Linux vs Windows: installazione software
In News il 22/05 @ 13:49 trackbackPrendete una birra fredda e godetevi questo confronto impietoso segnalato in MessageBox1 su un aspetto cruciale di ogni sistema operativo: l’installazione di software secondo Linux e Windows. Il taglio è sarcastico, ma una volta riavuti dall’espressione ridareccia (cit) secondo me offre parecchi spunti di riflessione, a cominciare dalle due immagini che ho scelto per l’apertura.
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— Note all'articolo:
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Commenti »
[...] (via pollycoke) [...]
Beh, dai…. è esagerato, anche perchè hearts è installato di default su Windows.
Ah cacchio… e son due mesi che commento da utente anonimo e faccina blu :')
Non riesco a ridere, forse perchè è un articolo fazioso e abbastanza assurdo.
Cosa c'entra la conferma eccezione di sicurezza di Firefox con il download di un gioco? Sarebbe “colpa” di Windows? E poi Hearts su Windows c'è già di default XD
Non ce la posso fare… :'(
Cancella pure…
in fondo non c'è una gran differenza:
nessun utente semplice installa da sé i propri programmi.
solo che, in linux, l'utente fa installare i programmi dalla propria distribuzione, in windows del proprio rivenditore …
ops, dimenticavo, salvo i virus.
Voglio installare Autocad su Ubuntu. Qualcuno mi spiega come fare? XD
Già che ci siamo anche Photoshop, Expression Web, Paint.NET, Illustrator, Premiere ecc..
Magari anche un IDE per la programmazione serio che non sia scritto in Java..
Che altro dire se non… LOL! ;-)
Ciao,
Emanuele
Peccato che se il software che devi installare non c'è nell'applicazione Add/Remove il tutto non è così facile…
Scusate ma questo punto di vista è molto meglio windows, non c'è niente da fare.
Beh, 20 mila applicazioni in effetti sono pochine….
Ah, per l'IDE di programmazione non scritto in Java…
Mai provato QTCreator ?
volutamente eccessivo ma drammaticamente vero spesso.
di contro un utente windows potrebbe fare lo stesso con il cd della creative suite di adobe: windows: autoplay, 2 click, codice, avanti, avanti, avanti, avanti, fine + crack (classico da utente windows)
Linux? 2 ore di manette per riuscire a far passare il check del sistema operativo nell'installer.
Almeno su windows per installare l'ultima versione di un qualsiasi software non bisogna aggiornare tutta la baracca e tutti gli altri software installati, con i casini che ne conseguono!
ed io voglio installare rhythmbox od un qualsiasi programma scritto solo per linux su windows, mi spieghi come fare?
Magari anche un IDE serio che non sia scritto in C#?
ma certe volte quando scrivete lo accendete il cervello? scusate, eh…
giuseppe
ps: per gli IDE hai provato Anjuta o kdevelop?
perché su linux accade questo?
giuseppe
@ Enrico Casini/Paolo:
Potrebbe anche essere esagerato, ma il messaggio è chiaro e vero…
Hai ragione sia qui che nella risposta precedente.
Però devo dar ragione che molte persone non stan a capire il perché delle cose.
Io ho visto e sentito tante persone che alla fine fan dei gran pastrocchi fra applicazioni installate da apt o cugini e compilate e/o lasciate sul desktop…
Insomma una uniformità di installazione sicuramente faciliterebbe chiunque non voglia approfondire il “sistema” linux. E son tanti eh.
O ALMENO servirebbe un bell'avviso al momento dell' apertura del programma installa/rimuovi con tanto di approfondimenti.
Eclipse. E' serio. Funziona.
E' scritto in Java, e quindi?
ma vedere al di là del proprio naso, mai eh?
balle.
basta distribuire i software in pacchetti .deb che installi con 2 click: 1 per aprire il pacchetto ed 1 per eseguire l'installazione.
si vede che non hai mai messo piede fuori windows…
Si, non te ne sei mai accorto? Ovviamente, visto che si parla di utenti e non di geek, l'opzione configure;make; make install è fuori discussione. (senza contare che non è nemmeno sempre applicabile senza diventare pazzi)
francamente gli unici problemi con apt li ho avuti quando ho incoscientemente attivato il repository dei backports. e credo anche di aver riavviato per sbaglio mentre stava aggiornando il kernel.
per il resto un bell'autoclean, autoremove e remove –purge mantengono il sistema pulito. negli ultimi due anni non ho mai avuto problemi, anzi: però mi “autoregolamento”, ovvero non installo niente che non provenga da deb (niente compilazioni insomma) e non attivo altri repository oltre a quelli di default (al massimo scarico un deb, appunto), perché so che da buon smanettone finirei per distruggere tutto :)
però, ecco, un utente “normale” che usa apt (neanche synaptic, proprio add/remove) per installare e rimuovere e di repository attivi ha solo updates e security non credo possa mai aver problemi.
spiegati meglio che non si capisce cosa stai dicendo…
in realtà sì, la versione di un software per motivi di dipendenze è “bloccata” alla release di ubuntu. insomma, anche se domani esce openoffice 4.0, nei repository rimarrà la versione attuale fino all'avvento di karmic. secondo me non è un gran problema, ma sarà…
questo ovviamente è tutta un'altra questione che riguarda più che l'installazione in se una razionalizzazione del l'esperienza desktop dell'utente…condivido!!!
giuseppe
Fintanto che ci sara' gente cosi scema a “fare il tifo” per Linux, Linux rimarra' dov'e' adesso, al 1% di sfigati che credono di essere l'elite. Ma quale idiota pensa che per installare un software su Ubuntu si va in “add/remove” mentre in Windows si apre Firefox? A parte che il browser di default di Windows e' Internet Explorer, per installare qualcosa su Windows si clicca due volte sul file “vattelapesca-setup.exe”, niente di piu', niente di meno. E lo stesso file di solito ve bene per qualsiasi versione di Windows a partire da Windows 2000 fino ai giorni nostri. In Linux non si puo' installare un software tra due distribuzioni diverse e nemmeno tra due versioni differenti della stessa distribuzione. Vabe' ma che ve lo dico a fare… 1% e' anche troppo.
Nah, Il sistema di distribuzione delle applicazioni delle moderne distribuzioni Linux sarebbe un toccasana per tutto il mondo dell'informatica (quello che attualmente contempla percentuali a due cifre di computer zombificati, per intenderci).
Per windows c'è un ulteriore problema: mentre su Linux la concorrenza tra le varie distribuzioni rende la cosa possibile, se tutto il software dovesse passare per Microsoft, sarebbe comunque un problema.
Comunque si spera che per telefonini e MID la strada che verrà intrapresa sarà quella dei repository centralizzati per l'installazione delle applicazioni.
Sapete se per caso un bell'IDE rad per python? Qualcosa che ricordi un po sharpdevelop per c# su windows in cui dallo stesso ambiente progetti sia le classi ed il codice che l'interfaccia grafica con gli eventi
Vuoi installare Autocad o vuoi un programma per i CAD?
Per la prima opzione usa Wine (non sono sicuro che funzioni).
Per la seconda opzione basta scrivere su Google “CAD linux” e avrai moooooooooolte alternative…
Tralasciamo il discorso compilazione perché non centra nulla visto che se non si crea un pacchetto (linux) od un installare (windows) la stessa situazione si riscontra in qualsiasi sistema operativo…
Tornando alla tuo commento originario…no, non me ne sono mai accorto…e non credo perché sia pazzo o cieco ma perché semplicemente non accade quel che dici…
Se invece, come penso, tu parli di librerie (che non sono programmi) il discorso cambia, perché lo stesso vale su Linux e su ogni sistema operativo…
giuseppe
Complimenti, analisi davvero impeccabile -.-
come già detto sopra se c'è il deb o il repository di un software non presente in aggiungi/rimuovi ci vogliono lo stesso 2 click.
E in ogni caso sono contento di essere sfigato. E coglione| :D [.cit]
E il vattelapesca-setup.exe esce dal cappello magico, vero? Sbaglio o lo devi scaricare da qualche parte?
Beh è vero, il sistema di repositories è una strafigata, e lo è sempre stato. Penso che il messaggio dell'articolo fosse questo, non una reale comparazione tra i sistemi di installazione. Lo capirebbe chiunque, senza offesa per chi non l'ha capito :
“per installare qualcosa su Windows si clicca due volte sul file “vattelapesca-setup.exe”, niente di piu', niente di meno.”
La procedura per installare il software in Windows passa per scaricarlo da un sito inaffidabile. Fino a qualche giorno fa, quando gli utenti cercavano “emule” su google, scaricavano da siti fake malware allo stato puro, nonostante fosse segnalato dall'antivirus “che tanto segnala sempre”.
Lo so, perché poi venivano da me a chiedere di sistemargli il pc (nuovo di zecca).
“In Linux non si puo' installare un software tra due distribuzioni diverse e nemmeno tra due versioni differenti della stessa distribuzione.”
Non c'è assolutamente niente di male in questo! Il software deve potersi integrare con il sistema operativo usato. La procedura di installazione del software delle distro Linux è quella sensata nel 2010, e viene e verrà certamente usata per la distribuzione del software nei dispositivi futuri. Quella di Windows è stata ereditata dai floppy dell'era DOS.
