jump to navigation

Fedora 11 “Leonidas”, ecco cosa mi piace

In News il 9/06 @ 17:19 trackback

Fedora 11

Dopo alcuni slittamenti sulla data prevista, è stata finalmente rilasciata Fedora 11 “Leonidas”, con tanto di pomposo sottotitolo calcistico “Fedora Regna” :D Beh – a prescindere dagli attestati di auto-stima – ecco tra le principali novità quelle che la rendono interessante ai miei occhi:

Ovviamente tutto il resto è all’altezza di una tipica distribuzione desktop moderna, con le ultime versioni di ambienti desktop e applicazioni. Non credo ci siano altre novità interessanti da segnalare.

Se volete provarla scaricatela seguendo i link consigliati da Diego in Messagebox (grazie!): mirror e torrent. Io ci provo sempre ma stavolta mi sa che faccio il pigro e passo :)


Pagine forse correlate:

Etichette: , ,

Commenti »

1. Diego - 9/06 @ 16:30

Se non ricordo male c'è anche il supporto a DRI2 per le schede ATI R300-R500, quindi (in teoria) niente video e applicazioni 3D che fanno le bizze quando si sposta la finestra.

2. wonderland - 9/06 @ 16:58

non sembra male.
quasi quasi …
(giusto per vedere le diff con una sid e xche' da una sett o due i driver ati fanno veramente i capricci, quelli open, e kde4 nn vuole prendere gli effetti …)

3. Federico - 9/06 @ 17:04

La uso sul portatile già da qualche settimana: come al solito lavoro eccellente da parte del team Fedora: sempre avanti nello sviluppo!

Ovviamente va presa per quello che è: una distribuzione semestrale hobbistica (come tutte le ubuntu). Per il lavoro vero ovviamente ci sono le distro serie (RHEL, SLED), ma per il cazzeggio non ha eguali!

4. cospey - 9/06 @ 17:29

“Yum Presto permette di installare solo le differenze di pacchetti, quando si aggiorna. Ottimo.”

In termini pratici che significa?

5. felipe - 9/06 @ 17:48

Che se in OpenOffice hanno aggiornato un bug ad esempio nella gestione dei font, installi solo la parte corretta e aggiornata, non tutto il pacchettone :)

6. iron_maiden89b - 9/06 @ 17:48

“Presto – Normalmente quando si aggiorna un pacchetto in Fedora, si scarica un intero pacchetto sostitutivo. Molte volte (specialmente per i pacchetti piu grandi), molti dei dati nel pacchetto scaricato sono identici ai dati del pacchetto originale, ma bisogna comunque scaricare il pacchetto completo.Presto consente di scaricare le differenze (chiamate delta) fra il pacchetto installato e quello aggiornato. Questo può ridurre la dimensione del download di aggiornamenti fra 60% – 80%. Non è attivo in modo predefinito per questa versione. Per utilizzare questa caratteristica bisogna installare il plugin yum-presto con yum install yum-presto. “

7. Andrea Laz. - 9/06 @ 17:51

“Yum Presto permette di installare solo le differenze di pacchetti, quando si aggiorna. Ottimo.”

in realtà permette di *scarucare* solo le differenze, poi il pacchetto dovrebbe essere ricostruito in locale e installato aggiornando quello già installato.

8. Andrea Laz. - 9/06 @ 17:52

già, peccato che almeno il plugin lo si deve scaricare per intero :-)

9. luca - 9/06 @ 17:52

Uso ubuntu da tanto tempo. Sto osservando fedora da altrettanto e mi sto convincendo che sia migliore, non tanto in termini di usabilità o quant'altro, quanto sul fronte innovativo. Quei ragazzi sanno fare il loro lavoro, canonical deve darsi una svegliata che con il mezzo flop di ubuntu 9.04 (dove tanto hanno pesato le troppe parole spese con poco riscontro reale).
In poche parole, fedora ha più ciccia, ubuntu vende aria fritta. Diamoci una svegliata.

