E finalmente: Google Chrome (web) OS
In News il 8/07 @ 11:27 trackbackDa quanto ormai si favoleggia un Google OS? Lo si è raffigurato come segretissimo OS che i dipendenti Google installano sulle fidanzate; estensioni per GNOME; estensioni per KDE; addirittura un intero OS basato su applicazioni web…
Beh, niente di tutto questo, o quasi. Lorenzo in MessageBox segnala questo annuncio dell’Official Google Blog che delinea le caratteristiche di Google Chrome OS1. Come Android si baserà su kernel Linux; sarà open source, leggero, veloce, inizialmente dedicato ai netbook per poi puntare ai desktop. Il grosso del lavoro sarà svolto dal browser Chrome: applicazioni web come se non ci fosse un domani.
Lo scopo recondito che leggo tra le righe sarà anche quello di incentivare lo sviluppo di applicazioni per Chrome OS, che poi altro non saranno che… applicazioni web. Appunto.
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— Note all'articolo:
- Annunciato. Non ancora rilasciato. [↩]
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Commenti »
wow!
Ma le web application che conosco io sono n mila volte piu' inefficienti dei programmi “normali” che installi sul tuo desktop. Non solo hanno limitazioni riguardo le cose che possono fare ma per ovvi motivi consumano anche un botto di risorse per fare cose relativamente elementari. Davvero non capisco come si possa pensare tecnicamente di fare girare un “dekstop” dentro il browser, qualsiasi esso sia. Mi puzza di marketing.
La parte ancora più interessante è:
“The software architecture is simple — Google Chrome running within a new windowing system on top of a Linux kernel.”
Quindi è in arrivo un concorrente per X. Chissà che non porti qualcosa di buono per tutti.
Cominciate ad aver paura!
era ora, X è vecchio ed inefficiente …
Non è che ci fregano con sta storia delle web application? Così solo il kernel e il browser lo faranno open source, e il resto rimarrà completamente tecnologia proprietaria?
chissà quante schifezze utilizzeranno per raccogliere dati su chi installa il loro OS, in puro stile Google.
google, la mia identità ed i miei dati sono tuoi. fanne ciò che vuoi.
Io non userò mai web application se non per cazzatine di nessuna importanza.
troppo presto…. per parlare.
Secondo me Google può essere l'aiuto ideale che serve a Linux per rosicchiare punti-mercato a Microsoft. Google potrebbe far capire a gente che conosce solo Windows che esistono alternative. E a quel punto sarà solo sulle spalle di Linux dimostrare di essere più veloce/stabile/facile o in genere migliore di altri.
Per il software libero il cloud computing è un rischio, ma la prospettiva per l'utente finale è allettante. Poter usare le stesse applicazioni ovunque, accedendo agli stessi dati da qualsiasi angolo del mondo e con qualsiasi dispositivo… è comodo, c'è poco da fare. Non credo che si possa contrastare questo fenomeno, e secondo me alla fine anche Microsoft dovrà seguire la strada di Google.
Chissà se potrà mai nascere una “Wikipedia” per le applicazioni…
tutti bravi a tirar merda
hai mai provato a sviluppare con le Xlib e gestire gli eventi del server X?
applicazioni web come se non ci fosse un domani.
stralol!! ma come ti vengono?
OT:
Finchè esisterà il monopolio di M$ anche il padreterno potrà sponsorizzare linux la situazione rimarrà la stessa: monopolio.
Penso che tante distro linux hanno dimostrato di essere ben più efficienti dei sistemi operativi più diffusi.
Da quel poco che viene detto non se se essere contento oppure no.
L'idea di base è avere in pochi secondi dalla pressione del tasto un browser aperto.
La cosa positiva è che usa il kernel linux, quella negativa è che non sarà compatibile con nessuno dei software esistenti, per cui non credo che possa spingere ad una migrazione. Inoltre ci sono già esempi che usano X ed avviano un pc in 5 secondi. Invece sembra che si sia deciso di reinventare il server grafico, o forse usare direttamente il framebuffer.
Ovviamente resta il problema che delle applicazioni web non è dato a conoscere i sorgenti.
