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Zeitgeist: icona, interfaccia e backend Xesam

In Ergonomia, Estetica, News il 7/06 @ 0:13 trackback

zeitgeist-iconCi sono interessanti novità per GNOME Zeitgeist, il progetto nato per fornire funzionalità di “journaling” a GNOME.

La prima di tali novità la vedete qui a sinistra, ed è la nuova icona per l’applicazione: un orologio che cola un po’, proprio come il tema ricorrente e ossessivo nelle opere di Salvador Dalí, uno dei miei artisti preferiti durante l’adolescenza :)

Non so fino a che punto l’icona possa richiamare il concetto di timeline e dunque Zeitgeist, ma – con qualche stiratura – l’idea di tempo relativo e soggettivo si sposa benissimo con l’utilizzo che faremo dell’applicazione. Ci sono novità anche per l’interfaccia…

GNOME Zeitgeist interfaccia - Pollycoke :)


Francamente, molto francamente, non mi piace l’idea di suddividere le attività svolte per tipo di documento, specie se su tale divisione sembra incentrata tutta l’interfaccia. Secondo me le attività svolte dovrebbero essere elencate con una timeline in cui vengono elencate, magari (fantascienza) ad albero, magari (fantascienza) mostrando le connessioni tra oggetti che hanno elementi in comune, come etichette o connessioni semantiche.

E a proposito di connessioni semantiche, è arrivata una gradita notizia che sono sicuro in molti si auguravano da tempo: c’è un candidato credibile per svolgere la funzione di database per Zeitgeist, ed è Xesam! Questo significa interazione e integrazione con Tracker, Strigi e tanti altri, ma soprattutto con Nepomuk-KDE. Grazie a Xesam, che fa da collante tra tutti questi progetti, direttamente da Zeitgeist saremo in grado di compiere operazioni sui nostri documenti/attività come: aggiungere commenti, etichette, giudizi…

…e tutte quelle altre cose che non avete ancora capito a che diavolo servano :D

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Commenti »

1. bla - 6/06 @ 23:50

io voglio vedere questa roba assieme a btrfs e tutte le sue funzionalità :)

2. Facebook User - 7/06 @ 0:11

Bella l'icona.
Per quanto riguarda lo screen… uso dello spazio da dementi come al solito. Cos'è un 32'' widescreen? Ma che griglia è?
Quando capiranno quelli di gnome che è ora che la smettano di mettere un elemento della gui a Parma, uno a Vicenza e il terzo a Brindisi?

3. Anonimo - 7/06 @ 0:17

relativo e Soggettivo…

4. Spiros - 7/06 @ 1:17

Sulle prime non si direbbe un orologio che cola, secondo me…
Comunque trovo piuttosto controproducente l'idea di separare le attività svolte per tipo di documento. In un desktop semantico proprio questo fatto di natura tecnica (e non appunto semantica) dovrebbe andare via via scomparendo, non accentuarsi. Mah…

5. Omar Semlali - 7/06 @ 8:30

Polly, le molte funzionalità fantascientifiche a cui fai riferimento nei tuoi post, potrebbero essere soddisfatte non da gnome, ne da zeitgesit…ma indovina un po???
ITSME!!!
Ne ha mai sentito parlare???
Se non ricordo male non hai mai fatto un articolo incentrato su questo progetto affascinante e che potrebbe cambiare il modo di fruire i contenuti e l'approccio con un pc.
Guarda caso ITSME è tutto italiano, con un team compost da designer,ingegneri,esperti di linux e menti eccelse nel panorama italiano dell'informatica.

6. G. - 7/06 @ 9:21

Quanto hai ragione!! :)
Per fortuna che esiste gnome-color-chooser…

7. bLax - 7/06 @ 10:17

icona pessima….buona l'idea ma pessima realizzazione: sarebbe stato meglio l'orologio sciolto di tre quarti…..da davanti cosi bisogna mettersi li a capire che diavolo è per riconoscerlo! e questo su un immagine 190×190pxl…..provate a vederlo dentro un menù in 24×24….

per il resto, tutto grasso che cola! :)

8. felipe - 7/06 @ 10:42

ha!

9. Anonimo - 7/06 @ 10:50

spero sia stato solo un typo, altrimenti corri a ristudiarti il surrealismo che mi sa che durante l'adolescenza eri troppo preso da altro :P

10. felipe - 7/06 @ 10:55

beh senza bisogno di tornare a studiare, “relativo e oggettivo” insieme non hanno senso nemmeno in italiano spicciolo.

PS: durante l'adolescenza ero brutto e imbranato :)

11. Anonimo - 7/06 @ 10:58

per fare quello a cui pensavo io non serve essere belli… giusto ci vuole un po' di manualità, ma così poca che anche uno imbranatissimo ce l'ha :)

12. jackric - 7/06 @ 11:12

interessante questo ITSME!! felipe DEVI farci un articolo al più presto! :P

13. LeonardoG - 7/06 @ 12:56

[Parizalmente OT]
Concordo pienamente sull'uso degli spazi. Non so perché, ma ai designer di GNOME piacciono terribilmente gli spazi vuoti e inutilizzati. Ho preso da poco un portatile con schermo 1280×800: beh, sembrerà impossibile, ma la finestra delle preferenze di Evolution non ci sta dentro, e io utilizzo un solo panel… Non parliamo dell'EeePC, che è 1024×600! Hanno dovuto fare degli hack appositi su Ubuntu netbook remix!

14. Ottaviano - 7/06 @ 14:21

io infatti ho ridotto le icone a 16×16, pannelli ad icone 24×24 mi sembrano assurde, sprecano spazio e non ne capisco granché il perché della loro esistenza visto che di solito le dimensioni vanno a potenza di 2… e il 24 non è compreso o_O

15. Gabriel - 8/06 @ 12:18

mamma mia, carina come icona per carità, ma lo stile tango mi ricorda i disegnini che facevo a 3-4 anni con i miei pastelli … preistoria e infinita infantilità xD

16. Neff - 11/06 @ 15:50

Non potrei essere più d'accordo. La gestione dello spazio è una cosa che dovrebbe essere completamente rivista in GNOME. Sono contento di non essere l'unico a pensarlo… solo mi chiedo, non c'è nessun altro piazzato un po' meglio di noi nella community che è in grado fare un po' di lobbying a favore di un cambiamento? Anche i menù di GNOME sono gigantici e per cosa?