10. lorenzo - 9/06 @ 17:53

Ah, ecco. Ora va meglio: mancava la c….ta del giorno. grazie.

11. Andrea R - 9/06 @ 17:54

E che stanno ranzando via mono non ti piace?

12. Diego - 9/06 @ 18:02

La bellezza di 30,6KByte!

13. Diego - 9/06 @ 18:03

Mi sfugge su cosa non sei d'accordo…

14. beppe - 9/06 @ 18:06

Anche io ci stavo facendo un pensierino.
Fedora la trovo da sempre un progetto molto interessante, coerente e con un salto di qualità evidente di release in release.
Purtroppo la versione con KDE non l'ho mai trovata molto curata. E' il motivo per cui nel mio pc è sempre stata avviata in modalità live.

15. felipe - 9/06 @ 18:07

Vero vero, mi ero dimenticato di uno degli aspetti più simpatici :)
>> aggiunto, grazie.

16. Spiros - 9/06 @ 18:09

Beh, forse lorenzo si pone la seguente domanda: “Perché mai Fedora o 'le Ubuntu' non sarebbero adatte al 'lavoro vero' “. Tra l'altro, che cosa vuol dire 'lavoro vero'? Lavoro d'ufficio? Lavoro sul web? Programmazione? Web design? Grafica?
In che cosa, tra queste nobili arti chi usa una distribuzione “hobbistica” è svantaggiato?
Io uso Gentoo e Ubuntu, che non sono proprio due distribuzioni sorelle… E faccio gli stessi lavori sia sull'una che sull'altra (cioè soprattutto programmazione). Non so, magari il mio non è “lavoro vero”…

17. Paranoid Android - 9/06 @ 18:12

Ragazzi, avrei bisogno di un aiuto per quello che riguarda i driver grafici nvidia… praticamente, se non erro, questa versione di Fedora utilizza nouveau… premetto che non so come si faceva prima per settare correttamente i driver (ho sempre usato ubuntu-kubuntu) e, dato che con quelli forniti da nouveau non riesco ad abilitare l'accelerazione grafica (e gli effetti), mi sarebbe utile una mini-guida per installare quelli proprietari…
Grazie in anticipo all'anima pia che avrà la pazienza di darmi retta…

18. Diego - 9/06 @ 18:19

http://rpmfusion.org/
http://rpmfusion.org/Howto/nVidia

19. felipe - 9/06 @ 18:21

È molto semplice, devi installare il pacchetto dei driver nvidia dal repository http://rpmfusion.org/ , come ho spiegato molto chiaramente qui: https://pollycoke.net/2008/11/29/recenzione-daa-...

In romanesco.

20. Diego - 9/06 @ 18:22

Uh, beh… per usare per lavoro si può fare, però Fedora scade dopo 13 mesi (fine aggiornamenti), Ubuntu dopo 18. Di solito chi lavora NON vuole cambiare frequentemente / aggiornare sistema operativo, tutto qui.

21. Diego - 9/06 @ 18:23

Sono stato più veloce! :P

22. novastorm - 9/06 @ 18:23

nouveau non supporta il 3d per ora. Per installare i driver proprietari nvidia, installa il repository RPM Fusion (free e nonfree), dopodichè digita come utente root il comando: “yum install akmod-nvidia”

n.b: esistono tre tipi di driver proprietari per le nvidia, quello che ti ho indicato è per le schede più recenti. Controlla che la tua scheda sia correttamente supportata.

23. Paranoid Android - 9/06 @ 18:27

Grazie a tutti… ora proverò ad orientarmi…

Bella!… (saluto romanesco)

24. Federico - 9/06 @ 18:41

“lavoro vero” = mettere su delle macchine che

1. hanno una vita > 6 mesi, per le quali serve una distro con un supporto pluriennale (no, le LTS di ubuntu sono inutili perchè il LTS è un “supporto” farlocco, inutile. Io parlo di supporto vero, come quello di RHEL, con backport di features, compatibilità delle ABI/API assicurata ecc… Roba che si può permettere solo chi sviluppa le cose, non chi le impacchetta e le colora di marrone…)

