Attività in Plasma: piano con la promozione ;)
In Opinioni il 2/06 @ 23:28 trackbackLeggo spesso descrizioni e favoleggiamenti entusiastici sulle Attività in Plasma, fatte dagli stessi sviluppatori1 , mai dagli utenti.
Io ho provato a farmele piacere a tutti i costi e a più riprese, non (solo) per partigianeria, ma perché in certi casi vale la pena tentare più di una volta di capire e apprezzare un’idea. Ho perseverato cercando di comprendere il modo in cui sono state pensate e realizzate, e non ci sono riuscito.
Nel frattempo che decidete se cliccare su “Leggi il resto…” sappiate che tutto ciò che scrivo è filtrato da sincero e profondo affetto per KDE, per le sfide ambiziose di KDE 4 e soprattutto per gli uomini e le donne che dedicano il loro tempo al progetto. Detto questo…
Le Attività di Plasma sono “strane”
- Sono oggettivamente “strane” da gestire (zoom, crea, zoom, elimina, zoom, ecc) e non perché l’implementazione è giovane. Sono strane perché concepite da uno sviluppatore invece che da un team di esperti in ergonomia. Un esperto di ergonomia di KDE a caso (la preziosa Celeste Paul) ha anzi bollato la ZUI delle Attività con un secco: “Ma che caz..?!”. (cfr “La caratteristica più inutile di KDE 4, ma…“)
- Sono altrettanto oggettivamente “strane” da vedere. Quello sfondo morto a quadretti è probabilmente la cosa più antiestetica del XXI secolo, così come lo zoom-out su due attività che occupa il 110% dello schermo, e altro. Succede per un motivo analogo: dietro non c’è stato un disegno organico e – viene un po’ il sospetto – nemmeno un’idea definita.
Le Attività di Plasma sono “poco utili”
- Non potrebbe essere diversamente: sono indirizzate alla gestione degli (ancora?) “poco utili” plasmoidi. Sostanzialmente si possono creare, zoomare, eliminare, zoomare (ecc) infiniti sottoinsiemi di infiniti “poco utili” plasmoidi. Ah, e poi si può cambiare lo sfondo del desktop.
- La ZUI delle Attività non presenta alcuna interazione con KWin, con le finestre, con le applicazioni, con i documenti. Solo con gli infiniti “poco utili” plasmoidi di cui sopra, che si possono creare, zoomare, eliminare, zoomare, ruotare, zoomare, ecc.
- Sono assurdamente svincolate dai desktop virtuali. Beh, in verità esiste un’opzione semi-nascosta per cambiare questo strano comportamento predefinito (cfr “Due nuove modalità d’uso di Plasma“)
Le Attività di Plasma sono “instabili”
- Forse con KDE 4.1 4.2 4.3.0 andrà meglio, ma fino alle mie ultime prove risalenti a poche settimane fa, ho notato che l’uso delle Attività – seppure da parte mia accortissimo e parsimonioso – induce in Plasma l’instabilità più assoluta.
E se non ci riesce un fan di KDE….
Questa critica non viene da parte di qualcuno che ha un briciolo di interesse a sminuire KDE, al contrario: scrivo in qualità di estimatore fiducioso e accanito. Ho provato per mesi e con tutta la buona volontà, ma non sono riuscito a trovare una sola scintilla d’utilità e sensatezza nelle Attività di Plasma, così come sono adesso.
Amo KDE, sono sempre intrigato da KDE 4 e apprezzo il lavoro svolto “aggratis” dal team, ma mi sembra un po’ esagerato continuare a promuovere le Attività a spada tratta, finché non saranno pronte. Personalmente io continuo a sconsigliare l’uso di KDE 4 tout court perché al momento credo che si rischi di provocare solo delusione e chiusura (cfr “Nasce KDE 4.2, ecco perché non è ancora «pronto»“). Quel genere di chiusura che poi porta tanti a scrivere perle di equilibrata e costruttiva saggezza, tipo “KDE 4 è un EPIC FAIL”2 .