Morto in partenza, c'è già moblin che è supportato dal produttore della piattaforma hardware dei netbook
Credo che X non sia usato negli embedded, ma si usano altre soluzioni, come disegnare direttamente nel framebuffer, soluzione usata da Qt embedded.
Mi sa che vivi nel mondo delle fiabe. Qualunque cosa faccia google è calcolata nei minimi particolari. È un po' come dire che Chrome era morto in partenza perchè c'erano altri 8000 browser. E poi mi sembrano parole messe a caso: “il produttore della piattaforma hardware dei netbook”??
Per quanto mi riguarda, l'unico commento possibile alla notizia è: sticazzi. Salvate almeno mogli e fidanzate da google.
Quando si diceva del perché Google abbia fatto questa scelta di creare un ennesimo browser da immettere nell'universo internet!
Come immaginavo non si trattava solo di fare un ennesimo browser.
giuseppe
Quoto
LorenzoC, le web application che conosco pure io hanno mille funzionalitá in meno rispetto al normale, ma si da il caso che il 90% delle volte che le uso non me ne faccia niente di tutte quelle funzionalitá in meno.
Al contrario, il fatto che il file su cui lavoro sia online, accessibile ovunque e spesso condiviso tra piú persone é semplicemente impagabile.
Se poi davvero si parla di tempi di avvio ridottissimi, architettura sicura e sistema ridotto al minimo, io a sto punto continuo a fantasticare e me lo immagino come base ideale per far partire un sistema con su solo Chrome E VirutalBox 4, il quale in men che non si dica potrá avviarmi in una comoda VM windows 7, ubuntu e MacOsX (sempre che tra un anno ce ne sia ancora bisogno).
E infatti chrome è un mezzo fallimento, nonostante sia strapubblicizzato non riesce a guadagnare quote di mercato. Così come molti altri progetti di google.
E finchè Intel ha il monopolio sull'hardware dei netbook è ovvio che la piattaforma software più promettente è quella sviluppata da loro stessi.
Sarà, ma a me le web-apps appaiono l'ennesimo tentativo di reinventare la ruota (rendendola ellittica), senza per altro riuscire a mantenere un equilibrio tra pro (quel che hai accennato) e contro (l'enorme lentezza e mole di dati in mano a terzi).
Qual é il rischio per il Free? Al più, da parte dell'utenza, forse per l'Open..
Minchia che botta!!!
Devi passarmi il tuo pusher che viaggi così non li vedevo da anni! XD
Ok, a parte l'ironia: non sarà il caso d'attendere un anno, ovvero il tempo che il Chrome OS venga presentato sul mercato, prima di presagire s.o. closed ed open virtualizzati su un ARM da 400Mhz, affiancati da web-apps che fan solo quel che serve (sacrosanto)? ;)
FSF e Stalmann dovranno ora concentrarsi sulla licenza e sulle garanzie per la privacy delle web application.
Ma i server di posta non sono tutti dei potenziali rischi per la privacy?
Io tutta questa lentezza sinceramente non la vedo, anzi. E' più veloce Google Docs o OpenOffice? :-)
Sui dati in mano a terzi hai ragione, ma è un rischio che molti accettano di correre (pensa ai social network…)
Invece il rischio per il sw libero è che le applicazioni web magari usano tecnologie opensource, ma in compenso sono quasi sempre proprietarie (dove sono i sorgenti di GMail?). Inoltre l'utente non ha nessun tipo di controllo sull'applicazione (posso disassemblare GMail? ;-))
sul mio aspire one ho provato sia unr che moblin, non vedo l'ora di testare questo chrome os.
Le mie necessità in questo momento non sono soddisfatte da Google Docs, nè per velocità nè per completezza di funzioni, per cui devo utilizzare applicazioni locali come OpenOffice.
A favore di Google Docs, naturalmente, la possibilità di vedere e modificare in qualsiasi momento i file. Contro, i timori sulla riservatezza, comuni per altro ai mail server etc…
Un pc completamente sconnesso dalla rete fin dal suo assemblaggio è abbastanza sicuro?