2. non rischiano di scatafasciarsi ad ogni update di sicurezza

3. hanno un supporto a pagamento che ti risponde h24 e che ti RISOLVE i problemi

Non so te, ma io sono responsabile per le macchine che gestisco e devo garantirne il servizio 24h al giorno e 365 giorni all'anno, giorno e notte. E quando metto su un server di solit non pianifico di aggiornare la distro ogni 6 mesi…

Poi, sulle macchine sulle quasi sviluppo anche io uso fedora, perchè posso permettermi di aggiornarla e tenerla ferma anche un giorno (o rollbacckare da un backup) e se mi si inchioda non è un dramma. Ma per questo tipo di lavori mi potrei fidare altrettando di Windows o MacOS.

25. nethankossovsky - 9/06 @ 18:42

Non sembra per niente male!!!
Ci sono due cose che però mi fanno preferire Ubuntu, anche se l'ho usata poco per un confronto serio: le nuove notifiche di jaunty sono troppo comode!!

26. lorenziani - 9/06 @ 18:43

ma i driver nouveau sono quelli predefiniti per le nvidia?

27. nethankossovsky - 9/06 @ 18:44

Ah! e trovo che per il resto sia graficamente più curata…
Si, lo so, si parla solo di sottigliezze, però SELinux ci stà venga messo anche su Karmic o giù di lì e per gli rpm delta si può sempre sperare…

28. Anonimo - 9/06 @ 18:44

vi consiglio di scaricare le varie versioni da qui: http://fedora.org/ molto meglio dei link già postati

29. apt-get - 9/06 @ 18:51

ma piantala, se vuoi la stabilità e se proprio non vuoi usare ubuntu c'è sempre debian

30. Federico - 9/06 @ 18:55

vedo che non hai capito una beata fava di quello che ho scritto… visto che debian non ha nessuno dei 3 requisiti che ho specificato.

(senza contare il fatto che su macchine non troppo critiche uso debian da tanto di quel tempo che probabilmente te dovevi ancora nascere quando ho installato la prima… ma grazie lo stesso per avermelo consigliato)

31. Paranoid Android - 9/06 @ 18:57

che differenza c'è tra “kmod” e “akmod”?…

32. wonderland - 9/06 @ 19:00

Scusate l'ot …

Qualcuno riesce a bottarla con grub2 ?
(vorrei evitare di masterizzare un cd per nulla)

Ho trovato delle guide ma si riferiscono a grml e non si capisce bene come adattarle ad altre iso …

33. Diego - 9/06 @ 19:07

Gli akmod si ricompilano in automatico quando aggiorni il kernel.
http://rpmfusion.org/Howto/nVidia#head-e1b34e02...

34. felipe - 9/06 @ 19:08

@Federico:
Ovviamente qui si parla di Fedora e di utenza desktop, non di server o di postazioni di lavoro di importanza critica

Non vedo il motivo dunque di fare tutto questo dramma o tirare fuori toni aggressivi un po' fuori luogo …stessimo parlando di astensionismo potrei capire :D

35. Diego - 9/06 @ 19:10

Debian non dichiara nemmeno quanto durerà il supporto per una versione. Si sa solo che è “un anno dopo che è uscita la stable successiva”… che può voler dire tutto e niente.

36. apt-get - 9/06 @ 19:12

secondo me tu, indipendentemente dall'esperienza che hai, hai capito poco del mondo linux, o, meglio, hai capito solo ciò che vuoi capire

debian (almeno la stable) ha un supporto pluriennale, non ufficiale ovvio, ma dato dalla stabilità dell'intero so e parco software. E se permetti mi fido più delle prove sul campo che di un'azienda che per garantirtela vuole dei soldi. Che poi che cavolo di supporto H24 vuoi dare a dei client? se sai manutenerli ok, altrimenti deduco che parli dei server, allora in tal caso debian è quasi “obbligatoria” (e risparmi anche un pò di soldi). Come fai tu, usi RHEL come fosse window$.