KDE 4 non è un fallimento, al contrario, è il trionfo di potenzialità, solo che se queste potenzialità non riesce a sfruttarle nemmeno un fanatico sostenitore come me… come reagirà l’utente “normale”?
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— Note all'articolo:
- Questo articolo è nato come risposta ad Alessandro Sivieri, ma ora non vorrei dare l’impressione di prendermela con lui! :) [↩]
- Prendendo accortamente in prestito quanto di meglio ci offre la cultura anglosassone -.- [↩]
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Commenti »
Io penso questo: uso un computer, per lavorarci, non per smanettare, uso linux perchè mi piace, uso dei programmi che mi piacciono, aggiorno il sistema ogni sei mesi, perchè mi servono dei programmi aggiornati e il kernel nuovo, e per fare tutto cioè uso e userò sempre Gnome, perchè KDE semplicemente se ne frega di quello che faccio col computer, e vuole fare di me un beta tester a tutti i costi. Questo è quanto, ed è inutile dire: è colpa delle distribuzioni che hanno adottato KDE4 quando era troppo instabile, perchè è stato il team di KDE a abbandonare la manutenzione di KDE3. KDE 4 epic fail: sono pienamente d'accordo. Per il modo in cui hanno deciso di abbandonare l'utente non geek. Quando KDE4 sarà “pronto”, Gnome 3 sarà uscito e nel frattempo tutti i programmi gnome che ho sempre usato non mi avranno mai tradito.
Dai tra un po' arriva Gnome 3 e ritorni sui tuoi passi.
Purtroppo quello che dici è vero ed è anche il motivo perché ho provato qualche release di Kde4 e poi non sono riuscito a rimanerci.
Io sono d'accordo con te sulla linea ergonomia/utilità stabilità. Io le ho usate per un po', poi causa scarsa usabilità (zoom, clic, zoom, …) e anche scarsa utilità ho lasciato perdere.
Per me però sono molto intriganti. In fondo ciò che effettivamente, realmente fanno queste attività è cambiare desktop. Non nel senso comune delle interfacce per Linux, ma nel senso che cambiare attività causa, quasi fisicamente, smontare desktop, con tanto di icone e plasmoidi vari e montarne un altro. In quest'ottica secondo me è molto interessante. Molto molto. Anzi, in quest'ottica, secondo me il lavoro è praticamente finito; basta trovare un modo più rapido, intuitivo ed elegante per cambiare attività dei due messi a disposizione, cioè la ZUI piuttosto schifosa e il plasmoide-cambia-attività-ma-una-volta-cambiata-come faccio-a-tornare-indietro (cioè: uno usa un plasmoide per cambiare attività e per far scomparire proprio quel plasmoide… Mmmh, c'è qualcosa che non va… Perché devo avere due plasmoidi diversi sulle due-tre-n attività?).
Per il resto, sì, la cosa è un po' confusionaria; mettiamo uno che da Windows arriva a KDE4.2: prima un solo desktop; ora scopre che ha quatttro desktop a disposizione che può far ruotare con un cubo o una sfera. Meraviglioso. Però può anche cambiare desktop tramite queste attività. Aspetta… Desktop o attività? O sono la stessa cosa? E perché non posso avere quattro desktop con un'attività e solo tre con un'altra? Cioè: ma se io ho quattro desktop e due attività ho in tutto otto desktop? No, ne ho comunque quattro, perché il numero di desktop non c'entra con l'attività… E perché se cambio attività i programmi aperti sono sempre gli stessi? Che cosa cambio attività a fare?
È confusionario, ma secondo me meglio di così non si può fare. O meglio: se il concetto è quello attuale (4.2, lasciando stare i desktop-attività connessi), le attività sono perfettamente definite, e sono le varie diverse impostazioni desktop con icone e plasmoidi, e i desktop sono perfettamente definiti; uno sa che se cambia attività cambia i plasmoidi e basta (e in quest'ottica il nome attività forse non è del tutto azzeccato). Poi il fatto che stia sorgendo il dekstop-attività tutto in uno è un riflesso della confusione fatta per il fatto di non aver distinto bene il desktop tradizionale con l'attività.
