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Test di XFS, EXT3, EXT4, Btrfs, NILFS2

In Espresso il 29/06 @ 11:03 trackback

Shared by felipe

Phoronix fa un test comparativo dei filesystem più interessanti del momento, tra vecchie glorie e nuove entrate. Il tutto con Ubuntu e kernel 2.6.30.

Giudicate da voi, per adesso io resto decisamente con EXT3.

The past few Linux kernel releases have brought a number of new file-systems to the Linux world, such as with EXT4 having been stabilized in the Linux 2.6.28 kernel, Btrfs being merged into Linux 2.6.29, and most recently the NILFS2 file-system premiering with the Linux 2.6.30 kernel. We have set out to compare them under Ubuntu using the Linux 2.6.30 kernel.


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Commenti »

1. anonimo - 29/06 @ 12:03

Beh ext4 in scrittura è il 30% più veloce di ext3, in lettura poco più veloce, non mi sembra poco come incremento.

E Iozone sono gli unici test veramente indicativi per il fs.

2. katte - 29/06 @ 13:17

In base a cosa sostieni che i test di Iozone siano gli unici significativi?

3. pazuzu - 29/06 @ 13:52

ma sbaglio o quello che si comporta mediamente meglio è XFS?
qualcuno lo usa? =)

4. anonimo - 29/06 @ 14:08

Perchè sono lettura scrittura su disco e basta,
senza computazioni che dipendono da ram cache cpu librerie …
iozone è la velocita di lettura e scrittura su file sequenziali di varia dimensione 2GB 4GB 8GB più il file è piccolo più ext4 guadagna in scrittura.

Ad esempio nel test bzip2 i risultati sono allineati, il grosso del lavoro dipende da cpu e ram certo che il fs cambia di pochissimo il risultato, e infatti cosi accade.

5. bev - 29/06 @ 14:59

scandaloso il test con sql-lite, mi sembra irreale!

6. matty - 29/06 @ 17:48

scusa,ma ext4 mi sembra si comporti megli di 3(e anche di xfs).
non ho “squadre” preferite,per adesso resto con ext3,perchè non so se non ci sia ancora qualche problema sul 4.

7. elcamilo - 29/06 @ 18:11

ma fanno i test sulla stessa macchina, non basta?

8. sartani - 29/06 @ 19:30

xfs secondo me è il filesystem più prestante in assoluto, solo che il journaling è un po' grezzo e si rischia di perdere dati facilmente in caso di spegnimento improvviso del pc.

9. Luca - 29/06 @ 20:05

Do you know ReiserFS?

10. sartani - 29/06 @ 20:15

li perdi lo stesso, ho esperienza con questo fs.
Provare per credere.
Comunque è eccezionale in prestazioni, su un hd scsi a 64bit diventa qualcosa di incredibile

11. dawlin70 - 29/06 @ 22:34

Do you know ReiserFS?

I know it, unfortunately

12. Janniz - 30/06 @ 0:43

Scusa se mi permetto di contraddirti… ma facilmente e' una parola grossa…
Non sono un superesperto di journaling, e forse il meccanismo di journaling di xfs potrebbe essere migliorato, ma ritengo IMHO che 'facilmente' sia un tantino esagerato.
Uso XFS da anni ormai (praticamente su tutte le linux box che installo) e il pc di casa subisce suo malgrado frequenti spegnimenti improvvisi (disturbi sulla linea elettrica mi fanno scattare i magnetotermici :( ) ma grosse quantità di dati non ricordo di averne mai perse (e qui mi tocco :P).
L'unica vera pecca che trovo nell'uso di xfs e' data dalla totale assenza di strumenti di ripristino dei file cancellati per errore e a una certa macchinosità nel far funzionare i driver di crossmeta sotto windows

Ovviamente questi sono solo i miei 2 cent :D

13. giuliano - 14/07 @ 10:30

Domanda stupida,ma perche' se eseguo il test con iozone ho che le prestazioni in lettura sono superiori e di molto rispetto a quelle in scrittura?e pure le ststem call che esegue l'iozone sono read() e write()

14. Sys - 23/07 @ 14:18

Io uso da anni XFS e lo ritengo di gran lunga il migliore.. non c'è paragone sui miei pc rispetto ad altri file system..
Si tratta di un FS con indirizzamento a 64 bit sviluppato da SGI per il sistema operativo IRIX.

Tra i vari motivi per cui lo uso:

– Usa un sistema che minimizza l'impatto di read/write massive: usa un'efficiente struttura a tabelle che permette una rapida ricerca e altrettanto rapida nuova allocazione di spazio.

– I file system possono essere salvati su backup anche durante il loro utilizzo, riducendo significativamente il sovraccarico amministrativo.

– XFS è progettato per altissime prestazioni: un throughput mantenuto superiore a 300MB al secondo è stato ottenuto su sistemi Challenge. XFS scala nelle prestazioni per adattarsi all'architettura di Challenge MP. File tradizionali, directory e file system hanno prestazioni ridotte non appena crescono in dimensioni. Con il file system XFS, non si paga invece in prestazioni.
Per esempio, le directory XFS sono state verificate fino a ********32 MILIONI DI FILE*********** in una singola directory.

– XFS memorizza i cambiamenti agli inode, directory e bitmap su disco prima che le voci originali siano aggiornate. Nel caso di crash del sistema prima che gli aggiornamenti siano completati, questi possono essere ripresi e completati usando i log.

– XFS usa una gestore dello spazio (space manager) per allocare spazio su disco per il file system e controllare gli inode. Usa una gestore dello spazio dei nomi per controlare l'allocazione di file e directory. Questi gestori usano indici B-tree per memorizzare informazioni sulla posizione dei file, diminuendo in maniera significativa il tempo di accesso richiesta per recuperare le informazioni sui file.

– Gli inode sono creati quando necessari e non sono limitati ad una particolare area su una partizione del disco. XFS cerca di posizionare gli inode vicino ai file ed alle directory a cui si riferiscono. File molto piccoli, come link simbolici ed alcune directory, sono memorizzati direttamente negli inode, per migliorare le prestazioni e salvare spazio. Le directory grandi usano indici B-tree contenuti nel directory file per accelerare le ricerche, le aggiunte e le cancellazioni.

E non ho mai perso dati..

Un'ultima curiosità:
Il server SGI Altix 3000, che frantumò il record del benchmark per l'High Performance Computing dei supercomputer nel 2003, utilizzava kernel Linux, processori Intel Itanium e XFS come file system.

Beh, un motivo ci sarà stato ;)