliore. Di gran lunga piu’ completa sarebbe pandora (ma chiusa ai non USA) e anche deezer si difende benissimo. Non ho mai trovato last.fm cosi’ funzionale o ricca di contenuti, boh…
ERA ORA!
Chissà se finalmente si vede qualche centesimo di royalty per i miei dischi SOTTO ETICHETTA costati fior di soldi che sono stati messi su last.fm senza mai darmi un singolo centesimo, fan*-?o, valà generazione di scrocca-tutto.
[OT]
Mi sono informato (http://www.gnu.org/philosophy/selling.it.html) e per ora devo dare ragione ad Andrea nonostante il mio precedente messaggio.
[/OT]
Io trovo giustissimo che si debba pagare per un SERVIZIO
Chi vive ancora nel mondo utopico in cui tutto è gratuito e a disposizione di tutti si fa solo delle grandi illusioni. Il fatto che qualcosa non costi all’utente finale non vuol dire che non abbia un costo in senso assoluto, anzi molto spesso ne ha uno molto elevato.
Il fatto è che ultimamente tra p2p e altre amenità ci si sta troppo abituando che avere la cose senza pagarle sia un diritto quando in realtà non lo è mai stato.
Ricordatevi che quel software libero che tutti amiamo ha comunque un costo: vuoi lo stipendio che la SUN paga agli sviluppatori, vuoi le ore che un appassionato toglie al lavoro per dedicarle allo sviluppo, vuoi il portatile CIMI si è dovuto comprare per andare avanti a lavorare su Murrine&Co.
Un conto è il software libero che è stato creato con un certo intendimento e che è disponibile liberamente e “di conseguenza” gratuitamente. Un altro conto è la musica che nella stragrande maggioranza dei casi non è stata creata per essere gratuita: questa semplice differenza non dovrebbe indurre a tentare di piegare un sistema che funziona in un altro modo, per accomodarlo al proprio pensiero. Soprattutto se si tratta di soldi.
LastFM è un SERVIZIO che in sostanza crea un tramite tra gli utenti e le case discografiche, mettendo a disposizione dei primi i contenuti erogati (a fronte di certi investimenti) dalle seconde. Per farlo esistono accordi commerciali che costano a LastFM e che fino ad adesso è riuscita ad affrontare in altro modo, ma che in certi mercati (come il nostro di beoni che si lanciano come sciacalli su tutto quello che è gratis) questo non è sempre possibile.
Detto questo io sono un subscriber di LastFM da un po’ e sono contento di spendere questi 3$ al mese (per Diana.. un cappuccino e due brioches se ci penso) per un servizio che a me personalmente ha dato molto e di cui sono soddisfatto.
La domanda che ci si dovrebbe fare è questa: è ragionevole pagare 3€ per questo servizio?
La risposta è personale, ovviamente, ma a mio strettissimo parere non può essere indistintamente “no, perché pagare per un servizio che qualcun altro mi da comunque gratis?”
^^
Bah, io non lo uso e non mi interessa.
Solo mi pare strano che a distanza di pochi giorni dall’applicazione della nuova politica di questa cosa non ci sia traccia da nessuna parte (in particolare nelle FAQ del sito anche italiano) e si continua a fare menzione dei soli consueti abbonamenti…
Secondo me è una caxxata!
Se non lo è penso che chi lo usa solo per ascoltare buona musica avrà milioni di alternative valide e gratuite. E chi invece pensa che il servizio valga i 3 euro al mese non penso morirà di fame…
Ciau
http://www.jango.com
Beh, ci sono altenative. Eccone una. http://www.jango.com/
Ciao a tutti
Ho un server in germania per proxarmi, nessun cambiamento per me :]
Software GPL non e’ software gratis, pero’ il primo che compra il software ha dirittto a redistribuire il codice, quindi non ha molto senso far pagare il software in se. Ha senso far pagare un servizio post-vendita, questo si.
@Bubu:
mi fa ridere che mi chiami scroccone, quando tu in primis usi a scrocco cose inventate da altri, e messe a disposizione gratuitamente per tutti. Partendo dal linguaggio, passando per gli strumenti musicali, e finendo con tutta l’elettronica dei circuiti che usi per registrare.
Pensa cosa sarebbe successo se newton avesse messo il copyright sulla sua equazione F=ma
@Nithaiah
Subito dopo utopia mi aspettavo che dicessi comunismo. Strano che ti sia trattenuto.
Nessuno vuole nulla gratis. La pubblicitá finanzia il servizio. Google ci dimostra che é possibile. Wikipedia ci dimostra addirittura che basta basarsi sulle donazioni spontanee.
Al momento hanno rimandato il pagamento
http://www.downloadblog.it/post/9408/lastfm-rimanda-la-tariffazione-obbligatoria-dei-suoi-servizi
@Nithaiah
Pienamente d’accordo. Sono un subscriber dal 2007 perchè come te ritengo che un servizio, che per di più mi piace, vada pagato. E che open source vuol dire solo codice riutilizzabile liberamente da altri.
E poi non è vero che non cambia nulla fra essere abbonati e non. Le mie playlist le posso riascoltare quanto voglio, alla fine è una radio che si plasma sui miei gusti. Se non fossi abbonato non potrei avere questa possibilità.
Ah, dimenticavo, se tutti fossimo subscribers la pubblicità non la vedrebbe nessuno o sbaglio? Rimarrebbero solo le segnalazioni degli eventi, e anche questo è un servizio utile per l’utente.
Ma nessuno pensa ai musicisti?
A loro, chi li paga?!?!?!?!?!?
Sono un musicista e ho dei pezzi su last.fm . Chi mi dovrebbe pagare? Ma la pubblicità! Proprio quello che appunto succede in US, Germania e UK.. Funziona lì e DEVE succedere anche qui. Se non succede, per non condannare a morte certa last.fm, che si uniformi! I soldi non devono tirarli fuori gli utenti finali, la musica dovrebbe essere libera di essere ditribuita. Sono i feticci (CD, poster e altro) e la musica live che dove gravare sull’utente finale come valore aggiunto. E questo si ottiene solo con l’”innamoramento” da parte dell’ascoltatore all’artista. Si traduce quindi in musica necessariamente di qualità e ecco sparire finalmente artisti dell’ultima ora.
Credo anche io che last.fm farà marcia indietro, molto presto. Internet non perdona ingenuità simili, soprattutto se localizzate. Fuori UK,USA e Germania, appunto. Il tempo a dato ragione solo a quei progetti capaci di finanziarsi lontano dagli utenti (pubblicità, donazioni, e ancora pubblicità).
Ciao!
Scusate gli errori grammaticali, la tastiera wireless fa scherzi imbarazzanti…
anch’io ne facevo un uso massiccio…
comunque di recente ho scoperto una radio online ITALIANA che riproduce musica per mood e situazioni:
http://www.stereomood.com
mi sembra un bel progetto, lo ascolto da una settimana e permette anche di fare playlist personalizzate e ascoltare per intero la propria library