Sar?a io da ormai 6 mesi, sul mio laptop di lavoro, uso solo kde4.
Ok il mio mestiere ?are il Program Manager, e dunque mail, web e office automation, project planning, mi bastano e avanzano per i compiti normali.
KDE lo amo da kde 2 in poi…. e sono che contento di fare il beta tester, preferisco stare on-the-bleeding-edge, che rammollirmi sul desktop di gnome….
C'è un'altra cosa che voglio dire: se mi si ponesse la domanda “Ma serviva davvero inserire il concetto delle attività in un ambiente desktop?” io non ho alcun dubbio: “Sì”. E non perché lo trovi uno strumento utilissimo o immancabile, tant'è vero che non lo utilizzo. Ma perché:
1. Magari qualcuno ho trovato in questo un'innovazione di cui davvero non sa più fare a meno; fossero anche tre-quattro utenti sulla faccia di questo pianeta, ben venga che si sia sviluppato qualcosa di utile per qualcuno.
2. Un'introduzione di un concetto così inedito può mandare avanti la “ricerca” che permetta sull'onda della novità di arrivare a un'implementazione magari completamente diversa ma utilissima, perfettissima e apprezzatissima. Chissà quali saranno gli esiti di queste attività tra dieci anni… Nessuno può dirlo. Il team di KDE ci ha provato, e ha fatto benissimo. Può essere un buco nell'acqua che verrà dimenticato oppure l'inizio di una nuova concezione del desktop.
Ad ogni modo secondo me KDE4 introduce molte novità “strane”, forse poco usabili, brutte e inutili, ma che in fondo non danno troppo fastidio. Insomma, io queste attività non le uso e non mi dà alcun fastidio sapere che se voglio posso averle; non credo che occupi molta memoria oppure rallenti la CPU il fatto che esista l'opzione. Stesso discorso con i plasmoidi: ora tutti possono avere il proprio desktop originale con le icone “normali”, se vuole; io no. Io ho due Folder View sul mio desktop e sono felicissimo. Se mi dicessero di tornare indietro direi no. Forse sono l'unico sulla faccia della terra a desiderare un desktop senza icone fisse sopra; bene, sono lusingato che il team di KDE abbia fatto questo per me. Se uno non vuole i plasmoidi sul desktop non deve far altro che dimenticarsi della loro esistenza. Quelli sulla barra non credo che siano tanto fastidiosi, ora come ora.
Smanettare? E per che cosa devi smanettare di preciso? Vuoi le icone sul desktop? Ce le metti con un clic. Non le vuoi? Non ce le metti. Non ti piacciono le attività? Non usarle.
Non mi sembra difficile…
Se KDE ti dà tante possibilità non è perché se ne frega di quello che fai. Anzi, sì, se ne frega: ti permette di farci quello che vuoi, non solo quello per cui è stato disegnato. È ovvio che nessuno, neanche lo smanettone più smanettoso, userà mai tutte le possibilità offerte da KDE. Ma che male c'è a permettere, senza obbligare, tutto?
Per switchare attvità facilmente: usate il plasmoide apposito e mettetelo sul pannello! :)
Secondo me le attività sono una grande idea che deve però essere resa più pervasiva nel desktop.
Mi piacerebbe che un cambio di attività facesse cambiare i plasmoidi, le finestre, la systray, i “Places” di dolphin (e non solo), i contatti in Kopete, ecc…
Credo che il punto di arrivo sarà far parlare le attività con Nepomuk in modo che al cambio di activity venga associato un cambio semantico di contesto. Non è una mia idea, ne aveva parlato anche Aaron “te la dico tutta” Seigo :) nel suo sproloquioso blog:
http://aseigo.blogspot.com/2008/09/plasma-conte...
ma non so se poi la cosa è andata avanti (direi di no).
Credo che quando arriveremo a quello (se ci arriveremo) allora daremo alle attività un peso diverso rispetto all'attuale accozzaglia di plasmoidi.