“Fintanto che ci sara' gente cosi scema a “fare il tifo” per Linux, Linux rimarra' dov'e' adesso, al 1% di sfigati che credono di essere l'elite”
Linux non ha alcun futuro sui PC desktop, perché i PC *sono* Windows. Infatti, i Mac si chiamano Mac, e la differenza è proprio che non c'è Windows ^^''
Linux su desktop è usato principalmente da geek che amano smanettarci, avere il massimo grado di configurabilità, o semplicemente usare un sistema alternativo: non ha senso che si diffonda, perché tutti qui traslocheremmo su BeOS ^^''
Addirittura i derivati Linux nelle sue incarnazioni commerciali, molto spesso sono censurati dalle community di Linari che non possono riconoscere come Vero Linux sistemi non “smanettabili”.
da uno degli n-mila repository di software affidabili, come download.com o softpedia.com
Anche se non è la stessa cosa, io mi trovo benissimo con l'accoppiata geany+glade (o qtdesigner per KDE).
No, parlo proprio di programmi (ma il discorso sulle librerie è identico, anzi, è peggio perchè i casini triplicano)
Vuoi un esempio banale? Prendiamo un windows xp (uscito nel 2001) e una distro qualunque (a tua scelta) di, boh, diciamo due anni fa (per non esagerare).
Prova ad installare l'ultima release di uno di questi software (a caso) su entrambi i sistemi e poi dimmi quanto devi bestemmiare su uno e sull'altro.
Firefox
Meld
PostgreSQL
Audacity
ecc..
La gente su windows scarica il software cercandolo su google.
Un giorno disperato per le richieste di disinfestazione di PC (io uso Linux sopratutto per evitare questa roba), feci una brevissima bloggata che ben si sposa con il discorso
http://mercurio.wordpress.com/2008/05/22/lorigi...
Anche se non ho reso il tono di frustrazione: il sistema di installazione delle applicazioni di Windows è solo un antico retaggio del passato che sta contribuendo ad avere Internet con percentuali inaccettabili di PC zombificati (20% o 80%, non ricordo ma è lo stesso).
Una cosa semplicemente intollerabile! Per Internet in futuro passerà la nostra vita, ancora più di oggi.
Non sarà un grande problema, ma su un windows vecchio di 8 anni sei LIBERO di installarti l'ultima release di firefox.
Su un linux di 8 anni fa ti tieni ancora Netscape 4.7!!
Per un appasionato che aggiorna la distro ogni 6 mesi non è un problema.
Per il resto del mondo, il nostro sistema operativo libero è tanto libero quanto inutile.
Perché mai questa tua visione del sistema operativo dovrebbe essere quella corretta? Solo perché è quella “storica” mutuata da Windows?
Io ritengo che invece sarebbe l'ora di far fuori una strabenedetta volta i PC, e ragionare come se il software fosse parte integrante del sistema hardware, e che le ulteriori applicazioni installabili fossero “estensioni” del software della macchina, la cui responsabilità nella distribuzione è assegnata al venditore dell'hardware o comunque a servizi di repository centralizzati.
Scusa, per cortesia, puoi evidenziare il passaggio dove parlo di giusto o sbagliato?!?!
Riprendo il discorso di GP.
Secondo me non ha molto senso star a raccontarci del perché son sfigati gli utenti win (qui ho una cinese che vuole vista per vedere la rotella azzurra roteare su un processore VIA che non lo regge nemmeno a spingerlo) e distruggono il computer o perché compilare è scomodo…
Secondo me ha senso dire: Abbiamo il sistema dei repo ufficiali che è una gran figata.
E NON È DIFFICILE DA USARE. COME CAZZO FACCIAMO A FARLO USARE ALLE PERSONE NORMALI?
Punto uno: aggiungi/rimuovi anche se è ben visibile non è chiaro (non parliamo di apt o synaptic). Ci vuole un pop up, anche una farfallina o un cane di office che ti spiega che LÌ installi e rimuovi i programmi.
Punto due: ci vuole un sistema che appena uno scrive “word” ti faccia una sistemazione logica e umana delle possibilità di installazione, del tipo di un normale feedrss reader una serie di finestre con diverse possibilità, poche parole e chiare. NON ULTIMO una bella chiave o pulsante con “cerca deb o rpm su google” e “cerca nei wiki di ubuntu/fedora o chi cacchio”.
Punto tre: forzare l'inserimento in repo separati ma facilmente attivabili di questi cazzo di programmi che tutti vogliono, uno per tutti skype o msn simile.
un discorso che non puoi fare se non paragonando con versioni di windows differenti…se tu fai un programma o crei un installar per girare su un dato tipo o versione di sistema operativo e lo vuoi far girare su versioni o tipi diversi avrai sempre e pur sempre casini qualunque sia il sistema operativo…quanti disagi ci sono stati con vista per questo motivo?
la differenza sta che linux ti rende partecipe di quello che accade e quindi vedi cosa succede su windows ad esempio non lo sai ed al massimo te la prendi col software che fa schifo dove poi la verità sta in mezzo…
il problema è che spesso non si paragonano le cose sullo stesso piatto…ne da una parte ne dall'altra…
giuseppe
ed io invece il tuo discorso non lo riprendo ma lo SOTTOSCRIVO :)
per il resto va da se che se una cosa non è fatta per girare su una determina piattaforma o versione potrai avere casini ad installarla…qui si parla di due condizioni alla pari…poi quel che manca o meno è un discorso che esula dall'articolo originale….
giuseppe
Vuoi installare Autocad, Photoshop, Expression Web, Paint.NET, Illustrator, Premiere? magari anche Cubase e 3dsMax?
Sarei felice se mi invitassi nella tua villa a 6 piani, magari mi mandi a prendere da un elicottero che mi faccia atterrare direttamente sul tuo panfilo… ah, non mi negare, ti prego, anche un giretto sulla ferrari…
No, il punto è che windows è un punto di riferimento stabile nel tempo, e questa è la sua singola caratteritica più importante.
Se installi un windows oggi, sai che per almeno 10 anni potrai installarci software fresco ogni volta che vorrai, senza aggiornare quello che non vuoi aggiornare.
Si chiama stabilità (da non confondersi col “funzionare bene”)
Un ubuntu o altra distro semestral-spazzatura diventa vecchia dopo 6 mesi! (si, anche le LTS: robe completamente inutili)
Nessuno vuole investire tempo ed energia in qualcosa che dopo 6 mesi è da cambiare/aggiornare, perchè cambiare/aggiornare è sinonimo di grane, rotture di palle infinite, problemi, improduttività e via dicendo.
Se sei un geek è divertente (o perlomeno sostenibile), per il resto del mondo no. fine del discorso.
Le attuali distribuzioni, dove tutto, dal kernel al client per instant messaging si devono muovere di pari passo è inapplicabile al di fuori della cerchia degli smanettoni.
“COME CAZZO FACCIAMO A FARLO USARE ALLE PERSONE NORMALI”
E perché dovremmo mai farlo?
Secondo me, è più utile e opportuno spiegare la ragion d'essere e la filosofia di questo sistema proprio ai linari stessi, che spesso vengono da windows aspettandosi di ricreare lo stesso ecosistema. (e appunto lamentandosi della procedura di installazione)
Spiegare Linux ai linari è secondo me molto più importante della sua diffusione. Questo perché l'apertura a paradigmi nuovi da parte degli utenti più informati, potrebbe accelerare il cambiamento di paradigma da parte di tutto l'IT (che tanto prima o poi ci sarà)
Invece attrarre stuoli di linari che spingano alcuni paradigmi di Linux in direzione di quelli di Windows lo trovo deleterio.
Semplicemente perché Windows c'è già! E francamente ritengo che il suo problema principale come OS sia il suo ecosistema (malware contro programmi opensource…)
“Su un linux di 8 anni fa ti tieni ancora Netscape 4.7!!”
Non stai parlando di Linux. Ma di una distribuzione non Rolling Relase. Su una distro Rolling Relase, i repository vengono aggiornati costantemente. Naturalmente dipende dalla distro che scegli
Scusate ma mi sembra che il punto di partenza è sbagliato, nel senso che si deve prima vedere chi sta facendo cosa, mi spiego:
in windows se l'utente è il pensionato la casalinga lo studente alle prime armi, non andrà a cercare in internet, ma chiederà al nipote-amico-ecc…di installargli un solitario, o di passargli il programma (ecc…)
in linux farà la stessa cosa, quindi lo chiederà a chi gli ha installato linux di installargli il solitario, perchè sicuramente il concetto dell'amministratore non sa cosa sia e nemmeno la sua password!!
Per tutte le altre categorie non ha senso perchè useranno quello che gli fa più comodo a secondo delle esigenze:
linux + virtualbox windows e windows + virtualbox linux, per i puri o uno o l'altro
L'aggettivo “LIBERO” l'ho sempre inteso con connotazione positiva :P
Ti rendi conto che una distro rolling release non cambia di una virgola il discorso che ho iniziato qualche commento più in su?
Ti renti conto che una distro rolling release è l'ultima cosa al mondo che una persona normale (che usa il pc come uno strumento, non come fine) può volere?
“in windows se l'utente è il pensionato la casalinga lo studente alle prime armi, non andrà a cercare in internet, ma chiederà al nipote-amico-ecc…di installargli un solitario, o di passargli il programma (ecc…)”
Sbagliato: il pensionato o la casalinga si installerà un malware e poi (nei rari casi in cui il malware è fatto male e il sistema viene danneggiato) andrà dall'amico a farselo sistemare ;)
Inoltre la procedura di installazione “clicca su un'icona *di sistema* e spunta da una lista” è indipendente dal sistema operativo usato, e persino dal tipo di dispositivo (non per forza un PC)
Rispondo a Mercurio qui (perchè forse il thread è diventato troppo profondo…)
@Mercurio: “L'aggettivo “LIBERO” l'ho sempre inteso con connotazione positiva :P”
Vale pure per me! ed è per quello che detesto essere troppo legato ai repository delle distribuzioni :-)
Linux batte Windows sull'installazione di software “da repo”,
Windows batte Linux sul software rimanente.