- uso ubuntu dalla 6.06 e MAI una volta uno scatafascio agli upgrade. Pensa che la mia attuale 9.04 non è altro che l'upgrade fatto man mano dalla 6.06!!! mai una reinstallazione, mai una formattazione e va da dio.

In conclusione: sui client Ubuntu (con GNOME) è il non plus ultra: sui server Debian. Punto.

37. Stefano F. (tacone) - 9/06 @ 19:13

spera che si avvera:
http://www.stefanoforenza.com/fedora-ships-delt...

38. Federico - 9/06 @ 19:18

@Felipe: il mio primo post non era ne drammatico ne tantomento aggressivo! Anzi, era un commento entusiastico su Fedora! (mi sembra pertinente al post, no?)

Inoltre ti faccio notare che non sono io che ho simpaticamente etichettato il post di qualcun'altro come “la cazzata del giorno”, e non ho apostrofato nessuno con un “ma smettila”.

Forse hai fatto confusione con gli autori dei post… ;-)

39. Federico - 9/06 @ 19:37

Ma li hai letti i 3 punti?

Ne hai capito il senso?

Hai le comptenze tecnice necessarie a capire che debian non ne soddisfa nemmeno uno?

O vuoi continuare a convincermi ad usare debian o ubuntu o qualsiasi altra cosa solo perchè a te piace senza aver capito quali sono i miei requisiti?

Come ti ho già scritto, ho macchine sulle quali gira debian da più di 10 anni, ed ho avuto pochissime grane, ma ci sono delle circostanze nelle quali _si deve_ usare RHEL o SLED (se ci si vuole salvare la vita).

40. jk - 9/06 @ 19:41

ho installato da 0 Fedora 11 col cd netinst e devo dire che C'E' MONO Installato di default, in quanto ti installa sia Fspot che Tomboy.
non ci sarà dalla 12.

da segnalare la gestione dei dischi con PALIMPSEST

a parte questo… una figata! :)))
anaconda è il miglior installer, pochi dubbi. boot v-e-l-o-c-e e b-e-l-l-o.
poi funziona tutto a meraviglia. e.. miracolo! funziona il SUSPEND/RESUME!
insomma, sì, preferisco Fedora ad Ubuntu

41. apt-get - 9/06 @ 19:52

li ho letto e ho 'cercato' di capirne il senso ma tu sei troppo il migliore per noi poveri mortali.

Il punto è che ciò che tu cerchi, i tuoi famosi requisiti, è errato in partenza. Quei requisiti li hai già, intrinsecamente e non ufficialmente, in debian e/o ubuntu. A parte che anche canonical offre assistenza dietro pagamento, mi pare insensato ostinarsi a dare soldi ad aziende private affinchè ti facciano andare a posto i client. Sembra di essere ritornati a microsoft windows. Discorso a parte meritano i server, in tal caso ti potrei capire, dal momento che si tratta di un settore delicato e quasi sempre di produzione. Ma ciò che voglio farti capire è che l'affidabilità, la sicurezza, al stabilità non è un prodotto che si acquista: la si guadagna sul campo, con la comunità internazionale (e debian/ubuntu non sono seconde a nessuno), con i rilasci anche lenti di versioni e patch.
Una distro non diventa sicura e stabile perchè federico, da un giorno ad un altro, ha deciso di comprare il supporto presso RH.

Tu non mi piaci neanche un pò, ma rispetto il tuo punto di vista.
PS: usi KDE, per caso?

42. Paranoid Android - 9/06 @ 20:14

Scusate ancora… allora, ho seguito le vostre istruzioni: ho abilitato i repository RPM fusion, ho fatto ricaricare la lista di pacchetti disponibili e poi ho dato da terminale (da root) “yum install akmod-nvidia” e ho atteso il termine del processo… fin qui tutto bene… quando poi ho riavviato, però, non mi dava la possibilità di cambiare la risoluzione 800×600, non mi riconosceva il monitor LG (mentre prima sì) e, ovviamente, non mi faceva attivare gli effetti grafici… in cosa ho sbagliato?… Dovevo prima disinstallare i driver nouveau?… Oppure dovevo scegliere un driver diverso (non credo perché con Ubuntu-Kubuntu utilizzo i 180.xx)?… Oppure c'è un'ulteriore processo da eseguire?… Grazie ancora per la pazienza…