Uffola ogni volta sta storia, non tutti hanno bisogno di tutte le funzioni, io non ho bisogno di usare un cad per progettare edifici ma non necessariamente significa che chi lo sviluppa sprechi tempo a pubblicizzarlo ^_^'
Ci sono persone che le attività non ne hanno bisogno e altre che, come me, le considerano una cosa utile (segue più giù un esempio che ti ho già descritto in altri miei post).
Ovviamente sono concorde nella poco intuitiva interfaccia e instabilità attuale ma li bisogna aspettare e segnalare i problemi. Comunque attività e desktop sono cose che per me hanno funzioni assolutamente separate, unirle vuol dire perdere la cosa che più mi stuzzica di kde4.
Ecco il mio esempio
Io uso il mio pc per attività differenti, tempo libero sviluppo software/siti web e studio.
Mi piacerebbe avere ad esempio un attività tempo libero dove come plasmoidi avrei folderview con le icone dei programmi come browser, cartelle con i film, e plasmoidi (non esistenti) con ad esempio la lista dei programmi in tv o cose simili.
I desktop avrebbero contenuti diversi: uno il browser, uno amarok, uno skype/kopete.
Poi avrei un'attività “sviluppo siti web”, il desktop avrebbe un plasmoide folderview con le icone dei progetti attivi, uno con le stat di ram/cpu.
Ovviamente in questo caso il multidesktop è fondamentale
In un desktop ci va l'ide sempre aperta, in uno crossvc, in uno il browser e in uno konsole con aperto un bel tail -f sui log di apache (spesso su server remoti).
Come vedi attività e desktop sono separati nel mio modo di usare il pc, nell'idealità io creerei un attività per ogni mio progetto software.
Per me mettere attività e desktop in sincrono (attività 1 su desktop 1-2 attività 2 su desktop 3-4) è una enorme limitazione perché non avrei in tutti i desktop le risorse di cui ho bisogno (esempio semplice, nell'istante x voglio aprire l'output log di un programma che sviluppo ma l'unico desktop libero essendo di un attività differente non ha i link rapidi giusti, quindi devo switchare desktop aprire il log e spostarlo nel desktop libero).
Ovvio che non tutti hanno le mie esigenze, e quindi la possibilità di fondere le cose può essere ben vista purchè si tratti di opzione facoltativa, ma dire che “Sono assurdamente svincolate dai desktop virtuali.” è, a mio parere, profondamente sbagliato, esse sono GIUSTAMENTE SVINCOLATE di default, anche perché cambio attività molto meno spesso di quanto cambio desktop ^_^.
Poi ognuno ha il suo stile.
Cya
Sentiti libero di dire che in verità ti sei sbagliato e che ti è sempre piaciuto Gnome…ed ora che si vede all'orizzonte Gnome 3 stai preparando il terreno per un bel Gnome 3 in un paio d'ore.
Da canto mio uso KDE 4.2 con soddisfazione e senza intoppi comprese le attività. Ed amici e parenti veramente molto utonti non hanno nessun problema particolare.
Comunque il problema è che, personalmente, tu ti sei infatuato di KDE mentre ora ti accorgi che non ti piace proprio.
Usa Gnome e vivrai felice.
Marcom
L'unico plasmoide che mi piace è quello per vedere le strip di Dilbert.
Togliere le icone “native” dal desktop è stata una grande cazzata.
Putroppo il nuovo desktop di KDE4, come lo giri lo giri non va, proprio non va.
Da tradizionale utente KDE mi ritrovo ad appezzale GNOME, mamma mia che fine ho fatto!
Non è questione di possibilità, è questione di avere un desktop che funziona, con programmi che funzionano, che non mi lasciano a piedi da un'aggiornamento ad un altro. Ad esempio la filosofia di Amarok è la stessa di KDE 4. Rivoluzione da una versione all'altra, ma finchè la nuova versione non è pronta, sono @zzi tuoi, a me sviluppatore non me ne frega se usi il mio software, se vuoi continuare a usarlo, ti ritrovi un pastrocchio strapieno di bug finchè non lo rimetto a posto, e nel frattempo mi faciliti il lavoro facendomi da beta tester. Ma quando KDE sarà pronto, nel frattempo io utente non lo vedrò più come un DE affidabile. Con me hanno chiuso.