E' più veloce OpenOffice, se prendiamo un notebook che deve appoggiarsi a diversi tipi di connessione, cosa tutt'altro che risolta, sia sul piano nazionale sia su quello internazionale.
A parità di connessione probabilmente son più veloci i Google Docs, sorvolando sulla bontà del browser.
Con tutti i limiti dei sw infilarci pure quelli del browser in cui vengono eseguiti e delle connessioni di rete sembra masochismo puro.
Sui dati in mano a terzi, e sui rischi che si corrono, molti semplicemente ignorano il significato di termini quali libertà e privacy (e relative applicazioni nella quotidiana realtà), nonostante ne ciancino ad intervalli fin troppo ravvicinati.
Non mi sembrano rischi per il sw libero: son web-applicazioni proprietarie, chi le usa spesso ricade in quel profilo di “disinteresse agli strumenti/ interesse al consumo” di cui sopra.
Le connotazioni etiche del sw libero, checché se ne dica, rivestono ancora gran parte dell'appeal che questo mantiene verso una certa parte d'utenza: gli altri, pur se in certi periodi maggioranza, son di passaggio.
Per questo forse il problema della chiusura delle web-apps colpisce più il sw open, che non s'è fatto scrupolo delle proprie libertà. ;)
Prova magari Zoho.
Per i problemi di rete Chrome installa automaticamente Gears, che ti consente di lavorare offline. In GMail c'è perfino una “flaky mode”, che serve proprio quando la connessione è ballerina.
Poi è logico che per certe applicazioni ci vuole una connessione decente e/o la banda larga, ma queste con il tempo diventaranno comuni quanto la rete elettrica o quasi. Magari in qualche Paese ci vorrà più tempo che altrove, ma il trend secondo me è quello.
a nessuno gli viene in mente che essendo un sistema operativo linux ci girerà anche tutto il software per linux? mica per forza dovete usare solo le webapp!!!
Sono curioso di vedere come franno a farlo usare alla gente.
Un conto è fare un nuovo browser, un altro conto è chiedere alla gente di mettere mano alla tabella delle partizioni…
L'unica possibilità credo sia fare degli accordi con i produtori di hardware e metterlo preinstallato, altrimenti non vedo come possa farsi strada ai danni di win, mac e delle altre distro linux.
Uhm… Io fatico ad usare un sistema Linux perche', a parte i mille sbattimenti per configurare tutto in maniera che funzioni, mi mancano dei programmi a cui sono abituato e che mi servono per le cose che faccio normalmente col computer. Non e' che non ci sono alternative per Linux, piuttosto e' che ce ne sono poche e sono qualitativamente inferiori (leggi, piu' che altro scomode) rispetto a quelle Windows, indifferente che siano software proprietari o open source.
Adesso mi si propone uno pseudo sistema Linux che dovra' fare girare tutte le applicazioni dentro un browser (che poi comincia ad essere difficile definire cosa sia un browser). Questo non e' diverso dal “desktop Java”, al “desktop Flash” (ok qui non si parla di browser ma fa uguale, a chi interessa il coso), ecctera, tutta roba stravecchia visto che se ne parlava gia' ai tempi di Netscape e che non e' mai decollata per il fatto che da una parte le performance sono ridicole, dall'altra semplicemente le applicazioni di questi “desktop” sono inette rispetto al software convenzionale.
Ora, il fatto di avere i file in hosting su un server remoto gestito da terzi non solo a me non serve ma non mi sembra nemmeno una cosa tanto igienica per vari motivi, quindi non ho nessun vantaggio e ho tutti gli svantaggi, cioe' devo abbandonare il software a cui sono abituato per un software inferiore (non venitemi a dire che Google Docs e' una roba che compete con Openoffice o con MS Office e simili, per non parlare di robe meno immediate di scrivere una letterina, tipo l'editing di immagini, audio, video e compagnia, che tra parentesi sono un dramma anche sul Linux normale.
