Trento adotta il VOIP open source!
In News, Politica il 24/05 @ 10:27 trackbackSono sempre fiero di poter segnalare novità del genere. Leggo da Stefano Canepa che la città di Trento risparmierà un terzo dell’attuale spesa in telefonia, adottando il progetto di telefonia open source Asterisk con l’idea di far comunicare i vari uffici dell’amministrazione grazie anche al VOIP.
Qui trovate la presentazione ufficiale, qui il sito del Comune di Trento, che si conferma uno dei più virtuosi d’Italia.
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Adottare una soluzione simile a livello nazionale farebbe risparmiare centiania di mlioni di euro l'anno allo stato. Peccato che sia probabilmente impossibile da mettere in pratica per 1000 motivi (l'ultimo dei quali è il magnamagna dei politici).
Giusto per dire, Trento è anche l'unica provincia (a quanto mi risulta) che si sta costruendo per conto suo una infrastruttura di rete pubblica alternativa a Telecom, che connette tutte le valli della Provincia, la PA, e che fornisce connettività ad operatori privati, dato che sul piano nazionale si latita. (vedi http://www.trentinonetwork.it)
Oltre ad asterisk ormai si può considerare anche freeswitch come alternativa open… non ha ancora una galassia di tool comparabile a quellla di asterisk ma è sicuramente più performante…
hai ragione: è bello quando queste cose accadono e si leggono notizie di questo genere.
Peccato, però, che l'elenco dei virtuosi sia sempre lo stesso.
Oggi i miei mi hanno spiegato quante tasse paghiamo allo stato: ICI + IRPEF + IVA + aliquota dal 28% al 55%. Io sono rimasto sconvolto: con tutti i soldi che paghiamo allo stato dovrebbero portare una fibra ottica per ogni stanza di ogni casa d'Italia. Sono rimasto troppo sconvolto… ma come fanno a non bastare i soldi in Italia? Ma io farei una guerra a sto punto! Cioè… risparmiano un terzo nelle comunicazioni (e tanto di cappello, non lo nego), ma il resto dei soldi che fine fa? Ma qui in Italia ogni due italiani, uno lavora escusivamente per lo stato. Ma che ho capito male?
Benvenuto in Italia
è uno schifo vedere come vengono buttati via i soldi… ci sono centinaia di vaccate incredibili per cui vengono spese milionate..
bisogna tagliare sulle spese.. altro che.. per fortuna il governo si sta muovendo in questa direzione (vedi brunetta e gelmini).. ma i mangiasoldi sono forti ed è difficile eliminarli senza essere fermati..
La cosa peggiore è che siamo arrivati a questo livello per colpa della politica (vogliamo parlare di quando i maestri nelle scuola aumentarono nonsisabeneperqualemotivo? forse perchè la sinistra aveva bisogno di voti? mah)
Guarda, ora che le cose tornino a una sistemazione decente, facciamo in tempo a prendere e scappare tutti in oceania..
Ricominciare.
Beh l’esempio Gelmini è proprio quello meno da riportare, ma guarda te se per risparmiare dobbiamo risparmiare su istruzione e ricerca… Brunetta poi è solo uno specchietto per le allodole.
risparmiare significa tagliare gli sprechi ad oggi in Italia per classe ci sono ben 15 insegnanti mentre nel resto del continente solo 6/7 e mentre i professori aumentano quello degli studenti diminuisce…ma viva i tagli agli sprechi e ai parassiti della società
risparmiare significa togliere i portaborse, l'autoblu, l'aragosta a 10 € al bar di montecitorio (e qualche altro migliaio di esempi. non prenderli dalla scuola e dalla ricerca). i parassiti della società sono proprio quelli che devono tagliare gli sprechi ai parassiti della società. paradossale no?
Insomma oltre i bastard sons of dioniso abbiamo anche altro?
Ne sono felice. Da trentino.
A me pare che basterebbe farsi un giro in un tribunale italiano a caso per capire che gli sprechi, la disorganizzazione e i tagli nelle direzioni sbagliate – operati da tutti, indistintamente – sono un fatto endemico, e che le poche cose che vanno sono rimesse esclusivamente alla buona volontà dei singoli, che ci sono e si fanno un mazzo così (e questo vale tanto per i dipendenti pubblici, quanto per i privati). Altro che spottoni e “per fortuna ora ci sono loro”.