Decidete voi cosa sia più importante.
AutoCAD 2000 sull'ultimo Wine è OK lo uso tutti i giorni in produzione
Si certo! facciamo due conti: diciamo che scrivo un software e voglio distribuirlo pacchettizzato (sennò nessuno lo userà mail) e diciamo che voglio supportare SOLO le distro più diffuse:
RHEL
SLED
Debian
e le loro varianti semestral-fecali:
Fedora
OpenSUSE
Ubuntu
diciamo che non voglio tagliare fuori chi ha un sistema operativo più vecchio di 1, 1.5 anni (che nel mondo del business è già un'assunzione assurda, perchè 1.5 anni sono NIENTE), quindi le distro che voglio supportare sono 3 + (3*3) = 12!
Buono! vuol dire che se voglio rilasciare un software devo fare 12 pacchetti e testarli su 12 distribuzioni diverse!
E tutto questo in ipotesi talmente restrittive (1.5 anni) che sono completamente fuori dal ogni idea di business!
infinitamente più importante la seconda
lo sai che hai detto una waccata vero? =) secondo te c'è differenza scaricarsi un programma da internet, invece che da un internet-repository? se quelli di Microsoft non si sono organizzati in tal senso (e lo potrebbero fare, visto che oramai ci sono tanti servizi digital delivery) fattacci loro, ma è indubbio che installarsi programmi à la synaptic et simili sia molto più comodo e sicuro.
Ho comprato un po' di tempo fa un pc, c'era preinstallato windows vista..
Io naturalmente ci ho messo anche Debian in dual-boot, poi dopo un po' mio fratello si è comprato un giochino molto famoso per pc, ovviamente per windows, e abbiamo provato ad installarlo….sorpresa, il giochino pretendeva il service pack 1, non si installava senza aggiornare…..altra sorpresa, l'aggiornamento non andava a buon fine, ho provato tutte le soluzioni proposte dal “tecnico” microsoft, finchè l'ultima è stata formattare e reinstallare vista da zero con service pack 1…..al che il giochino si è finalmente installato……comodo, davvero.
Uhm, quanto casino per un'espressione ridareccia (self-ri-cit) :D
I repository sono comodissimi per tenere aggiornato il sistema; ciò non toglie che secondo me è sbagliato integrare programmi di terze parti nel sistema e trattarli come, che so, uno xorg o un demone qualsiasi. I browser, i giochi, autocad, player vari e via dicendo NON fanno parte del sistema base, sono aggiunte, quindi per me, vanno tenuti separati (come fa pc-bsd, del resto). Quindi, per quel che mi riguarda, si deovrebbe ripensare proprio la struttura delle directory di installazione: una cartella “programmi” come in windows, mi andrebbe benissimo, comoda e finalmente saprei, io noob, dove andare a cercare i programmi che installo. E poi, scusatemi, tutti a parlare di pacchetti .deb: ebbene, non sono come gli .exe? E allora perché un programma .exe va separato dal sistema, mentre un .deb va integrato? Non è per niente sicuro, io utente alle prime armi faccio un casino, metti, a togliere quella libreria mentre voglio disinstallare un programma. Che poi, non si capisce perché debbo installare 2000 librerie per ogni programma che voglio: non posso avere solo il programma? Come amarok che si tira appresso mezzo kde, o anche k3b; se i programmi fossero indipendenti dal sistema sottostante, non avrei nemmeno bisogno di tutte quelle dipendenze: semplice come su windows: installo l'.exe e via.
Insomma: coem stanno le cose, add/remove è comodo, ma vorrei tanto liberarmene!
Concordo con la maggior parte delle discussioni costruttive e anti-flam.
Il discorso in questione è “installazione via repo” VS. “installazione ad ricercam”, non l'ennesima lotta duale (sterile?) tra Win e *nix.
Quello che l'articolo ci sbandiera in maniera forse troppo provocatoria, è proprio la semplicità di un sistema centralizzato di reperimento del software, che ne facilità sì la ricerca e l'installazione, ma che tiene sott'occhio anche gli aggiornamenti del software stesso.
Sappiamo tutti che nelle diverse distro il concetto di packet management/repository arriva a volte a estremi diametralmente opposti (ad esempio Debian vs. Gentoo), ed è anche per questo che ogni Linuxaro sceglie la sua distro. Ciò non toglie che il sistema “è comodo”. Il fatto che i ritardi degli aggiornamenti software siano biblici, o che alcuni software non compaiano affatto nei repository è una conseguenza, ripeto, del tipo di distribuzione scelta.
A me piacerebbe che Windows avesse un suo gestore di pacchetti, e credo che limiterebbe i danni causati dagli utenti alle prime armi nelle installazioni dei software più conosciuti, che alla fine si traduce come: “installare firefox+winRAR+VLC+quellochevolete senza aprire la finestra del browser”.
Perchè, brutto a dirsi, oggi sul web ci vuole “occhio”. Me ne accorgo quando mio padre non riconosce una finestra da un banner pubblicitario, figurarsi andare a cercare su google, trovare un sito affidabile “a naso”, seguire i vari link di download (con layout diversi da sito a sito), cercare l'exe e cliccarci sopra. Sarei il primo a sentirmi più “sicuro” avendo a disposizione un'interfaccia universale e “fidata” (ho messo apposta le virgolette :D).
Detto questo, anche lasciando il supporto ai cari installer, c'è qualcuno che NON sopporterebbe l'idea di un repository su Windows? E perchè?
Non è l'importanza del metodo ma la numerosità dei software presenti che fa la differenza; i repository sono una bellissima idea, ma solo quando più del 50% degli .exe avranno un corrispettivo .deb e almeno il 10% di essi sarà agevolmente recuperabile dai repository, potremo dire che linux ce l'ha fatta. Per ora la strada è lunga e in salita. Comunque ho convinto più persone ad usare ubuntu e paiono decisamente soddisfatte (chiaramente per navigare, scrivere .doc e ascoltare musica).
Comunque chi si installa programmi come il “100% Free Hearts” del link è un incoscente perché i programmi del genere sono resi disponibili nella maggior parte dei casi per distribuire virus e worm. Genericamente il passo successivo ad un installazione di un sw del genere è la richiesta ad un proprio amico geek di liberare il computer dai mostri che lo infestano… e in quel caso windows non è così “facile”.
Assolutamente non vero in assoluto! Prova ad installare -giusto per fare un esempio- i driver NI (National Instrument) recenti, per installare LabView>=7, su un qualsiasi win precedente (o anche uguale) a Win2k.
E comunque il non aggiornare le librerie implica *spesso* problemi di sicurezza&stabilità (i vari Service Pack non fanno altro che aggiornare le librerie..
Non ci sarà mai un .deb per ogni software, perchè un .deb funziona sull'1% delle distribuzioni linux.
Win2k ?!?!?! Stai parlando di un sistema operativo di 100 anni fa! con linux lo stesso problema ce l'hai dopo 6 mesi!
il sistema a pacchetti (apt) POTREBBE rappresentare veramente una gran soluzione, e se gestito bene potrebbe diventare quella killer-application che spesso si cita come chimera per i sistemi linux.
Incontra però serie difficoltà per come è gestito :
(parlo per kde4, lascio a chi usa gnome un proprio esame di coscenza)
per installare vado a cercare l'applicazione “software management” (il nome non è in italiano ma va bene lo stesso), si apre un interfaccia un po' anomala (diversa per disposizione dai soliti programmi), ma poco male c'è un box che posso compilare vicino al quale trovo il pulsante “cerca per nome”. ci provo.
Provo a scrivere “firefox” e mi compare un elenco di quaranta (40!) software con nomi che contengono sigle e caratteri strani (nobinonly/0ubuntu/amd64 etc). Nessuna icona, nessuna descrizione che dica “browser firefox!” o “SONO IO! cliccami!”, ma solo un lungo elenco di coincise descrizioni che per essere decrittate necessitano di un click sul pacchetto per vedere la descrizione completa. (resa con un effetto grafico pesante ed orribile).
ecco, questo è rendere difficile quello che potrebbe essere facile.
“Linux batte Windows sull'installazione di software “da repo”,
Windows batte Linux sul software rimanente.”
appurato questo, ora fate il confronto con OSX… (che viene erroneamente ignorato… l'unico limite alla diffusione capillare di OSX é il fatto che é legato all'hardware, altrimenti, farewell 90% windows…)
Con OSX hai la libertà di installazione del software che vuoi stile Windows (cioé anche non in “Add/Remove”, su Internet/CD/DVD/USB/via Messenger da un amico), con la semplicità che basta che lo piazzi dove ti pare, cioé una volta che é sul computer é installato. Difficilmente é malware per: la sicurezza dell'OS, e perché quasi non ne esistono.
I software si trovano quasi sempre con un “nomeprogramma mac” su google, oppure su macupdate.com o versiontracker.com, oltre alla diffusa abitudine di tenersi i sofware su qualche media o farseli dare da un amico.
Il meglio di entrambi? nella cartella Applicazioni. Lo vuole un amico? Copi il file su una USB e glielo passi.
Per questo mi piaceva Klik e soluzioni simili di cui Pollycoke ha parlato in passato…
Usare “Add/Remove” per semplificare il ritrovamento dei programmi (-> garantiti sicuri) va benone, ma la forma nella quale questi vengono distribuiti va cambiata; ad esempio, clicchi sul programma da installare, e il sistema scarica il programma
Rinunciare ad un po' di varietà da bazaar (? casino) per istituire qualche standard almeno per ció che riguarda l'installazione dei programmi é un passo fondamentale.