Anche io son stato utente KDE prima di ogni altro, poi son finito su GNOME. All'uscita di KDE4.0 ho seguito il blog giorno per giorno, ho fatto tutta la tiritera 4.1, 4.2, le attuali nightly… niente da fare, mi basta vedere che sul netbook torno regolamente su gnome per capire che per adesso è li che vivo la mia vita informatica, sia di svago che lavorativa.
Peccato perchè ritengo gnome tecnologicamente inferiore, lo si vede dalle GTK, dalla generale lentezza e responsività del sistema.. Ma almeno “It Works”..
“cioè la ZUI piuttosto schifosa e il plasmoide-cambia-attività-ma-una-volta-cambiata-come faccio-a-tornare-indietro”
per questo posso consigliarti: io ho aggiunto un pannello che si nasconde automaticamente e ci ho inserito il plasmoide delle attività, così con un unico elemento cambio attività e torno alla precedente in un attimo.
detto questo la penso come Felipe: nonostante il modo semplice di passare dall'una all'altra ancora non riesco a dargli un senso e praticamente non le uso mai…
E' tutto conforme alla logica con cui viene sviluppato l'ecosistema Linux, annessi e connessi. E cioe' lo “sviluppatore” fa le cose per se stesso, non per l'”utente/cliente” come capita o dovrebbe capitare in un universo “commerciale”. Le cose che interessano/piacciono ad uno sviluppatore particolare sono quasi sempre fastidiose/inutili per altri sviluppatori (che quindi rifanno la stessa cosa a modo loro) e per lo “utente/cliente”, che infatti alla fine va dal venditore di computer e gli chiede di mettere Windows.
Io sono un utente Kde dell'ultim'ora.. ho cominciato ad utilizzare Kde4 dalla 4.2 perchè un amico che seguiva lo sviluppo di kde 4 dall'inizio mi ha fatto “na capa tanta” dicendomi che le cose erano diverse dall'inizio e adesso il DE è finalmente usabile a tutti gli effetti.. ho voluto dargli fiducia e mi sono innamorato di Kde 4, stilisticamente superbo.. kwin adesso è rapido e fluido soprattutto.. la risposta generale del sistema è notevolmente migliorata. Io adoro Gnome, ho passato ore a customizzarlo sia graficamente che a livello di programmi e servizi, ma devo dire che con Kde 4 e le QT stanno facendo un lavoro fantastico e per adesso sono migrato su kde 4, che poi ci siano delle applicazioni o dei progetti a livello embrionale che ancora non hanno maturità e hanno una certa indecisione sul ruolo da avere nell'esperienza desktop quotidiana ben venga, perchè cmq è qualcosa in più che non inficia comunque l'esperienza complessiva e ti permette di lavorare ugualmente anche senza doverle utilizzare.
Sicuramente ci sarà una fascia di utenti che proverà ad utilizzare tali funzionalità, ne sviscererà i difetti e provvederà a testare le varie possibilità per farle crescere, nella totale libertà, dato che cmq il DE anche senza le attività comunque funziona, e sottolineo funziona.
Vorrei comunque che chi afferma che così Kde4 non è utilizzabile desse anche una motivazione alla sua affermazione, dato che uso kde 4 sul mio fisso e sul mio notebook senza nessun problema, se poi mi manca qualche programma lo prendo in prestito da gnome, dato che l'integrazione estetica comunque non è male ( es. Synaptic o Firefox stesso ).