E credo che l'unico tampone che si può mettere, allo stato attuale, sia proprio questo: le iniziative virtuose dei piccoli, cittadini prima, amministrazioni locali poi. E sperare che questo un po' per volta porti il contagio verso l'alto.
mi associo a te (un altro orso)
Trento e il Trentino sono molto avanti rispetto a la maggior parte dei comuni/regioni…
da Terroncello Pugliese che ha lavorato un annetto a Trento in consulenza c/o l'azienda che fornisce i Servizi informatici alla PAT mi sono reso conto di quanto sia avanti. Ora sono nuovamente a Bari, ma se mi dovessero riproporre un periodo lavorativo li ci tornerei senza batter ciglio
In tutta sincerità i propositi sono buoni, ma la presentazione è molto superficiale.
Spero che lo studio di fattibilità sia stato fatto molto meglio prima di prendere la scelta.
Magari più tardi e con più calma posto un commento più articolato :P
Ad ogni modo resterà una “conversione” isolata: in un paese in cui moltissimi comuni scrivono ancora le c.c. a mano, avere una presa lan per scrivania mi pare semplicemente fantascienza.
@Framp
Talmente contro gli sprechi che il caro e intransigente Brunetta ha venduto le chiappe delle PA a Microsoft facendosi incantare dalla prima dose gratuita che ogni bravo spacciatore non nega mai.
Non ero sicuro che rispondere fosse una buona idea, la politica da-commento-nei-blog finisce sempre in flame, ma mi prudevano troppo i polpastrelli.
Io sono uno studente di fisica, pensa se puoi venirmi a dire che la Gelmini sta facendo qualcosa di buono!
Vuoi sapere qual'è il più grande spreco nell'istruzione? Che la mia formazione è costata dall'asilo nido ad adesso allo stato italiano, in complesso, centinaia di migliaia di euro, probabilmente di più.
E dato che non si investe una ceppa in ricerca, quest'investimento finirà a lavorare all'estero, ad aumentare il PIL di altri paesi e a pagare le pensioni di altri.
Bel risparmio la Gelmini!
E questo sarebbe il governo che ci fa risparmiare? Vogliamo parlare di Alitalia? “Ma va laaaaaa!!!” (cit.)
E sempre triste vedere come i tanto paventali appelli contro “la fuga dei cervelli”, “pro ricerca”, “pro finanziamenti” sottendano ad una concezione dell'istruzione che sa tanto di ammortizzatore sociale.
Ci si riempie la bocca di meritocrazia, trasparenza, “sono cittadino europeo”, ma poi il “posto fisso” lo si cerca “sotto casa”, possibilmente tramite “stabilizzazione” di 1 precedente rapporto (vedi legge 296/2006 e direttiva min. pubbl. istr. 7/2007) in modo da bypassare il concorso (d'altro canto anche le star entrano dalle porte secondarie).
Già le vedo le colonne di cervelli in esodo…. Visto il caldo che almeno gli diano qualcosa da bere :P
Non ho davvero capito il tuo punto.
Se io mi lamento che devo andare all'estero sono un coglione viziato che vorrebbe avere il posto garantito sotto casa?
I concorsi sono una pratica principalmente italiana, altrove il professore decide chi assumere in base alle possibilità che ha e in base al curriculum e si assume le responsabilità di questa scelta.
In Italia i concorsi finiscono per deresponsabilizzare le università nei confronti delle assunzioni: se è un brocco non è colpa nostra, ha vinto il concorso!
E che c'entrano ammortizzatori sociali?
Io studio fisica, o la cosa non ti è chiara?
Se avessi voluto un posto sicuro sotto casa andavo a fare un'altra facoltà!
Chi si iscrive alle scienze dure (fisica, chimica, matematica) lo fa per passione, e si incazza per non poter contribuire al progresso del paese che lo ha cresciuto.
Non se ne può più di sentir parlare di aria fritta.
Intervistano ragazzi in TV che hanno preso 110 e lode e non vengono presi a fare ricerca perché non sono raccomandati. Quelli o non ti dicono che facoltà fanno, o quando te lo dicono scopri puntualmente che hanno studiato qualche genere di pseudoscienza (scienze politiche, scienze sociali, scienze della comunicazione).
Subito dopo in onda il 500esimo servizio sulla facoltà di medicina di Bari dove sono tutti parenti.