Il tutto IMO.
D'accordissimo con provolone e OSX, drag&drop per installazione e disinstallazione…..meraviglia…e il software….Magia incredibile : funziona ed è stabile!!!! (cosa non banale ne da poco, visti i concorrenti citati).
Ero un utente win/linux ma…..beh…mi sono ricreduto e non credo tornero' indietro..almeno per ora!
Saluti
Secondo me Federico o e' il famoso '' DOVELLA'' o che si masturba davantu al regedit di win asd
Il Vero Linaro non è legato ad alcunché, visto che si usa Linux proprio per il massimo della flessibilità.
Ma quando si ragiona in termini di grandi numeri di utenti, bisogna pensare ai box per i bimbi… o alla metafora del parapetto del balcone, che seppure è un limite, serve a garantire la libertà di poterselo godere, il balcone.
E in questa luce secondo me i PC attuali sono troppo flessibili e difficili da usare, un assurdo residuato dei geek anni '70.
La necessità di installare Firefox 3 su Windows 95 (a parte che non si può) rientra proprio nella categoria.
1) se sei un programmatore non hai problemi a farti 1, 2, 3 o quel che vuoi di pacchetti
2) ma perchè fare 12 pacchetti diversi? ne fai 2 (deb e rpm) e tanti saluti
3) il problema del sistema operativo “vecchio” è un falso problema: lo aggiorni via web o con un dvd e sei a posto. Casomai il problema è su windows: se hai un programma che gira solo su xp ed hai vista son 'azzi. Se invece hai un software che gira solo su VISTA ed hai XP ti TOCCA SEMPRE E COMUMUNQUE RIFORMATTARE TUTTO con tutte le problematiche dei driver che magari non trovi per VISTA
Ciao
Ma proprio no!!!
Prima di tutto, parti da un assunto sbagliato:
“Che poi, non si capisce perché debbo installare 2000 librerie per ogni programma che voglio: non posso avere solo il programma?”
Nei programmi per Windows, e in quelli per Linux distribuiti in maniera stand-alone (non dipende dal so, ma da come il programma è distribuito), le librerie sono *tutte incluse* nel file che scarichi, e se due programmi usano le stesse, spesso *vengono replicate*!!
I programmi su Linux per ragioni di cui non stiamo a parlare, vengono distribuiti in maniera più granulare. Ti lamenti che Amarok si tira tutto KDE, ma non è più facile fare il confronto tra lo spazio su disco necessario a un sistema Win e su Linux?
“I browser, i giochi, autocad, player vari e via dicendo NON fanno parte del sistema base, sono aggiunte, quindi per me, vanno tenuti separati”
Perchè? Secondo me no affatto. In più, è opportuno che il sistema di aggiornamento del software sia gestito in maniera centralizzata, invece che ogni programma installi il proprio servizio di aggiornamento (con iconcina annessa….) come capita su Windows.
“Quindi, per quel che mi riguarda, si deovrebbe ripensare proprio la struttura delle directory di installazione: una cartella “programmi” come in windows, mi andrebbe benissimo, comoda e finalmente saprei, io noob, dove andare a cercare i programmi che installo”
Non capisco cosa serva: i programmi si trovano benissimo nel gestore dei pacchetti e si disinstallano in maniera semplicissima.
Io penso che tu semplicemente sia abituato al modo di fare di Windows. Non è una colpa: ma Windows c'è già! Perché non provare altre strade? :P
miii quanti posts!
l'installazione del software via repo sono una di quelle cose che, quando le spiego ad un utente windows, gli fanno cadere la mascella e fare uno sguardo stralunato – ovvero non capiscono cosa sia, ma sanno che è molto più facile di win.
ergo, le distros e la linux foundation e i vari lugs DEVONO fare la giusta leva mediatica per far capire al pubblico cosa sia e cosa può linux in concreto, comparandolo a mac e win. cervelli della comunicazione ce ne sono a bizzeffe.
sarà stupido, però credetemi che un'esibizione pornografica di compiz vale più di mille parole ;)
Come molti commenti e come questo articolo del blogger sottende, ritengo anche io il sistema dei REPOSITORY una evoluzione e una marcia in più rispetto a Windows/Mac.
Il concetto di DISTRIBUZIONE e la scelta che noi utenti Linux possiamo fare anche su questo è strettamente collegato al sistema dei repository e del tutto vincente rispetto al mondo WinMac.
La questione della SICUREZZA che sottolinei (intesa come integrità da malware e virus) mi sembra purtroppo una felicissima conseguenza dell'infelice 1% di diffusione di Linux anche se ritengo che un sistema a sorgente aperto sia comunque più forte rispetto ad uno chiuso.
Questo aspetto credo che sia talemente importante da poter essere l'unico nel futuro in grado di cambiare di molto in poco tempo la situazione di diffusione degli OS. Una 'fotografia' monolitica come l'attuale pregiudica l'affidabilità dell'intero settore informatico che è diventato già ora troppo importante per poterselo permettere. E Lo sarà sempre di più in futuro.
In questo caso, a non saper leggere la scrittura in inglese mi pare tutto di guadagnato.
Confrontare con un articolo il metodo di installazione di software fra 2 sistemi operativi così diversi è a dir poco ridicolo.
Certo che su linux ogni suo package manager ofre una semplicità e velocità incredibile per installare i programmi, ma ad avercene di programmi da installare :roilles:…………….. e con quei pochi, senza usare con buona costanza quel maledetto killall pid X :roilles:
Dopo anni di linux sono sempre della stessa idea: in qualsiasi modo la si voglia rigirare, quando si fa un confronto software fra win e linux, ne si esce sempre con le ossa rotte! E non solo per quantita e qualità.
Si tratta è vero di un ostacolo iniziale. Cambia di parecchio la filosofia. In informatica un cambiamento, anche in meglio, ha un costo. Viene apprezzato poi in un secondo momento.
articolo inutile e stupido
1) hearts è installato per default
2) certo che se vai a prendere il sito più pieno di spyware e trojan e banner del pianeta appositamente per farci il post …
3) se è così complicato come ha fatto a installare Firefox per navigare quando il browser di default di windows è IE.
4) …..
i repo sono sicuri: colossale VACCATA falsa immonda. salvando i soli repo UFFICIALI della distribuzione, secondo voi quanto ci mette uno che volesse farlo a creare un repo di successo (compiz git? adesso non sarebbe di successo ma è solo un esempio) e farcirlo di rootkit ? quando si installa anche in linux si mette la password di root mi pare.
Il fatto che nessuno lo ha fatto ancora è solo uno: colpisco le BRICIOLE, mentre io sviluppatore di porcherie scassapc (e maroni) voglio che la mia porcheria si diffonda il più possibile. ergo scelgo il sistema installato su più PC possibile aka windows e non certo linux o mac os x.
detto questo, l'unico SO (compreso il metodo di installazione) VERAMENTE intuitivo è solo OS X, dove per installare basta che hai il software sul mac (non importa dove, salvo sporadicissimi casi) e per disinstallarlo lo butti nel cestino. In un colpo solo ho elimitato:
- installer
- uninstaller
- gestore di pacchetti
e ho invece guadagnato
- uno standard unico per le app
- una facilità a prova di demente
ma mac è ottimizzato mac gira su quel pc allora è più facile fare applicazioni facili da installare eccetera bla bla. balle colossali l'unica differenza tra un mac e un pc è il bios EFI e non mi risulta affatto che cupertino vende ad esempio scanner tvtuner schede audio e tante altre menate di periferica eppure quelle con i driver per mac sono un botto. ne trovassi una con il logo del pinguino la compro anche se non mi serve. Ah non si può fare ? Eh già. come li impacchetto i driver per 5000 (come minimo) kernel ? come li testo ? e basta che vado troppo OT
Prima di scrivere articoli come questo fermarsi a pensare 5 dico 5 minuti ? Di certo non mi rivolgo a Felipe ma al mentecatto che ha scritto l'articolo qui menzionato.
Hai iniziato il tuo discorso dicendo “si può fare su un windows di 8 anni fa”. se win2k è di 100 anni fa mi sa che hai le idee molto confuse. molto. E poi se facessi degli esempi concreti su linux, sarebbe carino
concordo pienamente
mmh… qui qualcuno puzza di fan-boy, mi sa che dell'articolo non hai capito né il senso né l'obiettivo. Se tu avessi letto veramente l'articolo, avresti capito che fu fatto per rispondere ad un tale che affermava che installare applicazioni su Linux è un macello. Con l'articolo voleva affermare il contrario e che se si volesse effettivamente cercare un programma da installare per Windows le complicazione per un utonto sarebbero molteplici. E gli utonti non usano MacOS, ma Windows.
Insomma tanto sproloquiare per andare poi soltanto OT.
L'aspetto più interessante della discussione mi sembra il fatto
che nessuno abbia ancora detto che Linux è un kernel e non un SO…
Piccoli linari crescono!
Ti assicuro che senza SP anche con windows puoi installare ben poco, o meglio non puoi installare WLM, nessun antivirus, altro non ho provato ma sono sicuro che ci siano molti altri esempi.
La differenza è che Windows aggiorna mantenendo lo stesso nome e allora credi che sia sempre XP del 2001.
Ma francamente… sticaxxi!
Fai come firefox (ma anche matlab e la maggior parte dei programmi proprietari per Linux) chè è distribuito in un solo pacchetto binario. E la smetti di rompere ;)
Eric
Che colpiscono le briciole lo dici tu: i sistemi nix sono i più diffusi nel web. Colpire questi sistemi significa arrivare in un sol botto su tutti i client che si collegano a quel servizio internet (web, posta o chi che sia), a prescindere dal client che si collega.
