Ex-Falso: il miglior tagger di mp3
In Troiate del giorno, Vita Reale il 14/12/06 @ 20:48 40 commentiExFalso fa parte di una mini-suite, composta dall’ottimo player audio Quod Libet e questo tagger appunto. Su Ubuntu (Edgy) è possibile installare anche soltanto il tagger, per cui se qualcuno volesse continuare ad usare il suo solito player può comunque installare solo ExFalso e provarne la straordinaria potenza.
Uso Quod Libet ed ExFalso da praticamente quando sono nate, ne curo la traduzione italiana, riporto bug, lo consiglio a tutti ecc ecc …insomma sarebbe un “Progetto che seguo“, anche se finora non ho mai scritto niente in merito.. Oggi ho avuto l’occasione per rimediare!
ExFalso alle prese con centinaia di nuovi file appena aggiunti alla mia libreria
Il mio nuovo bassista è praticamente fissato con i Red Hot Chili Peppers e in particolare con le due figure di Flea e Frusciante, per cui sta cercando di convincermi che io sono Frusciante. Come parte di questo suo malvagio disegno mi ha propinato un CD pieno di musica di Frusciante da solista (ottima musica!).
Non immaginate che macello di tag tra quegli mp3… una confusione che si poteva affrontare solo armati di ExFalso 8)
I moduli proprietari banditi dal kernel da gennaio 2008
In News, Politica il 14/12/06 @ 14:58 81 commentiAndrew Morton è uno degli hacker del kernel più influenti e più prolifici, mantainer nonchè mio idolo personale per le patch realtime/lowlatency (che chiunque voglia fare audio con Linux *deve* usare).
Bene, oggi Andrew ha accompagnato una patch con le seguenti parole:
Give people 12 months warning (time to work out what they’re going to do, talk with the legal dept, etc) then make the kernel load only GPL-tagged modules.
Diamo 12 mesi di avvertimento (il tempo di decidere cosa vorranno fare, discutere con l’ufficio legale, ecc) e poi facciamo sì che il kernel carichi solo moduli GPL (T.d.felipe)
In molti hanno espresso pareri a riguardo, alcuni scettici, altri possibilisti, alcuni favorevoli, altri contrari… ma su tutti mi è piaciuto il parere di Eugenia:
Esempio di frase stupida:
In *Flame*, News, Vita Reale il 7/12/06 @ 12:35 25 commentiTempo fa ho detto che Automatix se usato da inesperti è uno dei modi più certi di sputtanare la propria Ubuntu. Visto che il “target” di Automatix sono proprio gli utenti inesperti voglio sottolineare che nessuno mai dovrebbe usarlo, specialmente quando l’autore di Automatix fa affermazioni di questo livello:
If someone on #Ubuntu told you that Automatix caused a certain problem don’t believe him/her. Its a known fact that the #Ubuntu channel spreads misinformation about Automatix. If you ask us for help and you mention that your were told by someone on #Ubuntu that Automatix caused the problem, your request for help will be ignored
Se qualcuno in #Ubuntu ti ha detto che Automatix ha causato un certo problema non credergli/le. È un fatto conosciuto che il canale #Ubuntu diffonde cattiva informazione su Automatix. Se vieni a noi chiedendoci aiuto e menzioni il fatto che ti è stato detto da qualcuno in #Ubuntu che il tuo problema è stato causato da Automatix, la tua richiesta di aiuto verrà ignorata (T.d.felipe)
Vi lascio trarre le conclusioni, sappiate solo che se usate Automatix, quando sminchierete la vostra Ubuntu non ci sarà nessuno a darvi supporto, solo perché l’autore non vuole ammettere che il suo script fatto male incasina tutto :-/
La mia domanda è dunque rivolta a chi scrive Automatix, ed è semplicemente: se non siete in grado di far fronte ai problemi che create con il software scritto da voi, non sarebbe meglio cambiare hobby?
Da qualche parte ho letto che il giardinaggio può dare grandi soddisfazioni…
Novell ha pronto un fork di OpenOffice.org
In News, Politica il 4/12/06 @ 21:28 42 commentiSecondo quanto riportato dall’attendibilissimo Groklaw, Novell starebbe rilasciando una propria versione di OpenOffice.org. Dal comunicato ufficiale di Novell:
Novell today announced that the Novell® edition of the OpenOffice.org office productivity suite will now support the Office Open XML format, increasing interoperability between OpenOffice.org and the next generation of Microsoft Office
Novell ha oggi annunciato che l’edizione Novell® della suite di produttività OpenOffice.org supporterà adesso il formato Office Open XML, che aumenterà l’interoperabilità tra OpenOffice.org e la prossima generazione di M$ Office (T.d.felipe)
L’analisi di Groklaw è attenta e molto condivisibile: questa mossa tradotta in linguaggio da “vita reale” significa che M$ ha trovato la strada per continuare a tenere una posizione monopolistica anche con il suo ormai superato software, sbattendosene del fatto che Open Document Format è uno standard ISO, e spingendo per l’adozione del suo nuovo formato. E approfitta di gente senza nessuna dignità per fare questo. Complimenti Novell :-/
I primi nomi suggeriti per il fork sono stati: “SelloutOffice.org” oppure “PatentOffice.org“¹ …mi chiedo se c’è ancora qualcuno che ha la faccia di sostenere che da parte di Novell c’era ingenuità quando ha firmato l’accordo. Quando uno riceve miliardi come compenso della cessione di diritti altrui io non parlo di ingenui, parlo di VENDUTI.
E’ proprio vero, i soldi di M$ possono comprare quasi tutto, ma non il nostro deretano. Qualcuno è ancora pronto a mettersi a 90° per difendere M$ e il suo sistema operativo per perdenti e spinto avanti a forza di ricatti commerciali?