E la gente a casa che pensa a quanto sono orribili i baroni universitari che truccano i concorsi. Io devo ancora incontrarne uno.
Quanto alle colonne di cervelli in esodo, io ho visto partire per terre straniere solo quest'anno 10 volte la quantità persone che ho visto arrivare dall'estero al mio dipartimento.
Il problema non è solo la fuga dei cervelli, è che nessuno viene a rimpiazzare le perdite. Se a te piace così bene.
Presentazione superficiale o meno, solo l'idea e l'impegno di metterla in pratica si merita un plauso, ti pare? :D
Ehi ehi! E Alessia Merz, Adriana Volpe, Maria Concetta Maffei, Francesca Neri dove le metti? :D
ciao Ottaviano,
meriterebbe un plauso se fosse un'associazione senza fine di lucro o di formazione culturale, ma mi dici la frase a corollario della presentazione “Il miglior risparmio è investire sulla conoscenza” cosa c'entra con un'amministrazione comunale?
Che conoscenza viene fornita, e a chi?
Ad esempio non viene spiegato che il sw del centralino è si opensource, ma quello che viene montato sui telefoni non lo è. Ora dato che i telefoni IP vanno configurati (a differenza di quelli “tradizionali”) non viene illustrato se il provisioning rientra nel preventivo di spesa, se può essere gestito da remoto o se dovrà “uscire” ogni volta un tecnico.
Non viene illustrato se tale eventualità verrà gestita in outsourcing o dal CED di TN.
Che telefoni verranno montati? Tutti Linksys? Tutti Grandstream? Se si quanto costano (casomai se ne rompa o ne sparisca uno)?
Se è sviluppato un sistema di provisioning da remoto dovrò comprare sempre tutti linksys o grandstream (dato che il sistema di provisioning dei tel è diverso da marca a marca)? E se cambio marca devo riformare il personale?
Non vengono analizzati i costi della transizione ad IP: dubito che si possa fare in giornata visti i numeri di postazioni da sostituire, quanto tempo è necessario a “convertire” un ufficio? Per quanti giorni/mesi resterà in piedi una situazione “mista” (alcuni uffici convertiti ed altri no)?, durante la fase “mista” gli uffici convertiti potranno chiamare gli altri? Se no, quanto impatta sui costi preventivati?
Le comunicazioni su IP necessitano di banda (70kbits per chiamata) e basse latenze: è stato accertato il livello attuale di saturazione della rete comunale? (tanto lo sappiamo tutti che i pc vengono utilizzati anche per altro dai dipendenti), sarà necessario riconfigurare i firewall delle diversi sedi? Se si, rientra nel preventivo? Sarà fatto dal CED comunale o da “esterni”?
Queste sono 3-4 domande che mi sono “venute in mente” in questi 2 minuti, ma facendo un discorso ragionato sicuramente ci sarebbero decine di altri punti d'ombra.
Se lo scopo di “mettere su” Asterisk è solo quello di azzerare le spese per le chiamate intranet (tra diversi sedi) ti assicuro che si sarebbe risparmiato molto di più andando a trattare con T.I. che già ha nel suo portafoglio offerte multisede.
ciao
ciao,
guarda che io e te la vediamo in modo molto simile.
I concorsi sono una pratica italiana, è vero, prevista da Costituzione (art 97) per garantire l'imparzialità della P.A.
Quindi rendiamoci conto che la Cost ha un impianto vecchio di 50 anni (nessuno vi tocca i primi 12 articoli sia ben chiaro) e va riformata.
Ho un amico biotecnologo che lavora in USA e, oltre a dover rinnovare il permesso di soggiorno ogni 6 mesi -altro che bossi/fini cattivona- , è 3 anni che non prende un giorno di ferie (lavorando, visto con i miei occhi, anche il 26/12 e il 31/12).
E' precario da sempre -assunto a chiamata diretta dal prof- , è pagato bene, ma sa che se “produce” meno del previsto o dei colleghi lo possono tagliare con 5 giorni di preavviso.
Sa di avere una concorrenza spietata da parte degli altri colleghi (indiani e cinesi per lo più), lavora sodo e si impegna.
Introduci una cosa cosi in Italia e oltre a perdere le elezioni per i prossimi 5 anni (ed è per quello che Brunetta per far passare la sua riforma ha minacciato le dimissioni: regola numero uno, a 3 sett dalle elezioni che nessuna fascia sociale sia scontenta più del dovuto) avrai una sommossa di popolo.