Caro Felipe,
pensi si possano trarre conseguenze più generali? Mi spiego:
1. La figura dell'eroe romantico che viaggia da solo verso territori inesplorati (in arte informatica: dello sviluppatore) è credo amata ed un po' invidiata da chi, come me, è mero utente. Ma chi, come me, si limita all'uso e non allo sviluppo di ambienti desktop (ed il discorso è valido per ciascuno di essi: io uso Gnome con tentazioni verso E17, LXDE e XFCe) si trova sempre un po' spaesato di fronte all'enormità di applicazioni e migliorie individuali che si integrano male o simili. Mi vengono in mente le mie “avventure” con i vari dock (li ho provati TUTTI); se ho ben capito nel caso del post si tratta di qualcosa di ancora più profondo si una semplice applicazione.
2. Mi verrebbe allora quasi da pensare che sarebbe meglio se questi tentativi fossero “incanalati” o quantomeno “vagliati” da un team che ne valuti la maturità e l'integrazione (non l'utilità, però: deve essere valutata dall'utente), e che magari dia indicazioni ergonomiche allo sviluppatore. Il meccanismo – se non mi sfugge nulla e non ho capito male – in qualche modo già esiste: un pacchetto entra nei repository ufficiali, nel sito dello sviluppatore si accendono le pagine e si fa festa. Forse però sarebbe meglio un grado intermedio tra ingresso nei repo ufficiali e pacchetto singolo che vaga nei vari repository “instabili”; e, forse, sarebbe meglio verificare meglio i vari pacchetti che esistono nei repository ufficiali, approfondendo chiarendo semplificando la distinzione security/updates/proposed/backports.
D'altronde questa impostazione rischia di diventare un po' troppo dirigista e soffocare l'eroe romantico di cui sopra.
Esiste un trade-off? dove, secondo te?
Davide
Qui c'è uno che invece con le activities ci si gasa.
http://www.chimera-bellerofonte.eu/2009/06/we-a...
Io personalmente ancora non capisco come possano aumentare la produttività.
il punto è che se una cosa non ti serve non la usi…
le attività non le uso nemmeno io…o in maniera limitata…a modo mio insomma…ma è questo il bello…
con kde 4.2 + qualcosa svn hai tutto cio ke c'e' in gnome piu altro…
il tutto configurabile, personalizzabile e sufficentemente ergonomico…
il desktop non è mica solo attività e la praticita d'uso di kde è al pari, e in alcuni punti superiore, a gnome…su 3 amici a cui ho messo kde4 tutti hanno subito (e non sono cime) trovato orientamento e in alcuni casi configurato in maniera molto personale tutto l'ambiente…
perchè molti quindi dicono di essere passati a gnome proprio non lo capisco.
ps. sn sempre stato un utente gnome fino a “la notizia del 2009″
pps. le gtk non hanno PIU senso d'esistere e prima si ammazzano meglio è
Mah, KDE non è pronto perchè l'utilità delle attività per te non è chiara, nepomuk non funziona ancora ed in alcuni casi bisogna usare applicazioni Gtk o di kde 3.5? ::confused::
Bell' articolo Felipe :).
Secondo me è un po' esagerato parlare di utenti come beta-tester. è vero che sono usciti con KDE4 quando ancora non era pronto e la stessa cosa vale per KDE4.1 e (in parte) per KDE4.2. Ma nei fatti io e altre persone che cono sco e che di computer non ne capiscono niente si trovano bene, usano tre-quattro funzioni di base e va bene così. Non hanno crash continui (anzi: non hanno crash) e una volta personalizzato l'ambiente ci si sentono a casa.
Che poi vengano introdotte tante novità inedite non credo che sia un male. Ti senti un beta-tester per questo? Perché puoi scegliere di provare nuovi concetti nel tuo desktop (senza esserne obbligato)?
Se ti piaceva Amarok nella versione 1.4, metti quella. Tutt'al più devi installare qualche libreria di dipendenza (ma non stiamo parlando di un GB). Neanche a me piace Amarok 2, per niente. Però alla fine dei conti lo uso come facevo prima senza inconvenienti.
Nel senso che sei uno di quelli che gestiscono progetti senza scrivere una riga di codice? Se è così certo avrai molto tempo per testare KDE nell'intervallo di tempo tra una mail e uno spreadsheet… :)
Più che perfettamente d'accordo.