43. kurtz77 - 9/06 @ 20:21

Ubuntu “paga” un po' lo scotto della sua popolarità. Quando cominci ad essere un prodotto riconoscibile fra gli utenti e “riconosciuto” da chi vuole svilupparci il software, non puoi mescolare le carte ad ogni release col rischio di vanificare il lavoro di chi ha investito delle risorse.
Ecco perchè Fedora può permettersi più ciccia di quanta ne possa cuocere ubuntu ad ogni release.
Del resto, il mercato insegna, l'innovazione a ritmo serrato cannibalizza se stessa.
Quante delle tecnologie che escono sul mercato muoiono il giorno dopo?
Le novità andrebbero sempre introdotte con cognizione di causa, centellinate, e non dovrebbero abbattersi sulle spalle degli utenti che sperano sempre di poter usare confortevolmente il proprio personal e non essere cavie da laboratorio assieme al prodotto stesso.
Poi, ci mancherebbe altro, se il tuo mantra o quello di una buona fetta di utenti è “l'ultima glibc ad ogni costo” mi pare del tutto legittimo orientare le proprie scelte da qualcosa che sia “altro” da Ubuntu, il mercato delle distribuzioni può davvero offrire pane per tutti i denti e forse la distro sudafricana guarda a tutti quelli che i denti li stanno ancora mettendo… :)

Ciao

44. charon - 9/06 @ 20:23

Per cui lavoro == server e tutto il resto è cazzeggio?

45. Paranoid Android - 9/06 @ 20:31

P.S.: scusa Felipe, non è mia intenzione trasformare l'articolo in una specie di forum in cui chiedere aiuto ad oltranza… sto solo “battendo il ferro finché è caldo”…

46. beppe - 9/06 @ 20:35

Metti la risoluzione che ti interessa nello xorg.conf, devi mettere la sezione Screen in questo modo:

Section “Screen”
Identifier “Default Screen”
Device “ATI….”
Monitor “Generic Monitor”
DefaultDepth 24
SubSection “Display”
Depth 24
Modes “1024×768″
EndSubSection
EndSection

Sostituisci ovviamente 1024×768 con la risoluzione che vuoi. Assicurati poi che nella sezione Device ci sia la Driver “nvidia”.
Riavvia e incrocia le dita :D

47. Massimo Freed Strangio - 9/06 @ 20:45

ho avviato la live con gnome e anaconda si pianta prima ancora di cominciare a installare, mi dice che c'è stato un bug e si chiude :((

poi ho provato la live con kde ma quando arriva al desktop i caratteri sono grandi quanto lo schermo, e quindi è inutilizzabile :((((

che dire… proverò la live con xfce XD

48. Federico - 9/06 @ 20:49

per quanto riguarda linux, direi di si (con le dovute, poche eccezioni)

49. Paranoid Android - 9/06 @ 21:05

Grazie ma ho risolto già… ho installato “kmod” anziché “akmod”…

50. Sergej - 9/06 @ 21:23

Quasi quasi la installo.
Dall'ultima volta che ho installato & piallato il disco, ho creato una partizione alla fine del disco che uso per provare distro. Il massimo del divertimento! ;)

51. Yum Yum - 9/06 @ 21:33

Purtroppo Fedora 11 è uscita in ritardo e con qualche baco di troppo, comunque tra un mesetto dovrebbe essere a posto. ;-)

52. Yum Yum - 9/06 @ 21:34

Provare direttamente con la versione DVD?

53. evacchi - 9/06 @ 21:59

THIS IS SPARTAAAAAAAA!

qualcuno doveva dirlo, cacchio!

54. Facebook User - 9/06 @ 22:03

C'è anche la versione sugar eh.