Tutti i concorsi universitari sono truccati, fidati, se non lo vedi sei cieco. E questo perchè i prof vogliono/vorrebbero la “chiamata diretta” o comunque con il sistema attuale hanno poteri “di vita e di morte” praticamente su tutto (in un regime privo di controlli tra l'altro)
Parla con qualunque specializzando in un ospedale universitario e ne avrai la riprova.Ma forse se sei dell'86 -visto il nick- devi sguazzare ancora un pò nell'humus universitario prima di rendertene conto (o forse semplicemente devi finire e sentirteli fare come diretto interessato questi discorsi).
Quindi finchè i fondi per la ricerca servono a fare le sanatorie (come avvenuto nel 2007) per “stabilizzare” gente a contratto assunta per svolgere funzioni istituzionali (e quindi non sono ricercatori per definizione) bypassando il concorso pubblico previsto per legge che li taglino pure (i fondi intendo).
La gente si infervora sempre quando il governo parla di condoni: quando però questi servono a sanare gli errori dell'amm. che ha assunto persone CHE NON POTEVA ASSUMERE (i fondi servivano per ricercatori non per segretarie) con inquadramenti erronei allora tutti tacciano.
Regola numero 2: i condoni sono sempre sbagliati, almeno finchè non riguardano te in prima persona.
E' ovvio che l'Italia non attragga nessun “cervello straniero”: tu ci verresti a lavorare qui?
La tua logica non fa una piega…. per chi ovviamente pensa solo agli affari.
La tua analisi non è da tecnico, bensì da imprenditore.
La spinta (verso il FREE sw) dei comuni, ma del pubblico in generale, è molto maggiore di quella delle aziende, (quanto è triste ammetterlo).
Ora tanto per dire, lavoro in una struttura para-(cula)-statale, e anche qui stiamo per sostituire del tutto la telefonia tradizionale con il voip. Con asterisk o una delle sue reincarnazioni.
Premesso che la Ericcson prima gestiva le pstn con una MONTAGNA (enorme) di soldi (NOSTRI!!!!!) e ora stiamo faticando per ottenere anche un minimo di collaborazione, sono proprio le persone dubbiose come te skumpic, che rallentano questo passaggio. Ecco perchè non hai un presa di rete sulla scrivania.
Una cosa che non hai notato è come la presentazione non sia rivolta a tecnici (per una rivolta ai tecnici guarda il post sul comune di bologna). E' rivolta perlopiù al dirigente di turno che dovrà firmare. E tu vuoi sapere che c'entra la frase “Il miglior risparmio è investire sulla conoscenza”????
Finalmente qualcuno che ragiona con la testa e non con le tasche.!!
Sti [email protected]##i delle offerte multisede!!! VOGLIAMO autonomia. Lo capisci? non conviene?!? Non fa nulla, perchè ti permette molto di più. Perchè investire in collaboratori? perchè non formare gli interni? Dove lavoro io, dato che i cari governi (TUTTI) hanno sempre tagliato i fondi, ci siamo ritrovati a “autoprodurre” sw e gestione delle reti. E ora penso che è stato un bene, visto che “di necessità, virtù!”.
Via quei dubbi skumpic, e se hai delle proposte, collabora! Non ostacolare.
Ciau. ^^
Ciao Shady, di voip ne parlo volentieri perchè posso farlo con cognizione di causa. I vantaggi del voip sulla fonia tradizionale forse li conosco meglio di tanti “guru” che siedono nelle “stanze dei bottoni” ed è per quello che dico e ripeto “la gente che improvvisa può far solo male all' adozione di questa tecnologia”.
Quella è una presentazione improvvisata e fatta male: le P.A. dovrebbero SEMPRE ragionare da imprenditori dal momento che è questo che prevede la legge ed è questo che vorrei facessero con i nostri soldi. Andando avanti cosi non si può che “sputtanare” quanti con il voip lavorano seriamente ed avanzano proposte sensate ed innovative.
Non c'e' scritto da nessuna parte che il sistema verrà affidato agli interni e comunque dire: “metto asterisk per tagliare i costi intersede” è una boiata pazzesca.
Nella migliore delle ipotesi ti permette di “liberarti” da T.I. per divenire schiavo di qualcun altro (soprattutto se gestito in outsourcing e per quanto attiene i sw proprietari che sono sempre a “corollario” del centralino).