Io poi sviluppo in C++ con le QT e… chia l'ha fatto sa che sto parlando di una libreria pressoché perfetta per tutto, documentata come nessun'altra lo è. E il C++ me lo sono scelto io perché mi piace e ci lavoro bene, ma avrei potuto ugualmente scegliere Python o Java.
Che cos'hanno le GTK che le QT non abbiano? Viceversa che cos'hanno le QT che le GTK non abbiano? La lista è piuttosto lunga.
Io non capisco perché si sviluppino applicazioni importanti ancora con le GTK. Perché Google sta scrivendo chromium sulla GTK? Perché? Quando Google Earth è uscito così bene con le QT?
L'utente normale con la sua triste ATi Radeon x600 e Kwin attivo lo vede crashare regolarmente dopo neanche 10 minuti di uso..basta aprire due o tre applicazioni. Schermo nero che non risponde, triste riavvio forzato, log a Gnome e via.
Peccato, spero risolvano presto, KDE4 mi piace moltissiomo.
(Ubuntu Jaunty i386 con repository kubuntu-ppa)
Io le attività le uso in questo modo: 3 Attività:
1. Life (un desktop come piace a me e niente e dico niente widget)
2. Playground (Ci sono vari widget come calcolatrice, pastebin etc.etc.)
3. News (Tanti RSS con le varie news accessibili con un click)
Sono perfettamente daccordo…
le uso anche io col plasmoide apposito. tutti i giorni
e mi va benissimio che sian svincolate dai desktop virtuali…
il fatto e' che e' un concetto complicato da gestire…
oltre a quello che dicevi tu ( che sarebbe una autentica figata) sarebbe bello anche avere una specie di “sticky” per le finestre .. ovvero farle apparire solo in alcune attivita' per esempio…
Comunque trovo che la gestione di spazi di lavoro concorrenti aggiungendo una dimensione e non appiattendosi solo sul multi desktop sia un'idea innovativa e funzionale
altra cosa la ZUI che funziona male, nn si capisce bene come gestirla, inchioda tutto e pare una specie di appendice che sta li da kde 4.0 senza evoluzione apparente…
Fanno bene a testare e differenziare, forse come dice felipe l'utente medio non coglie le potenzialita' e resta solamente confuso. sono pero' del parere che offrire piu' opzioni e possibilita' di personalizzazione possibile non sia un male, anzi. Certo bisogna riuscire a renderle appunto opzioni che non vadano a confondere inutilmente gli utenti…
( leggi cashchew o come cavolo si chiama…)
KDE = epic fail! Linux = shit! Windows FTW! go buy skill n00bz!
Salva ragazzi, chiedevo se fosse nel todo utilizzare pannelli diversi a seconda delle attività. Non so se è già stata pensata come idea, ma credo che se per attività intendiamo spazi differenti in tutto e per tutto anche i pannelli debbano esser indipendenti per definizione.
Solo per puntualizzare Firefox non è GNOME. Per il resto condivido il tuo ragionamento.
Da come la vedo io ci sono due categorie di utenti: quelli che usano una funzionalità e quelli che non la usano (ci sarebbero anche quelli che provano ad usarla e poi ricadono in una della precedenti per vari motivi).
Se una persona apre un numero di finestre inferiore o uguale a 2 non credo gli servano i desktop virtuali. Se uno usa meno di 2 plasmoidi non usa le attività. Questo è un dato di fatto.
Dal punto di vista dell'utilità le attività diventano utili solo se sono utili anche i plasmoidi, altrimenti restano raccoglitori di inutilità.
A questo punto io uso qualche plasmoide e mi trovo bene con una sola attività, se ne usassi di più sentirei il bisogno di raggrupparle in qualche modo per non avere uno sfondo saturo. In sostanza le attività sono utili nella misura in cui si usano plasmoidi utili, e ce ne sono un bel po' che per me sono/sarebbero utili.