55. Andrea Lazz. - 9/06 @ 22:40

diego, hai visto la mia faccina?
cmq yum presto non lo puoi installare via presto la prima volta, non essendo installato non puoi :-D

56. lorenzo - 9/06 @ 22:49

> “lavoro vero” = mettere su delle macchine [etc...]

ah, ecco. Ora che so di non aver mai avuto un lavoro vero è tutto più chiaro. Caro Federico, per quanto a te parrà impossibile, esiste gente che viene pagata anche se non fa il sistemista, e lavora – tanto – anche o solo con i computer e con linux. Il mio commento era volutamente provocatorio, ma l'intenzione era di spingerti a riflettere un po' di più sul valore assoluto delle tue affermazioni.

@Spiros: grazie per aver colto…

57. ciumbia - 9/06 @ 22:51

Fedora Regna!!!!!

58. Reds - 9/06 @ 23:04

Penso che Federico abbia colto perfettamente quelle che sono le necessità in ambito enterprise.
Utilizzo con profitto CentOS, secondo me una manna dal cielo per quelle aziende che non possono permettersi redhat. Sto cercando di convincere la direzione aziendale a contribuire donando alla comunità opensource, ovviamente per i progetti che l'azienda utilizza per fare business: CentOS, postfix, mailscanner, dansguardian, openvpn, squid, samba, ecc..
Non si può pianificare il ciclo di vita di un server basandosi su rilasci che escono “quando sono pronti”.
Pagare un'azienda che offre supporto mi sembra la cosa più naturale che ci sia. Il vantaggio dell'open source può essere nel contenimento dei costi per numerose licenze, lo è soprattutto nella libertà che ha l'azienda di modificare il prodotto a proprio piacimento.

59. bev - 9/06 @ 23:35

miracolo!!!!

sento parlare bene di fedora!!!!!!!!!!!!

ps: tutto il supporto a federico! ….anche se non c'entra nulla con l'articolo ma il supporto redhat (cosi come hp o oracle o sun(cioe oracle) , e anche m$) gli permette di risolvere qualunque problema magari pretendendo un intervento in sede in 24ore … canonical farà uguale o meglio?pazienza …il contratto non si fa per singola macchina … ma a livello globale e spesso si “trascina” per molto tempo!

tan'è che udite udite …nel 2009 c'è ancora chi sta sbattendo la tsta con xp e ie60

60. Irruenza - 9/06 @ 23:55

esattamente, presto scarica un pacchetto denominato deltarpm (con estensione drpm). In locale, poi, viene ricostruito il pacchetto vero e proprio (rpm) miscelando il delta con i dati in locale.
Funzionava già su fedora core 6 (e all'epoca avevo la 56k, quanto ho sballato per quella feature!), poi il manutentore del repo delta, non mi ricordo per quale motivo, ha chiuso il repo stesso…..

61. dado - 10/06 @ 0:24

ma non diciamo fesserie!

62. Massimo Freed Strangio - 10/06 @ 1:38

anche con la xfce stesso bug in anaconda,
si ho capito la versione dvd, però scaricare e masterizzare una marea di roba che non mi serve la trovo una cosa arcaica

63. Diego - 10/06 @ 6:36

Come pure tutti i programmi che installi ex-novo! :P

64. Mondonauta - 10/06 @ 11:11

da persona estranea alla discussione, e senza dilungarmi troppo, mi permetto solo di dire che anche se effettivamente tu non hai dato della “cazzata” a nessun post e non hai intimato a nessuno di smetterla, hai però eletto il tuo lavoro come l'unico etichettabile come serio e perciò ti sei anche autodefinito come l'unico in grado di dire in modo oggettivo ed assoluto se una distro è altrettanto “seria” o meno, il che significa che gli altri giocano :)

non credi che ci sia un errore di fondo in questo?

65. darkham - 10/06 @ 12:27

è veramente una figata. forse la cosa piu' utile dell'intero panorama GNU/linux degli ultimi 6 mesi, gli sviluppatori di synaptic dovrebbero prendere esempio, oltre che migliorare ulteriormente lo strumento (come una migliore gestione dei repositories esterni) che si è un po' seduto sugli allori.