Link di riferimento, cliccateli!
- Niente fottutissimi .exe nella mia box!
- nota: Ricordarsi che Micro$oft è il nostro nemico #1
- M$/Novell: in Sicilia la chiamiamo “minchiata”
- Tutti quelli sotto la categoria “micro$oft“
- – -
[¹] “VendutiOffice.org” “BrevettOffice.org”
OLPC: ecco come emularlo sulla vostra box
In News, Politica il 29/11/06 @ 19:43 17 commentiQualcuno ha mai pensato che il progetto “One Laptop Per Child” sarebbe diventato un progetto reale? Io vedevo l’intera faccenda solo come una stanca messa in mostra di uomini e mezzi al servizio del marketing…
Beh adesso potrei ricredermi. Non certo perché mi sia convinto che l’effettiva necessità primaria dei bambini poveri del mondo sia quella di avere un portatile: forse avrebbero più bisogno di politiche economiche mondiali diverse dall’assistenzialismo. No, la verità è che il progetto comincia ad intrigarmi, e scopro che l’interfaccia grafica del piccolo mostriciattolo verde è abbastanza originale da essere presa in considerazione per un giretto virtuale. Ecco un video trovato su youtube:
[youtube="http://www.youtube.com/watch?v=DwzCsOFxT-U"]
Simpatico no? Vi ricordo che ha un cuoricino GNU/Linux e usa le GTK. Qualcuno ha preparato anche un’immagine per emularlo con vmware. Ecco qui il link per scaricare l’immagine (mirror, mirror). Avrete ovviamente bisogno di VMware Player, ma se avete Edgy ci pensa synaptic :-)
Un coro di “no” ai driver proprietari in Ubuntu
In News, Politica il 28/11/06 @ 18:39 57 commentiStavolta non si tratta di esplicitare il mio pensiero o difendere le mie opinioni. Il senso di questo post è quello di evidenziare la natura aperta della nostra comunità, in cui le tesi e le ipotesi possono essere espresse liberamente, e altrettanto liberamente contraddette.
Tutti sapete che Mr Ubuntu si è dichiarato favorevole all’inclusione di driver proprietari all’interno di Ubuntu. Molti di voi hanno letto le reazioni entusiaste a questa notizia provenire da tutte le parti. Alcuni hanno notato che la mia è stata una voce fuori coro sin da subito, dal momento che disapprovo una scelta del genere… e solo pochi sono stati d’accordo con me nel condannare questa mossa apparentemente innocua ma con risvolti “amari”.
Beh, mi congratulo con quei pochi, e mi rivolgo idealmente a loro: non siamo soli. Non siamo soli e soprattutto c’è chi la pensa come noi anche all’interno della comunità degli sviluppatori di Ubuntu. Ci sono nomi molto noti e influenti della comunità che in queste ore stanno scrivendo messaggi simili al mio: di perplessità in merito alla sensatezza di includere driver proprietari in Ubuntu. Prevedo che col passare delle ore aumenteranno, per ora vi elenco i post più interessanti:
Ubuntu verrà distribuita con driver proprietari
In News, Politica il 18/11/06 @ 10:14 84 commentiLa prossima versione di Ubuntu, “Feisty Fawn” includerà nell’installazione predefinita un’opzione per installare alcuni driver proprietari.
In una mossa abbastanza prevedibile si è deciso che dalla prossima versione di Ubuntu si punterà ancora più al funzionamento “immediato” di tutto l’hardware, anche installando driver proprietari necessari ad ottenere maggiore compatibilità con hardware eterogeneo (soprattutto portatili).
Stallman lo aveva predetto: “il maggior pericolo deriva dal mescolare codice libero e codice proprietario”!
Mi aspettavo una mossa del genere, dopo aver pronosticato con largo anticipo e poi appresa la decisione che Ubuntu quasi sicuramente includerà software per realizzare gli ormai famosi “Effetti Desktop“: ossia il cubo “inventato” da David Reveman con Compiz. E Compiz in molti casi ha bisogno di driver proprietari per funzionare… Me lo aspettavo, appunto, ma questo non significa che la cosa mi lasci indifferente…
Ultimamente sono successi tanti di quei casini legati alla lotta infinita tra codice libero e proprietario che è anche difficile seguirne le evoluzioni senza rischiare di scadere nel luogo comune. Assistiamo ad un gioco dei ruoli in piena regola: i cattivi che fanno i cattivi, i buoni che fanno i buoni, i rosiconi, i venduti… ci sono praticamente tutti, con i loro ruoli ben definiti. Che ruolo ha scelto esattamente Ubuntu?
Se la distro GNU/Linux più diffusa al mondo adotta apertamente driver proprietari, che incentivo hanno i produttori di hardware a pubblicare driver aperti o specifiche dei loro prodotti?
Tempo fa in un post un po’ ottimista (che vi invito a rileggere alla luce di queste novità) mi ero congratulato con ATi per aver deciso di pubblicare qualche specifica di alcune schede video, e con gli sviluppatori dietro il progetto nouveau perché stanno cercando di creare un driver opensource per avere l’accelerazione 3D con schede nVidia…
Come cambierà questo dopo la decisione di Ubuntu? Ubuntu non è paragonabile ad una oscura LinuxMint che decide di includere qualche codec in più… Se la distro GNU/Linux più diffusa al mondo adotta apertamente driver proprietari… che incentivo hanno i produttori di hardware a pubblicare driver aperti o specifiche dei loro prodotti? Il fatto che io personalmente installi un driver proprietario o due giustifica che Ubuntu decida di supportare aziende che scelgono la via dell’incompatibilità e della chiusura rispetto alla nostra comunità?
Dopo tanto tempo, quasi inconsciamente, mi ritrovo a cliccare su debian.org