Sei ancora convinto che siano briciole?
Vuoi un esempio pratico? eccoti accontentato: se riuscissi a craccare paypal.com (linux+apache), potresti sostituire la pagina ufficiale con una fittizia e in pochissimo tempo diventeresti ricco svuotando i conti correnti. Oppure semplicemente potresti mettere un bel trojan che si installa su tutti i client che lo visitano.
Allora? ti sembra più appetibile windows per i cracker o i sistemi server ed in particolare i sistemi nix che ne rappresentano la fetta maggiore?
Detto ciò, la risposta alla tua domanda è semplice: windows è il più crackato non perchè il più “appetibile” ma semplicemente perchè il più buggato
Ciao
si, io sono un programmatore, te evidentemente no senno non avresti scritto una boiata come quella del punto 2.
(sennò sapresti che un deb che niente niente fa qualcosa di utile non va già bene tra un ubuntu e la successiva, figurarsi tra debian e ubuntu)
@Palla: non puoi estrapolare pezzi a caso dai miei commenti e pretendere di avere ragione.
BBonii… :)
Perché succede questo? Perché voi programmatori cercate sempre la via più rapida, e non è sempre la più facile, portabile, e compatibile. Si chiama pigrizia. Altrimenti basta un dannato, singolo binario.
Io spero che sia come dici ma nel caso dei virus credo anche io come lolloso che dipende dal fatto che se ti sbatti a fare un virus per rompere le palle le vuoi rompere a quanta più gente possibile e non ti accontenti delle 'briciole'. Se la situazione fosse ribaltata (87% linux e 1% win) avremmo i repository impestati e siti web con malware ovunque.
Forzare paypal è un'altra cosa, un'altro obiettivo, un'altro par di maniche. Comunque secondo me il codice aperto rende più forte un SO. Più facile da attaccare ma più semplice da difendere. Sarebbe bello un'approfondimeto da chi ne sa qualcosa.
ma io non ho parlato di complessi sistemi di autenticazione o sicurezza (es. paypal) che solo chi ha 'le palle grosse' e le spalle coperte si sogna (e permette) di colpire. il tuo esempio è comunque errato perchè tu mi parli di corrompere UN sistema e prendermi i soldi di tanti mentre io come ritengo chiaro stavo parlando di spyware, trojan e porcherie di questo tipo scritte da pivelli per dimostrare al mondo che anche loro ce lo hanno duro. per questa categoria, linux (et os x) equivale alle briciole.
linux sui desktop non si diffonde perchè novell e redhat (che non sono esattamente gli ultimi dei cretini) sanno benissimo che non c'e' trippa per gatti in QUEL settore, ragion per cui non ci spendono dei capitali ne ce ne spenderanno mai per alcuna ragione.
diciamola tutta.
Secondo me quello che ha scritto l'articolo è un povero sfigato di parte. e poi basterebbe una domanda per “epurare” la maggior parte dei commenti che abbiamo letto fin'ora: “QUANTI DI VOI USANO *SOLO* LINUX?” quanti di voi non hanno nemmeno una partizioncina piccola piccola con dentro windows?? secondo me non rimane molta gente…
E' inutile nascondersi dietro la verità: installare software su linux è un casino. Mi spego con un esempio:
Un mio amico mi chiede: vorrei installare vlc sul mio pc con windows, come si fa? La risposta è semplice: vai su http://www.videolan.org, clicchi su download e scarichi l'installer. Doppio click sul file, segui il wizard e hai finito.
Ora lo stesso amico, che mi sente sempre parlare di linux, mi chiede: come si fa con linux? Provateci voi a rispondere. Gli dici di usare aggiungi/rimuovi software? o Synaptic? o gli dai il comando apt-get? Tutte risposte giuste, se non che il mio amico mi ritorna dicendo che nessuna di queste funziona perchè io ho sbagliato, ho dato per scontato che usasse ubuntu e invece aveva messo una distribuzione diversa. Pernsa che bello, se volessimo dire a una persona come installare vlc dovrei elencargli (a patto di saperlo) la procedura di click e programmi di ogni distro. Decisamente questo non è facile. Ora immaginate che l'applicativo che il mio amico vuole installare non sia vlc ma uno qualsiasi non presente nei repositori. E qui mi i dolori peggiorano.
Azzo, congratulazioni per la vincita al enalotto, berro una birra alla tua salute.
Voglio installare Autocad su Ubuntu. Qualcuno mi spiega come fare? XD
Già che ci siamo anche Photoshop, Expression Web, Paint.NET, Illustrator, Premiere ecc..
Azz, congratulazioni per la vincita al enalotto, berrò una birra alla tua salute.
Ciao, mai avuto partizioni con windows in vita mia (a parte un pc con win 3.1 annissimi fa).
In effetti installare applicazioni su Linux che non siano impacchettate dai mantainer della distribuzione che usi, e che magari richiedano un libreria aggiornata che tu non hai,
“è” un macello, anzi sono due macelli.
Anche la paranoia delle librerie condivise a tutti i costi, porta a volte in seguito ad aggiornamenti, al mancato funzionamento di programmi.
Questo su windows accadeva solo molto tempo fà, ora ne con windows ne con osx accade nulla di simile.
Inoltre quando le applicazioni verranno fornite “tutto compreso” in un unico archivio buono per qualsiasi distribuzione e qualsiasi versione, sarà sempre troppo tardi.
Altro che sistema valido, quello attuale è un sistema schizoide tafaziano, sembra creato ad arte per da lavoro a impacchettatori e mantainer, lavoro inutile e disperso che potrebbe essere dedicato alla ricerca di bug.
Ma no per carità, ognuno a difendere con i denti il proprio orticello di gramigna.
I miei 2 cent:
Lavoro come programmatore (con Linux) e studio informatica, dopo essermi diplomato come perito informatico e aver vinto un oro alle olimpiadi italiane di informatica. Insomma, i pc li mastico.
Sul mio fisso ovviamente c'è solo Ubuntu, mentre sul portatile dei miei, dopo aver formattato Vista perchè ormai inutilizzabile (durato BEN 2 anni! Leggermente più di un WinXP, questa la chiamo evoluzione. E dire che io praticamente non lo usavo, lasciato completamente in mano ai miei, tanto ho detto: beh, è Windows, sono in una botte di ferro!), ho installato Ubuntu anche lì, più una piccola partizione per Windows XP, nel caso ne avessero assoluto bisogno (ovviamente togliendo loro i diritti di amministrazione).
Dovevo vedere un filmato divx. Ecco le procedure nei due sistemi operativi:
Ubuntu: doppio click, si apre Totem che ti dice: non hai i codec, vuoi installarli? Si, aspetti il necessario tempo di dl e installazione, e il video parte.
Windows: si apre WMP, che riproduce solo l'audio.
Utente mia nonna-like: ci rinuncia, pensa che il video non vada, o chiama qualcuno che se ne intende un po'.
Utente un attimino più accorto: ricordavo, dai tempi d'oro in cui smanettavo su win, di http://www.divx.com. Vado, cerco la pagina di download, rifiuto un paio di offerte di versioni pro, finalmente scarico. Apro l'installer, un po' di avanti, tentano di installarmi 4 cose extra (di cui un paio nemmeno sapevo cos'erano) ma no io voglio un dannato codec per riprodurre un dannato video, avanti, mi propongono di installare Chrome, MA PERCHE' CAZZO DOVREI INSTALLARE UN BROWSER SE HO CHIESTO DEI CODEC, finalmente finisce l'installazione e mi godo il video (che durava meno del processo sopra riportato).
Morale della favola: sono riusciti a rifilarmi un agent nella systray che non avevo chiesto.
Un utente un attimino meno attento insieme al software che vuole porta dentro di tutto, e trasforma il pc in un puttanaio in un attimo.
E io non sto parlando di situazioni teoriche, come l'utente abbastanza esperto da volere a tutti i costi la versione x+0.1 di un software, ma non abbastanza da conoscere il concetto di PPA, o ad amari estremi la compilazione da sorgente con 3 comandi solitamente ben documentati nel readme (ma quella richiede tempo, lo riconosco).
Sto parlando di situazioni concrete, di Windows inusabili dopo qualche anno perchè utilizzati da utenti inesperti ne ho falciati a decine, con linux questo non sarebbe mai successo.
Però figo, posso installare qualsiasi eseguibile windows su qualsiasi versione di windows, a patto che nn abbia più di 8 anni.
Ah no aspetta, quando ho provato ad installare una versione di Alcohol 120% vecchia di qualche anno, Vista ha smesso di avviarsi perfino in modalità provvisoria.
Figo, mi sono sentito a casa, a volte mi succede anche con le early alpha di Ubuntu 8)
Di Rhythmbox non c'è affatto bisogno, ho altri 50 applicativi che fanno la stessa cosa, ma MEGLIO. :) (WMP11, Winamp ecc..)
Su Ubuntu invece meglio di Photoshop cosa ho?
Anjuta o KDevelop? Anjuta ti sembra un IDE? KDevelop a che mi serve, a programmare con le Qt? OMG, state fuori dal mondo..
Cosa c'entra la mia disponibilità di denaro con la disponibilità di applicativi su Linux scusate? Vi rendete conto vero che non c'entrano nulla l'una con l'altra ma è l'ultima chance di un ubriaco che non sa a che specchio aggrapparsi?
Come al solito quando si parla della mancanza di applicativi “seri” per Linux i guru dell'opensource tirano fuori i soldi. Microsoft è sporca è cattiva, il denaro è il male del mondo ecc..ecc.. blablabla XD
Quoto Federico in tutto e per tutto. Chiaro esempio di persona che ha capito come gira il mondo :D
felipe poi ringraziami per il flame che ho contribuito a creare con un solo messaggio :D
in troll mode proprio, ma è quello che penso che ci posso fare..