A me sembra una fantastica operazione di marketing di Google ma non vedo perche' la gente dovrebbe essere contenta. Non stiamo parlando di un SO che puo' comptere con Windows o con MacOSX, con tutti i relativi software. Stiamo parlando di una cosa che permettera' di usare Gmail e Google Docs, bloggare, twittare, facebookkare, magari messaggiare con Gtalk e basta.
Certo, se uno usa il computer solo per il “social network” allora perfetto.
Era secoli che lo immaginavo anche io!!!
…e addio all'opensource. Felipe: sei a favore o contro, moralmente parlando, del cloud computing e di soluzioni come queste? Avrai a disposizione il (poco) codice del client e zero codice dell'applicazione lato server (al massimo un po' di JS, perchè non c'è altro modo di farlo… per ora).
Siamo coscienti che senza una diffusione capillare della licenza Affero si tornerà come nel 1990, a livello di apertura del codice?
Mi viene in mente che non avendo il server X, potenzialmente non ci girerà nessuna applicazione che lo usa, cioè quasi tutti.
il monopolio non lo fai finire con la forza del pensiero … serve l'impegno. Per adesso Linux non ha dimostrato niente e un esempio sono i netbook. Le varie Linpus o Xandros hanno fatto credere ai vari utenti medi che Linux è una cavolatina … chi ha provato almeno ubuntu sa che non è vero.
Per il resto non porterà niente di nuovo (gOS cloud è identico) e chi si aspetta qualche miglioramento apportato a GNU/Linux da parte di Google resterà deluso … anche perché potrebbe non avere nessun componente GNU (come android).
Spero solo in un rivale decente di X … dai Google non mi deludere!
Sì, peccato che senza Chrome gli altri browser non avrebbero posto così enfasi nel migliorare le prestazioni dei loro engine Javascript, che è proprio ciò che Google voleva ottenere.
ma sei per caso amico di Aranzulla ? lol
La storia insegna che Google NE SA. Quindi fidati che prima di decidere di fare un OS, gente mille volte più competente di tutti noi messi assieme ci ha riflettutto MOLTO attentamente.
Bastava chiedere…Google è (o era) il maggior finanziatore della Mozilla Foundation, secondo te non poteva chiedere le modifiche che voleva?
Al di là delle questioni di prestazioni ridicole e delle possibilità ristrette che i software on line offrono (in un remoto futuro potrebbero essere risolte…)
sono convinto che la comunità Open Source non si farebbe attendere per offrire un S.O. GPL (o altra licenza free as in speech) da proporre alla comunità…
Già mi vedo una Ubuntu on line… (almeno come progetto
Diventerebbero un problema di sicuro:
- la sicurezza dei dati (onestamente non sono così entusiasta di lasciare tutti i miei file in giro)
- lato server, sarebbero necessarie delle macchine potentissime per poter gestire l'enorme richiesta di accesso da parte della comunità…
Non credo sarebbe così immediata la soluzione…
mah… mah…
e poi Google sta facendo troppo…
altro che monopolio di MycroSopht
boh… boh…
Ahiahiahi….
E' molto suggestivo… E' la naturale evoluzione del desktop…
Ma… è la fine dell'era degli hacker… gli strumenti che useremo saranno definitivamente un incognito…
E' triste…
A leggere le premesse sul blog di google pare un progetto davvero interessante.
Se sviluppato come si deve potrebbe ripensare il concetto stesso di sistema operativo. Francamente sono ottimista e poi un po' fiato sul collo al monopolista fa sempre bene… :)
Secondo me si sta creando un pò di confusione e si stanno tralasciando un paio di particolari: dove girerà il nuovo sistema operativo ? Su netbook. A cosa servono i netbook ? A navigare, leggere la posta e scrivere qualche letterina. Punto. Un netbook non è un pc e non è nemmeno un portatile. Personalmente inizio ad apprezzare chrome in versione “portable”: finalmente un browser che parte in tempi brevi da pendrive, è leggero e supporta in maniera discreta gli standard CSS. Lo sto usando per alcune webapp su intranet. Utilissimo, ma … browser ! Quanto ad utilizzare un sistema operativo su web, ne riparliamo quando uscirà Google-multitrack-recorder
Vide: domanda da un milione di dollari la tua…
Sono preoccupato dalla possibilità di trovarci in una situazione in cui avremmo sì standard aperti, ma innaffiati da abbondante codice chiuso. Credo che questo tuo input meriti una discussione a parte perché è bello tosto. ;)
EH?!