66. Simone - 10/06 @ 13:30

Ciao a tutti :)

Allora… ho letto di sfuggita tutti i commenti e mi è sfuggito un particolare. Cosa in particolare? Semplicemente il fatto che l'upgrade 10 -> 11 può essere gestito da preugrade, pacchetto disponibile di default nella propria distribuzione. Quindi non serve più scaricarsi il live e procedere con l'installazione, si può aggiornare semplicemente utilizzando questo tool. Voglio sottolineare che l'installazione tabula rasa è preferita e che non ho mai provato preupgrade (posticipo a domani il test). Però mi pareva una nota degna di rilievo.

Simone

67. Federico - 10/06 @ 13:31

Può anche darsi che ci sia un errore di fondo, ma resta il fatto che Felipe mi ha fatto un'osservazione non pertinente.

Semplicemente, dopo tutto questo, posso solo giungere alla conclusione che sulle pagine di Pollycoke si può solo scrivere che “Ubuntu è la migliore distro di sempre” e che “va bene dal tostapane ai razzi interstellari”, altrimenti si viene presi a pesci in faccia…

Tra l'altro, da gente che non ha la minima idea di cosa stia parlando (ne dal punto di vistas prettamente tecnico, ne dall'esperienza vissuta nel mondo del lavoro) e pretende di avere la verità in mano perchè usa Ubuntu.

Bene, chiarito questo, vi lascio a masturbarvi su quanto è bello il nuovo marrone di Jaunty!

Ciao eh!

68. darkham - 10/06 @ 13:44

bene o male ogni 2 release , una ha delle sviste pazzesche, non potro' mai scordarmi la 7.10 ….

69. felipe - 10/06 @ 14:22

Ammetto che avrei dovuto riprendere anche chi ti ha dato della “c…..a”. Ho ripreso te perché avevi cominciato a sbandare pure fuori tema (server, RHEL, supporto tecnico, ecc), ma credo che tu stia un po' esagerando, non significa assolutamente che:

“sulle pagine di Pollycoke si può solo scrivere che “Ubuntu è la migliore distro di sempre” e che “va bene dal tostapane ai razzi interstellari”, altrimenti si viene presi a pesci in faccia..”

Anche perché molto spesso qui si critica anche aspramente Ubuntu (negli articoli dedicati ad Ubuntu, qui si parlava di Fedora e tu hai tirato in ballo Ubuntu del tutto gratuitamente).

E poi… “vi lascio a masturbarvi”… C'è bisogno che ti faccia notare che anche in tutto questo ultimo commento il tuo è un atteggiamento troppo aggressivo per passare inosservato? Nessuno qui ce l'ha con te e con chi critica Ubuntu, ma cerchiamo di restare nella decenza.

Chiaro così?

70. Diego - 10/06 @ 14:29

C'era anche dalla 9 alla 10. L'ho usato e devo dire che funziona tranquillamente.

71. Simone - 10/06 @ 16:21

Si, lo so, però di solito uso l'alternativa tabula rasa.

Simone

72. nethankossovsky - 10/06 @ 17:32

Incrociamo le dita!!!

73. david - 10/06 @ 20:09

parliamo di cose serie…
per necessita del mio pc dovrei usare una distro leggera, fedora è mediamente più leggera di ubuntu?

74. Simone - 10/06 @ 23:05

Ho provato preupgrade… MAI PIÙ… aaaaaaaaaaaaaaaaaasd

2 GIGA di pacchetti da aggiornare… mi ero dimenticato che avevo attrezzato la distro in modalità programmatore + giochi + tante altre cose pesanti… Beh… la prossima volta aggiornamento tabula rasa, almeno parto con i pacchetti minimal e mano a mano aggiungo quelli dilettevoli.

