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Aaron Seigo su freedesktop.org

In News il 29/06 @ 11:51 trackback

burocraziaAaron “votantonio” Seigo ha scritto un ottimo articolo su come curare lo stato di decadenza di freedesktop.org, un progetto originariamente nato per avvicinare i principali ambienti desktop1 grazie a standard comuni, ma che ha presto perso gran parte della spinta iniziale.

In realtà mi aspettavo una pubblica accusa da parte di Seigo, semplicemente perché il team di KDE sta cercando di proporre e fare accettare a freedesktop.org alcune specifiche nuove o aggiornate – penso alla system tray – incontrando solo un muro di gomma2. Sarà interessante verificare se verrà davvero accolto il suo invito a parlare di questo problema al Desktop Summit in Gran Canaria, dove tra pochi giorni si troveranno riuniti rappresentanti di GNOME e KDE.


Note all'articolo:

  1. Anche se storicamente incentrato più su GNOME []
  2. L’immagine dice qualcosa? Se sì, vi regalo dieci minuti di pausa []

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Commenti »

1. EIoPago - 29/06 @ 11:00

Carino il desktop summit in Gran Canaria.

Mi sembra interessante evidenziare gli sponsor dell'evento (e il loro contributo),
per capire quali aziende stiano effettivamente investendo sui desktop free:

PLATINUM: maemo.org, Qt Software
GOLD: Google, Novell
SILVER: Canonical, Collabora, Igalia, Mozilla, Red Hat, Sun
BRONZE: Access, ARM, basysKom, Lanedo

Altri: Intel, Linux Foundation, Linux Magazine

http://www.grancanariadesktopsummit.org/node/36

2. giovanniceribella - 29/06 @ 11:17

Mi servirebbe il formulario A38…

3. destynova - 29/06 @ 11:18

Prima dovrebbe farsi assumere dalla Red Hat…

4. bLax - 29/06 @ 11:25

che non ha nessuna intenzione di entrare nel mercato desktop? non credo proprio che lo assumerebbero….poi di 'sti tempi…

se non ne parlano al desktop summit…vuol dire che sono andati li solo per le curve delle ragazze guanche… :D

5. Barra - 29/06 @ 11:29

Una domanda decisamente OT:

Cosa diavolo fa per Collabora? E' l'azienda che ha ridato vita a Pitivi, investe un sacco in questo evento ed è quindi fortemente attiva nel mondo dell'opensource. Però come si guadagnano la pagnotta?

6. anonimo - 29/06 @ 11:57

“Sarà interessante verififare”

foffe meglio colleggele …
;)

7. davide - 29/06 @ 12:05

L'intervento di Seigo mi sembra interessante ed equilibrato.

8. destynova - 29/06 @ 12:05

Beh, Red Hat dice così, ma molti standard freedesktop sono suoi, network-manager, policykit, packagekit, *******kit …

9. anonimo - 29/06 @ 13:05

come citava uno spot di qualche tempo fa “la potenza è nulla senza controllo” ….
Ho sviluppato applicazioni Linux per alcuni anni … mai trovato uno standard rispettato, sviluppatori impegnati a litigare invece che realizzare software migliore e fare fork per dimostrare “guarda quanto sono bravo …”, supporto audio/video ridicolo …
Il movimento FOSS ha un enorme potenziale ma mi sono stufato:da 1 mese sono passato a Mac….

10. Diego - 29/06 @ 14:52

Devi procurarti il lasciapassare F95. Lo puoi trovare allo sportello 5 al settimo piano.

11. 2dvisio - 29/06 @ 14:55

Mi ricordo la puntata sulla buRRocrazia… non ricordo esattamente dove fosse il luogo che visitavano Asterix e Obelix ma non mi stupirei se si trattasse dell'Italia :)

CIAO!

12. Luca - 29/06 @ 15:00

Già, molto meglio un sistema dove quegli standard sono imposti.
Sarà pure una dittatura illuminata, ma ad Aristotele ho sempre preferito Rousseau.

13. iced - 29/06 @ 15:06

verififare?!?!? :-)

14. anonimo - 29/06 @ 15:17

prova ha sviluppare un'applicazione di parsing dei file “.desktop” per crearti le entry dei menu … al 30/40% delle apps installate mancheranno le icone, non verranno riconosciuti i path, ecc.. perchè 1 sviluppatore su 3 non segue le specifiche freedesktop.org…. per generare un menu decente di devi passare tutto l'H.D. xchè lo sviluppatore X ha deciso che le icone del suo prg. le mette in /usr/share/icons/X/Y/Z …

15. anonimo - 29/06 @ 15:19

sorry ha ->a

16. alxbbird - 29/06 @ 15:21

Precisamente e' quella sul “lasciapassare a38″, in Asterix e le 12 fatiche: Bellissimo: http://www.youtube.com/watch?v=gSUrtIcuAhs.

Stranamente Asterix e' francese, e mi dicono che anche la Francia fa abbastanza spavento da questo punto di vista, come Freedesktop (a proposito, perche' dipendere da un assurdo terzo incomodo e non far decidere gli standard da un consorzio gnome, kde, xfce, enligh.. che sanno ) dialogare anche da soli ?

17. pinzia - 29/06 @ 16:11

rappreNsentanti?
oggi è di corsa…

18. alxbbird - 29/06 @ 17:02

Sono perplesso sul senso dell'esistenza di freedesktop. Visto che Gnome e Kde sono due progetti fortemente attivi,e gia spesso si riuniscono in meeting fatti proprio per scambiarsi idee e integrarsi, perche' deve esistere questo passivo terzo incomodo ? Perche' non consorziare semplicemente i due in un entita' “detta e modifica standard” ? (magari consultando anche altri programmatori di DE, xfce and co ?)

19. unwiredbrain - 29/06 @ 17:03

Il forrettore ortografifo è un'utile strumento, in quanto verififa fhe non vi siano errori all'interno del dofumento fhe intendi pubblifare ^L^

Ferto, se poi il tuo forrettore ortografifo possiede verififare all'interno del proprio vofabolario, beh, questo è tutto un altro disforso… :-P

20. felipe - 29/06 @ 18:46

uff… sistemati grazie :P

21. assente - 29/06 @ 20:11

Quoto
Comunque non è un problema del FOSS è un problema della libertà.

Se invece di andare avanti, si sta sempre a discutere mono si o no, beagle o tracker, banshee o rhythmbox è normale che A FORZA DI NON SCEGLIERE Linux non crescerà MAI in ambito desktop.

I componenti migliori verranno integrati in Mac OS, Moblin, WebOS e fine della storia.

22. gilberto - 29/06 @ 22:04

Illustrazione molto adeguata anche se dubito che siano in molti a ricordare quell'episodio di “le 12 fatiche di asterix”

23. Stefano Pompa (STeLE) - 29/06 @ 22:13

Un cult! Subito condiviso.