Senza offesa per te ovviamente, non intendevo dire che “tu stai fuori dal mondo”, sia chiaro..
Dico che avere la pretesa che KDevelop sia un IDE “serio” è appunto, una pretesa..
Ecco adesso non per tirare fuori Microsoft (ma visto che si parla ANCHE di Microsoft..),vatti a vedere Visual Studio 2010 e fai il confronto :)
Voglio un IDE che mi permetta di sviluppare in C#, VisualBasic, J# (Java), Python, Ruby, VB.NET, ASP.NET, F#…
Esiste su Linux un IDE che mi permetta un così ampio parco di linguaggi, sia stabile e fornisca delle funzioni per aumentare la produttività? No perchè Eclipse di sicuro non rientra nella categoria ;-)
LOL
è proprio antipatico
sembra che abbia installato ubuntu una volta 8 anni fa e poi sia tornato a windows
@federico:
dannazione, ci sono altre distribuzioni!
ok, le applicazioni per windows non vanno su linux. E allora? Non servono a tutti e nessuno ti costringe ad usarle o a usare linux!
Tra l'altro qui si parla di sistemi di installazione.. sei un pochino off topic.. è inutile cercare di arrampicarsi sugli specchi dicendo “si però io ho pppiù applicazioni di te, pappaperò”, il discorso è diverso. La questione non è “che applicazioni hai a disposizione?” bensì “come cazzo installi quelle applicazioni?”
windows non ha un sistema di installazione dedicato. fine.
e, detto amichevolmente, VAFFANCULO
Caro Mesh,
l'esempio dei codec è la prima cosa che spiego a chi propongo di usare Ubuntu :)
Per chi parlava di unificazione dei pacchetti ed innovazione segnalo questo direttamente dal forum di ubuntu.
http://forum.ubuntu-it.org/index.php/topic,2836...
Neanch'io. Mai avuto Windows sui miei computer da due anni a questa parte. E non ne ho mai sentito il bisogno ;)
> C#, VisualBasic, J# (Java), Python, Ruby, VB.NET, ASP.NET, F#…
Siamo proprio su due mondi diversi io e te, caro Enrico Casini ;)
Tra quelli che listi, Python è l'unico linguaggio che considerei per un qualche progetto.
per volere installare tutti questi programmi devi avere per forza 10mila euro da spendere in licenze ehehe… a meno che non sei come tutti gli altri winzozziani… un pirata che esalta la potenza di windows ma che scarica copie crakkate di tutto quello che ha sul computer, magari anche del giochino del flipper!
La domanda sorge spontantea…
programmi scritti solo per linux ne esistono ancora?
Come sappiamo l'opensource ha scelto di sviluppare anche per windows
per favorire la diffusione dei prodotti.
Tra parentesi, non escludo di saper a compilare rhythmbox per Windows.
Per i linguaggi made in MS c'è MonoDevelop, (praticamente hai citato solo quelli).
Per il resto Eclipse è il TOP, supporta praticamente qualsiasi linguaggio: Java, C, C++, Python, Ruby, PHP, Javascript, linguaggi di markup (html, xml, etc…), Java-Android (per capirci…), e chi più ne ha più ne metta.
Inoltre ha plugin di qualsiasi tipo, per lavorare in remoto con FTP, SFTP, et similia, per SVN e CVS e tanti, ma tanti ma tanti altri.
Insomma, VS è un ottimo prodotto, ma è limitato alla sfera MS, Eclipse è un IDE a 360 gradi, disponibile per tutte le piattaforme.
Se usi Eclipse non devi preoccuparti della macchina sulla quale lavori, comunque sarai in grado di lavorarci, se usi VS devi prima verificare di avere una macchina con Win installato.
Certo, perché programmatore = non avere un cazzo da fare nella propria vita
tipo?
@palla: win2k è di 9 anni fa. vedi tu.
Si vede proprio che hai capito il senso dell'articolo…
Quindi quello che va migliorato non è il sitema a pacchetti, ma il signor “software management”, il quale dovrebbe presentare all'utente finale solamente i metapacchetti rappresentanti le applicazioni principali. Uhm, ma non è già così con Add / Remove… (o come si chiama) ? :D
Dai che siamo sulla strada giusta…
Nel frattempo continuo ad usare aptitude su debian. E mi sa che non cambierò tanto facilmente ._.
Di questo passo tiriamo giù Disquis :D
Uhm… mi sa che non ti ringrazierò, invece al contrario ti chiederei di esprimerti senza “troll mode” in futuro: i commenti inutilmente concitati non mi interessano per un cazzo di niente.
@Mash davvero un bell'esempio … ricordo anchio i “vecchi tempi” quando girovagavo per il web in cerca di codec … se ora penso che con 2 click vedo praticamente tutto, mi vien da ridere pensando alle notti in bianco passate (ma anche piangere), da quando ho installato ubuntu ho come ricominciato da zero con la mia esperienza informatica (il mio primo pc, dopo 6 mesi ho messo ubuntu, diciamo che sono quasi “sterile” di ambiente win xD), e spiegando con moolta pazienza gli stessi vantaggi e situazioni da te citate una dozzina di persone le ho convertite, oddio ubuntu non sarà linux allo stato puro ma è pur sempre linux xD;
secondo: Non trovo nulla di più facile che installare software su linux, quelli che osannano la velocità di operazione in win beh, è soggettivo che per l'utente si trovi meglio se con linux oppure windows, io trovo enormemente meno “faticoso” farlo su linux, certo che se si parla di vlc ovviamente è facile in ambo 2 le parti perchè il rischio su win è pari a zero, la storia ihmo cambia se si cerca un programma “meno famoso” allora ti dovrai passare quelle notte in bianco, invece di un sudo apt-get install ….. (per le debian like)
il tutto sotto licenza “pareri personali”
Concitati quando, dove e perchè scusa?
Trovami una mia frase che può essere definita concitata. Ho semplicemente fatto una lista di applicativi NON disponibili per Linux e ovviamente i cari ragazzi con la coda di paglia hanno scatenato il putiferio ;-)
@ Feyerabend
Ah, beh…se Python è l'unico linguaggio che prenderesti in considerazione siamo a posto ;-)
Lo conosco Eclipse, lo uso.
Oggettivamente parlando, Visual Studio è superiore.
io penso che linux invece sia pronto per un esperienza desktop, alla fine l'utente medio naviga in internet scarica dal p2p usa msn usa skipe, ascolta musica e vede film, salva sul pc le foto della vacanza e i più smaliziati fanno qualche ritocchino, chi usa photoshop non è o non dovrebbe essere un utente medio, idem per il cad…(software professionali, per chi ci lavora)
tornantdo a Win, che si trova preinstallato, forse in molti non formattando da tempo o semplicemente ripristinandolo si sono dimenticati alcune cose, ecco la mia installazione win da zero dopo aver formattato: prendo la penna e installo i driver della scheda di rete (prontamente scaricati prima se no son cazzi) installo i driver della scheda audio, installo i driver della scheda video, riavviamo, ora si va su internet scarica flash, firefox, messenger,avira antivir, spyboot S&D, i codec (uso i k-lite), java, nero e non ricordo cos'altro ancora. installati uno alla volta e nel bezzo o almeno riavviato un paio di volte e sopratutto se non si mantiene bene win, (deframmentando ad es.) dopo 6 mesi è da buttare
installazione ubuntu (ovviamente con una macchina compatibile) scarico la live, masterizzo, riavvio e la installo, riavvio e installo il pacchetto ubuntu-restricted-extras ed è perfetta così.
Enrico a che gioco stiamo giocando? :)
Prima fai riferimento al tuo “troll mode” e poi devo spiegartelo io? Dai, discutiamo serenamente, ora e in futuro, che tanto la sorte del mondo non dipende da nessuno stupido confronto Linux/Windows
polly secondo me sta diventando molto difficile seguire il filo logico-cronologico dei commenti. che ne pensi? La cosa secondo me si accentua con discussioni enormi come quelle in questa pagina
Non so magari vuoi provare a installare iMovie, Final Cut Pro, GarageBand e Firefox per Linux su Windows?
Le persone stupide e arroganti come te non le sopporto proprio^^ L'articolo non l'hai neanche letto scommetto ;)
Per l'IDE comunque ti consiglio Xcode per Windows. Ha tutto quel che serve.
O parli di Ubuntu in particolare o parli di linux in generale…
Arch linux, per esempio, non ha versioni e/o scadenze e puoi stare anni senza dover formattare ed avere sempre tutto aggiornatissimo, cosa che per esempio, è impossibile su windows.
Ciao
Ma uscire e andare a fare una passeggiata la parco, no?
ah, matlab, quello che in bundle mette jre, ghostscript, la libc (!), libstdc++, libGL e sa-dio-cos'altro per essere sicuri che tutto funzioni?
ref.: http://pastebin.ca/1431936
ma le shared libs non erano er mejo?
Ti prego, mandami un virus per linux…
Ti giuro che ci clicco pure due volte su!! Faccio quello che vuoi!
Fammi provare l'ebbrezza… di dover formattare!
Ah, solo una piccola cosa però, non chiedermi di aprire il terminale, fare un cd fino alla directory, poi un chmod +x e per finire un sudo ./file con tanto di password, anche perchè, probabilmente, non ne sarei in grado.
Ciao!!