Naturale evoluzione del desktop?! Semmai è la naturale evoluzione dei servizi web per l'utenza domestica Windows.
Fine dell'era degli hacker? Ne dovranno passare di secoli per vedere la fine degli hacker..
Non rattristarti, non cambierà nulla, almeno non nel prossimo lustro.
Poi passata la crisi economica, ambientale, sociale e via dicendo, vedremo cosa andrà per la maggiore.
a me invece viene in mente che potrebbe non avere componenti GNU (sembra una cavolata … ma probate a rimuovere glibs dalla vostra linuxbox :P) quindi la compatibilità sarà garantita solo da un buon browser
Guardiamo i lati positivi:
google spingerà per uno standard comune nel web
google spingerà per avere maggior supporto hardware su linux
magari con un po di fortuna e di google-magic si realizzano (e sarebbe un sogno =)..
Questo scenario è stato già dipinto da Stallman quando a suo tempo paventava il rischio nell'adottare javascript o flash actionscript o qualsiasi altro linguaggio di scripting client side : per assurdo puoi avere in mano tonnellate di codice sorgente , ma non te ne fai una emerita mazza perchè anche se lo modifichi , _NON_ lo puoi di fatto eseguire o pretendere che si interfacci all'applicazione server ( se il paradigma di programmazione su cui l'interazione si fonda ad oggi , rimarrà lo stesso anche domani ) … e comunque anche se un adeguamento del paradigma consentirà di apportare modifiche per migliorare il lato client , rimane sempre l'impossibilità di sapere cosa succede/come funziona sul/il lato server.
Che ci crediate o no Google ha rilasciato la settimana scorsa un nuovo server X, o meglio NX, chiamato NeatX. Qui gatta ci cova…
http://code.google.com/p/neatx/
Alla grande G sapranno certamente quel che fanno ma… un server X in Python????
bypassare X con un interfaccia che passi da qualcosa simil-google-chrome non è un'idea affatto peregrina , tecnologicamente parlando … specie adesso che con l'introduzione del KMS , risoluzione e managment dello schermo passa da X al kernel ( niente più X eseguito con privilegi di root , niente hardreset in caso di freeze di X poichè il controllo di mouse e keyboard rimane saldamente nelle “mani” del kernel …. )
Ma da questo a pensare che tutto si riduca a qualcosa di simil google-apps o something like this …. beh
Ecco centratissimo il problema come sostengo da millenni ormai :-)
Google secondo voi abbandona il lucroso mercato PROPRIETARISSIMO SaaS? Riesco a pensare a ben poco sapete di + oscurantista e proprietario del concetto dietro al modello SaaS…
Per come è implementato ora -come si commentava prima- è una cosa anche TECNOLOGICAMENTE RISIBILE perchè per fare la + cretina delle cose c'è un esborso di risorse INFINITE per via di mille overhead creati da tecnologie non originarmente pensate per fare “i sistemi operativi”. Avete un'idea di quanto inefficiente sarà sempre l'interprete + efficiente javascript rispetto a qualunque esecutore di c/c++ nativo? Vogliam parlare di html e del modello a markup come “messaggero” tra un processo e l'altro? Stiam scherzando?
in compenso consiglio questo articolo: http://www.theregister.co.uk/2009/07/08/google_... che esprime bene la portata di queto bluff e -forse- autogol di google.
Saludos
Scusate, ma mi preme dire che il monopolio da questo potrebbe anche essere AIUTATO come da articolo precedente, visto che ora MS può ben dire all'antitrust che le alternative CI SONO.
Open Office una volta caricato, non ho le latenze che ho su googledocs, l'impostazione nativa è molto più versatile e “funzionale”, persino gommosa di avere un accrocchio nel browser. Non parliamo di MS Office.
Vendiamo subito le azioni di McAfee, Symantec e Kaspersky!