In compenso con preupgrade non ho avuto nessun problema, tutto sembra aggiornato perfettamente (pure i repository RPM-FUSION in automatico). Che dire, l'unico difetto che ho riscontrato è lo sfondo che non hanno cambiato, vabbé, due click ed è fatto. Insomma, OK tranne la velocità (non vedo altre soluzioni però… il sistema deve in qualche modo eliminare i vecchi pacchetti e mettere quelli nuovi, poi se si hanno su +2 giga di pacchetti… affari miei.

Simone

75. Andrea - 11/06 @ 8:52

Se c'è qualcosa che mi fa sorridere, questo è qnd le persone si attaccano dicendo:
“Il prodotto che uso io è meglio”…
e Altri: “No! il mio è meglio…”
Etc…

Ragazzi ognuno usa ciò che gli sembra + consono alle proprie esigenze. Non esiste il prodotto migliore di tutti gli altri!

76. NickM - 11/06 @ 9:19

Torno su Fedora 11.

Ma perchè non usano un semplice MD5SUM?

Mi sembra esteticamente gradevole e curata e forse la installerò su un muletto, per provarla e conoscere meglio un'alternativa a Ubuntu. Già dalla Live CD è possibile avere un sistema in buona parte tradotto in italiano.

Sono molto curioso di vedere se Ext4 farà la differenza sui miei vecchi hd e sono ansioso di capire se esisterà un tool di conversione da ext3 a ext4 che eviti di formattare e che agisca anche automaticamente su tutti i file già esistenti… magari sul Koala.

77. Federico - 12/06 @ 12:43

Allora, secondo me dire che le distro semestrali (come Fedora e le varie Ubuntu) non vanno bene per lavori da server non significa:

1. ne andare fuori tema (perchè era un commento circa i campi di applicazioni di Fedora, quindi totalmente pertinente)

2. ne tirare in ballo ubuntu gratuitamente, visto che rientra nella stessa categoria di distro di fedora, era semplicemente per ampliare il discorso. (ma non era fuori tema)

A sangue freddo, è vero, sono stato aggressivo inutilmente.

Sono un convinto Fedoriano/RedHatter e mi lascio coinvolgere emotivamente troppo dalle distro war, ma rimango dell'idea che lo stesso atteggiamento esista in modo molto più accentuato da parte di chi mi ha risposto qui. (tra l'altro, senza una, dico una, risposta tecnicamente pertinente…)

Detto questo, grazie per avermi comunque risposto!

Ciao e buon pollycokeggio!

78. clocclo - 12/06 @ 16:18

md5 è un algoritmo che ha ormai parecche debolezze.
non è un vero problema se lo si usa per la verifica d'integrità (controllare che l'immagine iso sia stata correttamente scaricata, ad esempio), ma le sue debolezze nel campo della sicurezza sono grosse.
per questo se ne sconsiglia l'uso per algoritmi più resistenti agli attacchi.

79. syaochan - 12/06 @ 20:57

Quoto! XD

80. jean - 13/06 @ 14:30

mi pare la migliore versione di fedora mai uscita, almeno finora. se poi incasineranno tutto con gli aggiornamenti non lo so, speriamo di no.

81. N3m0 - 15/06 @ 1:06

>Come ti ho già scritto, ho macchine sulle quali gira debian >da più di 10 anni, ed ho avuto pochissime grane, ma ci >sono delle circostanze nelle quali _si deve_ usare RHEL o >SLED (se ci si vuole salvare la vita).

Eh, bravo.
Praticamente stai dicendo che per fare il tuo lavoro devi usare un Hummer e non una Saab cabrio. E allora?

Se poi sei qui -come temo- a fare lo smargiasso, è un altro discorso. Ti assicuro però che non dimostri molta elasticità mentale :>

82. NoComment - 15/06 @ 7:27

Se la provate in virtualbox ottenete “FATAL: INT18: BOOT FAILURE”.
Un problema presente anche in Fedora 10.

Ma come si fa a ignorare virtualbox?
BOH

83. dieguitux - 2/07 @ 12:53

Uno dei motivi per cui sto cominciando a prendere in considerazione Fedora dopo un passato di Deb/Ubu è la questione di Mono… sono abbastanza spaventato da quello che potrebbe succedere un domani!