Oggettivamente parlando, Eclipse sta diventando lo standard nel settore enterprise. E poi non è un semplice ide, è una piattaforma di sviluppo.
prima di dire queste cose, diciamo che sai di quello che parli, e poi magari possiamo anche proseguire nella lettura delle tue favolette
p.s. ti do un indizio incredibile, due parole, la prima 9 lettere la seconda 12.
C _ _ _ _ _ _ _ E S _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ E
più di così non so che fare, prova a chiedere a windows
io mi chiedo se tutti quelli che snocciolano liste di linguaggi sappiano in primo luogo quello di cui stanno trattando, ma tant'è..
ma soprattutto, se proprio ti piace così tanto photoshop perché ti ostini a volerlo propinare su linux?
su linux non c'è bisogno di photoshop perché il 99% di quello che si può fare con tutti gli euri spesi nel comprarlo si può fare gratuitamente con gimp inkscape e blender, se proprio non riesci a fare a meno di photoshop nativo per le immagini mission critical che devi trattare, chiedi ad adobe di portartelo su linux, oppure usa un mac, oppure usa windows e raggiungerai così la pace interiore
questa è pura curiosità: vuoi spiegare a noi poveri comuni sviluppatori mortali le feature di visual studio 2010 di cui tutti sentiamo la mancanza su linux (?) mi piace sentirmi dire cosa mi sto perdendo di così fantastico.. :)
domanda abbastanza insensata:
perché un software opensource dovrebbe essere scritto *solo per* ? se è così, è perché chi lo ha scritto non aveva voglia/tempo/motivazione di mantenere compatibilità con più sistemi operativi.. ma essendo il software per linux opensource nella stragrandemaggioranzadeicasi, tutti sono liberi di portarlo sul sistema operativo preferito..sia facile farlo o meno..
Lo conosco VS, lo uso.
Oggettivamente parlando non sono 2 prodotti paragonabili.
Con VS sei limitato alla piattaforma Windows ed ai linguaggi MS (e pochi altri).
Con Eclipse, semplicemente… no :)
Oltre al fatto che, come ha già detto qualcun altro, Eclipse sta diventando una piattaforma di sviluppo, oltre che un IDE
Io ho spesso avuto la tua stessa esperienza. Con win ho imparato che l'unico modo per sopravvivere e' alla fine di quello che hai descritto tu… una bella immagine disco.
Alla fine sono davvero convinto che Linux sia piu' facile e comunque sicuramente pronto per la grande utenza che ha le esigenze che ben descrivi. Alcuni problemi di Linux dipendono dal modello open, ma su questo mi iscrivo anche io tra gli evoluzionisti convinti. Molti altri problemi (compatibilita' hw, drivers, porting dei programmi professionali…) che ci sono dipendono dal fatto che non e' un sistema diffuso. Il rovescio di questa medaglia e' il non poco vantaggio della quasi zero proliferazione di virus, malware, troyan… Dire che il sistema non si diffonde per i problemi che dipendono dal fatto che non e' diffuso e' il classico caso del cane che si morde la coda, dell'uovo e la gallina… La classica questione della MASSA CRITICA raggiunta la quale tutto il resto si risolve. Quale potrebbe essere la o le killer motivations?
Scusate l'insistenza ma la questione della SICUREZZA potrebbe cambiare le cose molto velocemente.
Effettivamente ci sono pregi e difetti. La visualizzazione senza livelli aveva i suoi vantaggi. Se ci fosse l'opzione di visualizzazione alla vecchia maniera si creerebbe tuttavia casino perche' ormai pochi mettono la @ sapendo che il commento viene indentato come in questo caso se si clicca su rispondi.
Appunto, lo hai detto tu “solo chi ha 'le palle grosse'”, quindi confermi che sistemi nix ci voglioni 'le palle grosse' per aprirli, mentre windows è più facile…… finalmente ci siamo capiti :-)
Si presume che tu ti informi sulla distribuzione che ha, prima di consigliare il metodo Ubuntu/Debian. E' già stato ricordato che Linux è il kernel e non identifica in alcuno modo un dato sistema di distribuzione del software. Sarebbe più corretto parlare di distribuzioni GNU/Linux ma penso che non sia stato fatto per brevità e dando per scontato che la cosa fosse evidente.
Io prendo di esempio VLC, anche se devo ammettere che è l'eccellenza in quanto a chiarezza, dici al tuo amico di andare sul sito e seguire le istruzioni, lui è costretto a scegliere una distribuzione (si spera che riesca a ricordare il nome della distribuzione che ha) e correttamente gli viene proposta la procedura adatta alla distribuzione. Per la cronaca per windows c'è un exe un 7zip e uno zip, ci scommetto che almeno 1 amico su 10 non scarica l'eseguibile e si trova con un archivio di cui non sa cosa fare.
Per concludere credo che se una persona si trova una distribuzione sul pc o ce l'ha messa lui, e allora probabilmente è anche in grado di trovare aggiungi/rimuovi in un menu, oppure ce l'ha messa un altro che dovrebbe avergli detto come si installano le applicazioni.
In ogni caso bisogna anche porsi la domanda: perché il mio amico vuole qualcosa che non è nei repo? Se è solo perché non conosce l'alternativa presente forse è il caso di consigliarli di provare prima quella. Nel caso sfortunato che la sua esigenza non sia soddisfacibile allora potrebbe esserci qualche grattacapo, anche se è raro che un utente “imbranato” abbia esigenze tanto particolari. Se ce le ha nessuno lo obbliga, può sempre usare i vari compromessi, tipo dual boot o perfino non usare linux per niente.
Quello che dici è corretto. Volevo focalizzare l'attenzione sul fatto che il mondo GNU/Linux (così è formalmente corretto no?) è frammentato, ogni distribuzione ha il suo metodo e questo, per un nuovo utente, spiazza molto. Di fatto rende quasi impossibile scrivere una guida per un installazione software per tutte le distro, ognuna è diversa. Ed il problema si presenta puntualmente quando non trovi nei repositori ciò che si cerca. Qui non nascondiamoci dietro a un dito, a me è capitato spesso, e anche a tutte le persone che conosco che usano linux. Sarebbe bello, in quei casi andare sulla home page di ciò che si vuole installare e trovare il necessario. Ma, per il discorso fatto prima, non è così. Se sei fortunato e la tua distribuizione è stata prevista dallo sviluppatore come pacchetto, e, se sempre se sei fortunato che riguardi la tua verisone, allora con un click installi tutto. Altrimenti? Il caos. E non pensiamo di trovare sempre un'alternativa valida nei repositori, perchè anche la distribuzione che ha più software nei propri repositori, non può soddisfare tutte le esigenze. Prendiamo un software come dropbox: hanno i pacchetti per ubuntu (le ultime 4 versioni) e per Fedora (le ultime 2). Se hai Suse? O Mandriva? e PcLinuxOS? E alternative a dropbox non ce ne sono, ne libere ne proprietarie. Forse domani ci sarà ubuntuone, ma che non sarà un'alternativa perchè non è multipiattaforma. Esempi come questo ne ho visti tanti e mi è capitato spesso.
Ormai sono convinto che il sistema dei repositori funzioni bene (nazi benissimo) se si limitasse al solo S.O.. I software andrebbero installati con un sistema diverso, unico per tutte le distro, e fornito direttamente da chi lo ha sviluppato. Purtroppo questo è il metodo che usa windows (non so per MacOS). Infondo perchè ogni 6 mesi ci ostiniamo ad aggiornare ubuntu (o altra distro non rolling release)? Per il kenrle nuovo? per le nuove glibc? No, per il software più aggiornato. Possibile che per avere openoffice 3.1 devo aggiornare tutto il s.o.? Posibile che Firefox 3 non possa funzionare su dapper?
Io credo che non serva eppure, a meno di non smatterci in voli pindarici di console non a portata di tutti, dobbiamo aggiornare il sistema in continuazione. E dato che ho scelto linux per la libertà che questo mi offre, questa imposizione mi sta un pò stretta.
La metà dei linguaggi da te citati è effettivamente inutile e/o sostituibile con equivalenti.
Oltre a Eclipse c'è anche Netbeans che fa la sua figura, sebbene non l'abbia mai usato perchè gli ho sempre preferito Eclipse per la programmazione java.
Quello di cui sento davvero la mancanza è un IDE serio per C++, Eclipse CDT è ancora piuttosto immaturo, lo sto usando per sviluppare un progetto abbastanza serio per conto mio ed effettivamente si sente.. per quanto ottimo il problema di VS è che ti lega molto a windows, spesso senza che tu nemmeno te ne accorga (e non parlo solo di GUI)
Ehmm… non proprio.
Diciamo, piuttosto, che un SO è un kernel. Il resto è interfaccia ed applicazioni.
Wow, sei miliardario!
Se puoi permetterti di acquistare una licenza per ognuno dei programmi che hai citato, considerato quel che costano, devi proprio essere ricchissimo. Io non ho questa fortuna. Al massimo – e lo faccio – ogni tanto faccio qualche donazione, un centinaio di euro l'anno, a volte qualcosina di più. Ad ogni buon conto nel passato e a titolo sperimentale, ho installato in Linux una versione di Autocad (non ricordo quale), Photoshop e Photoshop Essential 2, Illustrator, MS Office, Dreamweaver, tutto con regolare licenza (il tutto nelle varie scuole in cui ho lavorato). Grazie a WINE ho potuto fare tutto ciò. L'altro giorno ho persino installato Cubase, Band in a Box, Harmony Assistant. Software che in Linux non hanno un valido sostituto. E sono gli unici di cui ho bisogno in Windows e di cui ho cmq regolare licenza. E, pensa un po', non ho neppure mai l'esigenza di riavviare il pc dopo l'installazione. Se ti servono tutti quei programmi non vedo la necessità di utilizzare Linux. Resta pure con Windows, non si offenderà nessuno. Però i software COMPRALI, non utilizzare quelli crackati. Io continuo ad usare Ubuntu e mi trovo molto bene. Sicuramente molto meglio che con Windows. E la coscienza è appostissimo. E quando mi serve un software lo installo in un lampo senza bisogno di riavviare ad ogni piè sospinto. E so quello che succede e posso cambiare quello che voglio. E sono libero!