:)
@fautori di CloudComputing
Ma se il problema è solo avere i propri documenti dovunque… usare Dropbox?
Se Google punta a mettere il suo software solo sui netbook allora:
1. non mi interessa, non avendo un netbook.
2. probabilmente fara' la fine di tutte le distro Linux portate sui netbook (fino ad oggi) e cioe' sara' rifiutato dagli utenti che chiederanno di avere Windows invece di quello scarabocchio.
Certo se il ChromeOS raggiungera' il 2% degli utenti avra' ottenuto il doppio del successo di Linux, quindi boh, qualcuno festeggiera'.
Sì, ma un conto è chiedere gentilmente, un altro mettergli il pepe al culo (aka concorrenza & competizione).
Credo sia più semplice distribuire questo OS made in Google su hardware già compatibile con Linux piuttosto che spingere i produttori a migliorare i loro driver per Linux.
Quindi di vantaggi la comunità Linux secondo me ne vedrà ben pochi. Forse il nuovo gestore di finestre…
Beh di certo ci saranno i vantaggi indiretti (per es. far perdere qualche quota a MS e convincere “la gente” che un'altra via è possibile).
Va che non si tratta di un nuovo server X, ma di un'applicazione che permette di avviare una sessione remota di X.
E comunque python + C è una grande accoppiata.
prima Google sviluppa Chrome per sistemi proprietari (Windows). Non si vede ancora quel browser stabile per sistemi Unix like -Linux-, e adesso stanno sviluppando questo OS basato su Linux…
Che strategia stanno usando??? Ma…
resta il problema che non si sta parlando di browser, ma di SISTEMA OPERATIVO.
Fino a prova contraria il compito del sistema operativo è quello di gestire a basso livello l'hardware per renderlo disponibile al software in uso.
Quindi va bene il browser con le web application, bella cosa per carità.
.. ma sotto ci gira il kernel di linux no? quindi a parte l'interfaccia devo aspettarmi tutte le relative problematiche legate alla compatibilità hardware, che per carità han fatto passi da gigante, ma restano l'ostacolo maggiore per chi vuole passare al linux, se l'hardware non è compatibile (e capita spesso).
A parte l'onda euforica apportata da un grande brand che fa promesse ed annunci non vedo come a breve termine google possa entrare con quote significative di un mercato che al momento dipende dai produttori hardware…
io credo che sarà un desktop per webapps che potranno elaborare dati locali( file,database, etc), e sarà l'utente a decidere quali caricare sulla rete e quali lasciare sul proprio PC, magari facendo comunque il backup criptato sui server di google.
Me lo fa pensare il fatto che mediamente la banda larga intesa come ADSL da 2 a 7 mbit è velocissima nel farci usare applicazioni AJAX ma diventerebbe lentissima in a caricare sui server google 1 o 2 Gbyte di fotografie al ritorno dalle vacanze, operazione che fa praticamente chiunque abbia un pc.
Lo sapete a questo punto cosa manca a google? un ambiente di sviluppo magari basato su eclipse con i plug-in per google apple engine …. o forse già c'è?:).
^^ Speriamo… Magari immagino scenari un po' troppo apocalittici… Fatto sta che non vedo l'ora di installarlo!
P.S. Naturalmente con “fine dell'era degli hacker” non intendevo la fine della categoria, intendevo solo la possibile fine dell'accesso 'locale' al software, reverse engineering etc. Sarà molto più complicato e meno trasparente con una scatola nera la posto dell'applicazione, o no?
Secondo me sarà qualcosa di simile a Jolicloud, già provato dal “nostro” Cimi.
Un qualcosa in più è sempre meglio di un qualcosa in meno, no?
In particolare qui si inizia a parlare di vera concorrenza per Microsoft, non quella spuntata (non per qualità generale del software ma per mancanza di una solida volontà delle aziende alla guida del progetto di dominare il mercato) che le distro linux hanno messo in campo fino ad oggi.
[...] giorno fa (cfr “E finalmente: Google Chrome (web) OS“) è stato ufficialmente annunciato il sistema operativo più anticipato e previsto da [...]