Passando alla nota dolente le attività non sono pronte per essere usate, il concetto c'è ma manca un'interfaccia degna di una versione non alpha. Ho provato ad usare la ZUI, non è scomodissima (di certo neppure comoda) però da vedere è orribile, e soprattutto è lentissima, appena aggiungo un'altra attività passo da fluido a quasi bloccato. In sostanza sono uno di quegli utenti che hanno provato le attività, ne vedo l'utilità, ma dal punto di vista dell'implementazione non ci siamo.
In ogni caso penso prima o poi qualcosa di utilizzabile arriverà, per esempio l'interfaccia per netbook apparsa pochi giorni fa di fatto non è altro che un gruppo di 3 attività e mostra anche la possibilità di passare da una all'altra usando KWin.
Ad essere onesto non credo che le funzionalità “base” siano così problematiche, cioè niente 3d, niente attività, niente plasmoidi oltre a quelli predefiniti, icone sul desktop…
Secondo me provare le nightly non è un modo efficace per testare la stabilità, ma piuttosto converrebbe provare la 4.2.4.
Poi che uno preferisca GNOME per fattori estetici ci può stare, ma i crash che ho avuto fin'ora sono stati solo Plasma alla chiusura della sessione (per cui fastidio abbastanza contenuto visto che tanto in un modo o nell'altro doveva chiudersi) e il plugin flash in Konqueror. Per il resto funziona abbastanza tutto, soprattutto usando sostanzialmente quasi solo le funzioni che usavo prima con il 3.5.
Devo dire che kde 4 l'ho provato solo dalla versione 4.2.2 per cui comprendo che chi ha usato una versione destinata agli sviluppatori abbia trovato molta più instabilità.
Per il resto ognuno usa quello che gli sembra più consono alle sue esigenze.
Le uso spesso (le attività), soprattutto in connubio col doppio monitor.
Gimp è una pacchia, con i livelli e gli strumenti separati su una seconda attività. Diventa quel (bel) programma di fotoritocco che non riesce a esprimersi completamente su un singolo monitor. :)
E trovo comodissimo avere Kdenlive aperto a pieno schermo su un monitor (lo sto usando intensivamente di questi tempi) e mantenere sull'altro 2-3 FolderView con tutti i files (accuratamente filtrati) per trascinarli all'occorrenza nel progetto cui sto lavorando.
Non è nulla di trascendentale, però é dannatamente comodo e, dopo averlo sperimentato, di tornare indietro non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello. :)
Ciao
Stimolato dall'articolo, sto provando a utilizzare più attività, ma sulle nuove che ho appena impostato i plasmoidi impazziscono e si sistemano dove vogliono loro! E' normale? Ditemi di no, che sono bestia io… E poi magari spiegatemi il perchè :-)
Ho visto qualche tempo fa su una rivista francese che esiste la possibilità di avere più attività di dimensioni diverse e usarle contemporaneamente su più monitor. Ad esempio se avessi un monitor 1440×900 e uno 1680×1050, dovrei poter avere due attività, una grande 1440×900 e l'altra come l'altro monitor e usarle in contemporanea sui due schermi.
È veramente possibile? Qualcuno c'è riuscito? Come?
Con una nvidia basta configurare twinview tramite nvidia-settings. Ogni monitor visualizzerà automaticamente una diversa attività alla risoluzione massima supportata e potrai usufruire di una scrivania estesa su cui lavorare.
Ciao
mah… per uno che lavora kde non serve… tantomeno i plasmoidi.
gnome 3 è molto più promettente
Io dico solamente una cosa: mi ha fatto capire di più l'utilità delle attività Gnome-shell (che è in versione super iper mega alpha) di quanto non l'abbia fatto KDE 4.x.
Mi hai levato il commento da tastiera
Ben detto. Aggiungiamo anche i pannelli, l'integrazione con kwin, scorciatoie da tastiera per navigare tra le 'attività, le transizioni… i 'desktop virtuali' dopo questo servirebbero a poco.
Capisco l'articolo sia nei toni che nei contenuti. Ritengo i suggerimenti dei commenti molto preziosi, in particolare baxeico e -Luk-
Secondo me la direzione è giusta, la strada tanta.