A tutti quelli che passano da 'ste parti col tatuaggio di Windows sulla fronte, permettetemi di dire loro che non è questo il posto giusto per le loro illazioni. Il confronto è bello se è serio e una battuta va sempre bene. Ma questa partigianeria gratuita… crackata? è decisamente fuori luogo. Se Felipe me lo permette dico anche che lo spirito che contraddistingue il blog – sennò lo eviterei – è quello di costruire qualcosa di valido in campo informatico… con GNU/Linux, non di distruggere Microsoft o Apple e quelli che le praticano. Qui si cerca il confronto e a volte ci si scherza sopra, si fa dell'ironia e dell'autoironia. La differenza è enorme, incolmabile. E non dal punto di vista strettamente tecnico, ma etico e morale (che non vuol dire che qua siamo senza colpe e senza difetti): si cerca di essere corretti. Chi ha orecchie per intendere intenda. Cmq il web è strapieno di blog che esaltano le doti di Windows, magari da quelle parti vi trovereste meglio, più a vostro agio. Tante buone cose.
jonbonjovi, bella forza fare questa domanda in un blog, così provochi quella decina di persone che ti verranno a scrivere che loro usano solo linux, e a quel punto te ne puoi uscire con la sparata “visto? siete solo in dieci a non avere la partizione windows, tutti gli altri ce l'hanno!”….dicesi trollata…
ma sono l'unico a cui una debian e un xp sp3 funzionano senza nessun problema?
Faccio windows update, ho un antivirus e nessun firewall.
Faccio aptitude update && aptitude upgrade, non ho antivirus e fw attivati.
Scaricare skype, firefox, i codec ecc per xp non mi turba, come non mi turba modificare i source list per aggiungere debian multimedia e qualche altro.
Eccone un altro che ha capito tutto
No dai,anche se amo linux questo post è faziosissimo….
Ho cercato di seguire un po' l'andazzo dei commenti per non ripetere qualcosa di giá detto. A giudicare dal solito flame del menga mi sa che sono ben in tempo.
Qualcuno ha sottolineato che il sistema a repositories é si una gran figata ma non risoplve tutti i problemi?
Io ad esempio mi sono trovato a notare le seguenti:
1) il fatto di non avere l'ultima versione dei software mi sono reso conto che piú spesso di quanto pensassi puó essere un problema. Eclipse ho dovuto installarlo separatamente perché la versione da repo non mi supportava tomcat 6, dropbox ho dovuto installarlo esterno perché la versione da repo ha un bug gravissimo che mi duplica i contenuti delle cartelle, Vuze ho dovuto installarlo separatamente perché la versione da repo non si aggiornava e cosí via.
2) io capisco voler controllare quello che passa per la tua distro, ma perché Santo Sciatteluort dei miei stivali devi CAMBIARMI l'ORGANIZZAZIONE DEI FILE NEI PACCHETTI? Che il tomcat installato da repo non parte e non viene riconosciuto da eclipse visto che hanno ben deciso di cambiare il percorso della cartella di configurazione, postgresql appena installato é inusabile perché manca degli utente admin e Satana solo sa cos'altro potrebbe capitare…
3) perché gli Anziani di Linux hanno permesso che si arrivasse all'abominio dei migliaia di repositories esterni con autenticazione PGP e chiave da CERCARE e INSERIRE copincollandola A MANO al fine di avere un repo che probabilmente romperá la compatibilitá con gli updates della distro o si perderá la chiave dopo qualche update rendendomi impossibile aggiornare il programma per motivi ai piú ignoti?
E non venitemi a dire che “non si dovrebbe fare”, é una pratica diffusa e cani e porci hanno oramai il loro repo personale, é autoevidente che servirebbe un minimo di regolamentazione per migliorarne l'usabilitá…
Questo per dire che il sistema a repo ha tantissimi vantaggi (ed é oggettivamente di una comoditá devastante) ma anche ampi margini di miglioramento…
ah, un commento sul tono generale dei commenti (a.k.a. commento isomorfo)
linux, windows, mac, beos, freebsd e compagnia, sono SISTEMI OPERATIVI, non squadre di pallone della serie A TIM.
Se vi arriva qualcuno e vi fa notare falle/vantaggi/differenze tra diversi sistemi e proprio non siete in grado di soffermarvi a rifletterci sopra, QUANTOMENO aggredite quel che ha detto e non l'autore.
Tacciare la gente di “essere PR microsoft”, “avere il bollino di windows”, “avere la mela in testa” e cosí via non porta niente all'economia del discorso, manda i commenti in picchiata nel guano e vi bolla automaticamente come mentecatti sesquipedali. Se avete delle controargomentazioni tanto basterá a darvi i vostri 15 secondi di gloria, altrimenti statevene rannicchiati nel vostro antro.
(so che é inutile ripeterlo ma che ci posso fare, sono idealista)
Tu non vuoi un ide con quelle caratteristiche, tu vuoi visual studio. Non è fatto in java ma in .net, la differenza è che .net lo trovi installato in windows vista a differenza di java. Fine delle differenze.
Con eclipse puoi programmare in java, c#, vala, php, python, ruby, c/c++, sql, hql, vai a vedere la lista dei plugins.
Eclipse è semplicemente superiore nella scrittura del codice, poi con visual editor plugin disegni le interfacce.
C'è anche netbeans che è più curato nello sviluppo visuale, ed ha un modulo per lo sviluppo di applicazioni java mobile.
Poi se non ti piace che è in java è un problema tuo, io lo considero un vantaggio.
Ah, io per lavoro programmo in c# e vb.net (asp.net). Considero visual studio un ottimo prodotto, ma Eclipse è un'altra storia.
Spettacolare D … si comunque non é nuova la storia che con win ci metti parecchio piú tempo a eseguire determinate azioni!
inizia leggendo questa guida http://www.geekzone.co.nz/foobar/6229
In teoria ci sono soluzioni come autopackage, il problema è che una volta abbandonato il sistema di aggiornamenti della distribuzione bisogna cavarsela a mano, se però uno ha come scopo quello di non aggiornare forse se la cava. Io comunque i .deb li ho sempre trovati, e credo che fedora suse e mandriva siano rpm based, per cui si spera che i pacchetti funzionino (quasi) tutti
ho seguito buona parte dei commenti.
io uso per esigenze lavorative XP (sul portatile aziendale) mentre a casa ho i 2 miei PC con Ubuntu 8.10.
Condivido in pieno la difficoltà di trovare qualcosa che su Windows è assolutamente di facile reperibilità, freeware e di altrettanto facile installazione, mentre su linux ancora ci stò sbattendo al testa.
Il caso specifico è un T1 USB box per il DVB-T trovato il clerance (quindi datato 2007) della Artec.
Installato in 5 minuti su winzzoz e ancora in alto mare su linux!!!!
Questa è la vera differenza tra i due sistemi operativi
Per il resto ciò che nasce nativo open source è semplicemente fantastico
Saluti
Cristiano
Indubbio è che per fare determinate cose è meglio usare windows (ad esempio utilizzare particolari software o hardware designati per Win) se uno non vuole aver problemi e/o smanettare. E NON CI VEDO NESSUN PROBLEMA!
Non capisco perchè un utente Win però deve dirmi COSA NON Cè SU LINUX (soprattutto se sono programmi x win). Se vuole quei software per forza, che usi Windows e non mi rompa i coglioni a me.
Io sono Linux User da qualche anno e non ho intenzione di passare a Win (malgrado ce lho in VirtualBox, ma lo uso poco-niente) in quanto Linux fa tutto ciò che mi serve e anche se a volte cè da smanettarci (mi diverto!) almeno non ha alcuni problemi insopportabili di Win. MA NON ROMPO I COGLIONI AI WIN USER!!
Che ognuno si usi l'OS che preferisce, fortuna che ce ne son vari a questo punto!
Tornando IT (scusate, ho la febbre non so se il mio discorso è logico):
Da quando uso linux (Debian Sarge e Ubuntu 5.10) sostengo fermamente che nelle distro debian-based l'installazione del software è veramente Geniale e la reputo superiore a quella Windows.
Ciò che vuole dire l'autore linkato da Felipe mi pare oggettivo. Poi ovvio che ci sono le eccezzioni e possono sorgere problemi di varia natura.
CAbusivo concordo pienamente in tutto quello che hai detto, ogni tanto si trova qualcuno che sa quello che scrive..
l’unica cosa che spesso capita anche il contrario.. etichettano gli utenti windows come utonti.. Io per esigenze di hardware e software devo utilizzare windows e ti dirò che non sono scontento perchè già per programmare ci vuole tempo, se poi mi metto pure a risolvere problemi su configurazioni devo studiare anche la notte, sono un informatico e conosco bene anche linux che macos. Quindi non capisco le discriminazioni dettate da una sorta di fanatismo che fanno parecchi linux user. Nel mio corso ad esempio un buon 50% se ne escono addirittura con le maglie del pinguino e ci guardano dall’alto in basso… Perchè linux a tutti i costi? A me linux piace, non dico di no, per fare alcune cose è insostituibile, ma quando non conviene usarlo non conviene e basta… si devono guardare le singole esigenze e che caspita, credo di essere in linea con quello che hai detto.