Qui si ragiona sempre in termini di “buono contro cattivo”, bisognerebbe cambiare prospettiva in “produttivo contro non produttivo” e scegliere quello che mi permette di produrre di più (o in alternativa risparmiare di più a parità di produttività).
Con il voip non ci sono problemi di “accessibilità” (doc vs odt): il protocollo SIP è standard (usato anche dalle soluzioni proprietarie di M.S. ad esempio), il codec G.711 lo usa già T.I. in centrale quando commuta da analogico a digitale.
Mi dicessero adottiamo asterisk perchè in prospettiva ci permette di sviluppare un sistema integrato di CRM (la nonnina chiama il catasto ed io grazie al CLI risalgo all'abitazione e a tutte le sue pratiche, oppure un sistema simile per i mille servizi pubblici erogati dal comune)…. quello è investire i soldi pubblici.
Se devono solo tagliare i costi intersede che chiamino un dirigente T.I.: fanno prima e fanno meglio.
[quote]
Le comunicazioni su IP necessitano di banda (70kbits per chiamata) e basse latenze: è stato accertato il livello attuale di saturazione della rete comunale? (tanto lo sappiamo tutti che i pc vengono utilizzati anche per altro dai dipendenti), sarà necessario riconfigurare i firewall delle diversi sedi? Se si, rientra nel preventivo? Sarà fatto dal CED comunale o da “esterni”?
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Tutti i comuni trentini e pubblici uffici dispongono (o disporranno a breve) di fibra ottica. :-)
scusate che cosa è un t.i.??
Non credo ne che farebbero prima ne meglio. Inoltre non riceverebbero quel know-how che una volta acquisito permetterà la realizzazione di nuove idee… vedi l'esempio da te proposto di sistema integrato CRM o single sign on etc etc…
e poi…. LA SICUREZZA!!!! perchè dovrei far gestire a telecom le telefonate tra le mie sedi? datemi una ragione valida. Odio telecom per quel che rappresenta, per quel che ci ha fatto, per la violazione continua dei nostri diritti… Per l'esasperazione tariffaria… Altro che intercettazioni…
I sw proprietari a corollario del centralino però li forniscono ditte più piccole, e sopratutto che forse ti sentono se le chiami o se devi intentar loro una causa (falla tu causa a telecom…).
Certo improvvisare sarebbe molto controproducente, addirittura non prevedere uno stack (di rete) a parte ed un link separato da quello prettamente “dati” è uno degli errori più comuni che si fanno… ma secondo te sono tutti degli sprovveduti? e ti fa proprio schifo quel know-how acquisito dai “27″ tecnici trentini….
Ripeto, magari io… magari noi ad aver dirigenti così lungimiranti…
E la produttività aumenta! ^^
Anche io studio fisica sono d'accordo con skarn86.
Come primo 'risultato' di questa riforma il prossimo anno rischiano di non partire i corsi storici di fisica nucleare e astrofisica, e si sta parlando dei CDL di Firenze, dove è stata riconosciuta a livello internazionale e europeo 'l'eccellenza' nello studio della fisica.
Il tuo amico sarà stato anche precario in America, ma quanto prendeva? Li il mercato (che comunque sta collassando, di conseguenza non è un ottimo esempio da portare) come contrappeso all' alta mobilità nel lavoro , paga profumatamente i 'precari'. La stessa cosa non si può dire in Italia, dove un ricercatore se gli va bene prende i suoi canonici 900 euro al mese, senza contare che l'ultima riforma lo mette anche in condizione di precarietà.
Nessun problema quindi a lavorare all' estero ed arricchire gli altri con i soldi e le conoscenze italiane( E tagliare sulla ricerca e sui corsi di scienze servirà solo ad aumentare il declino del paese). Sono invece dubbioso su chi proclama la tanto decantata 'liquidità del lavoro' accettando ciò che è stato scritto sopra , anche alla luce dello scenario internazionale.
PS: Con tutto questo, non dico che l'università non debba essere riformata, con lotta alle inefficenze, alle distorsioni e ai poteri interni 'forti', ma di certo una tale riforma non si fa con la 'scure' del blocco del turn-over e con la diminuizione dei fondi a pioggia, che va a colpire sia i settori sani sia i settori marci dell' università(e gli ultimi in ogni caso sono i meno colpiti, in quanto hanno poco interesse a fare ricerca o istruzione decente)